12 dicembre:
TUTTI IN PIAZZA!
Con i lavoratori dell’Alfa Romeo, contro i
licenziamenti, per il nostro futuro!
12 dicembre:
TUTTI IN PIAZZA!
Con i lavoratori dell’Alfa Romeo, contro i
licenziamenti, per il nostro futuro!
La trattativa sulla Fiat è saltata. Non poteva essere altrimenti: il Governo ha semplicemente riproposto ai sindacati lo stesso piano della Fiat. Una volta in più abbiamo la dimostrazione di non poter riporre nessuna fiducia in questo Governo. L’unica speranza risiede nella capacità di andare avanti nella lotta da
parte dei lavoratori della Fiat e di tutti coloro che si uniranno a loro in questa difficile vertenza.
La Fiat ha dato immediatamente inizio all’applicazione del suo piano di licenziamenti: 5600 lettere di cassa integrazione sono già partite. Ora ci dicono che la trattativa è saltata per colpa dei sindacati troppo intransigenti.
Ma cosa offre realmente la Fiat?
- Nessuna riduzione nel numero degli esuberi e nel taglio della capacità produttiva;
- Rimane la chiusura dell’Alfa di Arese;
- Ai lavoratori di Termini Imerese si propone la riapertura parziale dello stabilimento fra 9 mesi.
In cambio:
- aumenterebbe il numero di cassintegrati a Torino;
- gli operai di Termini dovrebbero accettare un taglio salariale di circa il 30% e un aumento dell’orario di lavoro e dello sfruttamento in fabbrica.
Con queste proposte la Fiat non vuole solo compiere un massacro sociale sulla pelle di migliaia di famiglie (30-40mila posti a rischio se si include anche l’indotto), vuole anche spezzare la compattezza dei lavoratori, seminare la divisione con la guerra fra poveri, costringerli a vendere la loro dignità.
C’è una sola risposta possibile: continuare la lotta, allargare la mobilitazione.
La lotta dei lavoratori Fiat deve diventare la lotta di tutti i lavoratori, degli studenti, degli universitari, dei disoccupati. Uniti possiamo sconfiggere i licenziamenti, difendere i posti di lavoro alla Fiat significa difendere il futuro di tutti noi. Accanto all’Alfa Romeo, nella sola Lombardia ci sono altre 300 aziende che minacciano di tagliare 10mila posti di lavoro. Gli effetti della crisi economica e delle controriforme del governo stanno
mettendo a rischio il futuro di tutti noi. Da una scuola sempre più selettiva e classista ci avvieremo a un’università sempre più inaccessibile e ad un lavoro sempre più precarizzato, senza diritti e supersfruttato. Per questo la lotta della Fiat deve diventare la lotta di tutti noi!
Il 12 dicembre 1969 la bomba in Piazza Fontana fu un attacco alle lotte operaie e studentesche. Oggi più che mai questa data deve essere una giornata di lotta unita, un momento decisivo per allargare anche nella nostra città la mobilitazione sociale, di fronte a un governo e a un padronato che vorrebbero procedere a passo spedito nello smantellamento di quel che resta dei nostri diritti fondamentali, dal diritto al lavoro, al diritto allo studio (riforma Moratti), all’attacco alla sanità e allo stato sociale.
Il 12 dicembre scendi in piazza insieme ai lavoratori dell’Alfa di Arese e di tutta la Fiat,
per il loro e per il nostro futuro. No ai licenziamenti alla Fiat! Difendere ogni posto di lavoro!
Per un’istruzione pubblica, democratica, gratuita e di massa!
P.ta Venezia ore 9.30
corteo contro i licenziamenti Fiat
Rsu Alfa Romeo Arese, Collettivo "Pantera" univ. Statale di
Milano, Comitati in difesa della scuola pubblica
Comitato di sostegno ai
lavoratori Fiat-Alfa!
Per info: 3479259368 oppure colpantera@freemail.it
Scarica il volantino, fotocopialo e diffondilo nella tua azienda, scuola o università!
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