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Sfiorato incidente nucleare in Sardegna
by gg Wednesday November 12, 2003 at 09:43 AM mail:  

Da "Il Nuovo"

Sottomarino nucleare s'incaglia a Caprera


Sfiorato l'incidente nucleare. I fatti tenuti segreti per circa due settimane. Ieri la rimozione del comandante e del capitano di squadriglia.


OLBIA – Il 17 ottobre l’incidente: il sottomarino nucleare Hartford s’incaglia nella Secca dei Monaci, a poche miglia dalla base della Maddalena, nel punto in cui urtò anche il traghetto Moby Magic. Scampato per un soffio l’incidente nucleare. Ora due militari americani sono stati licenziati dalla Us Navy per aver danneggiato il sommergibile e altri sei membri dell’equipaggio sono stati puniti. In un comunicato diffuso dalla Sesta flotta arriva la notizia del siluramento di Christopher R. Van Metre, il comandante americano sulle cui capacità di comando “i suoi superiori non hanno più fiducia”. Con Van Metre, anche il comandante della squadriglia, Greg Parker, è stato esautorato.

La vicenda è stata tenuta segreta per circa due settimane dalle autorità americane. Ma la gravità delle pene inflitte alle persone coinvolte e proprio il silenzio per coprire un grave disfatto, dimostra come il disastro nucleare fosse alle porte. Per fortuna il comandante, con i motori al minimo e le grandi eliche lesionate, è riuscito a portare il sottomarino alla base. Ora l’obiettivo è che il sottomarino possa tornare ad attraversare l’Atlantico.



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ecco l'Hartford
by malvivent Wednesday November 12, 2003 at 10:46 AM mail:  

l' USS Hartford (SSN 768) è uno dei più recenti sottomarini d'attacco americani della classe Los Angeles. E' stato varato nel 1994. info: http://www.subnetitalia.it/nuclearlosangeles.htm dettagli tecnici: http://www.nvr.navy.mil/nvrships/details/SSN768.htm Può trasportare i missili Tomahawk (TLAM) ad utilizzo sia convenzionale che nucleare (testata W80), siluri MK 48 e mine.

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basta!!!!
by jub Wednesday November 12, 2003 at 11:15 AM mail:  

ORA BASTA!!!!
FUORI GLI AMERICANI!!!!
VIA!!!!

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balordo
by Antifascio Wednesday November 12, 2003 at 04:19 PM mail:  

Posso dire solo balordo, e forse si dovrebbe pensare di incominciare a organizzare ogniuno nelle proprie citta' manifestazioni contro le basi (tutte), per poi sfociare in una grossa mobilitazione nelle basi piu' importanti della sardegna e alla fine a la maddalena.
A

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intervista a Salvatore Sanna
by Serafini Friday November 14, 2003 at 07:52 AM mail:  

pericolo continuo in pace e in guerra
by redbeppe-ulisse Thursday May 01, 2003 at 07:04 AM
328 6849962

censurati intervista il presidente del comitato per le servitù militari Salvatore Sanna,
un uomo che da trent'anni si occupa del problema delle basi militari americane in
sardegna. Spesso intervistato dalla tv locale sarda videolina, ma mai ascoltato dai
media nazionali.

L'argomento potrebbe sembrare non attuale, in realtà dall'intervista si
evince che il vero pericolo nucleare, si ha adesso che non siamo in guerra.
Vediamo un po' come mai.....

S. Sanna L’isola di Santo Stefano è un'isola dell'arcipelago della Maddalena che ospita una base
militare americana per sommergibili a propulsione e armamenti ANCHE nucleari.
Quest'isola è frutto di un accordo bilaterale di cui si è parlato molto durante il periodo di invasione in
Iraq. Un accordo nato nel 1954 come tutte le concessione bilaterali fatte dall'Italia agli Usa. E'
l'articolo della Nato relativo alla MUTUA assistenza (art. 3) Di fatto gli italiani non hanno mai chiesto agli Stati Uniti d'America la presenza di proprie basi, per
cui la presunta reciprocità di fatto non sussiste.

Censurati A cosa serve questo accordo bilaterale?

Salvatore Sanna Serve per l'assistenza che gli americani chiedono in Italia per le loro presenze
militari.

Censurati Cosa hanno di diverso dalle altre le basi americane che si trovano in sardegna?

La storia è questa. Il punto di ospitalità dei natanti (sia di superficie, cioè le navi, sia subacquei, coiè
sommergibili), sta in un pontile di una base militare gestita dall’Italia ma edificata con fondi Nato
alla fine degli anni ’60. Questa base Nato gestita da italiani è un deposito di armamento subacqueo e
di superficie navale. Un posto incavernato. Un deposito munizioni fatto sfruttando alcune caverne e
banchinamenti, al limite della costa.
Per mettere il materiale dentro il deposito e per portarlo fuori, c'è una navetta che fa da spola.
In questo banchinamento ha trovato un punto di attracco una nave arsenale della marina americana
che assiste i sommergibili.
Il materiale bellico, non viene messo dagli americani in condizioni di sicurezza sulla terraferma, per
lasciarlo invece a bordo dei natanti. In questo modo possono gestire unilateralmente il proprio
armamentario senza dover sottostare alle regole della Nato.

Censurati Cosa fa la regione Sardegna e la difesa militare italiana a proposito?

S. Sanna Il problema dell’uso-non uso delle basi italiane per la guerra in Iraq è esistito ed esiste
tuttora per tutte le basi italiane ma non per la Maddalena, perché la Maddalena è indipendente da
tutti. Gli americani fanno quello che vogliono, quando vogliono e come vogliono. Non mettono i loro
armamenti nelle caverne, lo mettono dentro le navi.
L’agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), l’agenzia dell’ONU che fino a qualche
giorno prima dell'inizio dell'ultima guerra ha fatto le ispezioni in Iraq per il nucleare, ha dettato le
regole per l’uso dei porti da parte delle navi a propulsione nucleare. Una delle regole di questo
protocollo è che “Le navi a propulsione nucleare non possono sostare nelle vicinanze dei depositi
esplodenti e/o infiammabili”
In questo caso le navi non sostano “nelle vicinanze” ma “dentro” il deposito.
Paradossalmente questo arcipelago è più sicuro in fase di guerra che in periodi di tregua, perché le
navi si avvicinano al teatro di guerra allontanandosi dai posti di attracco.
Tutti i sommergibili che sono andati nelle zone di guerra sono assistiti dalla Maddalena. Durante il
periodo Iraq questa zona ha raggiunto lo stato d'allerta Delta, l'ultimo.

Censurati Ma il parco della Maddalena non è una zona protetta?

S. Sanna Questo è un altro punto dolente. L’arcipelago della Maddalena è un parco nazionale con
vincoli differenziati. Nel senso che ci sono posti in cui si può fare qualcosa e altri con il divieto di
fare qualsiasi cosa. Tra le cose vietatissime in questa zona c'è quella di sparare. In parole povere, se
un ragazzetto va con una pistola giocattolo e spara, danneggia flora e fauna. Nello stesso posto, però,
la marina fa esercitazioni a fuoco.
Dove c’è un parco naturale superprotetto ci sono sommergibili a propulsione nucleare, ma se vuoi
fare il bagno in certe spiagge ti arrestano, perché sono delle icone che non vanno toccate. Questa
stessa spiaggia inviolabile, poi, riceve delle onde dal sommergibile nucleare.
Perché fare il parco?
Per camuffare il rischio di presenza nucleare. Se c’è il parco vuol dire che il posto è tranquillo.
Tra i pentiti che hanno negato l'utilizzo del parco ai reparti americani c'è Cossiga. Ora non vuole che
si utilizzano basi italiane per la guerra, ma nel 1972 ha dato la Maddalena agli americani
minimizzando l’importanza che tutti davano al fatto. Quando invece divenne presidente della
Repubblica disse che la base della Maddalena è stata co-autorice della disgregazione dell’impero
sovietico.
Antonella Serafini per censurati.it
p.s. la seguente intervista è stata fatta per un servizio radiofonico.

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