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Davanti alla morte di un tredicenne, colpito dalla pistola d'ordinanza di un altrettanto giovane poliziotto fuori servizio si può reagire in diversi modi: in queste ore c'è chi mente, chi si dispera, chi attacca e chi si difende. C'è chi non perde l'occasione per andare oltre, per dimostrare di non aver compreso proprio nulla della realtà in cui avvengono simili tragedie, o altrimenti di averla compresa troppo bene. Candidamente questa mattina l'Ulips, un sindacato di polizia, ha proposto di "Identificare e se necessario segnalare ai servizi sociali i minori di 14 anni trovati da soli dopo mezzanotte nelle strade delle grandi citta'", e continua "Non si tratta di istituire un coprifuoco, ma di ''evitare forme di vero e proprio abbandono di questi minori da parte dei genitori. Certamente non e' normale che dei bambini frequentino da soli le strade di Napoli o di qualsiasi altra metropoli di notte'' Perla finale: "Se una volante trova un minore di 14 anni dopo la mezzanotte in strada da solo o con pregiudicati e cattive compagnie deve identificare il ragazzo, chiedere spiegazioni ai genitori e comunque se non si ravvisano i reati di abbandono o di mancata assistenza, segnalare l'accaduto ai servizi sociali. I proiettili sparati da un minore durante una rapina uccidono come quelli esplosi da un normale delinquente". Già è vero. senza dimenticare che i proiettili delle pistole d'ordinanza della polizia fanno altrettanto.
''91 arrestati, 333 denunciati, 5 fermati e 43 segnalati, (tutti minori di 14 anni), questi sono i numeri relativi allo scorso anno registrati dalla polizia per quanto riguarda i reati commessi da minorenni. Tra questi numeri ovviamente non mancano i reati di violenza come le rapine e questo fatto dovrebbe sconvolgere le coscienze di noi tutti'' Eh già, le coscienze di tutti noi sono scosse da tempo; non solo davanti alla pallottola di turno, quanto davanti al vero reato commesso quotidianamente dallo stato: l'abbandono di minori. qui crescono precocemente quegli esserini che in altre città d'italia sarebbero giovinotti, o bambini, forse ragazzini. qui a 13 anni si convive (e non è retorica ma non mi riferisco a casi particolari perchè lo lascio fare a chi fa l'avvoltoio su questi episodi) con la disoccupazione, il carcere, l'assenza di uno dei genitori se non di entrambi, si cresce in fretta, si è già grandi pur essendo molto piccoli, e si tende a sostituire molto spesso la propria casetta bella e tranquilla con la strada, il marciapiede, gli spazi aperti. Tendenze selvagge? no, forse se un sindacalista dell'ulips provasse a vivere un paio di settimane nelle vele di scampia o in un bel lotto, capirebbe come l'ambiente esterno assuma una valenza diversa in luoghi simili.
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