Not on my body

Dopo la "vittoria" degli astensionisti al boicottato referendum sulla liberticida Legge 40, destra (di governo e non), sinistra clericale e gerarchia ecclesiastica giocano ad alzare il tiro. Ogni occasione č buona.
Il neoministro Storace cerca di bloccare la sperimentazione della pillola RU486 [ampiamente studiata gią dagli anni '80 e somministrata a partire dall'89 in vari paesi], la Chiesa scomunica scomunica chi sostiene laicitą e diritti, Pera fa la morale, la destra di governo propone commissioni d'indagine sulla legge 194, boccia le donne in parlamento e vuole far entrare gli antiabortisti militanti nei consultori.
Accompagnata dai "neo-teo-con" di casa nostra, la Chiesa ottiene persino l'esenzione dalle tasse sugli immobili.

Mentre in altri paesi europei vengono riconosciuti nuovi diritti, da noi tutto questo oscurantismo ha risollevato la discussione su questi argomenti: una nuova occasione per ribadire la nostra voglia di autodeterminazione.
Da Palermo a Torino, da Pescara a L'Aquila e in molte altre cittą si sono formati gruppi di donne e uomini in difesa del diritto all'aborto, a favore dei diritti di gay, lesbiche e transgender, per la libertą di scelta delle donne e contro ogni forma d'oscurantismo.
Si tengono assemblee, incontri e presidi. Le donne escono dal silenzio!!...ma la risposta delle autoritą non si fa aspettare: per chi contesta le ingerenze vaticane si arriva anche all'arresto.


L'appuntamento per tutte/i č a Milano, dove Sabato 14 gennaio si ritroveranno in tante (e tanti) per una manifestazione nazionale [indetta dall'affollatissima assemblea milanese del 29 novembre scorso] in difesa della Legge 194, per la libertą e l'autodeterminazione delle donne e per la laicitą dei consultori.
A Roma, invece, si svolgerą un'iniziativa parallela, in favore dei patti civili di solidarietą [PACS].


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