Laddove si cerca di dimostrare che la dignita' professionale tende allo zero.
Il giornalismo investigativo e' morto e anche il giornalismo tout court non si sente molto bene.
Per non star li' a risparmiare si offre un riscatto, una possibilita', una occasione.
Per farla breve la domanda e': dove e' finita la pallottola che ha ucciso Carlo Giuliani?
Si sa gia' che e' fatica sprecata, come dare biscotti agli asini.
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Caro giornalista, in questo scorcio d'estate i boatos sul g8 si rincorrono come le nuvole di un temporale: i rapporti del ros, gli attentati fatti in nome di Carlo Giuliani, le inchieste che stentano a trovare il bandolo della matassa, l'allarme terrorismo... Le forze di polizia sono di fronte alla piu' devastante figura di merda che si ricordi: prove costruite, depistaggi: attitudini criminali che non si improvvisano. Non passa giorno che non emergano inquietanti particolari sulla natura criminogena della *creme de la creme* della polizia e dei carabinieri. Nell'*opinione pubblica* si e' fatta strada la convinzione che nella migliore delle ipotesi non la raccontano giusta, per essere eufemistici.
E tu giornalista, come ti poni di fronte a questa realta? Indaghi? Fai il tuo mestiere di quarto potere? Verifichi le fonti? Contestualizzi? Soppesi le versioni che ti vengono fornite? In realta, IMHO, quello che emerge e' il tuo totale fallimento professionale, la tua inettitudine e financo la tua personale vigliaccheria. Prendiamo l'inchiesta sulla morte di Carlo: ti sembra di aver fatto il tuo dovere professionale? Un giornalista deve verificare le notizie, deve separare prove, ipotesi, dubbi e deve dare conto di tutto, ma soprattutto deve tendere alla verita'. Ti sembra di esserti comportato secondo deontologia?
Temo che la tua icona sia Bruno Vespa, che sventola lettere anonime salivando sugli stivali dei nuovi azionisti di riferimento.
Negli ultimi giorni si e' applicata una nuova strategia disinformativa. Immagino te ne sia accorto. Si sa', la gente d'estate ha un po' piu' tempo per leggere, per discutere. Due nuove notizie si potevano aggiungere alla lunga sfilza di prove sull'attitudine criminale dei vertici delle forze del disordine: 1) il vertice della polizia rifiuta di confrontarsi per chiarire quello che e' successo di fronte alla diaz, 2) sono spariti i files che dimostrano chi entrava e usciva dal quartier generale delle forze di polizia.
La notizia 1) e' stata spinta giu' dalla scaletta da un *attentato* abbastanza comico: la rivendicazione pesava piu' dell'ordigno (un secchiello con diluente)... ma terminava con due paroline magiche (Carlo Giuliani) che l'hanno fatta diventare praticamente la notizia di apertura. La notizia 2) invece e' stata spinta giu'dal rapporto del ros (un rapporto vecchio di almeno un anno, ma con la *sconvolgente* notizia che Carlo Giuliani era in giro per Genova il giorno in cui e' morto, ci sono filmati che lo provano!).
Ti sembra bello? Ti pare di fare una bella figura, partecipando a questo gioco delle tre carte? Ci sono modi e modi di lavorare sotto padrone, tu hai scelto quello piu' umiliante. Umiliante per te, ma anche per me che ti leggo, provo davvero pena. Per te e per la tua professione.
Hai scelto di non guardare, di non vedere, di non raccontare... hai scelto di passare carte altrui. Eppure di cose da raccontare ce ne sarebbero, eccome!
Te ne fornisco una.
Che fine ha fatto la pallottola che ha ucciso Carlo? Ti sei accontentato della versione ufficiale che dice che *non si e' rintracciata*? Non ti sei chiesto dove sia finita? Hai verificato le fonti? Hai indagato? sei stato in ospedale a raccogliere le deposizioni dei medici e degli infermieri?
Osserva la foto in testa a questo articolo. E' una foto che non cessa di parlare. Contestualizzala: il defender ha appena straziato due volte Carlo, ma Carlo e' ancora vivo, il suo cuore batte, pompa sangue, che zampilla. Il foro e' netto, pulito e non slabbrato, come dimostra il getto che e' uniforme dall'inizio alla fine, quando si allarga sull'asfalto. Ma solo da un lato! Solo da un lato: in nessuna foto, e neppure nei filmati, si vede la pozza di sangue *gemella*, quella che dovrebbe essersi formata in caso di foro di uscita, sulla parte posteriore del cranio. Del resto la stessa pressione sanguigna testimonia del fatto che il foro e' unico.
Guadagnati lo stipendio, fai un esperimento, se le foto non ti bastano. Prendi un melone e fai un foro passante, da lato a lato, e un foro in basso, inserisci un tubo floscio che pompi acqua. Tara la pressione a vari valori con uno sfigmomanometro sul tubo floscio... valori paragonabili a quelli umani ..70/120. Confronta l'effetto con quello della foto. Tappa il buco sul retro con un dito, poi lascialo libero e guarda l'effetto...
Scoprirai che non ci potevano essere due fori nel cranio di Carlo. Quando Carlo e' arrivato in ospedale la pallottola era dentro di lui, ritenuta. Sarebbe interessante capire che fine ha fatto, non credi? Chiediti che bisogno c'era di manomettere la pistola di placanica e di far sparire la pallottola... Fatti dare le tac fatte a carlo e chiediti come mai non ci sono fratture, come mai l'orario delle tac non quadra con le dichiarazioni dei carabinieri.
Vai all'ospedale e *torchia* le fonti, sbattiti, lavora, guadagnati lo stipendio e la fiducia dei tuoi lettori. Smettila di passare carte altrui. Se i cc nascondono qualcosa, significa che c'e' qualcosa da nascondere. Indaga.
Spreco il fiato, lo so. Ma nessuno e' perfetto. Neppure in negativo. Sono persuaso il piu' vigliacco degli schiavi si possa riscattare in certe circostanze. Fruga nel fondo del tuo animo e vedi se trovi qualcosa che si chiama dignita'professionale.
Se non ora, quando? Prima che la bestia nera emersa a genova inghiotta la verita', la giustizia, e noi tutti.
F.
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