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Intesa Stato-Regione? per la base atomoca Americana
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emigrato sardo Tuesday January 13, 2004 at 04:58 PM |
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unionesarda 13 01 04
il progetto di ristrutturazione della base appoggio statunitense per sommergibili nucleari di santo stefano,sará concordato attraverso un´intesa stato-regione che sará definita nei prossimi giorni. " Il governo, pur facendo presenti interessi superiori di difesa nazionale che gli avrebbero consentito di agire in autonomia, si é dimostrato disponibile ad accogliere le nostre richieste, contenute in una memoria inviata l´anno scorso " , ha dichiarato il presidente della giunta regionale sarda italo masala dopo un incontro a palazzo chigi ieri mattina. " La Sardegna non poteva accettare di essere esclusa dalle trattative per la ristrutturazione della base, tantomeno nel caso di un progetto poco attento alle nostre bellezze naturali ". E proprio sulla necessitá che il piano statunitense rispetti l´ambiente e la vocazione turistica di la Maddalena ha insistito masala. " Non siamo entrati nel merito dell´accordo politico fra italia e stati uniti, ma abbiamo chiesto un riesame del progetto, sul quale il comitato misto paritetico sulle servitú militari in sardegna aveva espresso parere contrario ". Prima della richiesta presentata alla presidenza del consiglio, il ministro della difesa antonio martino aveva autorizzato comunque il progetto di ristrutturazione-, che secondo masala non significa ampliamento delle volumetrie. Si tratta, secondo lui " di sostituire catapecchie con strutture nuove, rispettose dell´ambiente, e di procedere nel contempo al risanamento delle zone circostanti ". Nell´incontro di ieri masala ha ottenuto di entrare subito in possesso dei beni demaniali dismessi in attesa di un atto di trasferimento formale. Mentre, al contrario, la proposta di legge per l´istituzione di una commissione parlamentare d´inchiesta sulle strutture militari straniere e plurinazionali nel nostro paese, presentata alla camera dei deputati nella scorsa primavera dai gruppi di sinistra, non ha fatto alcun passo avanti. Dal 19 marzo 2003, data della presentazion, é stata assegnata alla commissione difesa il 3 giugno successivo.
p.s. mi pare si commenta da sola.
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Non leggete solo la schifosa Unione Sarda
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lixi Tuesday January 13, 2004 at 06:31 PM |
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vorrei farvi notare che in sardegna non esiste solo l'unione sarda...la notizia, per esempio, è stata data anche dal quotidiano Il Corsivo. Non facciamo in modo di vivere in una dittatura dell'informazione, leggiamo tutti i giornali!!!
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Mobilitiamoci
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Cagliari Social Forum Wednesday January 14, 2004 at 07:59 AM |
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Il progetto di ristrutturazione della base appoggio statunitense per sommergibili nucleari di La Maddalena sarà concordato con la regione Sardegna attraverso un'intesa Stato-Regione che sarà definita nei prossimi giorni. Si è concluso così l'incontro del presidente della giunta regionale Italo Masala con un tecnico incaricato dal governo di seguire la vicenda. Masala si è detto soddisfatto. E tu? Il Cagliari social forum, visti i tempi stretti, invita le associazioni, i gruppi e i singoli cittadini all'incontro di venerdì 16 gennaio alle ore 18 nei locali di Via Lanusei, 19 per decidere le iniziative da intraprendere.
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Mobilitiamoci ( 2 )
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quello di prima Wednesday January 14, 2004 at 10:21 AM |
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nessuno veramente capace di "intendere e volere " potrá essere soddisfato, ho postato l´articolo su indy perché dalla Sardegna giungono solo notizie di pseudo attentati, mentre la vera lotta contro le scorie e la presenza militare e nucleare, con annesse scorie sembra andata in vacanza. Mobilitiamoci !!!! Per Lixi, sicuramente in Sardegna esistono quotidiani e riviste meno abominevoli dell´unione, ma noi, all´estero, per tenerci aggiornati "dobbiamo leggere" tutto quello che troviamo in rete. Noi emigrati sardi in Germania, siamo e ci uniamo alla mobilitazione, aspettiamo passi concreti.
Massima solidarietá ai compagni incarcerati.
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ce n'è per tutti i gusti
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raccolta firme anti-scorie Wednesday January 14, 2004 at 10:45 AM |
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da sabato sera si comincierà in via Garibaldi una raccolta firme per vietare l'importazione di scorie nucleari dalla Sardegna. La raccolta firme per il referendum è stata promossa dal comitato anti scorie della Gallura e (credo) dagli indipendentisti sardi (Sardigna Natzione - credo. in seguito altri aggiornamenti
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mandiamo gli ispettori a La Maddalena
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barra de ferru Wednesday January 14, 2004 at 11:48 AM |
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Perchè non si organizza una bella petizione per mandare gli ispettori dell'A.I.E.A. nella base americana? Oppure si può chiedere una bella verifica della situazione permessi di soggiorno di tutti quei militari americani, e quindi extracomunitari, che, immagino, non soddisferanno tutte le norme previste dalla Bossi-Fini.
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Uniti ce la faremo
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Pietro Piras Wednesday January 14, 2004 at 03:54 PM |
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Io chiedo-propongo che il tema scorie-basi nucleari e militari venga postato in pagina centrale per darle cosí l´importanza e l´attualitá che merita, purtroppo non sono capace perció mi affido ad altri.Il Comitato "Gettiamo le Basi" a prodotto tantissimo materiale quí su indy,cosí come Salvatore Sanna del " Comitato Paritetico Civili e Forze Armate" a elaborato un dossier eccezionale sulla base di S. Stefano presso "reporterassociati.org" e credo riportato anche su Indysar. Ricordando che recentemente la regione sarda si é dichiarata " territorio denuclearizzato", e che la stessa (dichiarazione) sembra da tempo " parcheggiata" presso la Corte Costituzionale, sarebbe ora che tutti i Comuni dell´isola si dichiarino denuclearizzati con ordinanza dei Sindaci. Tutti i circoli dei sardi emigrati in Italia e all´estero dovrebbero dichiarare le loro sedi "zone denuclearizzate " spesso, queste si dimostrano come vere ambasciate sarde, nonché finanziate con contributi regionali, ma sopratutto per dare seguito all´impegno giá dimostrato dagli emigrati sulla battaglia delle scorie. Come vedete non ci manca il lavoro, Uniti ce la faremo! hasta siempre !!!!
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Assemblea sull'emergenza La Maddalena
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Viviana Friday January 16, 2004 at 11:17 PM |
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Salvatore Sanna ha illustrato le ultime notizie sulla questione de La Maddalena. L'intesa Stato-Regione sbandierata come una vittoria per la Sardegna in realtà si risolve: * in una svendita del territorio di S. Stefano e di La Maddalena, * in una svendita del diritto delle popolazione alla salute e alla sicurezza, * nell'abbandono dell'ipocrita definizione di "punto d'approdo" e nella esatta definizione di quello c'è effettivamente a La Maddalena: una base militare statunitense (alla faccia della politica per una difesa comune europea). I vantaggi che l'intesa porterà ai sardi secondo il presidente della giunta Masala sono : * un serio controllo dei parametri ambientali nella zona * la possibilità di acquisire, da parte della regione, i beni demaniali dismessi dai militari italiani e dello stato in generale. In realtà: I CONTROLLI sono già molto frequenti (vengono effettuati in parallelo dalla ASL e dai militari) IL DIRITTO DI ACQUISIRE LE DISMISSIONI da parte della regione non è una novità, è previsto nell'articolo 14 dello statuto autonomistico della Sardegna (anche se manca un'efficace legge attuativa) Il piano prevede un ampliamento della base: si passerà da 16.000 metri cubi (in gran parte costituiti da manufatti mobili) a 52.000 metri cubi di installazioni fisse. Lunedì 19 ci sarà un incontro tra il presidente della giunta Masala, il sindaco di La Maddalena e il presidente del parco de La Maddalena. In quell'occasione si ufficializzerà l'accordo stato-regione.
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PROPOSTE dell'assemblea: * Lunedì 19 gennaio appuntamento alle 18 a villa Devoto in viale Merello per esprimere il disappunto verso l'accordo con lo stato che svende la nostra terra agli americani. * Sabato 17 gennaio dalle 16 in via Garibaldi banchetto per la raccolta firme per due referendum (contro le scorie e contro la base di La Maddalena) * Sabato 24 gennaio conferenza di presentazione dei referendum (contro le scorie e contro la base di La Maddalena) * Organizzare una grande manifestazione regionale e/o un convegno sulla base di La Maddalena * Organizzare un incontro con i capo-gruppo dei consiglieri regionali per chiedere che l'intesa Stato-Regione sia discussa in Consiglio Regionale * Cercare di stabilire dei contatti a Cagliari e nel resto della Sardegna con le persone che sono sensibili al problema * Cominciare un percorso di mobilitazione che porti ad una grande manifestazione in occasione della giornata mondiale contro la guerra il 20 marzo
il cagliari social forum si riunisce ogni martedì e venerdì alle 18 in via Lanusei 19
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