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Delirio Pasquinelliano
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antifaaa Sunday October 19, 2003 at 08:28 PM |
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L'americanismo non e' solo Veltroni, Rutelli o
Bassolino: sono le street parade dei disobbedienti ai cortei, sono i punk a bestia, sono le ONG, sono i centri sociali che funzionano come vettori della cultura del ghetto tipicamente americanista, sono i giovani antagonisti che si ubriacano di musica e cultura a stelle e striscie...
From: <d17@voceoperaia.it> To: <antiamericanisti@yahoogroups.com> Sent: Sunday, July 13, 2003 4:26 PM Subject: [antiamericanisti] note sul deserto e noi
Rispondere con rigorosa puntualita' a tutti gli interventi non e' facile, penso che tentera' di farlo Costanzo, che l'abbiamo un po' fatto diventare l'elemento che deve trovare la sintesi.
Io mi limito a fare alcune considerazioni sulle cose che ritengo davvero dirimenti.
Non dimenticate che noi siamo partiti da un appello, Peoples Smash America. Eravamo si e non una trentina. Diventammo in un mese e mezzo piu' di cinquecento. Allora ci siamo detti: perche' non andare avanti? Perche' non provare a costruire un *contenitore* di tutti coloro che ritengono gli USA il nemico principale?
Questo punto e' decisivo, poiche' e' il punto di partenza della nostra impresa. Questo punto e' imprescindibile. Noi non abbiamo fatto appello a fondare un nuovo movimento generalista, onnicomprensivo. Ne' un nuovo partito. Ne' un nuovo sindacato. NOI ABBIAMO CHIAMATO A RACCOLTA TUTTI COLORO CHE CONSIDERANO GLI USA IL PRINCIPALE NEMICO DA BATTERE.
Ognuno ha ovviamente l'insindacabile facolta' di tirarsi indietro o di minacciare di farlo. Non puo' pero' far finta di non capire che noi volevamo raggruppare, su basi individuali, il piu' ampio numero di cittadini, di uomini e donne, a prescindere dalla loro fede politica, dai loro percorsi, dalle loro simpatie filosofiche. Alla discriminante negativa, decisamente antiamericanista, la bozza di Manifesto per un Movimento di resistenza all'Impero Americano, ha aggiunto alcune discriminanti positive, assertive.
Ripeto a scanso di equivoci: neanche abbiamo proposto un coordinamento di forze, un fronte di organizzazioni o partiti. Perche' non lo abbiamo fatto? Perche' queste forze non esistono. Deve esserci chiaro che se partiamo raggruppando singoli dindividui e non forze organizzate, vuol dire che il nostro punto di partenza e' paurosamente arretrato. C'e' un vuoto, non un pieno.
Secondo punto decisivo: noi abbiamo aperto, con la bozza in questione, un processo costituente. Le parole hanno un senso. Processo costituente significa che una serie di uomini e donne, si sono messi in contatto per contribuire ad elaborare il manifesto del MOVIMENTO di Resistenza all'Impero Americano. Non un Manifesto per la difesa dell'ambiente, per la tutela della cultura occitana, per la difesa dei diritti dei lavoratori, per la liberazione dei prigionieri politici o per la costruzione di un nuovo partito comunista. Processo costituente significa che l'esito non e' scontato, che potremmo prendere atto del fallimento.
Possono individui con idee diverse, con simpatie politiche diverse, con orientamenti filofosici e culturali diversi, raggrupparsi per avviare un'impresa tanto ardua, battere l'impero imperialista americano? Noi riteniamo che si, possono farlo, a patto che venga trovato col Manifesto un punto di sintesi unitario adeguato. A patto che comprendano che gli USA saranno battuti in una battaglia di portata storica, di lungo periodo, da un'alleanza internazionale che sara' composita, plurale, persino conflittuale. Noi vogliamo essere un elemento fecondante di questa alleanza internazionale, consapevoli che operiamo in un paese imperialistico (non in Nepal o in Venezuela), in cui l'americanismo e' ampiamente egemone. Che l'americanismo che qui dobbiamo contrastare non si manifesta con l'invasione militare, ma con quella ideologica, culturale, politica, di cui la classe dominante locale, le istituzioni e i suoi ceti politici, sono cinghie di trasmissione.
Si puo' giungere alla conclusione che gli USA sono il nemico principale in vari modi. Un marxista puo' arrivarci partendo dall'analisi leniniana di imperialismo o dall'analisi delle categorie economiche. Altri possono arrivarci seguendo il percorso filosofico, altri ancora ambientalista, altri culturale, spirituale e religioso. Non ci importa come essi siano giunti a questa conclusione (gli USA sono il nemico principale, il pilastro fondamentale del capitalismo internazionale), importa la conclusione.
Questa conclusione, in verita', e' solo un punto di partenza, ma un punto di partenza che qualifica e delimita la nostra impresa. Nessuno, ne' a sinistra, ne' al centro ne' a destra, ha colto che gli USA sono il principale nemico, nessuno oltre noi sta facendo appello a costruire un MOVIMENTO di Resistenza. In altre parole: per adesso siamo soli e dobbiamo anzitutto raggiungere una massa critica, non qualche decina, ma alcune migliaia di sostenitori.
Dove andiamo a pescare questi sostenitori? Come possiamo attivarli? Con quali strumenti e modalita'? Miguel, Alessandra e altri hanno posto domande pertinenti. Rispondo che e' ancora presto per rispondere a queste domande. Penso che adesso siamo nella fase primitiva, preliminare in cui dobbiamo affinare il Manifesto, decidere che forma ci diamo per il periodo che viene e stabilire in modo netto il nostro obbiettivo di medio periodo. Mi ripeto: possiamo anche scegliere la forma di un'associazione culturale, ma a patto che si ponga come scopo dichiarato la fondazione di un movimento il piu' ampio possibile. Un movimento antiamericano il piu' ampio non puo' che essere un movimento politico di massa. Solo chi affermi che esiste gia' in questo paese lo strumento per la RESISTENZA puo' perorare l'idea di una mera associazione culturale, che quindi agisca in base al criterio del collateralismo. Io non vedo questo strumento. Io vedo invece un grande deserto, che con la crisi dei non global, del movimento per la pace e dello sprofondamento del PRC ne l'Ulivo, diventera' un deserto come quello del Gobi.
Consentitemi una metafora "paolinista". Dopo che i primi cristiani fallirono miseramente nel convincere i giudei, i circoncisi --che non solo erano sordi al messaggio di salvezza di Gesu', ma denunciavano alle autorita' romane i cristiani come apostati dell'abraismo; arrivo' Paolo di Tarso che propose quello che potremmo chiamare, svolta di paradigma. Cristianizzare non gli ebrei ma i gentili, i pagani. Cosi' da setta dell'ebraismo, il cristianesimo pose le premesse del suo universalismo. E grazie a Paolo la Chiesa divento' quel fenomeno mondiale che e'. Be', io penso che quelli comunisti come me dovrebbero avere lo stesso coraggio di compiere una svolta di paradigma: voltare le spalle alla sinistra realmente esistente per rivolgersi ai non circoncisi, ai gentili e ai pagani. Il problema non e', cari compagni e amici, se la dicotomia sinistra-destra faccia ancora parte del senso comune (del che dubito fortemente). Il vero problema e' se consideriamo la sinistra reale l'habitat, la culla dal quale sorgera' un nuovo movimento rivoluzionario. Io penso di no, penso che questa sinistra e' ormai irreparabilmente affetta dal virus dell'americanismo. Non che la sinistra reale non consegni forze soggettive. Non intendo questo. Io parlo di un processo storico di isterilimento, di essiccazione. Affermo che non ci sara' continuita' tra questa sinistra e quella rivoluzionaria del domani, ma anzitutto rottura. Non ci sara' un'evoluzione, ma una discontinuita'. L'americanismo non e' solo Veltroni, Rutelli o Bassolino (che benedice la scuola per Veline): sono le street parade dei disobbedienti ai cortei, sono i punk a bestia, sono le ONG, sono i centri sociali che funzionano come vettori della cultura del ghetto tipicamente americanista, sono i giovani antagonisti che si ubriacano di musica e cultura a stelle e striscie, sono i black bloc, portatori di modeli di conflitto da americana societa' dello spettacolo......
E' chiaro che questo movimento avra' poche ma chiarissime discriminanti, perche' vuole essere unitario e inclusivo. Le discriminanti sono analitiche (perche' gli USA sono il nemico principale), e propositive: come battere l'imperialismo americano. Su tutto il resto chi aderisse a questo Movimento, si tiene il suo libro preferito nello zaino, si terra' le sue idee su tutto il resto. Non a caso la bozza ha posto tre sole discriminanti universalistiche generali: liberta', uguaglianza e fratellanza, e ha indicato il solco storico: il pensiero greco, il cristianesimo, l'illuminismo e il marxismo. Sono troppo generiche? Forse, ma sono piu' che sufficienti per opporsi all'americanismo perche' avanzano al contempo una visione, per quanto algebrica, della storia e del mondo. Gli antimarxisti non verranno con noi, non ci verranno gli antilluministi, ne' gli anticristiani, ne' gli esoterici, sionisti o meno, che considerano il razionalismo ellenistico la fonte di tutti i mali.
A chi ci rigolgeremo per ottenere una massa critica? Alla classe operaia? Agli intellettuali? Al ceto medio proletarizzato? Al lumpenproletariat? Alla borghesia illuminata? Ai comunisti che rimpiangono l'URSS che nonn c'e' piu' come principale baluardo antiamericano? Ai fascisti che ancora suonano la musichetta nostalgica della Repubblica di Salo'? Ai tifosi della lazio che inneggiano ad Arkan? O a quelli della Fiorentina che esposero le bandiere della pace? Ai vegetariani che odiano Mac Donald's? Alla sinistra o alla destra?
Un Movimento di resistenza si rivolge a tutti, proprio tutti. Senza esclusione. Non siamo un sindacato che raggruppa in base a come il capitale colloca gli uomini nel processo sociale di produzione. Ne' siamo un partito che ha un programma per la conquista del potere e recluta sulla base del sistema socio-politico che propone. Noi abbiamo davanti una lunga e faticosa resistenza contro un nemico mille volte piu' forte e la cui potenza dipende non solo dalla forza armata ma dalla pervasivita' della sua ideologia e del suo sistema di vita. A volte penso che molti non hanno il senso della realta', alcuni dicono di essere daccordo con la Resistenza, ma intendono cose diverse da noi. Pensano per riflesso condizionato alle lotte, ai cortei, al corpo a corpo col nemico. Io invece penso che la nostra resistenza (intendo quella del Movimento in oggetto) per tutta una fase dovra' essere anzitutto culturale, ideologica e morale. Questo porta con se' due cose: non solo specifiche modalita' di azione; per tutta una fase avvicineremo gli individui piu' diversi per estrazione sociale, accumunati non da interessi di classe, o da strette affinità politiche, ma da una medesima angoscia sul futuro dell'umanita', da una spinta etica umanistica, dalla convinzione politica che intanto occorre battere gli USA. Ci sara' tempo per azzuffarsi su come la societa' nuova dovra' essere. Anche perche' accanto al nostro Movimento continueranno ad operare e agiranno le diverse correnti ideologiche, le quali indicheranno come fuoriuscire dal capitalismo e con cosa rimpiazzarlo.. Il Movimento di cui parliamo non puo' e non deve surrogare alcun partito politico.
Che il Movimento di cui parliamo debba svolgere anzitutto, nella prima fase una funzione culturale, non siginifica ovviamente che non si debba gia' lottare ocn ognio mezzo sugli alatri terreni. Certo che no! Noi del Campo continueremo a fare la nostra parte, organizzando e promuovendo tutte le lotte possibili. Non c'e' opposizione tra i due momenti, ma complementarieta'. Uno sostiente l'altro. Ma noi del Campo sappiamo che soli non ce la faremo, che occorre un Movimento molto piu' ampio, che occorre unire e attivare forze nuove.
Insisto di nuovo nel non confondere livelli e tappe. Siamo solo in una fase inziale. Questa fase ci serve ad indicare con precisione chi siamo e dova andiamo. Se riusciremo a fare questo, dandoci un Manifesto e una forma organizzativa adeguata a questo primo periodo, che ci consenta di crescere e di mettere i pirmi mattoni di un vero Movimento di resistenza, avremo gia' fatto tantissimo.
Moreno P.
Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, manda una mail all'indirizzo: antiamericanisti-unsubscribe@yahoogroups.com
www.controappunto.org/resistenza/fascistinelcampo/infiltrazioni.html
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pasquinelli ha ragione.
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un camerata Monday October 20, 2003 at 01:39 AM |
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pasquinelli ha ragione da vendere. Perchè dobbiamo farci la guerra fra di noi? Il nostro vero nemico è l'imperialismo americano chi si oppone a lui non importa se è di destra o di sinistra!
Io ci sarò il 6 dicembre a Roma non come camerata ma come antiamericanista. Che c'è di male?!
88.
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FASCI TORNATE NEL GHETTO
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enr Monday October 20, 2003 at 03:14 AM |
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...anti-americanismo? Perchè fascista ve lo spiego subito: perchè si utilizza l'appartenenza ad una supposta comunità culturale vincolandola ad una patria (o alla sua negazione come in questo caso). Ammetterete tutti che vi possano essere americani che si facciano portatori di quelle storie lì, dei greci, dell'illuminismo e di quelle minchiate. Ed allora ecco svelato il trucco per eccellenza di neutralizzazione delle masse: "sì, sì, va bene il marxismo, la lotta al capitale, però il capitale sono un loro nazionalmente definito". Si fotta chi il 6 dicembre marcerà al fianco della tigre arkan, in questo stolto tentativo di dare piazza agli scarafaggi. I movimenti che dal basso si fanno portatori di tale soggettività si chiamano fascisti. Fascisti! Fascisti! Fascisti!
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antiamericanismo/antigermanismo
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contraddizione primaria Monday October 20, 2003 at 09:35 AM |
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Ho capito il concetto. Dire che, in un dato momento, esiste un capitalismo e un imperialismo particolarmente pericoloso, contro il quale occorre concentrare le proprie forze, è fascismo.
Secondo la tua logica, dire nel 1939 che la Germania era più pericolosa della Francia sarebbe stato fascismo.
E una manifestazione trasversale contro l'occupazione tedesca della Polonia sarebbe stata roba da impedire a tutti i costi.
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contraddizzione primaria lavati il cervello
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Quartostato Monday October 20, 2003 at 10:20 AM |
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Che cazzo c'entra il parallelismo con la Polonia?
Forse che i fascisti erano antinazisti? Eh come no diffatto han fatto la guerra insieme, insieme hanno invaso stati e seminato distruzione. Oggi il fascismo si sente minacciato dall'imperialismo americano, ma se potesse farebbe esattamente come gli Usa; il fascismo è la mobilitazione reazionaria delle masse da parte della borghesia imperialista. Se questi figuri cercano di infiltrarsi nel movimento su posizioni antiamericane (anche FN ha le stesse posizioni)è importante capire i veri obiettivi e i veri interessi della borghesia. Creare una mobilitazione reazionaria antiamericana (non anticapitalista che son loro i padroni e servetti) che indebolisca e assorba la mobilitazione rivoluzionaria delle masse al procedere della crisi di sovrapproduzione capitalista di capitale assoluto.
Quindi un solo grido a chi si presta a questo giochetto; arriverranno tante tante ma tante legnate! Pasquinelli legnato sarà più saggio... O si infogna definitivamente coi fasci o impara come gira il mondo. La politica è una cosa seria non c'è spazio per i giochi e per gli errori troppo grossi. Troppa è la carne in gioco.
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ed infatti...
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Bingo! Monday October 20, 2003 at 11:10 AM |
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Ed infatti la borghesia sa perfettamente quali sono i suoi interessi cosi' ben esposti da Allam nei suoi articoli, sei tu a non capire un cazzo ed a prestarti al gioco della borghesia .Saggio Mao che diceva il nemico marcia sempre alla tua testa... Le legnate dattele da solo sul capoccione che forse incominci a capire qualcosa...
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richiesta di proscrizione
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666 Monday October 20, 2003 at 12:22 PM |
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Gentili signori Magdi Allam, Fulvio Grimaldi e soci.
Sono un pitbull trotzkista che ama fare le messe nere con il chador.
Gradirei essere inserito anch'io nelle vostre liste di proscrizione, perché il migliore amico di un cugino della mia padrona ha firmato l'appello per la manifestazione a sostegno della resistenza irachena.
E' necessario comporre un modulo, o basta trovarsi su Google?
Ringrazio cortesemente.
666.
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x 666
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999 Monday October 20, 2003 at 03:00 PM |
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basta che aderisci alle liste x la maninfamazione: così sarai proscritto dagli aderenti neri e dalla polizia che avrà nome cognome regione città, l'indirizzo se lo troveranno da soli xchè è autoconvocata e autorganizzata oppure x stringere + consoni legami antiamericanisti provvederanno ad allungarlo gli autotganizzatori. Soddisfatto? - non è previsto rimborso x chi ha saltato il fosso. Fuori i nazi del campo da indy Via i rosaneri dal movimento antagonista anticapitalista antimperialista !!
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Pasquinelli e Martinez scoperti dai Musulmani
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Chicco Mariotto Sunday November 02, 2003 at 06:37 PM |
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Per amore di verità ed obbligo di coscienza - senza voler in alcun modo in questa sede entrare nel merito dell'iniziativa proposta dal "Campo Antimperialista" - il Consiglio Direttivo dell'Associazione Musulmani Italiani e la Direzione dell'Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana si sentono in dovere di precisare allo Spett. Ministero dell'Interno, al giornalista Magdi Allam, agli organi di informazione e a quanti altri siano interessati alla vicenda che:
- La dichiarazione del Sig. Moreno Pasquinelli secondo cui "a noi non risulta alcun fascista tra i 700 firmatari dell'appello *CON IL POPOLO IRACHENO CHE RESISTE* e nel caso vi fossero noi le cancelleremo" NON CONCORDA IN ALCUN MODO CON L'ALLEGATA LISTA DEI PROMOTORI E DEI FIRMATARI, fra i quali appaiono BEN NOTI ESPONENTI DELL'ANTISEMITISMO NEOFASCISTA E NEONAZISTA come:
1) Miguel Martinez, già noto miliziano di una banda paramilitare sudamericana da lui stesso definita "setta un po' nazista" sulle pagine del settimane "Famiglia Cristiana". Pretende di avere chiuso i conti col suo documentabile passato fascista. Seguita però regolarmente a pubblicare col suo nome, nonché con gli pseudonimi "Franco Morelli" e "Lucio Tancredi", articoli per il mensile neonazista milanese Orion, diretto dal killer Maurizio Murelli.
2) Enrico Galoppini, noto per i suoi libri e articoli in cui si fa l'apologia della politica fascista nei confronti del mondo islamico, pubblicati dalla casa editrice "All'insegna del Veltro", di proprietà dell'ex braccio destro di Freda, l'ideologo del negazionismo neonazista prof. Claudio Mutti
3) Il noto militante dell'estrema destra e già collaboratore dei servizi segreti francesi Jean Marie Benjamin, che anche dopo la sua ordinazione sacerdotale seguita a farsi pubblicare dalla casa editrice di Claudio Mutti interviste realizzate dal leader del disciolto movimento neonazista "Meridiano Zero", Rainaldo Graziani.
Ci auguriamo che, invece di seguitare a far circolare improbabili smentite di notizie veritiere, il Sig. Pasquinelli voglia dimostrarsi coerente con la sua proclamata volontà di cancellare le eventuali adesioni fasciste alla sua iniziativa.
Il Consiglio Direttivo della Associazione Musulmani Italiani http://www.amimuslims.org mailto:islam.inst@flashnet.it
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As-salamu `alaykum wa rahmat-Ullahi wa barakatuH.
Carissimi Fratelli e Sorelle di Islamsunnita,
Ramadan Karim a tutti voi!
Se qualcuno poteva avere dei dubbi circa la buona fede del Sig. Moreno Paquinelli e del cosiddetto "Campo Antiimperialista", se qualcuno poteva supporre che quegli estremisti di sinistra fossero turlupinati da neonazisti e neofascisti che si infiltrano nelle loro fila a loro insaputa, ora ogni dubbio è purtroppo sciolto. Dobbiamo oggi prendere atto che, pur di combattere la democrazia statunitense ed israeliana, ESISTONO MILITANTI DI AREA NO GLOBAL CHE SONO SCIENTEMENTE DISPOSTI AD UN'ALLEANZA CON LA PEGGIORE FECCIA DELL'ANTISEMITISMO NEONAZISTA E NEOFASCISTA. A riprova di ciò, dopo la difesa d'ufficio di noti militanti dell'estrema destra come MARTINEZ, GALOPPINI e p. BENJAMIN, vediamo che all'appello a favore dei nostalgici di Saddam Hussein aderisce oggi un personaggio come FRANCO CARDINI, noto come uno uno dei principali ideologi dell'estrema destra antisemita. L'aspetto grottesco di tutta la vicenda è che il Sig. Pasquinelli aveva annunciato che eventuali adesioni di neofascisti all'appello filo-Saddam sarebbero state cancellate. Viene da chiedergli, chi è Franco Cardini, se non uno dei principali ideologi del neofascismo contemporaneo?
Se a ciò si aggiunge che a quello stesso appello filo-Saddam aderisce anche ROBERTO "HAMZA" PICCARDO, il noto apologeta del terrorismo suicida e segretario dell'UCOII (organizzazione finanziata dalla stessa Banca Al Taqwa che sosteneva Bin Laden), appare evidente come, nel denunciare il FOLLE PROGETTO di un'ALLEANZA FRA NO GLOBAL, NEONAZISTI ED INTEGRALISTI WAHHABITI sulla base dei comuni sentimenti anti-americani e antisemiti, giornalisti come Dimitri Buffa e Magdi Allam avevano colto nel segno, e contibuito ad allertare l'opinione pubblica e le forze istituzionali demandate alla tutela dell'ordine pubblico su un'incresciosa situazione che può essere foriera dei peggiori sviluppi.
Wa-s-salamu `alaykum wa rahmat-Ullahi wa barakatuH.
Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana http://www.islam.italy.too.it mailto:islam.inst@flashnet.it
http://www.antiimperialista.org/view.shtml?category=all&id=1067162818&keyword=+
Campo Antiimperialista castellano english deutsch italiano français Oct. 26, 2003
CON IL POPOLO IRACHENO CHE RESISTE Siamo a mille adesioni all'appello
Riceviamo dai promotori e volentieri diffondiamo:
Siamo a mille adesioni all'appello: *CON IL POPOLO IRACHENO CHE RESISTE*
Tra quelle internazionali segnaliamo quelle di Ahmed Karim, curdo-iracheno, leader della Corrente Patriottica del Partito Comunista dell¹Iraq e dell'antifascista cileno Jaime Yovanovic Prieto, (Prof. J.). Come molti ricorderanno fu espulso dall'Italia l'anno scorso mentre era al Campo di Assisi (ora e' agli arresti domiciliari nel suo paese). Tra le adesioni italiane, circa trecento negli ultimi dieci giorni, segnaliamo, oltre a quelle di alcune RSU, quella di Franco Cardini, storico di fama internazionale
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Pan Sunday November 02, 2003 at 07:39 PM |
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<<<<Consentitemi una metafora "paolinista". Dopo che i primi cristiani fallirono miseramente nel convincere i giudei, i circoncisi --che non solo erano sordi al messaggio di salvezza di Gesu', ma denunciavano alle autorita' romane i cristiani come apostati dell'abraismo; arrivo' Paolo di Tarso che propose quello che potremmo chiamare, svolta di paradigma. Cristianizzare non gli ebrei ma i gentili, i pagani. Cosi' da setta dell'ebraismo, il cristianesimo pose le premesse del suo universalismo. E grazie a Paolo la Chiesa divento' quel fenomeno mondiale che e'. Be', io penso che quelli comunisti come me dovrebbero avere lo stesso coraggio di compiere una svolta di paradigma: voltare le spalle alla sinistra realmente esistente per rivolgersi ai non circoncisi, ai gentili e ai pagani>>>>
Bè x me citare Paolo è da fascisti. Ho sempre considerato Paolo da Tarso, il primo fascista della storia Poi lo stupido di Pasquinelli dimentica che furono proprio le scelte paoline a determinare le successive persecuzioni contro le donne e contro gli ebrei. Poi vorrei ricordare come i cristiani cristianizzarono i pagani...con iroghi e le torture
Tra l'altro il sicario prezzolato di cristiani: Paolo da Tarso ha anche la colpa di aver stravolto il messaggio originario dei cristiani. E'come se Dalla Chiesa a un certo punto fosse diventato brigatista
<<<<<Il vero problema e' se consideriamo la sinistra reale l'habitat, la culla dal quale sorgera' un nuovo movimento rivoluzionario. Io penso di no, penso che questa sinistra e' ormai irreparabilmente affetta dal virus dell'americanismo. Non che la sinistra reale non consegni forze soggettive. Non intendo questo. Io parlo di un processo storico di isterilimento, di essiccazione. Affermo che non ci sara' continuita' tra questa sinistra e quella rivoluzionaria del domani, ma anzitutto rottura. Non ci sara' un'evoluzione, ma una discontinuita'. L'americanismo non e' solo Veltroni, Rutelli o Bassolino (che benedice la scuola per Veline): sono le street parade dei disobbedienti ai cortei, sono i punk a bestia, sono le ONG, sono i centri sociali che funzionano come vettori della cultura del ghetto tipicamente americanista, sono i giovani antagonisti che si ubriacano di musica e cultura a stelle e striscie, sono i black bloc, portatori di modeli di conflitto da americana societa' dello spettacolo...... >>>>
quest'idiota vorrebbe che estirpassimo dalla nostra vita tutti gli immondi prodotti di Satana-Usa.testa di cazzo.
Cioè fuori dalle palle tutti gli Jello Biafra,Kathleen Hanna, Kurt Kobain,Henry Rollins,Jimi Hendrix ecc ecc ecc fuori dalle palle tutti gli scrittor* o registi (tant*)americani che hanno osato influenzare le nostre vite Poi le street P. sono (credo) di origine tedesche , in cosa i punkabbestia sia a stelle e striscie, sinceramente mi sfugge. Se poi si attaccano anche i BB .........
e comunque visto che non riconoscete la centralità del Mov di Seattle, Indymedia ha fatto bene a non fare feature sul campo e mi sembra stupido che voi veniate que a lamentarvi. Siete contro di noi, ma se qualcuno osa dire una parola :aiuto casca il mondo.
Sinceramente, prima di leggere ste righe, non mi stavate così sulle palle e anzi se qualcuno vi desse un pò di calci nel culo credo che io sarei tra loro ciao
un pagano che vuole rimanere pagano
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