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Rabin ucciso due volte
by barbara Spinelli Monday September 15, 2003 at 03:56 PM mail:  

.....e nessuno dice nulla

Rabin ucciso due volte

di Barbara Spinelli

La Stampa 14 settembre 2003

Le chiavi per capire la tragica storia contemporanea d’Israele non vengono da fuori, come spesso si pensa: vengono tutte dall’interno stesso del mondo ebraico, come ai tempi in cui Ezechiele chiamava il proprio popolo al suo dovere, e lo chiamava popolo di dura cervice e di cuore ostinato. E’ il caso di Ephraim Halevy, ex capo dei servizi segreti israeliani e consigliere dimissionario del primo ministro Sharon: è lui a dirci che da almeno nove mesi in Israele non si fa più politica

Si combatte una guerra fallimentare contro il terrorismo kamikaze dei combattenti palestinesi, si procede alla liquidazione fisica dei capi di Hamas senza capire che Hamas «rappresenta un quinto della società palestinese» e che con questo peso crescente occorrerà fare i conti, «negoziando anche con chi ha il sangue nelle mani». «L’improvvisazione e la sbrigatività regnano nel governo Sharon e sono divenute intollerabili», spiega Halevy ai giornalisti di Ha’aretz che lo interrogano.

Altri, come il deputato laburista Abraham Burg, sostengono che l’attuale gruppo dirigente in Israele ha seppellito per sempre il sogno sionista: non è possibile conservare al tempo stesso i territori occupati, l’esistenza di uno Stato a maggioranza ebraica, e il sistema democratico cui il sionismo dei padri fondatori diede vita dopo la seconda guerra mondiale. Occorrono rinunce, cui Sharon non vuole consentire. Occorre scegliere, e questo governo in Israele non è capace di scegliere. La sua battaglia contro il terrorismo è agganciata alla battaglia globale che conducono i dirigenti americani, e questa dipendenza dalla superpotenza statunitense non aiuta lo Stato di Israele a vedere quel che può fare qui, ora: con gli strumenti che gli son forniti dalla propria tradizione politica, nella terra ristretta che gli è assegnata, con i popoli e anche con i nemici che ha di fronte e che non può autonomamente scegliersi.

Copiare la politica americana vuol dire metter sullo stesso piano Bin Laden e Yasser Arafat, impegnarsi in una specie di guerra perpetua contro il male, e dunque rinunciare a quello che in passato scoprirono sia Moshe Dayan, sia Yitzhak Rabin. Dayan ebbe a sostenere che «solo i somari non cambiano opinione», il giorno in cui venne deciso di restituire il Sinai al nemico mortale che era stato per decenni l’Egitto. E anche Rabin scoprì che con l’avversario esistenziale occorreva scendere a patti.

La prima Intifada scoppiata nell’87 aveva trasformato il popolo palestinese in un vero e proprio nemico d’Israele, e nei conflitti è precisamente questo che di solito accade: l’antagonista fino a ieri invisibile acquisisce lo statuto di nemico visibile, e proprio grazie all’acquisizione di tale statuto può esser riconosciuto come forza politica ineliminabile, e accampare su questa base il diritto prima a una tregua, poi a una pace negoziata. «Con chi negozieremo, se non con il nemico?»: questa saggezza politico- militare, che fu di Rabin alla vigilia del negoziato di Oslo, è oggi uccisa una seconda volta, da chi in Israele ha il comando politico e militare.

In questa ripetuta uccisione della figura di Rabin è racchiusa tutta l’ambivalenza di Israele nei confronti della Forza, e anche del Potere politico. La forza e il potere sono al tempo stesso divinizzati e radicalmente esecrati. Sono usati e segretamente disprezzati, se non ignorati. Non si vuol negoziare con chi ha la forza di dare la pace (ad esempio Arafat), e al contempo si imputa mancanza di forza a colui con cui si accetta di negoziare (ad esempio l’ex Premier Abu Mazen). Solo il nemico cui si riconosce una forza è in grado di darti la pace, ma proprio questo è rifiutato. Si reagisce con forza ai sanguinosi attentati dei palestinesi kamikaze, ma questa forza o è eccessiva o è insufficiente, con il risultato che i capi di Hamas presi di mira dai militari israeliani non vengono né liquidati né trasformati in nemici addomesticabili dalla politica.

E’ accaduto nei giorni scorsi con lo sceicco Yassin, e con Al-Zahar portavoce di Hamas: una giusta reazione al dolore per la morte di innocenti israeliani si è trasformata in una improvvisata, approssimativa, sterile azione di vendetta. Un’azione n seguito alla quale nella classe dirigente palestinese si sono rafforzate le correnti irrazionali dei terroristi suicidi ­ quelle che si ripromettono la distruzione di Israele, quelle che scommettono sul ritorno massiccio dei profughi non nella futura Palestina ma in terra israeliana ­ e si sono indeboliti coloro che combattono Israele trattandolo come un nemico classico: come un nemico, appunto, che si contrasta ma che si riconosce come interlocutore dotato di ben tangibili diritti.

Questa ambivalenza verso la Forza ha origini lontane, secondo lo scrittore Abraham Yehoshua. Ha origine nel fastidio che l’ebraismo nutre verso le frontiere, verso il limite, verso il territorio circoscritto. Quando si è sommersi da simile fastidio non c’è bisogno di pensare l’utilità della forza, e l’obbligo di adoperarla con misura: non ce n’è bisogno né quando si vive in un ghetto né quando manca un chiaro confine da difendere; né quando si è rinchiusi né quando il territorio d’Israele è illimitato. Non esiste nemmeno un’autentica responsabilità politica, perché la politica è strettamente connessa al concetto di un territorio liberamente limitato. Il sionismo mise fine a questa indeterminatezza, con il suo progetto di creare - per la prima volta - un’identità statuale a disposizione degli ebrei, che fosse simultaneamente limitata nello spazio, liberamente consentita, e capace di evitare agli ebrei il destino, sempre esposto a pericoli, di minoranza etnica.

Come messaggio morale, il sionismo attrasse le menti di tanti ebrei perché interiorizzava la libertà, ma anche il senso del limite. Non esiste sionismo senza che prima o poi venga definita un’invalicabile frontiera - Yehoshua lo dice da anni - ed è tale consapevolezza che Sharon sta affossando, con stupefacente leggerezza e sbrigatività. Le guerre israeliane non sono solo contro il terrore, aggiunge Yehoshua: da quando è nato lo Stato sionista, sono quasi tutte guerre di frontiera, guerre attorno all’idea del limite.

E’ il motivo per cui Israele dà quest’impressione di regredire, nel momento in cui Sharon toglie a Arafat il diritto di chiamarsi nemico e si dichiara disposto a «rimuoverlo» da Ramallah dove abita. Si torna allo stato pre-bellico, quando l’antagonista non ha ancora uno statuto, dunque una visibilità. Si oscilla fra il desiderio di abolire la forza nemica e il desiderio di vedere il nemico organizzarsi come una forza razionale, sufficientemente strutturata per poter negoziare trattati politici. Il risultato, anche in questo caso, è di estendere lo spazio dell’irrazionalità e di restringere quello della razionalità, nel fronte avversario.

La regressione di Sharon non si limita a riportare Israele ai tempi che precedono Rabin, o Oslo. Lo riporta ai tempi di prima il sionismo, e propone l’impossibile convivenza di tre ingredienti: i territori occupati nel ’67, la difesa della democrazia, e l’esistenza di uno Stato a maggioranza ebraica. Burg spiega molto bene come sia impossibile aver tutte e tre le cose insieme. La democrazia in uno Stato d’Israele che dovesse comprendere anche i territori porterebbe alla ribalta la vera maggioranza delle terre che si estendono fra il Giordano e il mare: una maggioranza non di ebrei, ma di arabi palestinesi. Naturalmente si può avere anche questa democrazia, ma allora bisogna dirlo con chiarezza: sarebbe la fine del sogno sionista, dell’idea di uno Stato a maggioranza ebraica.

Per preservare il sogno sionista - Abraham Burg insiste su questo punto, nel suo articolo sull’Herald Tribune del 6 settembre - occorre che Israele rinunci ai territori, si dia una frontiera invalicabile, e sgomberi le colonie: non alcune, ma tutte le colonie. Altrimenti verrà il momento in cui bisognerà scegliere tra democrazia e apartheid, come in Sud Africa, e nessun democratico d’Occidente sceglierà a cuor leggero l’apartheid contro la democrazia e il principio di «un uomo-un voto», in nome della salvaguardia delle idee sioniste.

Gli israeliani fanno bene a puntare le carte sull’America, perché senza pressioni e aiuti esterni nulla si muoverà in Medio Oriente. Anche gli uomini più realisti fra i Palestinesi ne sono convinti. Ma ancora deve venire l’alleato che parli a Israele il linguaggio della verità, che lo metta davanti alle sue scelte più vere, che indichi i limiti della solidarietà occidentale con politiche che non dovessero essere democratiche. Che non trasformi lo Stato d’Israele e le sue ripetute guerre di frontiera - come fa l’America - in una variabile dipendente, e sempre spendibile, della propria politica, della propria guerra antiterrorista, e dei propri interessi nazionali."






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bell'articolo
by in sintesi Monday September 15, 2003 at 04:04 PM mail:  

Chi continua a dare del terrorista ad Arafat è un mentecatto (nella migliore delle ipotesi) e un provocatore (nella peggiore).

Farebbero bene menteccati e provocatori a scavarsi una fossa e infilarsi dentro una volta per tutte!!!

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così parlo
by dan-cazzustra Monday September 15, 2003 at 04:38 PM mail:  

Mi ricordo benissimo, lo fece qui in indymedia:

non permettetevi più di parlare di Rabin.

Vuoi negare anche questo, verme che non sei altro?

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gne' gne'
by dan Monday September 15, 2003 at 04:45 PM mail:  

ma quanti anni hai??

lo confermo.....avevo detto di non parlare di rabin in certi termini...un grande uomo e un grande leader.....da molti qui disprezzato...e non continuare con la solita solfa che Rabin era un pazzo perche' ha negoziato(e ci e' pure riuscito)con Arafat......

lo dici tu questo non io..io ero in Israele quando e' morto e ho visto un intero paese piangere per la probabile fine del negoziato di pace....e per la possibile salita della destra nazionalista....

e continui a insultare e ora ti rispondo per le rime...verme sara' tua madre!

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Arafat
by x "in sintesi" Monday September 15, 2003 at 04:45 PM mail:  

Arafat manovra il terrorismo. Vuoi dire che non ne sa nulla degli attentati? Però non fa nulla per impedirli, nel migliore dei casi. Si limita a dire: "Marceremo su Gerusalemme". Vedremo...

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La sintesi
by MeScAl Monday September 15, 2003 at 04:52 PM mail:  

chi uccise rabin?!?
se non sbaglio un istraeliano ed era pure del mossad...
Hmmm
MeScAl^ina

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Mossad?
by x MeScAl^ina Monday September 15, 2003 at 04:59 PM mail:  

Sei sicuro che era del Mossad? Ne hai le prove?

Io so per sicuro che tu sei un ladro e hai evaso le tasse dal 1997 al 2001. Posso provarlo? No. Ma neanche tu puoi provare che quel tizio era del Mossad.

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del mossad?
by mah Monday September 15, 2003 at 05:00 PM mail:  

era un pazzoide iscritto al partito ultraortodosso Shas..il mossad non centra una minkia.....una parte di questo partito voleva vedere morto rabin in quanto quest' ultimo(poki giorni prima del suo assassinio)aveva annunciato di voler smantellare le colonie piu' grosse..questo per Shas(che io considero come hamas)era intollerabile....

Sharon ha incentivato le colonie per un semplice motivo militare e pseudo strategico....dal confine ovest della cisgiordania al mare mediterraneo ci sono solo 15 km..la "paura" di sharon e' quella che un esercito arabo possa spezzare in 2 il paese815 km sono facili da occupare senza grssi dispiegamenti di forze)....questo e' quello ke vuole sharon...mantenere un controllo militare sulle colonie per non dover dispiegare ingenti forze armate su quel confine..unico vero puntoi debole di tutto lo stato ebraico.....

a nord il golan e a sud il neghev fanno da confini/difese naturali....



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già
by pazzoide Monday September 15, 2003 at 05:04 PM mail:  

era un pazzoide che ha trasformato israele in una massa di pazzoidi (a parte qualche minoranza che sa pensare con la propria testa).

caro dan, tu sicuramente non fai parte di quella minoranza.

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sharon il terrorista
by uccidere sharon Monday September 15, 2003 at 05:05 PM mail:  

sharone ela destra israeliana hanno favorito sponsorizzato usato hamas fin dalle sue origini in funzione antipace anti plo anti secolarismo democratico.

lo ha detto daniel kurtzer ebreo ortodosso e ambasciatore usa in israele non un noglobal.

chiedetevi perché sharon fa solo finta di attentare a yassin e rantisi capi di hamas mentre quando vuol provocare la sua creatura hamas a sabotare la pseudopace di turno non ha mai fallito un assassinio mirato di pesci piccoli o medi di hamas.

stessa logica oer cui bush non becca mai le sue creature osama e saddam anzi ha pure smesso di cercarle - chi vuole la pace se fa soldi con la guerra permanente?

ma la guerra permanente ha bisogno di nemici,e quando questi mancano occorre inventarli . da qui yassin osama saddam ecc.

LA GUERRA AL TERRORISMO E' LA GUERRA A SHARON E BUSH.

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uffi
by poveri Monday September 15, 2003 at 05:06 PM mail:  

poveri filo-palestinesi...sempre a fare brutte figure.

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io sarei...
by ccc Monday September 15, 2003 at 05:10 PM mail:  

io sarei curioso di sapere non le prove ma DOVE mescal ha sentito 'sta roba del mossad...cioe'...giusto per sapere se glie l'ha detta un tizio in treno o se l'ha letta sul corriere della sera o se e' una di quelle cose che si sanno...tipo che i tedeschi sono inquadrati, per dire.

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beh
by mussakà Monday September 15, 2003 at 05:18 PM mail:  

mussad o non mussad

la maggioranza degli israeliani oggi è ipnotizzata dagli incantatori ultra-ortodossi e da sharon.

ieri pensava bene di arafat, oggi ne dice di tutti i colori.

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e se tu ragionassi?
by e se tu ragionassi? Monday September 15, 2003 at 05:19 PM mail:  

l'assassino o il giudicato assassino di rabin è stato riportato che fosse membro di una setta ebraica di estrema destra e violenta.

ora è difficile immaginare,dato che questa setta non era affatto segreta ma pubblica,che il mossad non l'avesse almeno infiltrata - perché in teoria il mossad starebbe lì per la sicurezza nazionale giusto?

dunque è assai plausibile ipotizzare come linea di ricerca che rabin sia stato fatto fuori dal mossad su ordine della destra israeliana per sabotare il processo di pace cui sharon si è sempre opposto.

è il cui prodest che dovrebbe muovere gli investigatori in un mondo giusto - ma quqndo i terroristi sono al potere,le linee di indagine più logiche non vengono mai perseguite guarda caso.

chiaro talpa?

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ce fa o ce sei?
by x "e se tu ragionassi" Monday September 15, 2003 at 05:23 PM mail:  

Ma tu come cazzo ragioni? Tu fai la Storia con i "dunque è assai plausibile ipotizzare"? Limortacci tua! Tu manderesti in galera con un "dunque è assai plausibile ipotizzare"? Sai cosa sono le prove? PROVE? Bè, portaci le prove e poi ne riparliamo. I vari "dunque è assai plausibile ipotizzare" ficcateli nel culo!

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....
by lino Monday September 15, 2003 at 05:27 PM mail:  

loro non ragionano, l'antiamericanismo e l'antisionismo offuscano completamente la ragione.

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BLA BLA
by x gli squadristi telematici Monday September 15, 2003 at 05:35 PM mail:  

Scusa, ma sapete di chi si parla?

Di servizi segreti. Dunque, come si fa ad avere prove sui servizi segreti?

Provate a domandarglielo direttamente, come minimo vi fanno le pernacchie.

Comunque, che il mossad abbia avuto rapporti con gruppi terroristici, non solo è probabile, ma è più che certo.

Scusa, non leggete i giornali o non guardate la TV?

Quando si dice: i servizi segreti sono venuti a conoscenza che hamas o al quaeda stanno per compiere un attentato...

In quel caso bisogna crederci, vero?

Inoltre, ci sono anche atti processuali dei rapporti mossad-brigate rosse.

E che cazzo!!!


p.s.: ad ogni modo mossad o meno, oggi in israele è cambiato qualcosa grazie a quell'attentato. si potrebbe dire che prima erano tutti pacifisti e oggi la maggioranza è guerrafondaia

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5.23 il testa di cazzo
by 5.23 il testa dicazzo Monday September 15, 2003 at 05:38 PM mail:  

peccato che l'autore del logico commento che tu distorci e ricopri di insulti boomerang non abbia il potere di investigare i mandanti dell'assassinio di rabin,altrimenti lo farebbe.

solo uno stronzo come te pensa che un ragazzo possa avere il potere di svolgere tali indagini,che dovrebbero essere svolte dagli organi competenti - e il fatto che non siano mai state svolte è ulteriore indizio di terrorismo di stato.

torna a spompinare sharon,talpo testa di cazzo.

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Eccoti!
by x 5:38 il bocchinaro Monday September 15, 2003 at 05:50 PM mail:  

Eccoti, stronzone! Sono le 17.30 circa e tu compari con la cazzo di ora esatta! L'autore del commento non può trovare le prove, ma senza prova non si accusa nessuno. In una democrazia. In un Paese totalitario puoi fare di tutto. E grazie ai bla bla bla sulle lobby ebraiche, sui presunti complotti ebraici per dominare il mondo che esiste l'antisemitismo. Complotti falsi che diventano veri dal momento che passano di bocca in bocca, come le leggende metropolitane. Bè, mi sono rotto il cazzo di tutto questo. IO NON CREDO SE NON VEDO. IO SENZA PROVE NON ADDOSSO LA COLPA A QUESTO O A QUELLO. IL MOSSAD LO FATE SPUNTARE A DESTRA E A MANCA, NELL'ATTENTATO ALLE TWIN TOWERS, IN SUDAMERICA, SULLA LUNA! ECCHECAZZO!

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mussakà o no
by x 5.550 il nazista dal volto umano Monday September 15, 2003 at 05:58 PM mail:  

A proposito di passaggio di bocca in bocca: spiega perchè il popolo israeliano ha cambiato parere dalla morte di Rabin.

Ieri quasi tutti pacifisti, oggi quasi tutti guerrafondai (e bocchinari di sharon e dei coloni).

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5.50 lo sborotalpo
by 5.50 lo sborotalpo Monday September 15, 2003 at 06:01 PM mail:  

ancora:le indagini si fanno proprio allo scopo di raccogliere prove - ma si fanno sulla nase di indizi,prove circostanziali ecc - argomenti logici,come il cui prodest.

e per l'assassinio di rabin ce n'erano di indizi e argomenti e circostanzialità per esplorare la linea di indagine esecutore-mandanti di stato.

invece niente,come al solito - altro indizio.

e ora torna a farti sborrare in bocca da sharon,sborotalpo.

oppure ammazzati che è meglio.

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distinzione
by dan Monday September 15, 2003 at 06:22 PM mail:  

tra popolazione e governo..mi sembra d' obbligo...

negli ultimi anni la sinistra israeliana era ben radicata nella societa',se qualcuno di voi andasse in Israele lo noterebbe da solo.....la stra gran maggioranza della gente e' ultra laica e non certo accecata da questo fanatismo religioso che vedete ovunque.....(solo perche' parlate appunto per sentito dire senza mai aver messo piede in israele/Palestina)......prima la sinistra vinceva perche' la battaglia era nei territori(o quasi..cmq anke sotto rabin ci sono stati sanguinosi attentati)....e allora quella la potrei difinire resistenza(lotta armata contro dei soldati ARMATI in una terra non loro).....attakkare civili inermi non e' resistenza ma terrorismo.....
cmq....visto ke c'erano meno attentati la gente sperava in un negoziato degno di questo nome..che portasse ad una pace giusta ed equa per entrambi.....


Sharon ha sicuramente guadagnato dalla morte di Rabin...non avrebbe mai vinto senza tutte quelle bombe..ma da qui a dire che le bombe le organizza lui..mah..mi sembra un po' strano....cmq su Rabin....c'e' una cosa molto strana:io quando ero in israele dopo la sua morte ho visto un filmato fatto da un cameramen free lance israeliano..si trovava proprio sopra al palco di Kikar malchei Israel(piazza dei re d'Israele-ovvero la piazza dove fu ucciso rabin oggi Kikar Rabin in suo onore)dove Rabin cantava Shir la shalom(canzone per la pace)..questo in effetti e' un po' strano..com' e' possibile che quel cameramen possa essere arrivato fino a li...e nessuno avesse detto niente?.....in tutte le riunioni,convegni ecc in israele e' vietatissimo per i cameramen avvicinarsi piu' di un tot appunto per paura di attentati....ricordo di aver visto molte immagini e mi sembra strano ke anke l' assassino(maledetto stronzo!)possa essere arrivato cosi vicino al povero Rabin.....

chissa'...

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rimane il fatto
by n n Monday September 15, 2003 at 06:39 PM mail:  

<<la gente e' ultra laica e non certo accecata da questo fanatismo religioso>>

rimane il fatto che l'ortodossia ha più potere di prima. il che vuol dire, in termini proporzionali, che ha più potere.
avere più potere significa anche influire sulle scelte politiche e sulle parole d'ordine da dare in pasto all'opinione pubblica (compresa quella ultra laica della quale parli tu).
e si capisce perchè anche tu usi le categorie mentali degli ultra-ortodossi, e hai anche il coraggio di professarti ateo.

ma ci faccia il piacere, ci faccia

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non
by X dan Monday September 15, 2003 at 07:00 PM mail:  

Dan, non ti renti conto che anche se Rabin non fosse stato ucciso, in fondo non sarebbe cambiato niente.
I PALESTINESI VOGLIONO TUTTO QUELLO CHE LORO CONSIDERANO "PALESTINA".
GLI ALTRI ARABI LA VOGLIONO SENZA EBREI.
Punto e basta.

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1'1'1
by punto e un cazzo Monday September 15, 2003 at 07:05 PM mail:  

<< anche se Rabin non fosse stato ucciso, in fondo non sarebbe cambiato niente >>.

e allora spiega perchè è stato ucciso.

erano chiusi i poligoni di tiro e il tizio non sapeva dove esercitarsi?

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by x punto Monday September 15, 2003 at 07:30 PM mail:  

Una rondine non fa primavera.
Un esaltato che uccide Rabin perchè credeva che avrebbe dato tutto ai palestinesi, non fa differenza.
Così come i palestinesi si aspettano tutto dagli israeliani, gli Israeliani sanno che non importa queanto concedono... vogliono TUTTA la terra!
Capisci?

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mossad?
by francesco giordano Monday September 15, 2003 at 10:38 PM mail: f.giordano@tiscali.it 

E' vero io sono un ladro, non ho pagato le tasse dal 1997 al 2001, ma tu, demente, vuoi negare che i nazisti israeliani occupano da 30 anni la Palestina e che i palestinesi hanno tutto il diritto a difendersi come possono e come vogliono? Anzi, io credo che lo debbano fare nel modo migliore, ovvero portando la guerra fuori dai confini della Palestina.


PS: Scusate, ma come mai nessuno si firma?
paura degli altri o delle proprie cazzate?

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se io
by X Giordano Monday September 15, 2003 at 11:29 PM mail:  

Sei un ladro quindi anche bugiardo e te ne vanti!
Ecco che gente viene su questo sito.
Ammetti che non hai pagato le tasse dal 97 al 2001 e ti firmi pure!.
Bravo, spero che Francesco Giordano sia solo un nome di battaglia perchè se no, preparati a ricevere la finanza nei prossimimi mesi.
Ciao citrullo.

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fandonie e falsità
by basta bugie di stato Tuesday September 16, 2003 at 12:32 AM mail:  

<<Un esaltato che uccide Rabin perchè credeva che avrebbe dato tutto ai palestinesi, non fa differenza>>

Questa storia dell'esaltato dalla a bere a qualcun'altro.

...e intanto tutti diventarono degli esaltati, da quel fattaccio in poi.

Se credi inoltre che i palestinesi vogliono tutta la terra, dimostri che Rabin sbagliava, e ti fai complice di quel terrorismo di stato che si conosce bene.

ciao esaltato

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non
by TUTTA Tuesday September 16, 2003 at 01:34 AM mail:  

La vogliono TUTTA la terra e senza ubrei.
HAMAS:
"non ci fermeremo fino a che ci sarà un solo ebreo in Israele"
Cosa vuol dire?
A scuola le mappe di quel tratto di terra dal Libano al Mar rosso e dalla Giordania al mare, non hanno il nome Israele su esse.
Cosa vuol dire?
In Israele ci sono 1.200,000 arabi.
Cosa vuol dire?
Perche non vogliono andaresene in cisgiordania o a Gaza?.
Perchè in Israele hanno tutti i diritti, proprio come un'israeliano.

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basta squadrismo telematico
by taci terrorista Tuesday September 16, 2003 at 10:27 AM mail:  

Dici il contrario di ciò che diceva Rabin.

Lo stai uccidendo ancora.

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x ricordare
by gm Friday October 31, 2003 at 08:04 PM mail:  

bisogna riflettere

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