D21: contro la guerra, contro il razzismo 21 dicembre 2002
Un anno fa in Argentina iniziava una lunga stagione di lotte, picchetti e cacerolazo contro il governo, "suddito" del neoliberismo globale e delle regole dettate dalla Banca Mondiale e dal FMI. Quelle regole che hanno inginocchiato un popolo, ma che è stato in grado di non piegarsi e conservare la dignità per difendere la propria esistenza. A livello globale l'Argentina ha contaminato le forme e le pratiche del movimento dei movimenti e le azioni contro il mercato finanziario e il neoliberismo che si diffondono in tutto il pianeta. Il 21 dicembre è stata una giornata di azione Globale nella quale sono stati liberati spazi di agibilità politica per cospirare insieme all'Argentina. E oggi ad un anno da quegli avvenimenti, per sottolineare quel filo comune che lega la lotta argentina alla disobbedienza messa in pratica dal movimento, la Campania si è mobilitata contro la guerra e contro il razzismo. Benevento, Caserta e Napoli hanno visto sfilare per le strade il movimento disobbediente e no-global, ad urlare ancora una volta a voce alta che non ci sta. Non ci sta a questa ennesima guerra per il petrolio e per il controllo dell´area mediorientale da parte degli alleati occidentali. La guerra "preventiva" serve solo a togliere dignità ad un popolo, questa volta sarà quello iracheno. Non sarebbero bastati altre quindicimila pagine di dossier sulle armi chimiche e altri 60 ispettori dell´ONU per fermare la guerra. Gli USA ne hanno bisogno e con loro chi non vuole restare a mani vuote. A Benevento un corteo e l´intervento di una donna irachena, che ha spiegato la reale crudeltà dell´embargo che subisce il popolo iracheno, ha detto di no alla guerra globale. In questo quadro mondiale di guerra, in Italia altri oggi si trovano a combattere una guerra: gli immigrati, che dall´entrata in vigore della legge Bossi-Fini sono vittime di un´operazione squadrista quanto razzista. L´operazione "strade pulite" volta alla repressione degli immigrati senza permesso di soggiorno. Su questo tema si è mobilitato il movimento a Caserta e Napoli e si sono urlate le ragioni della libera circolazione delle persone. Il Duomo di Caserta è stato occupato dal "Movimento degli Immigrati in Sciopero della Fame" che chiede asilo alla chiesa e chiede al Governo: 1) Che ritiri l'operazione "Strade Pulite"; 2)La riapertura della sanatoria; 3) L'estensione della sanatoria ai lavoratori autonomi e ai lavoratori irregolari; 4) Che tutti i permessi di soggiorno rilasciati grazie alle vertenze di lavoro diventino definitivi; 5) La chiusura dei campi-lager per migranti; A Napoli un corteo di migliaia di persone al quale hanno preso parte moltissimi immigrati ha sfilato per la città sino a giungere sotto la Provincia, in Piazza Plebiscito, dove si è manifestata la piena solidarietà agli occupanti a Caserta e si è chiesto di considerare l´immigrato non alla stregua di un contratto di lavoro, ma come persona e in quanto tale libera di circolare. ...intanto continua l´occupazione del Duomo di Caserta da parte del Movimento degli Immigrati. Per domani 22/12 è prevista una Conferenza stampa nel Duomo occupato alle ore 10.30
Movimento delle/dei disobbedienti della Campania
|