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Rassegna Ansa g8 Evian dal 20 al 27 maggio
by mj Wednesday, May. 28, 2003 at 9:10 AM mail:

agenzie ansa sul g8

G8: EVIAN, IN SVIZZERA MANIFESTANTI SOLO A VOLTO SCOPERTO
(ANSA-AFP) - GINEVRA, 20 MAG - Si potra' manifestare a
Ginevra durante il prossimo vertice G8 di Evian (Francia), in
programma dal primo al 3 giugno, solo a condizione di non
indossare caschi, maschere, passamontagna o altri copricapi che
non lascino il volto scoperto.
Tale divieto - ha annunciato il Dipartimento di Giustizia,
polizia e sicurezza della citta' svizzera - dovrebbe essere reso
pubblico domani in un Foglio d'avviso ufficiale (Fao) dal titolo
'Speciale G8'.
L'avviso precisera' che gli organizzatori delle
manifestazioni saranno ''personalmente e interamente
responsabili'' del loro svolgimento, e che eventuali eccessi
''potranno essere loro imputati'.
Anche i consiglieri del Cantone di Vaud vogliono proibire
maschere e cappucci nelle menifestazioni previste a Losanna il
29 maggio e primo giugno. Essi hanno adottato oggi una
risoluzione che invita le forze dell'ordine a identificare
qualsiasi persona con il viso coperto.
Uno degli organizzatori della grande manifestazione in
programma a Ginevra il primo giugno, il Forum sociale del Lemano
(Fsl), ha deplorato le misure decise, lamentando altresi' che le
autorita' non abbiano risposto alla loro richiesta di far
portare agli agenti in servizio d'ordine una targhetta con il
numero di matricola.
Il vertice dei Paesi del G8 (Stati Uniti, Canada, Giappone,
Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Russia) si svolgera' a
Evian, cittadina sulla riva meridionale (francese) del lago
Lemano, sulla cui sponda nord si trova Ginevra. (ANSA-AFP).


G8: FRANCIA RISTABILISCE CONTROLLI FRONTIERA PER VERTICE
IN VIA PROVVISORIA, DAL 22 MAGGIO AL 4 GIUGNO
(ANSA) - PARIGI, 21 MAG - La Francia ristabilira'
provvisoriamente i controlli di frontiera con gli altri paesi
dell'Ue dal 22 maggio al 4 giugno, nel quadro delle drastiche
misure di sicurezza previste per il vertice G8 di Evian.
Il ministro degli Interni Nicolas Sarkozy ha preso questa
decisione nel timore che ''gruppi marginali ricorrano alla
violenza per impedire o ostacolare'' il summit degli 'Otto
Grandi' in calendario nella cittadina francese dal 1 al 3
giugno.
Il ristabilimento provvisorio dei controlli di frontiera e'
previsto dalla convenzione europea di Schengen ''quando l'ordine
pubblico o la sicurezza nazionale l'esigono''.
Con la decisione resa nota oggi, la Francia si dota degli
strumenti per tenere sott'occhio l'ingresso degli
anti-mondialisti stranieri che nei giorni del vertice intendono
partecipare a manifestazioni di protesta. (ANSA).


G8: FSE, SCIOGLIERLO PERCHE' NON HA LEGITTIMITA' DEMOCRATICA
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Il G8 deve essere sciolto in quanto
''organismo senza legittimita' democratica'' e ''incompatibile
con un ordine democratico internazionale basato sulla pace, il
diritto, l'eguaglianza e la solidarieta' tra i popoli''.
A chiederlo e' il Forum Sociale Europeo che si e' riunito
oggi a Genova e che ha rivolto un appello ai parlamentari
nazionali ed europei affinche' nei giorni del G8 che si terra'
ad Evian, in Francia, siano presenti alle frontiere e nei luoghi
dove si svolgera' il contro-summit per impedire che ''si
ripetano le vessazioni e la sospensione dello stato di diritto
che abbiamo subito in Italia due anni fa''. ''Non vogliamo
piangere nuovi Carlo Giuliani - aggiunge il Fse - e non vogliamo
piu' assistere alla vergognosa farsa di un G8 che uccide ed
assolve se' stesso impedendo, con l'archiviazione, che si
ricerchi verita' e giustizia''.
Secondo il Fse gli otto grandi ''temono la mobilitazione di
massa e le critiche dell'opinione pubblica'' e per questo ''sono
costretti a celebrare il loro summit tra le montagne, sulle
sponde di un lago militarizzato da uno spiegamento di forze
senza precedenti''. Una militarizzazione che per il Fse mira ad
impedire la partecipazione della gente alle manifestazioni
contro il G8. Ma ''il loro fortino - conclude il forum - non li
mette al riparo dalla crisi della globalizzazione neoliberista e
dalla sua evoluzione in guerra permanente contro l'Umanita'''.
(ANSA).


G8: SOSPESO TRATTATO SCHENGEN AL CONFINE DI VENTIMIGLIA
PREVISTI DISAGI PER TURISTI DIRETTI A MONTECARLO PER F1
(ANSA) - SANREMO (IMPERIA), 22 MAG - Sono stati ripristinati
questa notte alla frontiera di Ventimiglia i controlli
documentali a campione predisposti dai Ministeri dell'Interno di
Italia e Francia in vista del G8 di Evian che si svolgera' dall'
1 al 3 giugno.
Le frontiere rimarranno chiuse almeno fino al termine del
vertice, ma la data di riapertura non e' stata ancora stabilita.
Si tratta di una misura straordinaria di sicurezza applicata
in deroga al trattato di Schengen in caso di eventi eccezionali
che possano compromettere la sicurezza di uno Stato. I controlli
verranno compiuti nei maggiori valichi di frontiera e in
particolare a San Ludovico sull'Aurelia, San Luigi (Aurelia
antica) e Autofiori.
Sono previsti disagi per i turisti diretti a Montecarlo per
il Gran Premio di Formula 1 in programma domenica 1 giugno a
causa di un restringimento di carreggiata che verra' attuato, a
partire da domani, sulla piazzola di sosta della barriera
autostradale dell'A10 a Ventimiglia.(ANSA).


G8: SOSPESO TRATTATO SCHENGEN AL TRAFORO MONTE BIANCO
DA OGGI CONTROLLI SULLE PERSONE IN TRANSITO VERSO LA FRANCIA
(ANSA) - AOSTA, 22 MAG - Da oggi sono sospese alcune delle
norme relative alla libera circolazione delle persone, prevista
dal trattato di Schengen, al traforo del Monte Bianco in vista
del vertice dei G8 che si svolgera' dal primo al 3 giugno ad
Evian, cittadina francese sul lago Lemano. Le polizie italiana e
francese hanno iniziato a controllare i documenti di tutte le
persone in transito nel tunnel e dirette oltralpe.
La Questura di Aosta e la polizia di frontiera in servizio al
tunnel hanno predisposto per i prossimi giorni un'
intensificazione dei servizi, che saranno praticamente
raddoppiati nei giorni precedenti il summit. La sospensione del
trattato di Schengen, inoltre, proseguira' fino al 5-6 giugno.
La polizia francese ha anche fatto sapere che eventuali persone
italiane sgradite verranno espulse dal traforo del Monte Bianco.
(ANSA).


G8: DOPO RICUCITURA SU IRAQ IMPEGNO PER MEDIO ORIENTE / ANSA
I MINISTRI DEGLI ESTERI SI IMPEGNANO COMPATTI SU ROAD MAP
(di Pier Antonio Lacqua).
(ANSA) - PARIGI, 23 MAG - Dopo il rammendo sull'Iraq i paesi
del G8 uniscono gli sforzi davanti ad un'altra grossa sfida:
portare la pace in Medio Oriente, tramite la cosidetta 'Road
Map'. L'impegno e' stato preso oggi con solennita' a Parigi dai
ministri degli Esteri delle sette maggiori potenze industriali e
della Russia.
Anche Stati Uniti e Francia, spesso e volentieri su barricate
diverse, concordano: la Road Map rappresenta ''un'occasione
storica per risolvere il conflitto tra israeliani e
palestinesi'' facendo convivere due stati ''fianco a fianco
dentro frontiere sicure e riconosciute''.
Alla conferenza stampa al termine dell'incontro G8 dei
ministri degli Esteri, il segretario di Stato americano Colin
Powell ha dissipato ogni dubbio: l'amministrazione Bush si
impegnera' a fondo nella strategia indicata dalla Road Map.
Terra' conto dei ''commenti'' di Israele ma non modifichera'
in nulla il suo approccio. Parole queste che il ministro degli
Esteri italiano Franco Frattini ha subito salutato con estremo
favore perche' ''l'impegno chiarissimo e senza condizioni''
degli Stati Uniti sulla Road Map (finora non cosi' chiaro) gli
sembra ''un tassello necessario e irrinunciabile''.
L'intesa per una forte azione collettiva in Medio Oriente non
significa pero' che i paesi G8 abbiano sul problema una totale
coincidenza di vedute. Proprio oggi il ministro degli Esteri
francese Dominique de Villepin ha annunciato che lunedi'
incontrera' a Ramallah Yasser Arafat mentre sul presidente
palestinese gli americani hanno messo da tempo la croce.
Questa nota stonata e' emersa chiaramente alla conferenza
stampa finale: de Villepin ha difeso il suo prossimo incontro
con Arafat (''la posizione europea e' quella di parlare con
tutti''). Powell gli ha risposto che il presidente palestinese
non e' stato ''all'altezza delle aspettative'' e gli Stati Uniti
hanno quindi deciso di ''investire tempo ed energia'' sul primo
ministro palestinese Abu Mazen.
Il segretario di stato americano, che in mattinata ha
incontrato de Villepin a quattr'occhi per 45 minuti, non ne ha
fatto ad ogni modo un dramma: a suo dire gli europei sono
''liberi'' di trattare con Arafat senza che cio' diventi fonte
di discordia.
Arafat o non Arafat, i rapporti tra Washington e Parigi
rimangono piuttosto difficili malgrado oggi in un classico
balletto diplomatico Powell e de Villepin li abbiano definiti
''eccellenti''.
Il voto espresso ieri dalla Francia in Consiglio di Sicurezza
a favore della risoluzione anglo-americana presentata all'Onu
per la gestione del dopo-guerra in Iraq ha gettato le basi per
una ricucitura che non puo' pero' ancora dirsi completa. Non a
caso ieri sera nel corso di un'intervista ad una rete televisiva
francese Powell ha parlato di una ''revisione dell'insieme delle
politiche'' verso la Francia in risposta alla sua linea
anti-guerra.
Di sicuro grazie all'allineamento alle posizioni Usa
sull'Iraq (qualcuno a Parigi nella destra parla di ''andata a
Canossa''...) il presidente Jacques Chirac dovrebbe essere in
grado di pilotare senza troppi problemi il vertice tra 'gli Otto
Grandi della Terra' in programma dall'1 al 3 giugno ad Evian,
vertice in vista del quale i ministri degli Esteri si sono
incontrati ieri sera al Quai d'Orsay e oggi all'Hotel
Intercontinental per ampie discussioni sulle crisi regionali e
sulla lotta al terrorismo.
Sembra pero' piuttosto improbabile che tra Washington e
Parigi sbocci di nuovo una grande amicizia. Gli americani se la
sono legata al dito e Chirac e George W. Bush non sembrano fatti
per intendersi.
Il presidente francese ha infatti una visione multilaterale
del mondo, incentrata sull'Onu, che fa a pugni con l'approccio
imperialista dell'amministrazione Bush. Le aree concrete di
attrito poi si sprecano. Aiuti al Terzo Mondo, sussidi agricoli,
coltivazioni transgeniche, ambiente, mondializzazione: Parigi e
Washington non sono d'accordo quasi su nulla. Tanto che a
inizio maggio il rappresentante americano per il commercio
Robert Zoellick ha detto: ''Il principale obiettivo del G8 sara'
di evitare di avere un problema''. (ANSA).



G8: FRATTINI, DA EVIAN UN FORTE DOCUMENTO CONTRO TERRORISMO
(RPT CON CORREZIONE LOCALITA' VERTICE UE)
(ANSA) - PARIGI, 23 MAG - I ministri degli esteri dei G8,
riuniti da ieri a Parigi, stanno preparando un ''forte
documento'' per intensificare la lotta al terrorismo
internazionale che sara' poi approvato al vertice di Evian (1-3
giugno) dai capi di Stato e di Governo.
Lo ha anticipato il ministro degli esteri, Franco Frattini,
poco prima di lasciare Parigi al termine della riunione. Il
titolare della Farnesina ha spiegato che anche oggi si e'
parlato molto del terrorismo internazionale e ''delle misure da
prendere per sradicarlo''. Secondo il ministro, deve pero'
essere svolto anche ''un profondo lavoro politico sulle ragioni
dell'estremismo''. Ci deve essere, in sostanza, ''un approccio
globale in cui la sicurezza ha certamente un aspetto militare ma
deve avere anche un approccio culturale e di dialogo''. (ANSA).


G8: CHIRAC, RICOMPATTIAMOCI CONTRO SPETTRO RECESSIONE/ANSA
IL PRESIDENTE FRANCESE PER ARCHIVIAZIONE DISSIDI SU IRAQ
(di Pier Antonio Lacqua)
(ANSA) - PARIGI, 26 MAG - Archiviamo i dissidi sull'Iraq e
concentriamoci sulla ripresa economica: il presidente francese
Jacques Chirac si sforzera' perche' al vertice G8 di Evian le
sette maggiori potenze industriali e la Russia si diano tutte
assieme una mossa davanti all'incubo della recessione.
''Dobbiamo far presente al mondo che siamo decisi a usare
tutta la nostra energia per lavorare uniti'', sottolinea oggi
Chirac in un'intervista al 'Financial Times' dove spiega come
cerchera' di pilotare il vertice tra gli 'Otto Grandi' in
calendario dal 1 al 3 giugno a Evian, la citta' dell'omonima
acqua minerale affacciata sulla costa francese del lago di
Ginevra.
Il summit, con i 'Big della Terra' trincerati per due giorni
e mezzo dentro due alberghi di superlusso difesi da migliaia di
poliziotti e soldati, ruotera' attorno a molteplici temi (lotta
al terrorismo, aiuti all'Africa, sviluppo sostenibile, etc.) ma
dalle parole di Chirac e' chiaro: lo spettro della recessione
fara' ombra a molti nobili temi.
''Evian puo' inviare un messaggio di fiducia nella crescita
economica mondiale. Ma questo messaggio deve essere credibile e
la fiducia pienamente giustificata'', indica il capo dello Stato
francese nell'intervista e promette in concreto una maggiore
flessibilita' agli inceppati negoziati di Doha sulla
liberalizzazione dei commerci internazionali mentre esclude
modifiche alla politica agricola comune dell'Europa prima del
2006.
A Evian i leader dei paesi G8 (per l'Italia Silvio
Berlusconi) non prenderanno pero' di petto i problemi connessi
con lo spettacolare indebolimento del dollaro: ''Non penso che
la situazione attuale richieda particolari commenti'', taglia
corto Chirac e anche su questo versante e' palese la sua
volonta' di non allargare ulteriormente le aree di contenzioso
con il presidente americano George W. Bush dopo l'aspro braccio
di ferro sull'Iraq.
Malgrado auspichi un'archiviazione delle divergenze su questo
punto dolente Chirac fa presente al 'Financial Times' che non e'
affatto disposto ad un'andata a Canossa: ''una guerra
illegittima non acquista legittimita' solo perche' e' stata
vinta'', avverte.
Con l'orgoglio che lo contraddistingue da quando l'anno
scorso ha vinto un secondo mandato di Eliseo in un ballottaggio
con l'estremista di destra Jean-Marie Le Pen, il presidente non
fa nemmeno un dramma della ''francofobia'' imperversante negli
Stati Uniti: ''Sono colpito e rattristato dall'ostilita' che
emana da Washington. Ma la considero soltanto una chiacchiera di
certe persone scelte dai media. Sinceramente, non e' una cosa su
cui perdo molto sonno''.
Benche' speri in una ricucitura con Bush in vista di una piu'
efficacia battaglia contro la recessione, Chirac rimane convinto
della giustezza del suo approccio: non condivide la visione
''molto unilateralista'' degli Stati Uniti, gli sembra al
contrario che ''stiamo andando ad un mondo multipolare'' con
l'emergenza non solo dell'Europa ma anche della Cina e
dell'India. E ha non poche riserve sulla tenuta dell'asse
transatlantico a lungo termine perche' gli americani li vede
''sempre meno interessati all'Europa''.
All'appuntamento di Evian Chirac non si presentera' pero' con
quella eccezionale aura di popolarita' di cui godeva fino a
poche settimane fa come capofila del fronte anti-guerra: e' in
crescente difficolta' sul fronte interno perche' la riforma
delle pensioni proposta dal governo Raffarin sta innescando una
furibonda catena di scioperi. La Francia rischia di essere
paralizzata dall'ennesima agitazione sindacale proprio il giorno
in cui si chiudera' il vertice G8.
(ANSA).



G8: GERMANIA; NESSUN INCONTRO SCHROEDER CON BUSH, VEDE PUTIN
(ANSA) - BERLINO, 26 MAG - Il cancelliere Gerhard Schroeder
non incontrera' il presidente americano George W. Bush al
prossimo vertice del G8 a Evian, in Francia.
Secondo quanto circolato oggi in ambienti governativi,
Schroeder si incontrera' invece con il premier canadese Jean
Chretien, il presidente francese Jacques Chirac e con il
presidente russo Vladimir Putin.
Schroeder arrivera' a Evian solo la sera di domenica 1 giugno
perche' la mattina partecipera' al congresso straordinario della
Spd a Berlino sul piano di riforme dello stato sociale.
Il clima fra Schroeder e Bush e' raggelato da mesi a causa
delle opposte posizioni sull'Iraq: il loro ultimo incontro
risale al 21 novembre scorso al vertice Nato a Praga. Anche al
telefono non si parlano da mesi: l'ultima volta e' stata ai
primi di novembre quando il cancelliere si congratulo' con Bush
per la vittoria dei repubblicani al congresso.
Prima di Evian i due si incontreranno a San Pietroburgo per i
festeggiamenti dei 300 anni della citta'.
Germania, Francia e Russia sono i tre paesi che piu' si sono
schierati contro la guerra in Iraq, in aperto contrasto con gli
Stati Uniti. (ANSA).



G8: ONG ITALIANE, PER CONTROVERTICE ATTESE 500 MILA PERSONE
(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Le Ong italiane si associano alla
mobilitazione internazionale intorno al G8 in programma ad Evian
dall'1 al 3 giugno. Lo fanno con un documento-proposta sui temi
caldi legati ai diritti ed allo sviluppo(come la responsabilita'
sociale e ambientale delle imprese, il debito, le armi, l'Aids,
l' acqua). Aderiscono inoltre al ''Vertice della societa'
civile'' in programma dal 29 al 31 maggio ad Annemasse, a 50
chilometri da Evian.
Il ''Vertice per un altro mondo'' - cosi' e' chiamata la
manifestazione - a cui sono attese 500 mila persone, si
articolera' in tre giorni di seminari e confronti fra le stesse
ong e i partner del sud. Due i momenti collettivi previsti: uno
il 31 maggio, all' Universita' di Ginevra, quando verra'
allestito il Tribunale del debito, in cui si svolgera' un
''processo'' con tanto di accusa e difesa; il secondo, un
corteo, domenica 1 giugno, in concomitanza con l'apertura del
G8, che partira' da Ginevra e giungera' a Annemasse.
''Il documento - ha spiegato in un incontro con i giornalisti
Sergio Marelli, presidente della associazione delle Ong italiane
che ha detto di preferire al termine controvertice il 'vertice
della societa' civile' - costituisce una piattaforma politica
delle Ong sulle richieste che presenteremo ad Evian e al nostro
governo''. Marelli ha reso noto che ''c'e' stato un rifiuto da
parte di Carlo Castellaneta, il capo negoziatore italiano, ad
incontrare le Ong. Inoltre, non c'e' alcuna organizzazione non
governativa accreditata al vertice come osservatrice. Molti di
noi sono stati costretti ad essere accreditati come giornalisti
per la collaborazione a piccole testate''.
Il rappresentante delle Ong italiane ha affermato che non e'
in discussione la legittimita' del G8: ''il vero problema di
questo club di potenti e' che e' un fallimento per i diritti
umani, che e' inutile ed anche dannoso. Le condizioni dei
diritti delle persone del sud sono peggiorate per le scelte
scellerate e di forza di chi avendo il potere economico'' pensa
di condizionare gli altri. Marelli ha anche criticato la
''logica clientelare'' del G8 che si ''arroga'' il diritto di
scegliere chi invitare dei Paesi poveri senza rispetto per la
democrazia e ''correndo il rischio di un contropotere che
indeboliscono le istituzioni del diritto internazionale, come
l'Onu''.
Il documento delle Ong riceve la collaborazione di ''Amici
della terra'' per la responsabilita' sociale ed ambientale delle
imprese; di ''Attac'' per le tasse per lo sviluppo; di
''Campagna questo mondo non e' in vendita'' per il commercio e
lo sviluppo; di Cips per l'Acqua; di Migranti per l'
Africa-Nepad; dell' Osservatorio italiano sull'adozione globale
contro l'Aids per il virus Hiv; della Rete Lilliput per la
campagna sui mercanti di armi e i diritti umani; di
''Sdebitarsi'' per il debito; di Focsiv per la campagna No
dumping.
Fra le richieste avanzate dalle organizzazioni: introduzione
di misure coercitive contro i paradisi fiscali, inclusi quelli
europei; istituzione di un'autorita' mondiale dell'acqua e la
convocazione da parte dell'Onu, entro dicembre 2003, di una
giornata speciale per la firma di un contratto mondiale dell'
acqua; sollecitare tutti i governi, ed incoraggiare i privati, a
dedicare risorse finanziarie per la lotta all'Aids; diminuzione
dei dazi e delle tariffe sull'importazione di prodotti
artigianali, tessili e agricoli provenienti dai paesi in via di
sviluppo; blocco delle esportazioni delle armi verso nazioni che
violano i diritti umani; cancellazione del 100% del debito dei
Paesi Hipc (quelli poveri altamente indebitati); creazione dei
meccanismi che favoriscano lo sviluppi dell'economia locale e il
raggiungimento della sovranita' alimentare del nord come nel sud
del mondo. (ANSA).


G8: MIGLIAIA DI ANTIGLOBAL DA GERMANIA A PROTESTE EVIAN
ATTAC ANNUNCIA PROGRAMMA MANIFESTAZIONI
(ANSA) - BERLINO, 27 MAG - Decine di migliaia di antiglobal
manifesteranno contro i partecipanti al vertice del G8 previsto
per l'inizio di giugno a Evian, in Francia. Come ha detto
l'organizzazione Attac oggi a Berlino, solo dalla Germania sono
attesi circa 4 mila dimostranti.
Secondo il portavoce dei no-global Lukas Engelmann, due
grandi cortei di manifestanti si muoveranno il primo giugno
contemporaneamente da Ginevra e Annemasse verso il confine
franco-svizzero. Li' verra' bloccata pacificamente la strada che
porta a Evian.
I capi di stato e di governo del G7 piu' la Russia si
riuniscono nella cittadina francese dal primo al 3 giugno per
per affrontare i maggiori temi dell'attualita' politica ed
economica internazionale, compresa una maggiore integrazione
dell'Africa nei mercati mondiali.
''A due anni dalle proteste di massa di Genova vi sono piu'
che mai motivi per protestare contro il G8'', ha detto
Engelmann, che e' incaricato di coordinare le proteste a Evian.
A suo avviso il 'Club dei paesi piu' ricchi' e' responsabile
del crescente divario fra poveri e ricchi, oltre che di portare
avanti il processo di militarizzazione.
Engelmann ha tuttavia sottolineato che gli antiglobal non
intendono attuare azioni violente. ''Pero' non possiamo
escludere che dei singoli progettino azioni non pacifiche''.
Come ha reso noto Attac, gia' domani pomeriggio da Berlino
partira' un treno straordinario che portera' a Ginevra un
migliaio di manifestanti tedeschi. Il convoglio fara' sosta in
15 citta', fra le altre Magdeburgo, Hannover, Dortmund e
Karlsruhe. (ANSA).



G8: UE, LOTTA TERRORISMO E RILANCIO CRESCITA EUROPA
PER BRUXELLES CHIAVE ANCHE SVILUPPO AFRICA
(ANSA) - BRUXELLES, 27 MAG - La lotta al terrorismo, le
misure per rilanciare la depressa economia europea e lo sviluppo
in Africa: sono queste alcune delle tematiche principali
indicate dall'Unione europea in vista del vertice del G8 in
programma ad Evian (Francia) all'inizio di giugno.
Sul punto della sicurezza e della lotta al terrorismo - ha
affermato una fonte della Commissione Ue - e' previsto da parte
del G8 un piano di azione ''sul sostegno ai paesi vittime di
attacchi terroristici'', oltre all'esame di altri temi, ''quali
i sistemi di difesa portatili, e cioe' le armi che possono
essere trasportate a spalla in aeroporti o negli aerei''.
Ad Evian sara' d'altra parte ''formalizzata sia la piena
partecipazione di Mosca al gruppo di lavoro del G-8 sulle
questioni nucleari (il 'partenariato globale') sia il quadro
giuridico che permettera' l'avviamento di interventi in Russia,
quali lo smantellamento dei sottomarini, la ripulitura dei
residui nucleari, ecc.''.
Sul fronte delle misure da intraprendere per rilanciare la
crescita europea, i punti fondamentali - aggiunge la fonte
europea - sono quattro: ''prevenzione delle crisi finanziarie,
riforme strutturali e politiche macroeconomiche solide,
rafforzamento della 'governance' aziendale, potenziamento degli
scambi commerciali in vista della prossima conferenza
ministeriale della Wto a Cancun''.
Circa il problema del debito dei paesi in sviluppo, l'Ue
punta soprattutto al rafforzamento dell'iniziativa Hipc per i
paesi meno sviluppati, gran parte dei quali africani. Per i
paesi a medio reddito, non sono previsti invece aiuti per
l'alleggerimento del debito - la cui entita' sarebbe molto
consistente - ma solo una nuova strategia finanziaria.
Sullo sviluppo dei paesi poveri, la Commissione Ue porra'
l'accento sull'Africa, con iniziative quali la partecipazione
dei privati negli aiuti, l'accesso ai medicinali contro Aids,
tubercolosi e malaria e il fondo per un miliardo di euro
proposto di recente da Bruxelles per consentire ai paesi in
sviluppo l'accesso ad un'acqua potabile e sicura. (ANSA)


FAME: ETIOPIA; 'UE PATETICA, G8 SI MUOVA', TUONA GELDOF
URLO DI DOLORE DELLA POP STAR IRLANDESE AD ADDIS ABEBA
(ANSA) - ADDIS ABEBA, 27 MAG - Un urlo di dolore e di rabbia
perche' il mondo si occupi dei milioni di etiopici che
rischiano di morire di fame, mentre sono anche falcidiati
dall'Aids, e' stato lanciato oggi ad Addis Abeba dalla pop star
irlandese Bob Geldof, protagonista storico della lotta in favore
dell'Africa diseredata.
Geldof, al termine di un incontro col premier ed uomo forte
etiopico Meles Zenawi, ha inoltre bollato gli interventi finora
effettuati in tal senso dall'Ue come ''patetici ed
orripilanti'', ed esortato con forza il prossimo vertice del G8
(Evian, 1-3 giugno) ad occuparsi della tragedia etiopica (e,
piu' in generale, dei problemi di quello che ha definito ''il
profondo sud del mondo'') con estrema urgenza, non facendosi
condizionare politicamente dalle esigenze del solo Iraq. Siamo
di fronte, ha ancora affermato ad una ''catastrofe totale''.
Secondo gli esperti, in Etiopia circa 14 milioni di persone
rischiano la fame a seguito di tre disastrosi anni consecutivi
di completa siccita'. Un problema, peraltro, che colpisce buona
parte dell'Africa (l'Onu avanza la cifra di 35 milioni di
persone a rischio), ed in particolare, in maniera
percentualmente ancora piu' drammatica, l'Eritrea, dove la
tragedia investe 1.500.000 persone, ma su in totale di meno di
quattro; mentre gli etiopici sono oltre 60 milioni.
Gia' nel 1984 l'Etiopia fu sconvolta da una carestia
squassante: morirono circa un milione di persone. E proprio una
grande iniziativa di Geldof, con la serie di concerti noti come
'Live Aid', permise di tamponare, seppur con enorme ritardo, il
disastro. Sia col raccogliere con le sue esibizioni decine di
milioni di dollari a favore dell'Etiopia, che col sensibilizzare
l'opinione pubblica mondiale.
'Allora tutti si impegnarono -ha ricordato oggi Geldof-
perche' mai piu' accadesse qualcosa di simile: ma ora rischiamo
una catastrofe ancora peggiore''.
Domenica scorsa la popolazione etiopica si e' impegnata in
prima persona in uno sforzo per aiutare i milioni di
concittadini che rischiano di morire di fame. In una delle
piazze principali di Addis Abeba c'e' stato un grande concerto a
cui hanno partecipato tutte le star misicali del Paese: ad
ascoltarle, oltre 50.000 persone. Che hanno dovuto pagare per
assistervi un biglietto, simbolico, ma importante: un birr a
persona. Il birr e' la moneta etiopica, vale circa 10 centesimi
di euro. Intanto il paese era mobilitato ad ogni livello:
l'impegno ha fruttato circa un milione e mezzo di dollari. Una
goccia nel mare, ma quantomeno il tentativo di dare una scossa
ad un' opinione pubblica mondiale che appare ormai
disinteressata al dramma etiopico, e piu' in generale a quello
africano.
Sul durissimo attacco di Geldof all'Ue, da segnalare una
garbata messa a punto di un portavoce locale del Programma
Alimentare Mondiale, l' organizzazione Onu che cura -tra
l'altro- appunto questo tipo di emergenze: ''Degli aiuti totali
giunti finora in Etiopia - ha detto - il 46 per cento giunge
dagli Usa, il 41 dall'Europa ed il 4 dal Giappone''. (ANSA).

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