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un* Saturday, May. 29, 2004 at 4:33 PM |
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Bilderberger Questa organizzazione segreta fu costituita nel maggio 1954 all' Hotel de Bilderberger a Oosterbeek in Olanda dal Comitato dei Trecento. I Bilderberger sono un gruppo di circa 120 persone dell'alta finanza dell'Europa occidentale, degli USA e del Canada. I loro principali obiettivi sono un governo mondiale per l'anno 2000 e un esercito mondiale sotto l'egemonia dell'ONU. Il gruppo è anche chiamato il "governo mondiale invisibile". Un gruppo di consiglieri composto da un comitato di direzione (24 europei e 15 americani) decide chi sarà invitato alle riunioni. Però non tutti i partecipanti sono degli "iniziati". Possono solo rappresentare dei gruppi d'interesse o altre personalità. Alcuni dei più importanti rappresentanti internazionali sono o erano: Agnelli Giovanni Brezinski Zbigniew Bush George Carrington Lord Dulles Allen Clinton Bill Ford Henry II Gonzales Felipe Jankowitsch Peter Kennedy David Kissinger Henry Luns Joseph Lord Roll of Ipsden McNamara Robert Martens Wilfried Palme Olof Reuther Walter P. Rockefeller David Rockefeller John D. Rockefeller Nelson Rothschild Edmund de Tindemanns Warbug Eric D. Warbug Siegmund Worner Manfred
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Guerra alla Siria e Bilderberg a Milano
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Marcello Pamio Saturday, May. 29, 2004 at 6:53 PM |
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21 maggio 2004
Il premier Berlusconi finalmente, dopo un lungo periodo di latitanza, si è presentato alle Camere per spiegare ai parlamentari qual è la situazione del nostro contingente - non che servissero le sue parole - ma soprattutto come il governo in carica intende affrontare l’escalation di violenza che sta imperversando in Iraq, e che sta toccando sempre più da vicino i nostri militari stanziati a Nassirya. Ovviamente, dopo la visita «zerbinata» all’amicone George, Silvio è tornato in Italia motivato sempre più a rimanere in Iraq - anche perché «il rientro è segno di debolezza» - nonostante gli oltre 11mila morti civili iracheni, i venti nostri militari caduti, e nonostante la quasi totalità degli italiani era ed è contraria a questa guerra illegittima, assurda e ingiusta. Mi domando allora come sia possibile che in una democrazia, cioè «governo del popolo», il popolo non conti assolutamente nulla nelle scelte importanti, siano esse economiche e/o di politica internazionale? Ha ragione Massimo Fini, quando nel suo libro «Sudditi» dice che «in realtà nessuna democrazia rappresentativa è una democrazia, ma un sistema di minoranze organizzate che prevalgono sulla maggioranza dei cittadini singolarmente presi, soffocandoli, limitandone gravemente la libertà e tenendoli in una condizione di minorità»? Effettivamente è così: un sistema di minoranze organizzate, i rappresentanti, che nessuno ha espressamente scelto, sta decidendo per noi e contro di noi. Ma d’altronde si sa «il voto non è libero e il consenso è truccato. Noi non scegliamo i candidati alle elezioni. Li scelgono i partiti, cioè le oligarchie. Il popolo che teoricamente e formalmente detiene la sovranità subisci quindi una doppia o tripla espropriazione. Prima delega la sovranità a dei rappresentanti, poi delega ai partiti la scelta dei candidati e infine, poiché gli apparati fanno blocco su chi vogliono che sia effettivamente eletto, anche dei rappresentanti»[1] Ecco perché noi cittadini (di una democrazia liberal-rappresentativa) abbiamo solo l’illusione di scegliere e/o decidere, mentre in realtà sono le oligarchie e i poteri occulti che stanno dietro.
A proposito di oligarchie e di potere occulto, continuano e preoccupano molto le sanzioni statunitensi alla Siria, colpevole, di essere un «regime criminale che viola il diritto internazionale». La notizia pubblicata il 19 maggio 2004 dalla Pravda russa è titolata: «Gli USA hanno iniziato i preparativi per la guerra in Siria». Le sanzioni economiche sono però - e la storia insegna - il preludio alla guerra vera e propria! Qualcuno lo aveva profetizzato in passato: dopo l’Iraq tocca alla Siria; e se ci pensiamo bene non è una cosa molto strana vista dalla mente malata dei neocons guerrafondai statunitensi. L’economica americana oggi è tenuta a galla esclusivamente dalla macchina bellica; se tale macchina dovesse «bucare una ruota», cioè se le guerre si fermassero solamente per un po’, l’economia dello stato più potente del mondo ne risentirebbe moltissimo. Anche perché è bene ricordare che il bigliettone verde, il dollaro, è sopravvalutato del 40% e che un semplice blocco e/o ristagno dell’economia avrebbe conseguenze allarmanti. Per questo la guerra in Iraq, che Bush & C. hanno mosso per tre motivi principali [ a) controllo dei pozzi petroliferi; b) controllo militare in pieno medioriente, con la costruzione di 14 basi da 110mila soldati; c) dollaro contro euro, per impedire lo scambio petrolio-euro], dovrà per forze di cose essere seguita da altre guerre: Siria, Iran, ecc. Vi sarebbe un quarto motivo, molto più sottile e subdolo: l’esportazione della democrazia. E’ infatti molto significativo che gli americani quando occupano un Paese, si precipitino a imporre elezioni «democratiche». Come mai? Queste servono esclusivamente per legittimare la loro presa di possesso. Prima occupano militarmente - e sono visti come invasori - poi una volta «imposta» la «democrazia», con le buone o con le cattive, diventano magicamente dei «liberatori».
Lasciamo gli oligarchi statunitensi per occuparci di un altro gruppo elitario molto potente e influente che si chiama Bilderberg. Il Bilderberg è un'organizzazione nata nel 1954 in Olanda avente lo scopo di incrementare la cooperazione economica tra America ed Europa occidentale. Una specie di trait d’union per il bene (economico) della comunità internazionale (quella elitaria). Quando si riuniscono, una volta all’anno, fanno sgomberare l’intero albergo e lo mettono a disposizione dei membri del gruppo, tutti appartenenti al mondo della finanza, dell’economia e della politica. Normalmente agli incontri partecipano circa centoventi persone, tutti in forma privata e non ufficiale. Qualche nome? Lord Carrington, David Rockefeller, Henry Kissinger, Giovanni Agnelli, Barone Edmund Rothschild, ecc. Questa créme, decide le politiche economiche che in seguito saranno messe in pratica dai singoli governi con l’ausilio delle organizzazioni internazionali. Cosa c’entra il Bilderberg in tutto questo? Semplice, quest’anno il ritrovo sarà in Italia, e per la precisione in un albergo sul Lago Maggiore - di cui non diciamo il nome per non fare pubblicità - vicino a Milano! Fin qui nulla di strano, ma l’incontro si effettuerà tra il 3 e il 6 giugno 2004! E quand’è che George W. Bush, presidente democratico degli Stati Uniti d’America, viene in Italia per incontrare il suo amico Silvio, il presidente Ciampi e il Papa? Esattamente il 4 giugno! Ovviamente si tratta della solita coincidenza... Una piccola curiosità: visitando il sito ufficiale dell’albergo che ospiterà il Bilderberg, alla pagina dedicata ai "personaggi famosi" che hanno alloggiato in passato nel lussuosissimo albergo, troviamo personalità come: David Rockefeller, Vanderbilt, Carnegie, Morgan e Rothschild. Semplice coincidenza anche questa? Per concludere, dalla lista degli ospiti invitati dal Bilderberg oltre a George W. Bush figurerebbe pure José Luis Rodriguez Zapatero, proprio colui che ha fatto ritirare le truppe spagnole dall'Iraq in anticipo! Come si può vedere, quando si tratta di passare qualche notte in un albergo da 500 euro al giorno, assieme alle persone più influenti del mondo per decidere magari le sorti del pianeta, nessuno si "tira" indietro...
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[1] Massimo Fini «Sudditi: manifesto contro la democrazia» http://www.disinformazione.it/libreria/politica.htm
www.disinformazione.it/libreria/politica.htm
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Democrazia: il grande imbroglio
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Tratto da libro «Sudditi» di Massimo Fini, ed Saturday, May. 29, 2004 at 6:57 PM |
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Che cos’è, realmente, la democrazia? Quando si cerca di definirla iniziano i guai. John Holmes, uno storico e teorico americano del liberalismo, ha scritto che i critici di destra della democrazia «si autodefiniscono negativamente» in opposizione al liberalismo e alla democrazia. C’è del vero. Ma si potrebbe dire, altrettanto legittimamente, che la democrazia si «autodefinisce negativamente» in opposizione alle dittature. Perché quando si cerca di darle un contenuto positivo, preciso e definito, si entra in un ginepraio. Anche se restringiamo il campo alla democrazia liberale, che è quella che qui ci interessa perché è la forma che si è affermata in Occidente, e scartando quindi la democrazia diretta, quella socialista, quella corporativa, quella popolare, ci si trova di fronte a un animale proteiforme, mutante e sfuggente, di cui pare di essere sempre sul punto di cogliere l’essenza che tuttavia ci sfugge. (…) Cerchiamo da profani, di capirci almeno qualcosa. Democrazia significa, etimologicamente, «governo del popolo». Scordiamoci che il popolo abbia mai governato alcunché, almeno da quando esiste la democrazia liberale. Se c’è qualcosa che fa sorgere nell’anima di un liberale un puro sentimento di orrore è il governo del popolo. Quindi non è tanto paradossale scoprire che se il popolo ha governato qualcosa è stato in epoche preindustriali, preliberai, predemocratiche. Non è necessario andare a scovare, come da Alain de Benoist, remote realtà islandesi come l’Althing, una forma di autogoverno comparsa intorno all’anno Mille, dove «il thing, o parlamento locale, designa nel contempo un luogo e un’assemblea in cui gli uomini liberi detentori di diritti politici eguali, si riuniscono a date fisse per pronunciare la legge». Basta osservare la comunità di villaggio europea in epoche medievale e rinascimentale, prima che lo Stato nazionale si affermasse definitivamente assorbendo tutto il potere. L’assemblea del villaggio, formata da capifamiglia, in genere uomini ma anche donne se il marito era morto o assente, decideva assolutamente tutto ciò che riguardava il villaggio. A cominciare dall’essenziale: la ripartizione all’interno della comunità delle tasse reali e dei canoni che alimentano il bilancio comunale. E poi veniva tutto il resto: nomina il sindaco, il maestro di scuola, il pastore comunale, i guardiani delle messi, i riscossori di taglia, votava le spese, contraeva debiti, intentava processi, decideva la vendita, scambio e locazione dei boschi comuni, della riparazione delle strade, dei ponti, della chiesa, del presbiterio e così via.
Ma quella era la vecchia, cara democrazia diretta, che non sapeva nemmeno d’esser tale, che non aveva nome né teorizzatori, e che in Francia fu definitivamente spazzata via pochissimi anni prima della Rivoluzione, nel 1787, quando, sotto pressione dell’avanzante borghesia e della sua smania normativa e prescrittivi, un decreto reale, col pretesto di uniformare e regolare un’attività che aveva sempre funzionato benissimo, limitò il diritto di voto agli abitanti che pagano almeno dieci franchi di imposta e, soprattutto, introdusse il principio – che doveva diventare l’ambiguo cardine del potere politico in Occidente – della rappresentanza ) l’assemblea non decide più direttamente ma elegge dai sei ai nove membri…). Lo Stato assoluto reclamava per sé i diritti che quegli zoticoni dei contadini, degli autentici screanzati, si erano permessi di praticare. E poiché lo Stato è troppo grande territorialmente e complesso giuridicamente perché il popolo possa dire direttamente la sua, nacque la democrazia rappresentativa dove il cittadino, formalmente detentore del potere, lo delega a un altro che diventa il suo rappresentante, mentre il rappresentato, retrocesso alla condizione di governato, partecipa al momento decisionale attraverso periodiche elezioni che divengono, di fatto, l’unico momento in cui egli esercita, o si dice che eserciti, quel potere che è suo. E’ quindi all’interno del regime rappresentativo che va posta l’inquietante domanda: qual è l’elemento cardine della democrazia?
Sarà, forse, il consenso? Niente affatto. Il consenso può esistere anche nelle dittature, come insegnano il nazismo e fascismo, spesso anzi è assai più ampio di quello che i governatori possono ottenere in un regime democratico. Sarà allora il fatto che in democrazia il consenso è spontaneo e nelle dittature coatto? Anche questo è dubbio. Nazismo e fascismo ebbero per un certo periodo un consenso sicuramente spontaneo e volontario. Caduta l’egemonia dell’antifascismo militante, che aveva velato pudicamente per alcuni decenni la vergognosa verità, oggi non c’è libro di storia che non parli degli «anni del consenso» al regime mussoliniano. Sono quindi le elezioni? Ma anche in Unione Sovietica, persino in Bulgaria, com’è noto, si tenevano elezioni. E’ il pluripartitismo? Max Weber nota – e siamo già negli anni Venti del Novecento – che «l’esistenza dei partiti non è contemplata, da nessuna Costituzione» democratica e liberale. Non possono quindi essere i partiti l’elemento caratterizzante della democrazia liberale che esisteva anche prima della loro istituzionalizzazione. Sarà, come alcuni dicono, «il potere della legge»? Ma il potere della legge esiste anche negli Stati autoritari, anzi più uno Stato è autoritario più questo potere è forte e invalicabili. Si obbietterà che negli Stati autoritari la legge è arbitraria e discrimina fra cittadino e cittadino. E’ perciò, allora, «l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge» il clou della democrazia? Ma anche questo nei regimi comunisti i cittadini sono uguali, almeno formalmente, davanti alla legge.
E allora il principio della rappresentanza? Ma anche il monarca «rappresenta il popolo». Sarà dunque, come dice Popper, che la democrazia è quella forma di governo caratterizzato da un insieme di regole che permettono di cambiare i governanti senza far uso della violenza. Neppure questo. E’ storico che nelle aristocrazie il governo può passare da una fazione a un’altra senza spargimento di sangue. E si potrebbe andare avanti, per pagine e per decenni, ma non si troverebbe la regola-base della democrazia liberale. Scriveva Carl Becker: «democrazia è una parola che non ha referente, dal momento che non c’è nessuna precisa e palpabile cosa o oggetto al quale tutti pensano quando pronuncia questa parola». La democrazia è innanzitutto e soprattutto un metodo. Come ha intuito per primo Hans Kelsen. La democrazia è costituita da una serie di procedure formali, avalutative, cioè prive di contenuto e di valori, per determinare la scelta dei governanti sulla base del meccanismo del prevalere della volontà della maggioranza. Essendo una pura forma priva di contenuti valoriali è fondamentale che almeno questa forma sia rispettata. Ma nemmeno questo, come vedremo, avviene. Inoltre, le procedure, seguendo il criterio della maggioranza, possono mutare e mutano nel tempo, a tal punto da potersi trasformare, con mezzi democratici, in un sistema sostanzialmente autoritario. Ma poiché non esiste un’essenza della democrazia, non esiste neppure una vera linea di confine per cui si possa dire con sicurezza che si è passati da un sistema all’altro. Un esempio è il fenomeno berlusconiano in Italia – Paese di cui ci serviremo spesso in questo pamphlet, non perché c’interessi particolarmente, dato che il nostro discorso è generale, ma perché esasperando le ipocrisie, le falsità, le menzogne della democrazia le smaschera – dove un solo individuo ha potuto impadronirsi, con mezzi democratici, o comunque senza che le procedure democratiche potessero impedirlo, di un potere enorme. (…)
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Costa Rica nei guai per il petrolio:La Harken si è infuriata è ha chiesto un risarcimento!
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Mark Engler e Nadia Martinez Saturday, May. 29, 2004 at 9:12 PM |
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Costa Rica nei guai per il petrolio Mark Engler e Nadia Martinez, «Grist Magazine» Tratto da «Internazionale» nr. 541, 28 maggio 2004
Meglio proteggere l'ambiente che trivellare in cerca di greggio, pensano i costaricani. Ma l'accordo di libero commercio con gli Usa rischia d'imporre un'altra politica
Quando si pensa al Costa Rica, di solito non s'immaginano pozzi petroliferi al largo delle sue spiagge né miniere che squarciano le montagne avvolte dalle nuvole. Eppure i panorami e la straordinaria biodiversità del paese sono minacciati dall'industria estrattiva e dai trattati commerciali internazionali. Un paio d'anni fa sembrava che il Costa Rica potesse stare tranquillo. Nel maggio 2002 - dopo un'imponente mobilitazione ambientalista - il presidente Abel Pacheco aveva annunciato una moratoria sulle esplorazioni petrolifere e le miniere a cielo aperto. I legislatori si erano messi al lavoro per dare legittimità all'ordine del governo e abrogare le leggi che mettono il paese nelle mani dell'industria estrattiva. Ma c'è almeno una multinazionale che non ha gradito questi sviluppi: è la Harken Energy, una compagnia petrolifera texana che ha stretti legami con il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush. Nel 1994 il parlamento del Costa Rica aveva approvato una legge sugli idrocarburi - voluta dalla Banca mondiale e dal Fondo monetario internazionale - che dava alle industrie straniere la possibilità di ottenere concessioni per le esplorazioni petrolifere. La Mkj Xploration, un'azienda della Louisiana, aveva vinto l'appalto per trivellare lungo la costa caraibica del paese, ma aveva venduto le sue concessioni alla Harken Energy.
Abitanti del posto, pescatori, indigeni e ambientalisti avevano saputo dai giornali la notizia dell'accordo. Ma il fatto che nessuno li avesse consultati era solo il primo dei numerosi problemi del progetto. La trivellazione off-shore avrebbe danneggiato le barriere coralline e le paludi di mangrovie, minacciando la fauna marina già in pericolo. Nella lunga battaglia contro l'accordo, la popolazione locale ha avuto il sostegno di una commissione nazionale che ha stabilito l'inammissibilità del progetto della Harken in base alle leggi del paese sull'impatto ambientale. Le commissione ha enumerato oltre cinquanta ragioni per rifiutare il piano della compagnia petrolifera. La Harken si è infuriata è ha chiesto un risarcimento di 57 miliardi di dollari. Non è un refuso. La Harken ha chiesto davvero 57 miliardi di dollari, una cifra che a suo avviso rappresenta il totale dei profitti mancati a causa dell'accordo naufragato. Il prodotto interno lordo annuale del Costa Rica è di circa 17 miliardi di dollari e il bilancio annuale del governo è di cinque miliardi. Alla fine del settembre 2003, subito dopo che la Banca mondiale ha notificato al governo del Costa Rica la denuncia della Harken, Pacheco ha annunciato che il paese non avrebbe accettato un arbitrato internazionale. La sede legittima della controversia, secondo il presidente costaricano, era la magistratura locale. Qualche giorno dopo la Harken ha ritirato la denuncia e ha cercato di giungere a un accordo stragiudiziale.
Arriva il Cafta Probabilmente, però, il Costa Rica e la Harken non sono riusciti ad accordarsi sull'ammontare della transazione, e le trattative sono naufragate. Ma non è finita. L’amministrazione Bush sta proponendo un accordo che minaccia di trasformare la causa della Harken in qualcosa di più di un'intricata sfida legale. Si tratta del Trattato di libero commercio tra Stati Uniti e Centroamerica (Cafta). A dicembre gli Stati Uniti hanno concluso i negoziati con Guatemala, Honduras, El Salvador e Nicaragua sul trattato di libero mercato nella regione. Il Costa Rica, che aveva esitato perché preoccupato dalla privatizzazione delle industrie pubbliche, è entrato nell'accordo a gennaio. La ratifica è fissata per il 28 maggio. Per gli avversari del Cafta, il caso della Harken è l'esempio di come le aziende usino gli accordi internazionali per costringere i paesi a rinunciare alla difesa dell'ambiente. La tutela degli investitori del Cafta permette alle aziende di rivolgersi direttamente ai tribunali internazionali. Secondo il nuovo accordo, il Costa Rica non avrebbe più la facoltà di contrastare i tentativi di aggirare i suoi tribunali. La minaccia di una causa da diversi miliardi di dollari è sufficiente per convincere molti paesi in via di sviluppo a rinunciare all'attuazione delle proprie leggi ambientali.
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Il potere del dollaro nero
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Tratto da: «Il crollo economico del 2006-2007 Saturday, May. 29, 2004 at 9:17 PM |
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Di seguito ho riportato un modo diverso di vedere quello che sta accadendo a proposito del dollaro e dell’euro. Il più delle volte, il modo migliore per tentare di capire questioni di tipo monetario è di analizzarle più volte secondo diverse angolazioni. Provate a seguire la spiegazione seguente, è semplice come un libretto degli assegni. È stata elaborata da un valente scrittore ambientalista australiano per fare comprendere a tutti la posizione dell’euro.
«Fate finta di essere sommersi dai debiti ma ogni giorno fate assegni per milioni di dollari che non avete: l’ennesima auto di lusso, una casa di vacanze sulla spiaggia, il giro attorno al mondo che avete sempre sognato. I vostri assegni non dovrebbero valere niente ma continuano a permettervi di comperare cose perché i vostri assegni non arrivano mai in banca! Avete un accordo con i proprietari di una cosa che tutti vogliono, per esempio benzina o metano, e secondo quest’accordo loro sono tenuti ad accettare solo i vostri assegni come pagamento. Ciò significa che tutti devono fare incetta dei vostri assegni così possono usarli anche per comperare altre cose. Staccate un assegno per comperare un televisore, il proprietario del negozio scambia il vostro assegno con benzina o metano; quell’esercente lo usa per acquistare della verdura dal fruttivendolo, il fruttivendolo lo passa per comperare pane, il fornaio lo usa per comperare la farina e così di seguito, senza fermarsi, ma non ritorna mai alla banca. Avete un debito nei libri contabili, ma finché l’assegno non arriva alla banca, non dovete pagare. In realtà, avete avuto il televisore per niente. Questa è la posizione di cui gli USA hanno goduto per oltre 30 anni: hanno sfruttato il commercio mondiale per tutto questo tempo. Hanno ricevuto un enorme sussidio da tutti quanti. Poiché il debito ha continuato a crescere, hanno dovuto emettere più soldi (staccare più assegni) per continuare a fare affari. Non c’è da stupirsi se è una potenza economica. Finché un giorno, un benzinaio dice che accetterà anche gli assegni di qualcun altro; altri pensano che potrebbe essere una buona idea. Se la tendenza prende piede, non ci sarà più la corsa ai vostri assegni che fileranno dritti diritti in banca. Visto che in banca non avete abbastanza soldi per onorare tutti gli assegni, vi ritroverete immersi nei guai fino al collo! I dollari emessi dagli Stati Uniti, gli “assegni” staccati, inizieranno a essere presentati per il pagamento, grattando via l’illusione di valore che li sosteneva. La situazione economica reale degli Stati Uniti naviga in acque profonde; sono la nazione più indebitata della terra, devono pagare circa 12.000 dollari per ogni singolo individuo dei suoi 280 milioni di uomini, donne e bambini. Si trovano in una posizione peggiore dell’Indonesia quando un paio di anni fa implose economicamente, o in quella più recente dell’Argentina».
Attenti alle manifestazioni di panico A questo punto non ci vuole molta fantasia per capire che il petrolio quotato in euro è molto più pericoloso per gli Stati Uniti di tutte le armi di distruzione di massa magicamente svanite che, a quel che si dice, Saddam sarebbe stato sul punto di usare contro gli americani. Alla luce di questi fatti, molti europei sostengono animatamente che la “vera” ragione che ha spinto Bush a invadere l’Iraq è il petrolio. Chi può dire che si sbagliano? Bush, l’erede di una dinastia di petrolieri? Cheney, la cui ricchezza personale deriva dal petrolio? Come non può essere per il petrolio? L’occupazione di Baghdad farà sì che l’Iraq ritorni a usare il dollaro. Un giunta irachena “democraticamente” formata e appoggiata dall’America permetterebbe agli Stati Uniti di infischiarsene della produzione dell’OPEC e del cartello per i prezzi del petrolio. Poiché l’Iraq possiede la seconda riserva di petrolio del mondo ed è in grado, con ulteriori investimenti, di pompare circa 7 milioni di barili di petrolio al giorno, l’Iraq è secondo solo all’Arabia Saudita come bene immobiliare più prezioso del mondo. Gli Stati Uniti possono incrementare la produzione di petrolio dell’Iraq a livelli che vanno ben oltre le quote dell’OPEC e far scendere i prezzi a livello mondiale. Oppure, possono quotare i prezzi del petrolio in dollari e sostenere il valore del “petrodollaro” per molti anni a prescindere dall’euro. Prima dell’invasione, la situazione in Iraq era la seguente: l’Iraq aveva iniziato a vendere petrolio in euro in novembre 2000 quando l’euro valeva circa 82 centesimi. All’epoca, questa decisione fu considerata un insolito atto di provocazione politica, ma in realtà fu un’astuta decisione finanziaria. Nel 2001, l’euro guadagnò circa il 25% sul dollaro. Per l’Iraq fu un vero e proprio guadagno finanziario.
L’Iran ha dato segni di voler adottare l’euro come valuta per le contrattazioni del suo petrolio e nel 2003 il Venezuela, un importante produttore di petrolio, sta adottando misure per passare alle quotazioni in euro. Molto probabilmente gli altri paesi dell’OPEC seguiranno lo stesso esempio. Alla conferenza dell’OPEC tenutasi in Spagna il 14 aprile 2002, i paesi membri hanno discusso della possibilità di quotare le varie qualità di greggio. Il controllo degli Stati Uniti sul petrolio iracheno renderebbe vana qualsiasi azione dell’Iran e forse il Venezuela da solo non avrebbe abbastanza influenza sul resto del mondo. Ma se l’intera produzione dell’OPEC fosse quotata in euro, sul dollaro ci sarebbero forti pressioni. A meno che… A meno che la dinastia saudita, che a quanto si dice possiede azioni statunitensi per un valore di circa mille miliardi di dollari e le riserve di petrolio più grandi del mondo, mantenga i suoi prezzi in dollari insieme all’Iraq. È questo che ha in mente la Fazione imperiale? È questo che in realtà aveva in mente Osama bin Laden? L’Arabia Saudita, allora, è l’obiettivo finale di al-Qaeda, movimento in gran parte controllato dai radicali sauditi? In maggio 2004, l’Unione Europea si allargherà ad altri 10 paesi. In quel momento, l’Unione consumerà circa il 33 percento in più di petrolio degli Stati Uniti. Al fine di stabilire rapporti commerciali reciproci, gli europei potrebbero esercitare sempre maggiori pressioni sull’OPEC per commerciare in euro. Visto che l’area euro sarà il maggiore cliente dell’OPEC con la valuta più stabile e più apprezzata del mondo, molte delle nazioni dell’OPEC troveranno la proposta allettante. Se l’OPEC, o anche solo alcuni dei paesi membri, dovessero passare all’euro per le transazioni petrolifere, ci sarebbe un cambiamento alquanto veloce dei valori relativi del dollaro e dell’euro, a prescindere dagli eventi che si sono verificati da allora ad adesso. Se la Fazione imperiale dovesse lasciarsi sfuggire dalle mani il controllo sul petrolio saudita e iracheno, cosa altamente possibile, prima o poi il dollaro crollerebbe. In sostanza, le nazioni consumatrici di petrolio eliminerebbero pian piano i dollari dalle riserve della banca centrale per sostituirli con gli euro. Secondo alcuni analisti il dollaro potrebbe subire un ribasso anche del 40 percento in un anno se tutti i paesi dell’OPEC decidessero contemporaneamente di quotare i prezzi in euro.
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Crimini contro l’umanità? No, please!
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Marcello Pamio - 26 maggio 2004 Saturday, May. 29, 2004 at 9:21 PM |
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Finalmente il grande capo Bush ha esposto al mondo intero l’attesissimo piano della Casa Bianca per uscire dal «pantano» iracheno. Gli USA chiedono, attraverso una risoluzione ONU, un bel paio di «stivali» di protezione dal «fango» e il sostegno militare da parte di tutti! Comportamento assolutamente ipocrita: per fare la guerra all’Iraq hanno scavalcato totalmente l’Organizzazione delle Nazioni Unite, considerandola «obsoleta» e «irrilevante», e creando forti divisioni e rotture in Europa, ora invece ne chiedono l’avvallo. Ma cosa, per la precisione, gli Stati Uniti d’America chiedono? Innanzitutto i militari statunitensi, che in Iraq sono oltre 130.000, dovranno rimanere ben oltre il 30 giugno. Come avevo già avuto modo di precisare in altri articoli, la scadenza di fine giugno non garantisce alcunché, non indica nessun passaggio democratico al governo iracheno. Chiedono poi l’intervento diretto di altri paesi sotto forma di personale militare, specificando però, che l’esercito Imperiale, non sarà mai assoggettato da nessun comando straniero, anche della stessa ONU. Quindi soldati sì, ma non ordini! L’ultima richiesta, ma non per importanza, fa capire la pericolosa arroganza dell’amministrazione attuale: in pratica le truppe della coalizione NON potranno essere «processate», da nessun tribunale iracheno e/o internazionale, per «crimini di guerra» o «crimini contro l’umanità». Richiedono, anzi pretendono, la totale e assoluta immunità!
Come mai una simile richiesta? Hanno forse paura per qualcosa che hanno commesso o che magari commetteranno in futuro? Questa ahimé non è una novità: forse non tutti ricorderanno ma gli USA anche in passato hanno sempre manifestato un fortissima repulsione, se non un vero e proprio odio, verso ogni forma di giustizia internazionale nei confronti dei loro militari. Nel luglio 2002, infatti, non appena entrò in funzione lo Statuto della Corte Penale internazionale, gli USA si opposero aspramente e riuscirono, grazie a ricatti politici e al peso che il loro voto ha nel Consiglio di Sicurezza europeo, a bloccare per un anno qualunque procedimento giudiziario per «crimini» alle forze armate durante le operazioni di «peace-keeping». Nel 2003 il Consiglio rinnovò tale immunità e oggi richiedono una terza deroga con maggior vigore per via anche dell’immunità che godono in base all’«Ordine 17». L’Ordine 17, firmato il 27 giugno 2003 da Paul Bremer (quindi da loro stessi), stabilisce che «tutti i membri del personale della coalizione sono soggetti alla esclusiva giurisdizione dei rispettivi Stati di appartenenza e sono quindi immuni dalla locale giurisdizione criminale, civile e amministrativa e da qualsiasi forma di arresto o detenzione…» (Sezione 2, comma 4). Lo stesso vale anche per i «contrattisti» (Sezione 3, comma 1 e 2); cioè se un «militare privato», detto comunemente «mercenario», pagato per difendere gli interessi delle multinazionali del petrolio e delle compagnie affini, non può essere giudicato se commette crimini di guerra! Quindi gli Stati Uniti, attraverso il «burattino» rappresentato dal governatore Bremer, si sono già assicurati la totale immunità non solo dei militari ufficiali ma anche di quelli privati!
A questo punto cosa farà l’«obsoleta» Unione Europea, soprattutto dopo lo scandalo delle immagini sulle torture nel carcere di Abu Ghraib? Darà il ben servito al Diritto internazionale, riconoscendo la protezione incondizionata delle truppe statunitensi, oppure si contrapporrà allo stato militarmente più potente del mondo? Farà sentire la propria voce o soccomberà, come ha sempre fatto in passato, piegandosi allo strapotere imperiale? A proposito di immagini, sapete cos’ha proposto il genio incarnato nel ministro della Difesa USA, Donald Rumsfeld, per risolvere l’annosa questione torture? Ha vietato i videofonini al personale in Iraq![1] Ebbene sì, invece di rimuovere l’intera catena di comando, partendo dagli aguzzini e dai fotografi per arrivare in cima alla piramide, cioè a lui stesso, ha proibito alle truppe statunitensi il cellulare in grado di scattare foto «ricordo», impedendo così che nuove immagini di abusi e violenze vengano distribuite ai media. Attenzione, perché poteva andare peggio: per risolvere l’annosa faccenda sevizie, Rumsfeld era in grado di ordinare ai suoi fedeli la sparizione totale delle prove schiaccianti: gli iracheni stessi! Ma Bush junior dov’era quando il neoconservatore guerrafondaio a capo del Pentagono faceva simili dichiarazioni? E dov’era quando Ariel Sharon ha dato inizio all’operazione «Arcobaleno» in Palestina? Mai il nome di una missione è stato così fuorviante. Si tratta di una operazione militare israeliana, iniziata da circa sette giorni, avente lo scopo di scovare e distruggere gallerie sotterranee usate per contrabbandare armi da guerra. Risultato: 100 case rase al suolo e oltre 1500 palestinesi senza un tetto sulla testa! Tutte queste persone private con la violenza, dai carri armati e dagli elicotteri Apache, della propria casa e della dignità di esseri umani, cosa faranno adesso? Entreranno a far parte di qualche organizzazione umanitaria o imboccheranno una strada pregna di rabbia e violenza? Millecinquecento persone - solamente nell’ultima settimana – private strategicamente della casa, delle radici, sono millecinquecento «bombe» (in senso figurato) ad orologeria che vagano. Non ci vuole una intelligenza sopraffina per capirlo! E’ legittimo allora - visto che nessuno al comando è stupido - sospettare che uno stato di continua tensione e terrore per qualcuno è forse funzionale…
Per fortuna che la politica interna dell’attuale premier non è condivisa da tutti gli israeliani, ma anzi, il numero delle persone che non accettano una simile strategia è continua crescita…e questo è un segnale molto incoraggiante! Secondo il Ministro della Giustizia israeliano, Yosef Lapid, infatti «la demolizione delle case deve finire. Non è umana. Non è ebraica e ci provoca un grave danno nel mondo». Questa dichiarazione è molto significativa perché mette in luce una spaccatura interna allo stesso governo, cosa impensabile fino a qualche mese fa, tra chi ha interesse nel mantenere alta la tensione sociale e chi invece vuole risolvere una volta per tutte l’estenuante diatriba tra palestinesi e israeliani!
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[1] Rivelazione pubblicata dal giornale inglese «The Business» http://www.disinformazione.it/criminiguerra.htm#_ftnref1
www.disinformazione.it/criminiguerra.htm#_ftnref1
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Dollaro USA contro euro: un altro motivo per l’invasione dell’Iraq
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Tratto dal libro: «Censura: le notizie più.. Saturday, May. 29, 2004 at 9:23 PM |
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Dollaro USA contro euro: un altro motivo per l’invasione dell’Iraq Tratto dal libro: «Censura: le notizie più censurate del 2003»
http://www.disinformazione.it/libreria/media.htm
Il presidente Nixon ha tolto la valuta statunitense dal sistema monetario aureo nel 1971. Da allora, la fornitura mondiale di petrolio è stata trattata in dollari a corso forzoso, facendo del dollaro la valuta pregiata dominante il mondo. Gli altri paesi devono fornire gli Stati Uniti di merci e servizi in cambio di dollari…che gli USA possono stampare liberamente. Per acquistare energia ed estinguere eventuali debiti con il FMI, tutti i paesi devono possedere ingenti riserve in dollari. Il mondo è vincolato a una valuta che un solo paese può produrre a volontà. Ciò significa che, oltre a controllare il commercio mondiale, gli Stati Uniti importano notevoli quantità di merci e servizi a costi relativi molto bassi. L’euro ha iniziato a emergere come una seria minaccia per l’egemonia del dollaro e per il predominio economico statunitense. Il dollaro può anche prevalere in tutto l’emisfero occidentale, ma si scontra con l’euro nell’ex Unione Sovietica, in Asia Centrale, nell’Africa Sub-sahariana e in Medio Oriente. Nel novembre 2000m l’Iraq è stata la prima nazione dell’OPEC a vendere il proprio petrolio in cambio di euro. Da allora, il valore dell’euro è aumentato del 17% e il dollaro ha cominciato a calare. Un’importante ragione dell’invasione e dell’insediamento di un governo controllato dagli USA in Iraq è stata quella di costringere il paese a tornare agli scambi in dollari. Un altro motivo per l’invasione è scoraggiare altri slanci dell’OPEC verso l’euro, in particolare da parte dell’Iran, il secondo produttore dell’OPEC, che stava attivamente discutendo il passaggio all’euro per le esportazioni di petrolio. A causa degli enormi deficit commerciali, si stima che il dollaro sia attualmente sopravvalutato di almeno il 40%. Viceversa, la zona dell’euro non ha enormi deficit, applica tassi d’interesse più elevati e possiede una quota crescente nel commercio internazionale. Via via che l’euro si rafforza e il suo uso si diffonde, il dollaro non sarà più l’unica scelta a livello mondiale. A quel punto, sarebbe più facile per altre nazioni esercitare la leva finanziaria contro gli Stati Uniti senza nuocere a se stesse o al sistema finanziario globale nel suo insieme. Di fronte al declino della propria potenza economica internazionale, la superiorità militare è l’unico strumento rimasto agli USA per dominare il mondo. Sebbene il costo di tale controllo militare sia insostenibile, il giornalista William Clark sostiene che «uno dei piccoli sporchi segreti dell’ordinamento internazionale odierno è che il resto del globo potrebbe rovesciare gli Stati Uniti dalla loro posizione egemonica, se solo volessero, con l’abbandono concertato del regime monetario basato sul dollaro. Questo è il principale e ineluttabile tallone di Achille dell’America». Se a un certo punto il potere americano fosse percepito a livello mondiale come un peso maggiore di quanto lo siano i rischi di rovesciare l’ordine internazionale, i sistemi statunitensi di controllo potrebbero essere annullati e demoliti. Se gli USA agiscono contro l’opinione pubblica mondiale, come in Iraq, un consenso internazionale potrebbe marchiarli come «nazione canaglia».
Aggiornamento di William Clark Soltanto il tempo ci dirà cosa accadrà dopo la guerra in Iraq e l’occupazione statunitense, ma spero che la mia ricerca possa contribuire alla documentazione storica e aiutare altri a comprendere una delle importanti quanto nascoste ragioni macroeconomiche del perché abbiamo conquistato l’Iraq. L’amministrazione Bush/Cheney probabilmente crede che l’occupazione dell’Iraq e l’insediamento di una presenza militare statunitense ingente e permanente nella regione del Golfo Persico possa trattenere altri produttori dell’OPEC dal prendere anche solo in considerazione il passaggio dal dollaro all’euro nelle vendite di petrolio. Tuttavia, impiegare le forze armate per affermare l’egemonia del dollaro nelle transazioni relative al petrolio mi sembra una strategia piuttosto inadeguata e poco gestibile. Purtroppo, il Presidente Bush e i suoi consulenti neoconservatori hanno esacerbato i sentimenti «anti-americani» ricorrendo all’opzione militare in Iraq quando il problema è essenzialmente economico. La storia non potrà essere indulgente davanti a questo. Nonostante i media statunitensi riferiscano il contrario, l’attuale ondata di «anti-americanismo globale» non è rivolta al popolo americano o ai valori americani, bensì contro l’ipocrisia dell’imperialismo americano militante. La politica estera dei neoconservatori potrebbe essere in procinto di creare, purtroppo, le basi per un’alleanza europeo-russa-cinese che contrasti l’imperialismo americano. Sembra che gli squilibri strutturali nell’economia statunitense, unitamente alle politiche viziate dell’Amministrazione Bush in material fiscale ed economica e soprattutto all’aperto imperialismo in fatto di politica estera, possano finire per mettere a repentaglio l’attuale condizione del dollaro come valuta pregiata o valuta per le transazioni petrolifere, o quanto meno ridimensionarla significativamente nei prossimi uno o due anni. Nell’eventualità che la mia ipotesi si concretizzi, l’economia avrà bisogno di essere ristrutturata in qualche modo per affrontare la riduzione di uno di questi due vantaggi fondamentali. Ciò che serve è un incontro multilaterale delle nazioni del G8 per riformare il sistema monetario internazionale. Dato che le guerre future saranno probabilmente combattute per il petrolio e la valuta di scambio del petrolio, l’autore auspica che il sistema monetario globale sia riformato senza indugi. Una tale riforma comprenderebbe l’indicazione di dollaro ed euro come valute pregiate equivalenti a livello internazionale e poste all’interno di una fascia di cambio, nonché un duplice sistema monetario per le transazioni petrolifere con l’OPEC. Inoltre, le nazioni del G8 dovrebbero valutare la possibilità di una terza valuta pregiata riguardante un blocco yen/yuan per l’Asia Orientale. Un compromesso sulle questioni euro/petrolio mediante un trattato multilaterale, con un’introduzione graduale di un duplice sistema monetario per le transazioni con l’OPEC potrebbero ridurre al minimo il turbamento delle attività economiche negli USA. Anche se le riforme multilaterali proposte potrebbero ridurre la nostra capacità di finanziarie i nostri attuali massicci livelli di indebitamento e di mantenere una presenza militare globale, i benefici includerebbero un miglioramento della qualità della vita nostra e dei nostri figli riducendo l’animosità nei confronti degli USA e riducendo le nostre alleanze con i paesi dell’UE e di tutto il mondo. Avviare un’equilibrata politica fiscale interna e una riforma monetaria globale è, a lungo termine, nell’interesse degli Stati Uniti e necessario per l’economia globale. Possiamo inoltre sperare che le riforme monetarie proposte possano attenuare in futuro gli scontri armati o economici per il petrolio, favorendo infine un’economia globale più stabile, sicura e prospera nel XXI secolo.
Aggiornamento di Còilìn Nunan Quando l’articolo è stato scritto, l’ipotesi che la mossa dell’Iraq di vendere petrolio in cambio di euro avesse qualcosa a che fare con la minaccia degli USA di muovere guerra a quel paese era soltanto teorica. Ed è tuttora teorica, ma si tratta di un’ipotesi che le successive azioni statunitensi hanno fatto ben poco per confutare: gli USA hanno invaso l’Iraq e assunto il governo del paese, e non appena il petrolio iracheno è stato nuovamente disponibile sul mercato, è stato anche annunciato che il pagamento sarebbe avvenuto esclusivamente in dollari. Ma la storia non finisce qui: il deficit commerciale statunitense si sta ulteriormente allargando e il dollaro è in calo. Sempre più spesso, gli esportatori di petrolio parlano apertamente di vendere il loro prodotto in cambio di euro anziché di biglietti verdi. Mentre l’Indonesia ci sta soltanto pensando, il Primo Ministro della Malesia, Mahathir, ha incoraggiato caldamente l’industria petrolifera del suo paese a farlo, il che ha indotto il Commissario per l’Energia dell’Unione Europea, Lodola de Palacio, a dichiarare che già le sembrava di vedere l’euro al posto del dollaro come principale valuta per fissare il prezzo del petrolio. Nel frattempo, l’Iran ha dato tutte le indicazioni necessarie per capire che sta per passare all’euro: ha emesso eurobond, ha convertito la proprie riserve di valuta estere da dollari in euro e intrattiene cordiali negoziati commerciali con l’UE. Secondo un recente rapporto, ha persino iniziato a vendere il proprio petrolio all’Europa in cambio di euro e sta incoraggiando i clienti asiatici a pagare anch’essi con questa valuta. I discorsi degli USA su di un «cambiamento di regime» in Iran non dovrebbero essere visti alla luce di questi fatti? I media sembrerebbero pensare per lo più di no, dal momento che si è parlato ben poco della connessione euro-dollaro con la «guerra al terrorismo». La discussione, quale che sia stata, dovrà comunque allargarsi in futuro, poiché né quella per il dollaro e per l’economia statunitense, né la minaccia rappresentata dagli USA per la pace mondiale svaniranno molto presto.
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Massmedia - libri istruttivi
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Il Nuovo Mondo edizioni Saturday, May. 29, 2004 at 9:30 PM |
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info@disinformazione.it |
«Censura: le notizie più censurate del 2003»
Peter Phillips e Project Censored, pagine 347, anno 2004 Il piano di Rumsfeld per provocare attacchi terroristici - Le 8 mila pagine rimosse dal rapporto Iraq dell'Onu - La nuova minaccia coloniale all'Africa - Il progetto statunitense del dominio globale - Lo smantellamento dei sindacati - Lo scontro euro/dollaro fra le ragioni della guerra all'Iraq - Le responsabilità USA nel colpo di stato in Venezuela - L'attacco alle libertà civili in nome della guerra al terrorismo - Le violazioni degli accordi internazionali da parte di Washington - Il peggioramento dei diritti umani in Afghanistan...e molto altro.
«Diritto a comunicare e sovranità popolare» Enrico Giardino, 2003
...Molti lamentano la falsità e le ipocrisie dei grandi mezzi "informativi": essi inducono comportamenti disumani ed irrazionali dai quali bisogna liberarsi.
Ma non basta la denuncia, occorre conoscere il sistema dei media e le sue logiche per trasformarlo radicalmente.
Come funziona il sistema dei media?
Quali diritti ci sono negati?
Qual è il rapporto tra i media e la politica?
Tra i media e le elezioni?
www.disinformazione.it/libreria/media.htm
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Dollaro USA contro euro: un altro motivo per l’invasione dell’Iraq
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Il presidente Nixon Saturday, May. 29, 2004 at 9:33 PM |
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Dollaro USA contro euro: un altro motivo per l’invasione dell’Iraq.
Tratto dal libro: «Censura:le notizie più censurate del 2003».
Il presidente Nixon ha tolto la valuta statunitense dal sistema monetario aureo nel 1971. Da allora, la fornitura mondiale di petrolio è stata trattata in dollari a corso forzoso, facendo del dollaro la valuta pregiata dominante il mondo. Gli altri paesi devono fornire gli Stati Uniti di merci e servizi in cambio di dollari…che gli USA possono stampare liberamente. Per acquistare energia ed estinguere eventuali debiti con il FMI, tutti i paesi devono possedere ingenti riserve in dollari. Il mondo è vincolato a una valuta che un solo paese può produrre a volontà. Ciò significa che, oltre a controllare il commercio mondiale, gli Stati Uniti importano notevoli quantità di merci e servizi a costi relativi molto bassi. L’euro ha iniziato a emergere come una seria minaccia per l’egemonia del dollaro e per il predominio economico statunitense. Il dollaro può anche prevalere in tutto l’emisfero occidentale, ma si scontra con l’euro nell’ex Unione Sovietica, in Asia Centrale, nell’Africa Sub-sahariana e in Medio Oriente. Nel novembre 2000m l’Iraq è stata la prima nazione dell’OPEC a vendere il proprio petrolio in cambio di euro. Da allora, il valore dell’euro è aumentato del 17% e il dollaro ha cominciato a calare. Un’importante ragione dell’invasione e dell’insediamento di un governo controllato dagli USA in Iraq è stata quella di costringere il paese a tornare agli scambi in dollari. Un altro motivo per l’invasione è scoraggiare altri slanci dell’OPEC verso l’euro, in particolare da parte dell’Iran, il secondo produttore dell’OPEC, che stava attivamente discutendo il passaggio all’euro per le esportazioni di petrolio. A causa degli enormi deficit commerciali, si stima che il dollaro sia attualmente sopravvalutato di almeno il 40%. Viceversa, la zona dell’euro non ha enormi deficit, applica tassi d’interesse più elevati e possiede una quota crescente nel commercio internazionale. Via via che l’euro si rafforza e il suo uso si diffonde, il dollaro non sarà più l’unica scelta a livello mondiale. A quel punto, sarebbe più facile per altre nazioni esercitare la leva finanziaria contro gli Stati Uniti senza nuocere a se stesse o al sistema finanziario globale nel suo insieme. Di fronte al declino della propria potenza economica internazionale, la superiorità militare è l’unico strumento rimasto agli USA per dominare il mondo. Sebbene il costo di tale controllo militare sia insostenibile, il giornalista William Clark sostiene che «uno dei piccoli sporchi segreti dell’ordinamento internazionale odierno è che il resto del globo potrebbe rovesciare gli Stati Uniti dalla loro posizione egemonica, se solo volessero, con l’abbandono concertato del regime monetario basato sul dollaro. Questo è il principale e ineluttabile tallone di Achille dell’America». Se a un certo punto il potere americano fosse percepito a livello mondiale come un peso maggiore di quanto lo siano i rischi di rovesciare l’ordine internazionale, i sistemi statunitensi di controllo potrebbero essere annullati e demoliti. Se gli USA agiscono contro l’opinione pubblica mondiale, come in Iraq, un consenso internazionale potrebbe marchiarli come «nazione canaglia».
Aggiornamento di William Clark Soltanto il tempo ci dirà cosa accadrà dopo la guerra in Iraq e l’occupazione statunitense, ma spero che la mia ricerca possa contribuire alla documentazione storica e aiutare altri a comprendere una delle importanti quanto nascoste ragioni macroeconomiche del perché abbiamo conquistato l’Iraq. L’amministrazione Bush/Cheney probabilmente crede che l’occupazione dell’Iraq e l’insediamento di una presenza militare statunitense ingente e permanente nella regione del Golfo Persico possa trattenere altri produttori dell’OPEC dal prendere anche solo in considerazione il passaggio dal dollaro all’euro nelle vendite di petrolio. Tuttavia, impiegare le forze armate per affermare l’egemonia del dollaro nelle transazioni relative al petrolio mi sembra una strategia piuttosto inadeguata e poco gestibile. Purtroppo, il Presidente Bush e i suoi consulenti neoconservatori hanno esacerbato i sentimenti «anti-americani» ricorrendo all’opzione militare in Iraq quando il problema è essenzialmente economico. La storia non potrà essere indulgente davanti a questo. Nonostante i media statunitensi riferiscano il contrario, l’attuale ondata di «anti-americanismo globale» non è rivolta al popolo americano o ai valori americani, bensì contro l’ipocrisia dell’imperialismo americano militante. La politica estera dei neoconservatori potrebbe essere in procinto di creare, purtroppo, le basi per un’alleanza europeo-russa-cinese che contrasti l’imperialismo americano. Sembra che gli squilibri strutturali nell’economia statunitense, unitamente alle politiche viziate dell’Amministrazione Bush in material fiscale ed economica e soprattutto all’aperto imperialismo in fatto di politica estera, possano finire per mettere a repentaglio l’attuale condizione del dollaro come valuta pregiata o valuta per le transazioni petrolifere, o quanto meno ridimensionarla significativamente nei prossimi uno o due anni. Nell’eventualità che la mia ipotesi si concretizzi, l’economia avrà bisogno di essere ristrutturata in qualche modo per affrontare la riduzione di uno di questi due vantaggi fondamentali. Ciò che serve è un incontro multilaterale delle nazioni del G8 per riformare il sistema monetario internazionale. Dato che le guerre future saranno probabilmente combattute per il petrolio e la valuta di scambio del petrolio, l’autore auspica che il sistema monetario globale sia riformato senza indugi. Una tale riforma comprenderebbe l’indicazione di dollaro ed euro come valute pregiate equivalenti a livello internazionale e poste all’interno di una fascia di cambio, nonché un duplice sistema monetario per le transazioni petrolifere con l’OPEC. Inoltre, le nazioni del G8 dovrebbero valutare la possibilità di una terza valuta pregiata riguardante un blocco yen/yuan per l’Asia Orientale. Un compromesso sulle questioni euro/petrolio mediante un trattato multilaterale, con un’introduzione graduale di un duplice sistema monetario per le transazioni con l’OPEC potrebbero ridurre al minimo il turbamento delle attività economiche negli USA. Anche se le riforme multilaterali proposte potrebbero ridurre la nostra capacità di finanziarie i nostri attuali massicci livelli di indebitamento e di mantenere una presenza militare globale, i benefici includerebbero un miglioramento della qualità della vita nostra e dei nostri figli riducendo l’animosità nei confronti degli USA e riducendo le nostre alleanze con i paesi dell’UE e di tutto il mondo. Avviare un’equilibrata politica fiscale interna e una riforma monetaria globale è, a lungo termine, nell’interesse degli Stati Uniti e necessario per l’economia globale. Possiamo inoltre sperare che le riforme monetarie proposte possano attenuare in futuro gli scontri armati o economici per il petrolio, favorendo infine un’economia globale più stabile, sicura e prospera nel XXI secolo.
Aggiornamento di Còilìn Nunan Quando l’articolo è stato scritto, l’ipotesi che la mossa dell’Iraq di vendere petrolio in cambio di euro avesse qualcosa a che fare con la minaccia degli USA di muovere guerra a quel paese era soltanto teorica. Ed è tuttora teorica, ma si tratta di un’ipotesi che le successive azioni statunitensi hanno fatto ben poco per confutare: gli USA hanno invaso l’Iraq e assunto il governo del paese, e non appena il petrolio iracheno è stato nuovamente disponibile sul mercato, è stato anche annunciato che il pagamento sarebbe avvenuto esclusivamente in dollari. Ma la storia non finisce qui: il deficit commerciale statunitense si sta ulteriormente allargando e il dollaro è in calo. Sempre più spesso, gli esportatori di petrolio parlano apertamente di vendere il loro prodotto in cambio di euro anziché di biglietti verdi. Mentre l’Indonesia ci sta soltanto pensando, il Primo Ministro della Malesia, Mahathir, ha incoraggiato caldamente l’industria petrolifera del suo paese a farlo, il che ha indotto il Commissario per l’Energia dell’Unione Europea, Lodola de Palacio, a dichiarare che già le sembrava di vedere l’euro al posto del dollaro come principale valuta per fissare il prezzo del petrolio. Nel frattempo, l’Iran ha dato tutte le indicazioni necessarie per capire che sta per passare all’euro: ha emesso eurobond, ha convertito la proprie riserve di valuta estere da dollari in euro e intrattiene cordiali negoziati commerciali con l’UE. Secondo un recente rapporto, ha persino iniziato a vendere il proprio petrolio all’Europa in cambio di euro e sta incoraggiando i clienti asiatici a pagare anch’essi con questa valuta. I discorsi degli USA su di un «cambiamento di regime» in Iran non dovrebbero essere visti alla luce di questi fatti? I media sembrerebbero pensare per lo più di no, dal momento che si è parlato ben poco della connessione euro-dollaro con la «guerra al terrorismo». La discussione, quale che sia stata, dovrà comunque allargarsi in futuro, poiché né quella per il dollaro e per l’economia statunitense, né la minaccia rappresentata dagli USA per la pace mondiale svaniranno molto presto.
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Banche e denaro
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Il Nuovo Mondo edizioni Saturday, May. 29, 2004 at 9:40 PM |
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Per ordini: info@disinformazione.it |
«Il Crollo Economico del 2006-2007»
M. Wells Mandeville, pagine 309, 2004
Già da tempo si avvertono i primi chiari segnali che anticipano una crisi(aumento dei disoccupati,perdita di valore delle monete,guerre e terrorismo...).
E infatti Mandeville prevede che non più tardi del 2006 l'economia inizierà a scivolare verso il basso e il crollo potrebbe essere devastante come quello della Grande Depressione degli anni '30.
Le informazioni contenute in questo libro sono indispensabili per comprendere i cambiamenti radicali in atto in tutto il mondo e quelli che nei prossimi anni colpiranno l'economia,l'occupazione,i beni mobili e immobili,le valute e molti altri settori.
«Guida al risparmio responsabile»
Centro Nuovo Modello di Sviluppo, pagine 352, 2002
Le vie del cambiamento passano per la partecipazione,la denuncia,la sobrietà,il consumo critico,ma anche attraverso il risparmio consapevole.
Un modo di risparmiare,cioè,che non bada solo al tasso di interesse,ma soprattutto all'uso che le banche fanno dei nostri soldi.
Ma per scegliere bisogna sapere.
Ecco l'importanza di questa guida che è stata scritta per informarci sui comportamenti delle banche,affinché possiamo escludere quelle coinvolte con le armi,con i paradisi fiscali,con i regimi oppressivi e privilegiare,al contrario,quelle che hanno un comportamento responsabile nei confronti dei lavoratori,dell'ambiente,del Sud del mondo.
«Banche Armate alla Guerra»
Simone Falanca, pagine 251, 2003
Il libro spiega perché un attentato così grave,come quello dell'11/9,in realtà fosse estremamente funzionale e necessario per gli USA,per rilanciare un'economia di guerra di accaparramento delle ultime risorse petrolifere del pianeta e per rilanciare l'industria bellica nazionale.
Dietro il crollo delle Torri e della guerra infinita non c'è uno scontro tra civiltà o religioni,bensì un conflitto tra integralismi economici trasversali.Un conflitto di banche armate alla guerra ..... e che la guerra LA ARMANO !!!
«Un'Altra Moneta»
Domenico de Simone, pagine 146, 2003 E' assurdo che la gente crepi di fame per aver prodotto troppi beni di consumo.
E' assurdo che le banche possiedano tutto il sistema di produzione e che con il debito decidano della vita di famiglie e stati interi,e possano rovinarli come l'Argentina.
In questo libro è spiegato come possiamo liberarci dal sistema finanziario,la vera mafia che domina il mondo, ridurre il potere delle banche che sta soffocando l'economia e distruggendo le nostre vite.
www.disinformazione.it/libreria/banche.htm
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Effetto buio: una svolta energetica è urgente
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pubblicato su www.lifegate.it il 21-5-2004 Saturday, May. 29, 2004 at 9:43 PM |
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Effetto buio: una svolta energetica è urgente
pubblicato su http://www.lifegate.it http://www.lifegate.it/ il 21-5-2004
L'effetto buio dipende del tutto dall'inquinamento dell'aria. Questa la conclusione degli studiosi del fenomeno. Abbiamo intervistato lo scienziato Johann Feichter. Con un'équipe di collaboratori studia al Max Planck Institut di Amburgo l'effetto buio. Ha pubblicato numerosi articoli su riviste scientifiche internazionali riguardo gli aspetti di questo "fenomeno".
Da quanto tempo gli scienziati si occupano dell'effetto buio? Da 20 anni, le misurazioni sono iniziati negli anni '60.
In questi vent'anni è stato considerato un argomento scottante? Sì, ed è un mistero che nella stampa non specializzata se ne parli soltanto adesso. Due anni fa ho pubblicato, insieme a una scienziata della Columbia University, degli studi secondo i quali gli aerosol presenti nell'aria riducono l'irraggiamento solare del suolo. Gli aerosol sono delle particelle minuscole, liquide o solide, che si formano durante la combustione di qualsiasi materiale. Abbiamo evidenziato che un minor irraggiamento solare, che corrisponde a una maggior presenza di aerosol nell'aria, modifica l'intero bilancio energetico del suolo. L'effetto è una minor evaporazione dell'acqua e di conseguenza nelle zone con aria inquinata, tra queste l'Europa e gli Usa, il suolo contiene più acqua, nonostante la temperatura dell'aria si sia innalzata a causa dell'effetto serra.
Sembra un paradosso. Certo. Proprio su questo paradosso è stato pubblicato ultimamente un commento su "Nature", e forse questo ha attirato l'interesse della stampa non specializzata. Di fatto tra il 1960 e il 1990 abbiamo avuto una considerevole riduzione dell'irraggiamento solare, sull'emisfero nord dal 5 al 10%, è da considerare un tasso alto! Nel frattempo abbiamo osservato che le misure antinquinamento hanno fatto effetto, perché dalla metà degli anni Ottanta in poi l'irraggiamento è migliorato nelle nostre zone. In posti come la Cina e l'India, dove l'industrializzazione sta provocando un enorme impatto sull'ambiente, si può osservare un effetto buio talmente alto da provocare una riduzione della fotosintesi e di conseguenza della crescita vegetale!
Quindi l'effetto buio è collegato direttamente alle emissioni inquinanti? Sì. Secondo i nostri calcoli il 25% del "global dimming" è provocato dall'effetto serra e il 75% dagli aerosol, cioè dall'inquinamento dell'aria.
Allora non ci sono dubbi sull'origine dell'effetto buio. No perché le misurazioni e le tabelle combaciano del tutto con le osservazioni.
In Europa si va verso un miglioramento? Sì, grazie a due fattori: le leggi ambientali volte a ridurre l'inquinamento dell'aria e la riduzione delle emissioni di zolfo. Un colpo forte, in positivo, lo ha dato il crollo delle industrie del blocco sovietico negli anni 1980/90 con le loro altissime emissioni. Sta invece aumentando di nuovo l'inquinamento da fuliggine, una sostanza molto nociva per la salute.
Perché in Italia come unico paese del Mediterraneo i valori dell'effetto buio sono alti come in Germania o Polonia? La nuvola di inquinanti che si forma sopra il centro Europa si sposta in direzione del Mediterraneo orientale, poi attraversa il Mar Nero andando verso sud-est. In pratica l'Italia del nord si trova su questo passaggio naturale della nube formata da inquinanti.
L'effetto buio è più intenso nei centri urbani che in campagna? Non c'è differenza. Resta il fatto che l'aria in campagna è sicuramente più salubre che in città.
Che conseguenze si prevedono per l'effetto buio? Sono vari. Un irraggiamento solare minore fa evaporare meno acqua dal suolo, quindi si forma meno vapore acqueo e diminuiscono le piogge. Inoltre il suolo rimane più umido, e assorbendo meno pioggia favorisce le inondazioni. Un altro fattore riguarda l'effetto serra: negli ultimi 15 anni abbiamo avuto i dieci anni più caldi da quando sono iniziate le misurazioni. Siccome gli aerosol e con loro gli inquinanti nell'aria sono diminuiti fanno passare una maggior quantità di raggi solari, quindi è probabile che l'effetto serra colpisca sempre di più. Ma non consiglio di aumentare gli aerosol! Inoltre bisognerà studiare gli effetti che hanno sul clima le emissioni, in fortissimo aumento, delle megalopoli subtropicali. Non ne sappiamo ancora niente.
Secondo lei il protocollo di Kyoto è troppo "soft"? Certo, per molti motivi. Le discussioni in atto nei vari paesi sono semplicemente ridicole perché si sta cercando di annacquare addirittura il minimo comune denominatore sul quale ci si è accordati internazionalmente! Semplicemente non lo capisco. Sappiamo tutti che il petrolio a basso costo sta finendo, che con l'emergere della Cina la concorrenza intorno al petrolio sarà sempre più spietata. Sarebbe veramente urgente dare una svolta energetica al nostro sistema economico, ma non vedo nessuna discussione pubblica seria al proposito. Ma ci sono anche altri fattori: non sarà possibile in eterno che il 20% della popolazione mondiale consumi l'80% delle risorse.
Rita Imwinkelried
http://www.lifegate.it/lg/ambiente.nsf/tutti/eb2d72304680239bc1256a2a003cc356
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Iraq, ecco a voi i vincitori!
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Estratto dal libro di Tom Lough: «CENSURA. Le Saturday, May. 29, 2004 at 9:46 PM |
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Lynne Cheney: moglie del Vice Presidente. La Cheney presiede il consiglio d'amministrazione della Lockheed Martin, che produce missili cruise e possiede attualmente un sistema satellitare militare da 800 milioni di dollari di supporto alle truppe in Iraq...
John Bolton: uno dei principali artefici della politica di Bush sull'Iraq, ha lavorato con Bush Senior e Reagan al Dipartimento di Stato, al Dipartimento di Giustizia, all'Agenzia Usa per lo sviluppo internazionale (USAID), e attualmente e' sottosegretario per il controllo sugli armamenti e la sicurezza internazionale. E' un membro del Jewish Institute for National Security Affairs (JINSA), un gruppo di destra che pone Israele e la sua sicurezza al centro della politica estera statunitense, e del Progetto per il Nuovo Secolo Americano (PNAC). E' inoltre il vice presidente dell'American Enterprise Institute (AEI). I suoi interessi economici sono legati a compagnie petrolifere e di armamenti e alla JP Morgan Chase, come George Shultz. Si dice sia convinto dell'inevitabilita' dell'Apocalisse.
Ahmed Chalabi: capo del Congresso Nazionale Iracheno con base a Londra. E' sostenuto da Paul Wolfowitz, Donald Rumsfeld, Richard Perle, Douglas Feith e il JINSA, e ha legami con l'American Enterprise Institute (AEI). Wolfowitz e Rumsfeld hanno fatto pressioni affinché Chalabi fosse il leader provvisorio nel dopoguerra in Iraq. Condannato in contumacia in Giordania per essere coinvolto in un enorme scandalo di appropriazione indebita, Chalabi ha ricevuto 12 milioni di dollari da Washington dopo la prima Guerra del Golfo. In Iraq lavorera' al fianco di Robert Reilly, intimo amico e socio in affari.
Dick Cheney: segretario della difesa sotto George H.W. Bush, fino all'inizio del 1993. Attualmente Vice Presidente, Cheney e' un membro fondatore del PNAC ed e' stato membro del consiglio direttivo del JINSA; ha sostenuto l'attuazione del cambio di regime in Iraq per oltre un decennio. E' stato presidente e amministratore delegato della compagnia petrolifera Halliburton. L'affiliata dell'Halliburton, la Kellogg Brown & Root (KBR), si e' assicurata contratti per il valore di 7 miliardi di dollari dall'U.S. Army Corp of Engineers per il recupero dei pozzi petroliferi iracheni in fiamme. E' un membro del consiglio di amministrazione dell'American Enterprise Institute e ha contatti con la Chevron, per la quale ha condotto le trattative per la costruzione di un oleodotto nel Mar Caspio.
Douglas J. Feith: sottosegretario al Pentagono. Feith seleziona i membri del Defense Policy Board e fa parte del consiglio d'amministrazione del JINSA. In qualita' di avvocato, ha rappresentato la Northrop Grumman. Feith e' un infervorato difensore di Israele e un entusiasta sostenitore di Chalabi.
Zalmay Khalilzad: di origine afghana, e' l'inviato speciale di George W. Bush in Afghanistan e in Iraq, ed e' coinvolto in grossi interessi petroliferi. Scrisse un articolo su Saddam Hussein, dal titolo "Overthrow Him" (Rovesciamolo, NdT) insieme a Paul Wolfowitz, suo ex superiore. Consulente per la compagnia petrolifera Unocal, ha esercitato pressioni per la costruzione di un gasdotto di gas naturale in Afghanistan durante il regime talebano, e ha lavorato per Condoleezza Rice quando era direttrice della Chevron. E' inoltre un forte alleato di George Shultz. E' un ex collaboratore della RAND Corporation e socio fondatore del PNAC.
Lewis Libby: direttore del personale di Cheney. Libby era al Dipartimento della Difesa di George H.W. Bush; amico intimo di Paul Wolfowitz; socio fondatore del PNAC; membro del consiglio di amministrazione della RAND Corporation, che ha sottoscritto numerosi contratti con il Pentagono. Libby e' proprietario di azioni di compagnie di armamenti e ha interessi in diverse compagnie petrolifere; consulente per la Northrop Grumman, che esercita una certa influenza sul Defense Policy Board (DPB), considerato la mente del Pentagono. La Rand Corporation ha appalti per la difesa per 83 milioni di dollari.
Andrew Natsios: capo dell'USAID, il dipartimento che assegna i contratti per la ricostruzione dell'Iraq, presso il quale solo le compagnie Usa possono presentare le offerte di appalti. Natsios e' un tenente colonnello in pensione della prima Guerra del Golfo. Come amministratore delegato della Massachusetts Turnpike Authority, ha diretto il progetto per la costruzione di un tratto di autostrada di cinque chilometri a Boston, sovvenzionato dalla Bechtel, superando di 10 miliardi i costi previsti, con il maggiore incremento di budget avvenuto proprio durante il suo incarico.
Richard Perle: membro chiave del JINSA e importante esponente dell'American Enterprise Institute (AEI). Insieme a James Woolsey, presiede la Foundation for the Defense of Democracies. Perle e' stato presidente del Defense Policy Board dal quale ha dato le dimissioni in seguito allo scandalo per il conflitto d'interesse relativo alle sue connessioni imprenditoriali, ma fa tuttora parte dell'ente. Perle ha offerto consulenze per i clienti della Goldman Sachs, una societa' d'investimento, sulle opportunita' d'investimento nel dopoguerra in Iraq. E' inoltre un dirigente della Autonomy Corp., un' azienda di software che ha molti clienti al Pentagono. L'Autonomy prevede un forte aumento dei suoi profitti dopo la fine della guerra in Iraq.
Robert Reilly: ex direttore di Voice of America, un'emittente radiofonica pro-Usa. A Reilly e' stata affidata la riorganizzazione delle radio, delle televisioni e dei giornali iracheni. Ha gia' avviato Radio Free Iraq, usando i trasmettitori installati in Medio Oriente per le operazioni psicologiche militari. E' anche coinvolto nella creazione di un network in Medio Oriente. L'avvio di un'emittente TV satellitare da 62 milioni di dollari e' previsto per la fine dell'anno. E' amico intimo e socio in affari di Ahmed Chalabi.
Condoleezza Rice: consigliere per la sicurezza nazionale di Cheney. La Rice e' stata direttrice della Chevron fino al 2001 e una petroliera porta il suo nome. Durante il suo incarico, l'amministratore delegato della Chevron Kenneth Derr una volta disse: "L'Iraq possiede vaste riserve di petrolio e gas che vorrei la Chevron potesse sfruttare."
Donald Rumsfeld: segretario della difesa sotto George W. Bush. Rumsfeld e' socio fondatore del PNAC. E' tra gli uomini con le piu' forti conoscenze politiche in America, e pianificatore dell'invasione dell'Iraq. Ogni dettaglio sulla ricostruzione del dopoguerra deve essere discusso con Rumsfeld. Come inviato speciale di Ronald Reagan in Iraq negli anni '80, durante la guerra tra Iran e Iraq, ha incontrato Saddam Hussein per discutere della costruzione di un oleodotto per conto della Bechtel, mentre l'Iraq e l'Iran usavano gas asfissianti l'uno contro l'altro. Rumsfeld lavorava allora per il segretario di stato di Reagan, George Shultz, che divenne vice presidente della Bechtel, attualmente uno dei principali concorrenti che vogliono assicurarsi gli appalti del governo Usa per la ricostruzione dell'Iraq.
George Shultz: segretario di stato sotto Richard Nixon, consigliere per la campagna presidenziale di George W. Bush, e membro del consiglio direttivo della Bechtel. Shultz e' una delle menti chiave dell'amministrazione Bush per la gestione del dopoguerra in Iraq e presidente del consiglio internazionale della JP Morgan Chase, il gruppo bancario in cui Lewis Libby detiene forti investimenti. La Morgan Chase finanzio' il regime di Saddam con 500 milioni di dollari nel 1983. Shultz e' un membro del Comitato per la Liberazione dell'Iraq e un mecenate dell'American Enterprise Institute (AEI).
Paul Wolfowitz: vice segretario della difesa di Donald Rumsfeld. Wolfowitz e' il principale ideologo dell'Amministrazione Bush e l'architetto chiave della ricostruzione nel dopoguerra in Iraq. E' uno dei membri principali del gruppo neoconservatore PNAC, che sosteneva il cambio di regime in Iraq gia' prima della nomina di George W. Bush. Wolfowitz e' inoltre un membro chiave del JINSA.
R. James Woolsey: vecchio sostenitore della guerra in Iraq, membro del PNAC e del JINSA e ex direttore della CIA sotto Bill Clinton (1993-95). Woolsey potrebbe divenire il ministro dell'informazione nel governo provvisorio iracheno nel dopoguerra. Presiede la Foundation for the Defense of Democracies, insieme a Richard Perle. I suoi interessi economici sono legati alla British Aerospace, la Titan Corporation, e la DynCorp. Ha dichiarato, "solo la paura ristabilira' il rispetto degli arabi verso di noi; abbiamo bisogno di un piccolo Machiavelli."
Bechtel Inc.: quasi certamente si aggiudichera' appalti per 900 milioni di dollari. Il giro di affari per la ricostruzione dell'Iraq potrebbe ammontare a 100 miliardi. La Bechtel ha donato 1 milione e trecentomila dollari ai fondi per le campagne politiche sin dal 1999, la maggior parte dei quali sono andati al Partito Repubblicano. George Shultz e' un ex amministratore delegato della Bechtel e fa ancora parte del consiglio di amministrazione. Un altro repubblicano connesso alla compagnia e' l'ex segretario della difesa di Reagan, Caspar Weinberger. Jack Sheehan, generale del Corpo dei Marine in pensione, e' il vice presidente senior, e presiede l'ente influente del Pentagono, il Defense Policy Board. Nel 1980, la Bechtel propose la costruzione di un oleodotto attraverso l'Iraq, incaricando Donald Rumsfeld come intermediario. Inoltre, Rumsfeld, durante il suo incarico al Dipartimento di Stato sotto Reagan (con George Shultz, come segretario di stato, successivamente vice direttore della Bechtel), tratto' con Saddam Hussein per conto della Bechtel per la costruzione dell'oleodotto. La Bechtel ha costruito Camp X-Ray di Guantanamo, per la detenzione a tempo indeterminato dei sospetti membri di al Qaeda, per 16 milioni di dollari.
Booz Allen Hamilton: agenzia di consulenza, che ha vinto un contratto per sviluppare un modello computerizzato sulla societa' irachena nel dopoguerra della prima Guerra del Golfo. La Booz Allen ha inoltre legami con James Woolsey e con il Defense Policy Board.
DynCorp: connessa all'ex direttore della CIA James Woolsey. Fornisce servizi di sicurezza nei luoghi di crisi internazionale in cui l'America ha intrapreso il ruolo di poliziotto. La DynCorp corrisponde alle inclinazioni intellettuali di Woolsey: insieme a Richard Perle, presiede la Foundation for the Defense of Democracy, un'organizzazione a sostegno dell'esercito. La DynCorp fornisce le guardie del corpo a Hamid Kharzai, il Presidente afghano, e ha installato un servizio di sicurezza in Bosnia. La DynCorp e' stata denunciata per violazioni dei diritti umani in Bosnia, per disastri ambientali in Ecuador e per frode in America.
Fluor Corp: ha donato 275.000 dollari ai Repubblicani e 3.500 dollari direttamente a George W. Bush. La Fluor Corp. ha legami con funzionari dei servizi segreti e di societa' di appalti per la difesa, tra i quali Kenneth J. Oscar, ex segretario per l'esercito, e Bobby R. Inman, ammiraglio in pensione, ex direttore della NSA e vice direttore della CIA.
Halliburton: gigante petrolifero una volta diretto da Dick Cheney. Cheney lascio' la compagnia con una liquidazione di circa 30 milioni di dollari. Ha ricevuto pagamenti posticipati di 180.000 dollari all'anno durante il suo incarico di vice presidente. L'affiliata della Halliburton, la Kellogg Brown & Root (KBR), e' stata la prima compagnia ad aggiudicarsi un contratto dal Pentagono per la ricostruzione in Iraq, per chiudere i pozzi petroliferi incendiati. Il contratto si aggira sui 500 milioni di dollari ed e' stato assegnato dall'Army Corps of Engineers senza nessuna gara d'appalto. La KBR e' inoltre uno dei due appaltatori scelti dalla Defense Threat Reduction Agency per provvedere all'eliminazione delle armi di distruzione di massa, qualora venissero trovate. Dal 1999, la Halliburton ha devoluto il 95 percento, ovvero circa 700.000 dollari, dei suoi contributi elettorali al Partito Repubblicano, e circa 18.000 dollari a George W. Bush.
International Resources Group (IRG): compagnia di Washington che ha vinto una gara d'appalto per 70 milioni di dollari, per avviare il programma di aiuti umanitari in Iraq. Ovviamente, l'operazione richiede la stretta collaborazione con l'USAID, l'ente che assegna gli appalti. Quattro dei vice presidenti dell'IRG hanno avuto incarichi di rilievo all'USAID e 24 su 48 dei suoi addetti tecnici hanno lavorato per l'USAID.
Lucent Technologies: il deputato californiano Darell Issa chiede che a compagnie come la Lucent Technologies e la Qualcomm venga affidata la ricostruzione degli obsoleti sistemi di telecomunicazione iracheni, un giro d'affari pari a circa 1 miliardo di dollari. Il sottosegretario al Pentagono Douglas Feith ha investito fino a 500.000 dollari nella Lucent, e il capo del personale di Dick Cheney, Lewis Libby, possiede azioni della Qualcomm.
Northrop Grumman: uno dei principali vincitori di appalti in seguito agli aumenti di budget per la difesa voluti da Bush. Ha vinto gare di appalti per 8 miliardi e cinquecento milioni di dollari durante il 2002. Ha legami con l'AEI e i falchi dell'amministrazione Bush. La compagnia ha previsto una fusione con la Lockheed Martin, un altro gigante della difesa, del cui consiglio di amministrazione fa parte la moglie di Dick Cheney.
Parsons Corp.: ha donato 152.000 dollari al Partito Repubblicano e a George W. Bush. Ha collaborato alla ricostruzione in Kosovo e in Bosnia e ha costruito la "citta' militare" saudita di Yanbu. Il segretario del lavoro di Bush, Elaine Chao, era membro nel consiglio di amministrazione prima di andare al governo. Ha la possibilita' di aggiudicarsi appalti di ricostruzione per 900 milioni di dollari e collabora con la Halliburton. Il marito della Chao, il capogruppo di maggioranza Mitch McConnell, ha legami con la compagnia di appalti per la difesa Northrop Grumman. Ha ricevuto inoltre contributi, tra gli altri, dalla Halliburton e dal produttore di armi Lockheed Martin.
Raytheon Corp.: scelta dalla Defense Threat Reduction Agency, insieme alla KBR della Halliburton, per l'eliminazione delle armi di distruzione di massa, qualora venissero trovate. La Raytheon, insieme alla Lockheed Martin, partecipa alla costruzione dei missili Patriot.
Steve Doring Services of America (SSA): importante compagnia portuale di Seattle che ha vinto la prima gara di appalti dell'USAID per la ricostruzione in Iraq, un contratto di quasi cinque milioni di dollari per la gestione del porto strategico iracheno di Umm Qasr. Nota per le sue battaglie contro i sindacati, ha un volume d'affari di 1 miliardo di dollari all'anno, e il suo presidente, John Hemmingway, ha offerto personalmente contributi ai candidati repubblicani.
Generale Jerry Bates: ha condotto operazioni logistiche e di supporto nel dopoguerra iracheno. Bates partecipo' all'intervento militare a Haiti. E' il vice presidente senior del National Group, un ramo del MPRI (Military Professionals Resources Inc.).
www.disinformazione.it/libreria/media.htm
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Dai semi dell'inganno ai semi della libertà*
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Dalla prefazione del libro: «L’inganno a tavo Saturday, May. 29, 2004 at 9:48 PM |
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I giganti del biotech come Monsanto stanno usando l'ingegneria genetica per arrivare a controllare le nostre vite e i nostri sistemi alimentari, attraverso la menzogna e la paura. Non manipolano solo la vita, ma anche i fatti. Ed ecco finalmente in "L'inganno a tavola" abbiamo le prove di come, negli ultimi anni, le colture e i cibi transgenici siano stati imposti al mondo con la forza. Abbiamo le prove di come la propaganda abbia preso il posto della scienza, di come si siano fatti sparire i rischi mettendo a tacere gli scienziati che lavoravano sui rischi. L'emergere di nuovi pericoli da nuove tecnologie richiede un'intensificazione della ricerca pubblica, per valutare i rischi e fornire conoscenze ai sistemi deputati al controllo della biosicurezza e della salute pubblica. Ma proprio quando la ricerca pubblica e' piu' che mai necessaria per proteggere la salute delle popolazioni, gli scienziati indipendenti che svolgono studi indipendenti diventano novelli Galileo. Vengono allontanati dalle loro ricerche e dagli istituti in cui lavorano, sotto la pressione degli interessi di gruppi ristretti disposti a introdurre a qualunque costo sul mercato alimenti pericolosi, e impegnati a creare un'atmosfera generale in cui l'ignoranza dei rischi viene presa per garanzia di sicurezza. Tyrene Hayes, uno scienziato dell'Universita' della California a Berkeley, nel suo laboratorio ha esposto giovani rane a dosi molto basse di atrazina, il diserbante piu' diffuso; i maschi si sono trasformati in ermafroditi, un risultato che fa pensare che l'atrazina possa essere un distruttore endocrino. Syngenta, la multinazionale che e' il principale produttore di atrazina, per prima cosa ha tentato di bloccare questo studio. Quando Hayes ha continuato con fondi propri, ha provato a offrirgli 2 milioni di dollari perché proseguisse le sue ricerche "in ambiente privato". Hayes ha declinato l'offerta e ha pubblicato il proprio lavoro negli Atti della National Academy of Sciences. Syngenta ha continuato ad attaccare quello studio e a fare di tutto perché non divenisse lo strumento di politiche utili alla protezione della salute pubblica e dell'ambiente.
Arpard Pusztai era riconosciuto come la piu' grande autorita' mondiale nel campo delle lectine quando lavorava al Rowett Institute di Aberdeen, in Scozia. Pusztai fu incaricato dal governo britannico di condurre una ricerca per valutare gli effetti sulla salute prodotti dalle patate geneticamente modificate. Cio' che fece fu dare da mangiare le patate transgeniche ai ratti. Cio' che trovo' fu che i ratti manifestavano danni a molti tessuti e al sistema immunitario. Dopo che, con il consenso del suo istituto, ebbe reso pubblici i risultati della sua ricerca, Pusztai venne licenziato e una vasta campagna fu orchestrata per screditare il suo lavoro, campagna che vide tra i suoi protagonisti le piu' alte autorita' dello stato. La sua casa fu svaligiata, i suoi dati e gli appunti rubati. In seguito, i risultati delle sue ricerche furono pubblicati sulla rivista Lancet. In un altro istituto di fama mondiale, la Cornell University, John Losey ha studiato gli effetti che il mais Bt, ottenuto con l'ingegneria genetica, puo' avere su specie non-target. Ha alimentato larve della farfalla monarca con foglie di una comune erba di campo cosparse di polline del mais Bt. Moltissime delle larve che avevano mangiato le foglie col polline Bt sono morte, mentre le larve del gruppo di controllo nutrite con foglie spolverate di polline non geneticamente modificato sono sopravvissute tutte. Questo studio innocente ha scatenato la furia della Monsanto e della Novartis, che continuano a ripetere che le loro colture Bt, appositamente ingegnerizzate per uccidere parassiti come il "bollworm" del cotone e la piralide del mais, non hanno alcun effetto sulle specie non-target. Uno scienziato dell'Universita' della California a Berkeley, Ignacio Chapela, ha scoperto che il polline del mais geneticamente modificato ha inquinato le varieta' naturali che crescono in Messico, il centro mondiale della biodiversita' del mais; lo studio di Chapela e' apparso sulla rivista Nature nel novembre del 2001. Quel lavoro avrebbe dovuto suonare come un grosso campanello d'allarme sul fatto che l'inquinamento portato dalle piante transgeniche puo' contaminare la biodiversita' per sempre. E invece il Bivings Group, l'agenzia che cura le pubbliche relazioni per Monsanto, ha lanciato una poderosa campagna [utilizzando soprattutto Internet] attraverso esperti che si sono spacciati per scienziati usando nomi fittizi. Gli editori di Nature, non abituati a forme di pressione cosi' aggressive, hanno fatto qualcosa che non ha precedenti nei 133 anni di esistenza di questa rivista scientifica: hanno pubblicato una prudente lettera di parziale sconfessione del lavoro di Chapela. Le ripetute pressioni dei sostenitori del biotech hanno stroncato la carriera accademica di Chapela a Berkeley.
La strategia di manipolazione dei risultati scientifici e dei sistemi di regolamentazione messa in atto dalle multinazionali pone serie minacce all'indipendenza della scienza e alla salute pubblica. Nel 2002 Monsanto e' riuscita a manipolare le autorita' indiane in modo da ottenere l'autorizzazione a seminare il proprio cotone GM. Questo cotone si e' rivelato un fallimento. Piu' di 12 ricerche indipendenti, compresi gli studi governativi, hanno dimostrato che, al posto delle 3 tonnellate per ettaro promesse, il cotone GM ha reso soltanto 400 kg per ettaro. I coltivatori, anziché veder aumentare il proprio reddito di 20000 rupie per ettaro, hanno perso 12800 rupie per ettaro. Questi studi sono stati ignorati. Ed invece Martin Qaim dell'universita' di Bonn e David Ziberman dell'Universita' della California a Berkeley, senza aver mai neppure visto i campi degli agricoltori indiani nella stagione di questi raccolti, hanno pubblicato su Science un articolo in cui dicono che l'esperienza del cotone Bt fatta dall'India e' stata positiva e che il rendimento e' aumentato dell'80%. Qaim e Ziberman hanno utilizzato dati forniti loro da Monsanto-Mahyco, non hanno mai condotto una propria valutazione indipendente. In Kenia la Monsanto si e' servita di Florence Wanbugo per proclamare i supposti miracoli dell'ingegneria genetica della patata dolce. Oggi la falsita' di questi pretesi successi e' un fatto provato. La scienza si sta riducendo a un cumulo di informazioni "delle multinazionali, dalle multinazionali, per le multinazionali". Senza liberta' e indipendenza non c'e' scienza, ci sono soltanto abili strategie di comunicazione e propaganda. Desidero esprimere la piu' profonda stima ai molti amici coraggiosi che hanno pagato di persona l'essersi battuti in difesa della sicurezza e della liberta' di noi tutti. Desidero ringraziare Jeffrey Smith per questo libro coraggioso. Sono molto lieta di presentare al pubblico italiano questo libro che, sono convinta, avra' un ruolo fondamentale nel favorire la transizione dai "semi dell'inganno" ai "semi della liberta'", liberta' per gli agricoltori, liberta' per i consumatori, liberta' per gli scienziati e liberta' per tutte le specie viventi.
*Gioco di parole incentrato sul titolo originale del libro "Seeds of Deception" (I semi dell'inganno).
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«L'ordine era: dovete torturare»
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Patricia Lombroso - «Il Manifesto» Saturday, May. 29, 2004 at 9:51 PM |
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Intervista al disertore dell'esercito americano Camilo Mejias. «Il generale Myers mente: le sevizie sono pratica abitudinaria in Iraq per rendere più malleabili i prigionieri per gli interrogatori». In che modo? «Privandoli del sonno, terrorizzandoli con un'accetta e con finte esecuzioni» Il sergente di fanteria Camilo Mejia, nicaraguense di 28 anni spedito in prima linea, in Iraq con la promessa di un passaporto americano, dopo sei mesi di orrori della guerra in Iraq, il 14 ottobre scorso, scelse di disertare entrando in clandestinità con il nome di «Carlos». Si è rifiutato di tornare in Iraq e «partecipare ad una guerra illegale, ingiusta, immorale», come ha dichiarato a il manifesto, il 22 novembre scorso. Ora si è costituito alla base di Fort Stewart in Georgia, annunciando di rappresentare oltre 7.500 soldati che si rifiutano di tornare al fronte, e dovrà così affrontare il processo come «disertore», «assente dall'obbligo di servire la patria in guerra», il prossimo 19 maggio, davanti alla Corte marziale. Tra gli orrori della sua esperienza in Iraq, nell'intervista in esclusiva a il manifesto a tarda notte e registrata dalla base di Fort Stewart, il sergente Camilo Mejia racconta gli ordini a cui è stato obbligato dai suoi superiori: infliggere la tortura di deprivazione del sonno ai prigionieri iracheni, prima degli interrogatori con le tecniche barbare mostrate nelle foto della prigione di Abu Ghraib.
Lei, ovviamente sta seguendo lo scandalo provocato dalle foto di tortura dei prigionieri iracheni nel carcere di Abu Ghraib. Lei ha partecipato a questo tipo di sevizie e torture, inflitte ai prigionieri iracheni, durante la missione in Iraq? Il mio battaglione di fanteria venne costretto dagli ordini dei comandanti superiori a infliggere la tortura preparatoria per gli interrogatori successivi dei detenuti iracheni.
Dove avvenne questo «incarico»? Noi non eravamo stati assegnati alla prigione principale di Abu Ghraib, ma ad una delle 16 prigioni improvvisate dai militari americani subito dopo l'inizio della guerra.
Quale era il posto? Il campo di detenzione, improvvisato dai militari si chiamava al Asad.
In quale parte dell'Iraq? Non ricordo bene. Non so se fosse vicino alla nostra base di Ramadi, dove siamo stati per quattro mesi.
In quale periodo lei ha svolto questo compito di tortura di deprivazione del sonno nei confronti dei prigionieri iracheni? Il periodo era ai primi di maggio del 2003. Per una settimana.
Il capo di stato maggiore delle forze armate americane Myers dichiara che la tortura e le sevizie sono soltanto «eccezioni» e ne sono stati messi al corrente soltanto ora, marzo 2004. Non è la verità, perché questo modo di applicare sevizie e torture erano una pratica abitudinaria durante la mia esperienza diretta in Iraq, a maggio dell'anno scorso.
Quali furono gli ordini impartiti dai suoi comandanti? Il nostro battaglione aveva l'incarico di gestire questo campo di prigionia, per tutti i prigionieri di guerra iracheni che giungevano lì.
Quali erano esattamente i metodi che dovevate applicare secondo gli ordini dei comandanti? Ci venne impartito un addestramento di un'ora in totale. Ci dissero come dovevano essere suddivisi e preparare con la tecnica della deprivazione del sonno a «renderli più malleabili per gli interrogatori».
Dove si svolgevano queste torture preparatorie agli interrogatori? In bunker che appartenevano alle forze armate irachene per ripararsi dalle incursioni aeree dei bombardamenti americani. L'area era suddivisa in tre parti. Ciascuna di queste circondata da filo spinato.
Quali erano le istruzioni che vi venivano impartite? Per una settimana lì queste erano le istruzioni. Questi sono i «good guys», e questi sono i «bad guys, combattenti nemici». Dovete tenerli svegli.
Come facevate, in pratica? Ci hanno fornito delle enormi accette. La prima fase era la seguente. Urlavamo ai detenuti, incappucciati e ammanettati con legacci di plastica, che entravano nel bunker dopo già 72 ore di deprivazione del sonno e stare svegli per 24 ore. Urlavamo forte a gente completamente disorientata e terrorizzata: «Alzatevi», «inginocchiatevi». Permettevamo loro pochi secondi di tregua e poi, non appena accasciati a terra, urlavamo di stare in piedi. Questo durava 24 ore continuative. Proseguivamo per 48 ore di seguito. Se il metodo non otteneva il risultato desiderato dovevamo passare alla seconda fase. Usavamo l'accetta consegnataci dai comandanti e dovevamo colpire, ripetutamente contro il muro del bunker. Creava un boato impressionante e terrorizzava i prigionieri. Se anche questo metodo non aveva il risultato di tenerli svegli passavamo alla fase di «fittizia esecuzione».
In che cosa consisteva? Prendevamo una pistola di 9 millimetri, ci avvicinavamo ai prigionieri iracheni e caricavamo le pallottole in canna puntandole con la minaccia di una «esecuzione» con un colpo alla testa. Era un metodo che li terrorizzava e faceva sì che non si accasciassero per terra tramortiti per il sonno.
Come veniva fatta la distinzione dei prigionieri iracheni, tra chi era un innocente civile iracheno finito nelle mani dei militari americani e chi era un «nemico combattente»? La selezione e suddivisione dei prigionieri, giunti nel bunker veniva effettuata da tre agenti, non in uniforme, ma in abiti borghesi. Due erano americani con un traduttore arabo. Avevano dei nomi fittizi come «Artie», un altro si faceva chiamare «Scooter», il terzo nome non lo ricordo. In gergo militare li chiamiamo «military spooks».
Chi sono i «military spooks»? Sono degli agenti militari che generalmente non si sa se fanno parte della Cia, dei Delta Force, dei berretti verdi, dei «private contractors», assoldati dal Pentagono per vari incarichi. Loro erano esperti di tecniche degli interrogatori ed esperti di munizioni.
La vostra unità non partecipò alle tecniche di tortura fisica applicate dagli agenti che effettuavano l'interrogatorio? No. Il nostro compito ordinato dai comandanti era quello di effettuare la prima fase di tortura psicologica, applicando il metodo della deprivazione sensoriale con la deprivazione del sonno dei prigionieri per 48 orse consecutive da aggiungere alle 72 ore di deprivazione del sonno già effettuate da altri. L'intero battaglione della nostra unità effettuava turni di sei ore ciascun gruppo per 24 ore.
Terminata questa forma di tortura ai prigionieri cosa avveniva? I tre agenti «military spooks» che non sapevamo realmente chi fossero, entravano nel bunker e indicavano quelli designati come «combattenti nemici». Venivano trasferiti in un altro settore a loro riservato. Noi dovevamo caricare i prigionieri lasciati liberi. Toglievamo loro il cappuccio nero dal capo, li slegavamo, li caricavamo su un camion portandoli al villaggio vicino al campo di prigionia, improvvisato.
Nell'impartire gli ordini vi è stato mai detto che partecipavate ad atti considerati crimini di guerra in violazione della convenzione di Ginevra per i prigionieri di guerra? No. L'addestramento era sommario e mai ci venivano spiegate le responsabilità cui saremmo incorsi partecipando a violare i trattati di condotta del codice militare di guerra e delle norme internazionali.
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Iraq, generale Usa: ''La Cia incoraggio' abusi su prigionieri''
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Tratto da Adnkronos 2 maggio 2004 Saturday, May. 29, 2004 at 9:54 PM |
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Janis Karpinski al 'New York Times': ''La cellula di massima sicurezza 1A del carcere di Abu Ghraib era sotto il controllo degli ufficiali dell'intelligence e non dei riservisti''
Washington, 2 mag. (Adnkronos)
Il generale americano Janis Karpinski, da cui dipendeva la gestione del carcere di Abu Ghraib, dove sono stati commessi gli orribili abusi nei confronti dei prigionieri iracheni da parte dei militari statunitensi, si difende e rilancia: non sapevo nulla delle violenze fino a quando non sono venute alla luce, sono ''nauseata'' dalle immagini delle torture, che sono state incoraggiate dalla Cia. In un'intervista telefonica con il 'New York Times', il primo generale donna nella storia delle Forze armate americane, tornata adesso a fare la consulente privata, sostiene che la cellula di massima sicurezza 1A del carcere di Abu Ghraib era sotto il controllo diretto degli ufficiali dell'intelligence e non dei riservisti. La Karpinski - che, rivela il 'New Yorker', era stata formalmente ammonita in gennaio e poi sospesa senza troppa pubblicita' dal comando dell'800ma brigata della polizia militare - definisce ''cattiva gente'', che merita di essere punita, i riservisti colpevoli delle torture e degli abusi, ma afferma che loro agivano con l'incoraggiamento, se non agli ordini, delle unita' di intelligence militare che gestivano le unita' di massima sicurezza. Secondo il generale, spesso gli agenti della Cia partecipavano agli interrogatori nella prigione, anche se lei non sapeva se potessero in realta' avere accesso. La Karpinski spiega quindi al quotidiano americano di aver deciso di parlare perche', secondo lei, i vertici militari stanno cercando di dare la colpa di quanto successo esclusivamente a lei e ai militari coinvolti, sviando l'attenzione dalle responsabilita' dell'intelligence.
Il generale tiene comunque a ribadire di non avere alcuna intenzione di difendere i riservisti e dice di essere rimasta ''nauseata'' quando vide le prime foto degli abusi: ''Ho abbassato la testa, perche' pensavo che avrei vomitato. E' terribile, la mia prima reazione e' stata: questa e' gente cattiva, perche' le loro facce rivelano quanto piacere provassero nel fare questo''.
''L'affermazione secondo cui ero a conoscenza di tutto questo ed e' continuato pur essendone io a conoscenza e' ben lontana dalla verita'. Non sapevo nulla, sono inorridita'', si difende ancora il generale, osservando che una delle foto che ritrae gli abusi sui prigionieri mostra le gambe di 16 soldati americani e questo dimostra ''chiaramente che altra gente stava partecipando, perche' io non avevo 16 soldati assegnati a quell'unita''' (la 1A). In un rapporto dell'esercito statunitense citato dal 'New Yorker', che e' riuscito ad impossessarsi del documento di 53 pagine, redatto dal generale Antonio M. Taguba lo scorso febbraio e interamente dedicato agli abusi commessi ad Abu Ghraib, si legge che i prigionieri iracheni sono stati sottoposti a numerosi ''abusi sadici, clamorosi e criminali'', tra cui atti di violenza e sodomia, da parte delle truppe americane. Dall'inchiesta di Seymour M. Hersh, pubblicata ieri sulla versione on line del settimanale, e' emerso come Taguba abbia elencato nel periodo tra ottobre e dicembre alcune delle torture denunciate, che consistevano nel versare sui detenuti il liquido fluorescente contenuto nelle luci chimiche o acqua gelata, nel picchiarli selvaggiamente e nel sodomizzarli con manici di scopa. Inoltre, la polizia militare era stata autorizzata a ricucire le ferite provocate dai maltrattamenti nelle celle. Huthaifah Faris Shabib, lo studente universitario giordano recentemente rilasciato dalla prigione irachena di Abu Ghraib, ha riferito al quotidiano giordano al-Rai di essere stato picchiato sistematicamente e privato del sonno per tre mesi. Laureato in legge islamica a Baghdad, Shabib venne arrestato all'inizio dell'anno insieme a quattro suoi connazionali, accusati di aver fatto resistenza e aperto il fuoco contro truppe americane. ''Le forze statunitensi hanno fatto incursione nella nostra abitazione nel quartiere sunnita di al-Athamayeh'', ha detto lo studente giordano aggiungendo che gli altri quattro connazionali sono ancora detenuti nel carcere della capitale irachena. Nell'intervista al quotidiano di Amman, Shabib ha anche accusato i soldati americani di essersi appropriati di circa 20 mila dollari, che dovevano servire a pagare le tasse universitarie, oltre ad alcuni computer. Secondo Amman, sono circa 30 i cittadini giordani attualmente detenuti nelle carceri irachene. Intanto l'esercito britannico ha messo in dubbio l'autenticita' delle foto pubblicate sul 'Daily Mirror' che mostrano alcuni soldati torturare un prigioniero iracheno. Lo riferisce la Bbc, precisando che fonti vicine al reggimento 'Queen's Lancashire' (Qlr) ritengono che alcune immagini siano piuttosto sospette e che potrebbero non essere state scattate in Iraq.
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temi ''scottanti'' per amministrazione bush Saturday, May. 29, 2004 at 10:07 PM |
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DOLLARO USA CONTRO EURO: UN ALTRO MOTIVO PER L'INVASIONE DELL'IRAQ 13/05/2004 http://www.disinformazione.it/dollarocontroeuro.htm Il presidente Nixon ha tolto la valuta statunitense dal sistema monetario aureo nel 1971. Da allora, la fornitura mondiale di petrolio è stata trattata in dollari a corso forzoso, facendo del dollaro la valuta pregiata dominante il mondo. Gli altri paesi devono fornire gli Stati Uniti di merci e servizi in cambio di dollari...
TORTURE, BUNKER E OGM 11/05/2004 http://www.disinformazione.it/renudo.htm La guerra per la «liberazione» - pensata dai neoconservatori dell’amministrazione statunitense molto prima dell’11 settembre 2001 e realizzata con l’appoggio dei cugini britannici - ha raggiunto il massimo della nefandezza...
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IRAQ, MILITARI "PRIVATI" PER INTERROGARE DETENUTI NEL CARCERE... 30/04/2004 http://www.disinformazione.it/tortureirak.htm Il primo ministro britannico Tony Blair si è detto ''inorridito'' per le foto di prigionieri iracheni sottoposti a gravi abusi nel carcere di Abu Ghreib, mostrate dalla televisione americana Cbs. ''Il portavoce dell'esercito americano ha detto...
VOLEVO RACCONTARVI UNA STORIA...A PROPOSITO DI NASSIRYA 30/04/2004 http://www.disinformazione.it/nassiryia3.htm Nel Settembre del 2002, la Gazzetta petrolifera pubblica una tabella, realizzata dalla Caboto, che sintetizza i principali campi petroliferi iracheni indicandone la capacità produttiva, il costo e le società che ne hanno ottenuto la concessione o che erano in avanzata trattativa per ottenere una concessione di sfruttamento...
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ESPORTARE LA DEMOCRAZIA http://www.disinformazione.it/esportarelademocrazia.htm 13/02/2004 Naomi Klein Se date retta alla Casa Bianca, il futuro governo iracheno viene scelto in Iraq. Se credete agli iracheni, viene scelto dalla Casa Bianca. Tecnicamente nessuna delle due cose è vera: il governo iracheno è assemblato in un anonimo centro ricerche del North Carolina...
GIORNALISTA PREVEDE GLI SCONTRI TRA USA E IRAQ http://www.disinformazione.it/scontrisiriaisraele.htm L'Irak e gli Stati Uniti si scontreranno ancora entro due anni, mentre è all'orizzonte uno scontro simile tra Israele e la Siria. Questa previsione così dura è stata formulata giovedì durante un incontro privato da Kenneth R. Timmerman, un giornalista investigativo esperto...
APPELLO DEI REDUCI DELLE FORZE ARMATE 2/03/2003 http://www.disinformazione.it/appelloreduci.htm Siamo reduci delle Forze Armate statunitensi. Siamo a fianco della maggioranza della popolazione mondiale, insieme a milioni di donne e uomini anche del nostro Paese, e ci opponiamo con determinazione alla guerra contro l'Iraq che gli Stati Uniti intendono portare avanti...
TRA SADDAM E WOLFOWITZ http://www.disinformazione.it/saddamwolfowitz.htm dicembre 2003 Noam Chomsky Chiunque si preoccupi un minimo dei diritti umani e della giustizia dovrebbe essere felice della cattura di Saddam Hussein, e dovrebbe aspettare con ansia che sia giudicato da un tribunale internazionale. Saddam dovrebbe essere processato...
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RABBIA E AMAREZZA PER I COLLEGHI CADUTI IN IRAQ http://www.disinformazione.it/rabbiairaq.htm «Dopo americani ed inglesi, non poteva che toccare ai nostri carabinieri e soldati italiani in Iraq. Ragazzi spinti alle missioni estere non solo da senso umanitario di aiuto a quelle popolazioni, non solo da senso di patriottismo o contributo alla lotta al terrorismo...
QUELLE BANDIERE http://www.disinformazione.it/quellebandiere.htm 15/11/2003 Giulietto Chiesa Non bisogna avere paura di dire l'avevamo detto. Il movimento contro la guerra in Iraq è stato, in Italia, il più possente e insieme il più diversificato. Ma tutte le motivazioni che l'hanno fatto grande convergevano su alcune...
CHI BOMBARDA NON VENDE http://www.disinformazione.it/chicomanda.htm 14/11/2003 Naomi Klein Cancellare i contratti. Mandare a monte gli accordi. Queste sono alcune ipotesi di slogan che potrebbero unire il movimento che si oppone all’occupazione dell’Iraq. Finora i dibattiti si sono concentrati sul tipo di richieste da fare: il ritiro completo delle truppe o la cessione del potere alle Nazioni Unite...
NON SIAMO PENTITI MA NON C'ENTRIAMO CON LA GUERRIGLIA http://www.disinformazione.it/iraqguerriglia.htm 6/11/2003 BAGHDAD - Ha l'aspetto pasciuto di un commerciante. La camicia a quadretti piccoli si gonfia un po' sopra la cintura che regge un anonimo paio di jeans. Le scarpe sono da giovanotto, marroni con larghi lacci chiari a fettuccia...
JESSICA LINCH ACCUSA IL PENTAGONO 7/11/2003 http://www.disinformazione.it/jessicalynch2.htm Jessica Lynch ha un nuovo nemico, il Pentagono. L' ex soldatessa, che durante la guerra in Iraq divenne il simbolo dell'eroismo dell'America nella lotta a tutto campo contro il terrorismo, ha accusato il Pentagono di aver sfruttato ed esagerato la sua storia...
GLI USA ARRUOLANO SQUADRONI DELLA MORTE TRA GLI EX DI SADDAM http://www.disinformazione.it/squadronidellamorte.htm 5/11/2003 Superpoliziotti, armati fino ai denti, con licenza di compiere interrogatori e irrompere nelle case degli iracheni «sospetti». È questa la carta d’identità della nuova «creatura» partorita da Ahamed Chalabi, ambiguo e discusso esponente del nuovo corso iracheno...
GLI ERRORI DI BUSH IN IRAQ http://www.disinformazione.it/erroridibush.htm 31/10/2003 Noam Chomsky Di fronte al fallimento dell’occupazione militare dell’Iraq, gli Stati Uniti chiedono alle Nazioni Unite di accollarsi una parte dei costi. La risoluzione presentata da Usa e Gran Bretagna è stata adottata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu all’unanimità, ma non senza ambiguità...
PROPAGANDA DI GUERRA 16/01/2003 http://www.disinformazione.it/propaganda3.htm I pianificatori militari del Pentagono sono profondamente consapevoli del ruolo centrale della propaganda di guerra. Per iniziativa del Pentagono, del Dipartimento di Stato e della CIA, è stata lanciata una campagna di terrore e di disinformazione...
IRAQ LA GUERRA DEI PROFITTI 29/08/2003 http://www.disinformazione.it/guerradeiprofitti.htm Bechtel e Halliburton, le corporations Usa regine degli appalti iracheni grazie alle alte protezioni, ottengono nuovi contratti milionari. La privatizzazione della logistica militare è il nuovo affare, insieme a quella dei beni pubblici iracheni...
NUOVA SINDROME DEL GOLFO 7/08/2003 http://www.disinformazione.it/Sindromedelgolfo.htm Qual è la causa dell'epidemia di polmonite acuta che ha colpito i militari Usa in Iraq e, si viene a sapere, anche in Afghanistan? Per la prima volta ieri è stata avanzata una possibile spiegazione: il vaccino contro il carbonchio. A sostenere questa ipotesi è il professor John Sever...
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LA GUERRA IN IRAQ. UN'AGENDA SEGRETA http://www.disinformazione.it/guerrairaq.htm Vi è stato un dibattito rilevante riguardo le cosiddette «vere ragioni» dietro la recente decisione di andare in guerra contro l’Iraq. Ufficialmente la ragione fu di rendere il mondo un luogo più sicuro dal terrorismo e dalle armi di distruzione di massa, ma molti osservatori sono stati...
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ALLA RICERCA DELLE REALI RAGIONI DI UN CONFLITTO ANNUNCIATO http://www.disinformazione.it/realiragioni.htm In questi giorni l'opinione pubblica internazionale e molti governi del pianeta attendono con angoscia lo scatenarsi, da un momento all'altro, della guerra statunitense contro l'Irak, conflitto annunciato, giustificato e pilotato dai media che fanno capo agli apparati dell'alta finanza. Dei molti analisti che tengono d'occhio la situazione...
L'IRAQ E' UN GIRO DI PROVA 2/04/2003 Noam Chomsky http://www.disinformazione.it/noamchomsky.htm Rappresenta una nuova e significativa fase. Non è senza precedenti, ma nondimeno ha un valore assai significativo. Dovrebbe essere raffigurato come una sorta di giro di prova. L’Iraq, infatti, è visto come obiettivo estremamente facile e totalmente senza difese...
EX CAPO DELLA CIA DESTINATO A INCARICHI A BAGHDAD aprile 2003 http://www.disinformazione.it/excapocia.htm Rappresenta una nuova e significativa fase. Non è senza precedenti, ma nondimeno ha un valore assai significativo. Dovrebbe essere raffigurato come una sorta di giro di prova. L’Iraq, infatti, è visto come obiettivo estremamente facile e totalmente senza difese...
BLIX: IL NOSTRO LAVORO IRRITAVA GLI AMERICANI 29/03/2003 http://www.disinformazione.it/Hansblix.htm Il capo degli ispettori dell'Onu per il disarmo, Hans Blix sostiene che il lavoro svolto in Iraq nei mesi scorsi "irritava" gli Stati Uniti, che avevano come unico obiettivo quello di pervenire a una risoluzione della Nazioni Unite che legittimasse la guerra al regime di Baghdad...
COSA PUO' FARE IL MONDO SE BUSH ATTACCA L'IRAQ 5/03/2003 http://www.disinformazione.it/unitingforpeace.htm Se gli USA attaccano l'Iraq senza il supporto del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, il mondo sarà impotente per fermarlo? La risposta è no! Con una procedura chiamata "Uniting for Peace" l'Assemblea Generale dell'ONU può chiedere un immediato cessate il fuoco e ritiro...
LE VERE MOTIVAZIONI DELLA GUERRA IN IRAQ marzo 2003 http://www.disinformazione.it/OPEC.htm L'idea ossessiva di Bush su Bagdad si basa su molte ragioni. In altri articoli che ho scritto per YellowTimes.org, feci allusione non tanto alle ovvietà delle ragioni addotte contro l'Iraq, bensì alla guerra di Bush contro l'Europa. Io credo che questa sia la ragione principale della fissazione con l'Iraq...
QUESTA GUERRA E' UNA FOLLIA 15/02/2003 Gino Strada http://www.disinformazione.it/ginostrada2.htm Oggi milioni di persone scenderanno in piazza per dire no a questa guerra. Per esprimere il sentimento più nobile dell'umanità: no alla soppressione di vite umane, no alla trasformazione della vita umana, che cessa di essere un valore, un fine, e diventa solo un mezzo, assoggettato alle ragioni più diverse: l'economia, la politica, il potere...
MANDELA: BUSH E BLAIR PREPARANO L'OLOCAUSTO! 30/01/2003 Nelson Mandela http://www.disinformazione.it/mandela.htm Dura presa di posizione di Nelson Mandela, giovedì, nei confronti di Stati Uniti e Gran Bretagna. Secondo l'ex presidente sudafricano, infatti, George W. Bush e Tony Blair stanno preparando una guerra – quella contro l'Iraq – destinata a trasformarsi in un vero e proprio "olocausto" mondiale...
HAI ABBOCCATO SADDAM! 24/01/2003 John Kleeves http://www.disinformazione.it/haiabboccatosaddam.htm Voglio proprio sperare che Saddam stia scherzando con gli ispettori dell’ONU. Voglio proprio sperare che non sia vero che l’Iraq - come invece giura e stragiura Saddam - si è liberato di tutte le sue armi di distruzione di massa e che ora non possiede più neanche un piccolo proiettile da mortaio...
LA BATTAGLIA PER IL PETROLIO IRACHENO gennaio 2003 http://www.disinformazione.it/petrolioiracheno.htm Come e perché è iniziato l'interesse degli Stati Uniti per l'Irak? Un semplice e fondamentale quesito che, in tutte le innumerevoli ore che i media corporativi dedicano alla diffusione delle menzogne dell'amministrazione Bush e delle falsità sull'Irak, non è quasi mai stato posto...
PERCHE' BUSH ANDRA' ALLA GUERRA PER RISOLLEVARE L'ECONOMIA AMERICANA gennaio 2003 Domenico de Simone http://www.disinformazione.it/bushguerra.htm Ormai è certo che si farà la guerra. Contro l'Iraq, contro l'Iran, contro la Siria o la Libia, contro la Somalia o il Sudan, o contro tutti i paesi musulmani messi assieme, non si sa. Quello che è certo è che gli strateghi del Pentagono e quelli della Casa Bianca messi assieme hanno deciso che l'unico modo per risollevare le sorti dell'economia statunitense è una guerra generalizzata...
IRAQ, IL DISARMANTE DOSSIER DI SCOTT RITTER gennaio 2003 http://www.disinformazione.it/scottritter.htm Passo dopo passo, annuncio dopo annuncio, il mondo sta entrando nell'avventura della guerra all'Iraq che il presidente statunitense George W. Bush e l'alleato-maggiordomo Tony Blair vogliono ad ogni costo. Stavolta non ci sarà nemmeno la bugia della «guerra umanitaria...
www.disinformazione.it/paginairaq.htm
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DOTT SILVIO BERLUSCONI MILANO ATTIVO 625
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DOTT SILVIO BERLUSCONI MILANO ATTIVO 625 Monday, Jun. 07, 2004 at 1:50 AM |
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DOTT SILVIO BERLUSCONI MILANO ATTIVO 625
TUTTI GLI ESPONENTI POLITICI ITALIANI(DALL' ESTREMA DESTRA ULTRA FACISTA AGLI EXTRA PARLAMENTARI COMUNISTI TROTZKYSTI ANARCOIDI E PURE QUELLI DELL'OPUS DEI!SONO DI FATTO ISCRITTI IN QUALCHE GRANDE ORIENTE D'ITALIA;LEGGERE LISTA E POI EVENTUALMENTE RI-CREDERSI!).
... ma siamo davvero tutti sotto controllo occulto di gruppi politici di potere al soldo di organizzazioni MAFIOSE mondialiste .......
SI,HAI LETTO PROPRIO MOLTO,MA MOLTO BENE:BRAVO! ADESSO PERÓ CERCA ANCHE DI leggere bene: presta MOLTA della tua concentrazione!
Membri della loggia P2
TITOLO NOME CITTA' ATTIVO FASCICOLO TEN COL SERGIO ACCIAI FIRENZE IN SONNO 113 DOTT PIERLUIGI ACCORNERO VIARIGI ATTIVO 321 RAG GIACOMO AGNES ROMA ATTIVO 169 DOTT ENRICO AILLAUD ROMA ATTIVO 560 DOTT ALDO ALASIA BUENOS AIRES ATTIVO 150 DOTT GIOACCHINO ALBANESE ROMA ATTIVO 913 DOTT RAFFAELE ALBANO LA SPEZIA ATTIVO 286 CAP AMEDEO ALDEGONDI TORINO ATTIVO 425 TEN COL VITO ALECCI MILANO ATTIVO 789 MAGG GIUSEPPE ALEFFI PISA ATTIVO 762 DOTT ALESSANDRO ALESSANDRINI ROMA ATTIVO 728 AMM ACHILLE ALFANO LIVORNO ATTIVO 450 GEN GIOVANNI ALLAVENA ROMA ATTIVO 505 PROF CANZIO ALLEGRITI TORINO ATTIVO 94 PRINCIPE GIOVANNI ALLIATA DI MONTEREALE ROMA GRANDE ORIENTE 361 DOTT ITALO ALOIA COSENZA ATTIVO 173 SIG BRUNO ALPI ANCONA IN SONNO 426 DOTT ROBERTO AMADI MILANO ATTIVO 364 DOTT ANTONIO AMATO CAGLIARI ATTIVO 807 DOTT WILFRIDO AMBROSINI VERONA IN SONNO 112 AVV WALTER AMENDOLA BRASILE ATTIVO 615 DOTT ARISTIDE ANDREASSI ROMA IN SONNO 170 AVV LORIS ANDREINI MONTECATINI ATTIVO 417 DOTT MARIO ANDREINI VERONA ATTIVO 177 ON CLEMENT ANET BILE' COSTA D'AVORIO ATTIVO 765 DOTT FRANCO ANGELI MONTEVARCHI ATTIVO 153 DOTT ENNIO ANNUNZIATA ROMA ATTIVO 134 PROF FAUSTO ANTONINI ROMA ATTIVO 1 PROF GIULIANO ANTONINI ROMA ATTIVO 2 P E RENZO ANTONUCCI PISA ATTIVO 736 COL PIETRO AQUILINO PERUGIA IN SONNO 358 DOTT GIUSEPPE ARCADI REGGIO CALABRIA ATTIVO 3 DOTT ALDO ARCURI BENEVENTO ATTIVO 4 DOTT ROMOLO ARENA ROMA ATTIVO 848 DOTT GIACOMO ARGENTO ROMA ATTIVO 384 DOTT SERGIO ARGILLA LA SPEZIA ATTIVO 270 ON GIAN ALDO ARNAUD TORINO ATTIVO 726 DOTT CARLO ARNONE ARNONE ATTIVO 393 DOTT FRANCESCO ARONADIO ROMA ATTIVO 944 DOTT RENATO ASCHIERI MILANO ATTIVO 917 DOTT GIUSEPPE ATTINELLI PALERMO ATTIVO 942 ON ANGELO ATZORI ORISTANO ATTIVO 651 AVV ALFREDO AUBERT TORINO IN SONNO 287 COL MARIO AUBERT MILANO IN SONNO 427 SIG ALBERTO AUREGGI ROMA ATTIVO 727 DOTT JOSE' AVILA BRASILE ATTIVO 599 RAG VITTORIO AZZARI ROMA ATTIVO 171 RAG GILBERTO BACCHETTI FIRENZE ATTIVO 834 CAP VASCO BACCI SAN VITO ATTIVO 5 DOTT ENZO BADIOLI ROMA ATTIVO 581 DOTT FRANCESCO BAGGIO VICENZA ATTIVO 732 DOTT URIO BAGNOLI ROMA IN SONNO 6 TEN COL ENRICO BAIANO REGGIO EMILIA IN SONNO 175 SIG PIETRO BALDASSINI FIRENZE ATTIVO 394 CAP GIORGIO BALESTRIERI LIVORNO ATTIVO 907 DOTT GIORGIO BALLARINI FIRENZE ATTIVO 701 ON PASQUALE BANDIERA ROMA ATTIVO 114 DOTT GUIDO BARBARO TORINO ATTIVO 851 DOTT VITO BARBERA LIVORNO MORTO 182 RAG FRANCO BARDUCCI FIRENZE ATTIVO 702 GEN TOMMASO BARILE ROMA IN SONNO 420 DOTT GIOVANNI BARILLA' PALERMO ATTIVO 288 DOTT HIPPOLITO BARREIRO BUENOS AIRES ATTIVO 689 GEO GIOVANNI BARTOLOZZI FIRENZE ATTIVO 705 DOTT FEDERICO BARTTFELD BUENOS AIRES ATTIVO 479 ON ANTONIO BASLINI MILANO ATTIVO 483 DOTT GIUSEPPE BATTISTA ROMA ATTIVO 518 DOT ALBERTO BATTOLLA LA SPEZIA ATTIVO 800 AVV SALVATORE BELLASSAI PALERMO ATTIVO 289 AVV GIROLAMO BELLAVISTA PALERMO MORTO 7 DOTT DANILO BELLEI BOLOGNA ATTIVO 484 ING ENZO BELLEI ROMA IN SONNO 178 DOTT OTTORINO BELLI FIRENZE ATTIVO 229 DOTT MARIO BELLUCCI PERUGIA IN SONNO 174 ON COSTANTINO BELLUSCIO ROMA ATTIVO 540 PROF NELLO BEMPORAD FIRENZE ATTIVO 115 DOTT GIORGIO BENINATO ROMA ATTIVO 563 DOTT SILVIO BERLUSCONI MILANO ATTIVO 625 DOTT DOMENICO BERNARDINI FIRENZE ATTIVO 699 DOTT FRANCESCO BERNASCONI ROMA ATTIVO 155 CAP FR CARLO BERTACCHI ROMA ATTIVO 629 DOT GIUSEPPE BERTASSO TORINO ATTIVO 870 DOTT LUIGI BERTONI ROMA ATTIVO 179 DOTT MARIO BESUSSO ROMA MORTO 180 DOTT LUIS ALBERTO BETTI BUENOS AIRES ATTIVO 481 DOTT LODOVICO BEVILACQUA MILANO ATTIVO 877 DOTT ANGELO BIAGINI FIRENZE ATTIVO 700 ING LIVIO BIAGINI ROMA ATTIVO 529 DOTT CARLO BIAMONTI L'AQUILA IN SONNO 378 AVV GIAN PAOLO BIANCHI FIRENZE ATTIVO 703 DOTT GIORGIO BIANCHI TORINO MORTO 422 AVV GIULIO BIANCHI PISTOIA ATTIVO 183 AVV PIERLUIGI BIANCHINI MORTANI FIRENZE ATTIVO 742 PROF FRANCESCO BIANCOFIORE ROMA ATTIVO 365 ING FRANCO BIDA ROMA ATTIVO 911 P I GIORGIO BIDA NOVARA MORTO 423 DOTT GIORGIO BILLI FIRENZE ATTIVO 548 DOTT MAURIZIO BINA CAGLIARI ATTIVO 819 DOTT LUIGI BINA ROMA ATTIVO 8 AMM GINO BIRINDELLI ROMA ATTIVO 130 DOTT LUIGI BISIGNANI ROMA ATTIVO 203 DOTT GARIBALDO BISSO LIVORNO ATTIVO 773 GEN LUIGI BITTONI FIRENZE ALTRA LOGGIA 116 COL BARTOLO BLASIO ROMA ATTIVO 824 CAP ALESSANDRO BOERIS CLEMEN ROMA ATTIVO 738 PROF GIULIO BOLACCHI CAGLIARI ATTIVO 886 UFF JOSE' BOLSHAW SALLES BRASILE ATTIVO 601 DOTT GIANNI BONAGA TORINO ATTIVO 376 SIG VINCENZO BONAMICI PISTOIA ATTIVO 880 DOTT UGO BONASI ROMA ATTIVO 857 GEOM ANTONIO BONETTI CESENA ATTIVO 366 SIG SANDRO BONI FIRENZE IN SONNO 704 DOTT NICOLO' BORGHESE ROMA ATTIVO 546 AVV FABIO BORZAGA TRENTO ALTRA LOGGIA 424 DOTT ENRIQUE VICTOR BOULLY BUENOS AIRES ATTIVO 691 DOTT OSVALDO BRANA DAKAR ATTIVO 101 GEN ETTORE BRANCATO ROMA ATTIVO 504 DOTT PASQUALE BRANDI BARI ATTIVO 9 AVV AGNELETTO BRANKO TRIESTE ALTRA LOGGIA 291 DOTT CARLOS BRAULIO BRASILE ATTIVO 600 SIG MAURIZIO BRUNI LIVORNO ATTIVO 774 DOTT VITTORIO BRUNI FIRENZE ATTIVO 706 DOTT OTTORINO BRUNO ROMA ATTIVO 103 DOTT PAOLO BRUNO COSENZA ATTIVO 181 GEN WALTER BRUNO ROMA ATTIVO 10 SIG IVAN BRUSCHI AREZZO ATTIVO 395 DOTT ETTORE BRUSCO ROMA ATTIVO 11 SIG RENZO BRUZZONE TORINO ATTIVO 176 DOTT FOSCO BUCCIANTI FIRENZE ATTIVO 638 AVV BRUNETTO BUCCIARELLI DUCCI AREZZO ATTIVO 573 GEN PAOLO BUDUA ROMA ATTIVO 292 AVV GLAUCO BUFFARINI GUIDI ROMA ATTIVO 102 DOTT ROBERTO BUFFETTI ROMA ATTIVO 322 SIG ALDO BUGNONE TORINO ATTIVO 785 DOTT ANTONIO BUONO FORLI' ATTIVO 504 RAG GIANCARLO BUSCARINI ROMA ATTIVO 850 MAGG ANTONIO CACCHIONE FIRENZE ATTIVO 197 CAP CARLO CADORNA ROMA ATTIVO 780 SIG GIORGIO CAGNONI RAVENNA ATTIVO 166 DOTT MARIO CAGNONI RAVENNA ATTIVO 167 SIG PAOLO CAGNONI RAVENNA ATTIVO 168 SIG PAOLO CAIANI MONTECATINI ATTIVO 838 SIG PIERO CAIANI MONTECATINI ATTIVO 676 DOTT SALVATORE CAJOZZO SVEZIA ATTIVO 586 COL ANTONIO CALABRESE BOLOGNA ATTIVO 485 DOTT SILVIO CALDONAZZO ROMA ATTIVO 293 CAP GUIDO CALENDA ROMA ATTIVO 156 DOTT ROBERTO CALVI MILANO ATTIVO 519 DOTT ANTONIO CALVINO BUENOS AIRES ATTIVO 692 DOTT ANTONIO CAMPAGNI PISA ATTIVO 665 DOTT ENNIO CAMPIRONI MILANO ATTIVO 888 DOTT UMBERTO CAMPISI CATANIA ATTIVO 12 MAESTRO PAOLO CANDIGLIOTA ROMA ATTIVO 379 DOTT ANTONIO CANGIANO COSENZA ATTIVO 367 COL ROCCO CANNIZZARO ROMA ATTIVO 200 CAP ANTONIO CANTELLI MESSINA ATTIVO 185 ING FERNANDO CANTINI FIRENZE ATTIVO 836 DOTT ALBERTO CAPANNA ROMA ATTIVO 553 PROF ILVO CAPECCHI PISTOIA SOSPESO 205 DOTT ACHILLE CAPELLI FIRENZE ATTIVO 640 DOTT CARLO CAPOLOZZA ROMA ATTIVO 294 RAG FRANCO CAPONI CIVITANOVA ATTIVO 882 RAG ATTILIO CAPRA MILANO ATTIVO 188 ON GIULIO CARADONNA ROMA ATTIVO 909 PROF LUIGI CARATOZZOLO MESSINA ATTIVO 875 P I ANTONINO CARBONARO CAGLIARI ATTIVO 13 DOTT EUGENIO CARBONE ROMA ATTIVO 493 MAGG ALBERTO CARCHIO LIVORNO ATTIVO 199 DOTT ITALO CARDARELLI ROMA ATTIVO 385 DOTT GIAMPAOLO CARDELLINI ROMA ATTIVO 157 COL ROCCO CARDUCCI ROMA ATTIVO 186 PROF CESARE CARELLA VITERBO ATTIVO 396 ON EGIDIO CARENINI MILANO ATTIVO 551 TEN COL GUIDO CARENZA ROMA ATTIVO 108 ON VINCENZO CAROLLO PALERMO ATTIVO 295 DOTT PIERO PIER CARPI REGGIO EMILIA ATTIVO 14 DOTT VITTORIO CARRIERI LA SPEZIA ATTIVO 878 DOTT GIORGIO CARTA ROMA ATTIVO 397 DOTT ROBERTO CASARUBEA PALERMO IN SONNO 296 DOTT PIETRO CASELLATO TREVISO ATTIVO 15 GEN GIUSEPPE CASERO ROMA ATTIVO 488 SIG REMO CASINI FIRENZE ATTIVO 428 PROF ALESSANDRO CASOTTO PERUGIA ATTIVO 190 DOTT SALVATORE CASSATA MARSALA ATTIVO 903 DOTT CARLO CASTAGNOLI TORINO ATTIVO 876 ING ANTONIO CASTELGRANDE ROMA ATTIVO 956 AVV FRANCESCO CATALANO BARI ATTIVO 16 DOTT GIUSEPPE CATALANO ROMA ATTIVO 17 ING LAICO BRUNO CATTANEO BUENOS AIRES ATTIVO 790 DOTT FILIPPO CAUSARANO ROMA ATTIVO 195 COL SECONDO CAVALLI FIRENZE IN SONNO 429 PROF LUIGI CAVALLINI PISA ATTIVO 861 PROF GIORGIO CAVALLO TORINO ATTIVO 696 DOTT ENRICO CECCARELLI ROMA ATTIVO 189 SIG MARIO CECCHERINI GROSSETO ATTIVO 191 TEN COL LUIGI CECCHETTI ROMA ATTIVO 919 DOTT MARIO CECCHI FIRENZE ATTIVO 649 RAG BRUNO CECCHI FIRENZE ATTIVO 721 DOTT BRUNO CECCHINI FIRENZE ATTIVO 397 AMM MARCELLO CELIO ROMA ATTIVO 815 DOTT MASSIMILIANO CENCELLI ROMA ATTIVO 897 PROF ISIDORO CENTRELLA ROMA ATTIVO 905 COL AMEDEO CENTRONE ROMA ATTIVO 187 DOTT ALBERTO CEREDA ROMA ATTIVO 645 ON GIANNI CERIONI ANCONA ATTIVO 843 DOTT GIOVANNI CERQUETTI ROMA ATTIVO 18 CAP UMBERTO CESARI ROMA ATTIVO 630 GEOM EUGENIO CESARINI ROMA ATTIVO 741 CAP SALVATORE CESARIO UDINE ATTIVO 670 DOTT GABRIELE CETORELLI ROMA ATTIVO 723 ON ALDO CETRULLO PESCARA PASSATO AL G.O.I. 154 DOTT FRANCESCO CETTA ROMA IN SONNO 192 RAG ALESSANDRO CHECCHINI FIRENZE ATTIVO 835 RAG CLAUDIO CHIAIS ROMA ATTIVO 265 DOTT ANTONIO CHIARELLI FIRENZE ALTRA LOGGIA 399 DOTT BRUNETTO CHIARELLI FIRENZE ATTIVO 797 DOTT GIULIO CHIARUGI FIRENZE ATTIVO 400 GEN GIUSEPPE CIANCIULLI BARI ATTIVO 164 ON FABRIZIO CICCHITTO ROMA ATTIVO 945 AMM GIOVANNI CICCOLO LERICI ATTIVO 129 DOTT ITALO CICHERO GENOVA MORTO 204 DOTT BERNARDINO CIFANI ROMA ATTIVO 193 DOTT LUIGI CIMINO CAGLIARI ATTIVO 822 GEOM MARIO CINGOLANI ANCONA ATTIVO 668 SIG MANLIO CIOCCA L'AQUILA ATTIVO 380 DOTT MARIO CIOLINI FIRENZE MORTO 221 SIG MARIO CIOLLI FIRENZE MORTO 430 DOTT VASCO CIONI FIRENZE ATTIVO 431 DOTT ELIO CIOPPA ROMA ATTIVO 658 COL ENZO CIRILLO FIRENZE ATTIVO 352 RAG CARLO CIUFFI FIRENZE ATTIVO 419 DOTT ROBERTO CIUNI ROMA ATTIVO 814 SIG RENATO CIVININI FIRENZE ATTIVO 743 COL ENZO CLIMINTI ROMA IN SONNO 201 COL ENNIO COCCI PISA ATTIVO 576 DOTT JOAQUIN COELHO BRASILE ATTIVO 605 DOTT ANTONIO COLASANTI ROMA ATTIVO 360 DOTT ENRICO COLAVITO VENEZIA ATTIVO 345 RAG GIUSEPPE COLOSIMO LIVORNO ATTIVO 681 DOTT GIUSEPPE COMPAGNO PALERMO ATTIVO 298 MAGG MARINO CONCA ROMA ATTIVO 351 MAGG GIUSEPPE CONSALVO L'AQUILA ATTIVO 381 DOTT ALFONSO COPPOLA ROMA ATTIVO 19 DOTT LORIS CORBI ROMA ATTIVO 562 DOTT FAUSTO CORDIANO BRESCIA ATTIVO 910 COL ANTONIO CORNACCHIA ROMA ATTIVO 871 SIG HEITOR CORREA DE MELLO BRASILE ATTIVO 593 DOTT STEFANO CORRUCCINI PISA ATTIVO 664 DOTT VINCENZO CORSARO ROMA ATTIVO 416 P I CARMELO CORTESE CATANZARO ATTIVO 20 CAP VASC CARLOS ALBERTO CORTI BUENOS AIRES ATTIVO 641 DOTT FRANCESCO COSENTINO ROMA ATTIVO 497 PROF ALFIERO COSTANTINI FIESOLE ATTIVO 512 TEN COL ALESSANDRO COSTANZO ROMA ATTIVO 152 DOTT MAURIZIO COSTANZO ROMA ATTIVO 626 DOTT FRANCESCO CRAVERO MILANO ATTIVO 731 SIG GIOVANNI CRAVERO FOSSANO ATTIVO 140 DOTT GIAMPAOLO CRESCI ROMA ATTIVO 525 DOTT GIOVANNI CRESTI SIENA ATTIVO 521 DOTT FABIO CRIVELLI CAGLIARI ATTIVO 299 DOTT GIUSEPPE RENATO CROCE ROMA ATTIVO 787 DOTT FRANCESCO CRUPI ROMA ATTIVO 300 DOTT GIORGIO CSEPANYI PALERMO ATTIVO 301 ING GIAMPIERO CUNGI BRASILE ATTIVO 184 DOTT LINO CURIALE ANCONA ATTIVO 583 DOTT ANTONINO CUSIMANO PALERMO ATTIVO 302 CAP VASC SERGIO D'AGOSTINO ROMA ATTIVO 131 DOTT ANTONIO D'ALI STAITI TRAPANI ATTIVO 303 GEN ROMOLO DALLA CHIESA ROMA ATTIVO 500 CAP GIUSEPPE D'ALLURA PALERMO ATTIVO 892 DOTT FEDERICO D'AMATO ROMA ATTIVO 554 DOTT ANTONIO D'ANCONA PALERMO ATTIVO 941 ON EMO DANESI LIVORNO ATTIVO 752 DOTT MARIO D'ANGELO VITERBO ATTIVO 763 COL SALVATORE DARGENIO ROMA ATTIVO 209 ING GIOVANNI D'ARMINIO MONFORTE MILANO ATTIVO 936 DOTT LORENZO DAVOLI ROMA ATTIVO 659 AVV SERGIO DE ALMEIDA MARQUES BRASILE ATTIVO 616 DOTT STEFANO DE ANDREIS ROMA ATTIVO 939 DOTT GABRIELE DE ANGELIS ROMA ATTIVO 277 DOTT GUSTAVO DE BAC ROMA ATTIVO 657 DOTT HANS DE BELDER VIENNA ATTIVO 208 MAGG UMBERTO DE BELLIS VENEZIA ATTIVO 304 DOTT SVANDIRO DE BLASIS ROMA ATTIVO 663 RAG ANTONIO DE CAPOA ROMA ATTIVO 21 ON MASSIMO DE CAROLIS MILANO ATTIVO 624 DOTT MATTEO DE CILLIS ROMA ATTIVO 22 SEN DANILO DE' COCCI ROMA ATTIVO 404 DOTT PIETRO DE FEO FIRENZE ATTIVO 432 PROF DOMENICO DE GIORGIO REGGIO CALABRIA ATTIVO 216 SIG DOMENICO DE GIUDICI AREZZO ATTIVO 652 GEOM GIANCARLO DEGL'INNOCENTI FIRENZE ATTIVO 708 DOTT RENZO DE GRANDIS BOLOGNA MORTO 433 TEN COL SERGIO DEIDDA ROMA ATTIVO 215 ON FILIPPO DE JORIO ROMA ATTIVO 511 DOTT GUGLIELMO DE LA PLAZA URUGUAY ATTIVO 589 DOTT CESAR DE LA VEGA ARGENTINA ATTIVO 590 SIG ALESSANDRO DEL BENE FIRENZE ATTIVO 745 GEOM VITTORIO DEL BIANCO FIRENZE ATTIVO 709 COL MARIO DEL BIANCO ROMA ATTIVO 133 RAG GIAMPIERO DEL GAMBA LIVORNO ATTIVO 863 TEN COL MANLIO DEL GAUDIO ROMA ATTIVO 117 SIG PIERLUIGI DEL GUERRA FIRENZE ATTIVO 710 DOTT GIUSEPPE DELL'ACQUA ROMA ATTIVO 305 DOTT MASSIMO DELL'AQUILA BARI ATTIVO 306 TEN COL BRUNO DELLA FAZIA LIVORNO ATTIVO 23 DOTT GIUSEPPE DELL'ONGARO ROMA ATTIVO 739 DOTT PIETRO DE LONGIS GENOVA ATTIVO 768 DOTT JORIO DEL MORO FIRENZE ATTIVO 707 ON FERRUCCIO DE LORENZO NAPOLI ATTIVO 25 DOTT GIUSEPPE DEL PASQUA AREZZO PASSATO AL G.O.I. 353 DOTT PIETRO DEL PIANO LA SPEZIA ATTIVO 212 DOTT MICHELE DEL RE ROMA ATTIVO 661 PROF EDOARDO DEL VECCHIO ROMA ATTIVO 143 MAGG VITTORIO DE MARCO ROMA ATTIVO 890 AVV FULVIANO DE MARI ROMA ATTIVO 24 SIG ROMOLO DE MARTINO FIRENZE ATTIVO 744 DOTT PAOLO DE MICHELIS ROMA MORTO 213 DOTT VINCENZO DE NARDO ROMA ATTIVO 307 ING SALVATORE DENTE ROMA ATTIVO 214 SIG SERGIO DENTI FIRENZE ATTIVO 643 DOTT BONIFACIO DE OLIVEIRA BRASILE ATTIVO 606 DOTT CARLO DE RISIO ROMA ATTIVO 733 COL ANTONIO DE SALVO FIRENZE ATTIVO 194 GEN LUIGI DE SANTIS ROMA ATTIVO 359 DOTT WILLIAM DE SENA BRASILE ATTIVO 603 DOTT ERCOLE DE SIATI TERAMO ATTIVO 308 AVV JORGE DE SOUZA BRASILE ATTIVO 612 SIG DENIS DE STAFANIS BAIARDO TIRRENIA ATTIVO 218 DOTT LEVY DE SUOZA BRASILE ATTIVO 597 DOTT OSVALDO DE TULLIO ROMA ATTIVO 309 SIG VINCENZO DE VITO ROMA ATTIVO 310 DOTT FRANCO DI BELLA MILANO ATTIVO 655 AVV ALBERTO DI CARO BRA ATTIVO 98 TEN COL SERGIO DI DONATO ROMA ATTIVO 158 DOTT LEONARDO DI DONNA ROMA ATTIVO 827 TEN VASC BRUNO DI FABIO ROMA ATTIVO 210 DOTT RODOLFO DI FILIPPO' ROMA ATTIVO 311 PROF GIUSEPPE DI GIOVANNI PALERMO ATTIVO 935 RAG SERGIO DI LALLO FIRENZE ATTIVO 211 GEN SEBASTIANO DI MAURO MILANO ATTIVO 207 DOTT MARIO DIANA ROMA ATTIVO 555 DOTT LUIGI DINA MILANO PASSATO AL G.O.I. 118 DOTT VINCENZO D'ISANTO FIRENZE ATTIVO 777 PROF GIUSEPPE DONATO ROMA ATTIVO 902 SIG MASSIMO DONELLI NAPOLI ATTIVO 921 AVV PEDRO DOS SANTOS BRASILE ATTIVO 611 DOTT DUILIO DOTTORELLI ROMA ATTIVO 434 CAP GIAN CARLO D'OVIDIO ROMA ATTIVO 569 AVV GIOVANNI DRUETTI DI USSEL ROMA ATTIVO 940 DOTT MARIO DUCE CAGLIARI ATTIVO 799 MAR MAURIZIO DURIGON AREZZO ATTIVO 418 ON MARIO EINAUDI ROMA ATTIVO 552 DOTT ANTONIO ESPOSITO ROMA ATTIVO 251 RAG CLAUDIO FABBRI MILANO ATTIVO 132 DOTT GIOVANNI FABBRI ROMA ATTIVO 816 DOTT CARLO FABRICCI TRIESTE ATTIVO 26 DOTT LUIGI FADALTI TREVISO ATTIVO 938 COL NICOLA FALDE ROMA IN SONNO 119 DOTT CARLO FALLA GARETTA CREMONA RESTITUITO TESSERA 96 DOTT GIOVANNI FANELLI ROMA ATTIVO 219 CAP GIOVANNIFANTINI LIVORNO ATTIVO 406 DOTT FRANCESCO FARINA AREZZO ATTIVO 510 SIG MARIO ELPIDIO FATTORI MILANO ATTIVO 755 DOTT TITO FAVI LA SPEZIA ATTIVO 435 GEN ENRICO FAVUZZI ROMA ATTIVO 633 DOTT MARIO ALBERTO FAZIO ROMA ATTIVO 27 TEN COL LUCIANO FEDERICI AREZZO ATTIVO 568 PROF FRANCO FERRACUTI ROMA ATTIVO 849 DOTT RUGGERO FERRARA ROMA ALTRA LOGGIA 28 SIG ALBERTO FERRARESE FIRENZE ATTIVO 746 DOTT ALBERTO FERRARI ROMA ATTIVO 520 DOTT ALDO FERRARI ROMA ATTIVO 891 AVV GIUSEPPE FERRARI ROMA ATTIVO 538 DOTT MARIO FERRARI FIRENZE ATTIVO 401 RAG IVO FERRETTI LIVORNO ATTIVO 29 DOTT ANTONIO FERRI ROMA ATTIVO 729 TEN COL DOMENICO FIAMENGO COSENZA ATTIVO 837 DOTT CIRINO FICHERA CATANIA ATTIVO 312 DOTT WILSON FILOMENO BRASILE ATTIVO 613 DOTT GERARDO FINAURI ARGENTINA ATTIVO 595 DOTT BENIAMINO FINOCCHIARO MOLFETTA ATTIVO 522 DOTT ENNIO FINOCCHIARO L'AQUILA ATTIVO 436 DOTT WALTER FERNANDES FINS ATTIVO 608 DOTT OVIDIO FIORETTI CAGLIARI ATTIVO 873 DOTT PUBLIO FIORI ROMA ATTIVO 646 DOTT RUGGERO FIRRAO ROMA ATTIVO 498 DOTT ALESSANDRO FLORA BARI ATTIVO 30 DOTT FABRIZIO FLUMINI ROMA ATTIVO 784 GEN CARLO FOCE LA SPEZIA ATTIVO 120 DOTT MARCO FOLONARI BRESCIA ATTIVO 927 AMM VITTORIO FORGIONE ROMA ATTIVO 31 ON FRANCO FOSCHI ROMA ATTIVO 680 PROF ARNALDO FOSCHINI ROMA ATTIVO 32 SEN FRANCO FOSSA ROMA ATTIVO 354 SIG MICHELE FOSSA GENOVA ATTIVO 954 DOTT ARTEMIO FRANCHI FIRENZE ATTIVO 402 SIG GIORGIO FRANCHINI FIRENZE ATTIVO 776 CAP LUCIANO FRANCINI PISA ATTIVO 574 DOTT GIANFRANCO FRANCO ROMA ATTIVO 579 DOTT LUIGI FRANCONI ROMA ATTIVO 437 DOTT FRANCESCO FRANZONI TORINO ATTIVO 438 ON AVENTINO FRAU ROMA ATTIVO 533 DOTT LUIS FUGASOT URUGUAY ATTIVO 596 DOTT SEBASTIANO FULCI MESSINA ALTRA LOGGIA 313 DOTT SILVESTRO FURGAS CAGLIARI ATTIVO 798 CAP SILVIO FUSARI LIVORNO ATTIVO 788 DOTT UGO FUXA PALERMO ATTIVO 314 DOTT GIAN PIERO GABOTTO ROMA ATTIVO 928 GEN EDUARDO GALLARDO RINCON MESSICO ATTIVO 610 DOTT SALVATORE GALANTE PALERMO ATTIVO 315 DOTT GIUSEPPE GALLO GENOVA ATTIVO 33 COL SALVATORE GALLO ROMA ATTIVO 933 GEN VITALIANO GAMBAROTTA LIVORNO ATTIVO 225 DOTT ADOLFO GAMBERINI RAVENNA ATTIVO 224 DOTT EDOARDO GASSER TRIESTE ALTRA LOGGIA 316 COMM LICIO GELLI AREZZO ATTIVO 440 DOTT MARIO GENGHINI ROMA ATTIVO 523 DOTT CARMELO GENOESE ZERBI STATI UNITI ATTIVO 159 TEN COL FRANCESCO GENOVESE PISA ATTIVO 860 COL PASQUALINO GENTILE ROMA ATTIVO 357 AMM ANTONINO GERACI ROMA ATTIVO 809 DOTT ROBERTO GERVASO ROMA ATTIVO 622 DOTT ANTONIO JOSE ' GHIRELLI GARCIA ARGENTINA ATTIVO 620 GEOM GIANCARLO GHIRONI LA SPEZIA ATTIVO 879 DOTT GIUSEPPE GIACCHI ROMA ATTIVO 217 DOTT ADO GIACCI RAVENNA ATTIVO 35 PROF GIACOMO GIACOMELLI MASSA ATTIVO 441 SIG ROMANO GIAGNONI FIRENZE ATTIVO 748 DOTT DOMENICO GIALLI ROMA ATTIVO 222 ING MARIO GIANNETTI FIRENZE ATTIVO 712 ING OSVALDO GIANNETTI MASSA ATTIVO 36 GEN ORAZIO GIANNINI ROMA ATTIVO 832 DOTT ORAZIO GIANNONE FIRENZE ATTIVO 650 GR UFF PIERO GIANNOTTI VIAREGGIO ATTIVO 403 PROF GENNARO GIANNUZZI LIVORNO ATTIVO 735 DOTT RENATO GIAQUINTO FIRENZE ATTIVO 711 COL RENATO GIARIZZO ROMA ATTIVO 223 ON ILIO GIASOLLI ROMA ATTIVO 556 RAG RENZO GIBERTI GENOVA ATTIVO 895 PROF LUIGI GIOFFRE' ROMA ATTIVO 883 DOTT TOMMASO GIORGESCHI FIRENZE ATTIVO 747 AVV RAFFAELLO GIORGETTI AREZZO ATTIVO 541 DOTT ANGELO GIOVANELLI ROMA MORTO 317 DOTT GIOVANNI GIRAUDI ATTIVO 442 DOTT VINCENZO GISSI BERGAMO ATTIVO 227 GEN RAFFAELE GIUDICE ROMA ATTIVO 535 CAP GIOVANNI GIUFFRIDA REGGIO EMILIA ATTIVO 561 DOTT EZIO GIUNCHIGLIA TIRRENIA ATTIVO 639 TEN COL UMBERTO GIUNTA REGGIO CALABRIA ATTIVO 904 DOTT MICHELE GIOVANNI GIURATRABOCCHETTA POTENZA ATTIVO 951 SIG VITTORIO GNOCCHINI AREZZO ATTIVO 698 DOTT GHERARDO GNOLI ROMA ATTIVO 318 TEN COL VITTORIO GODANO BOLOGNA ATTIVO 226 DOTT GIORDANO GOGGIOLI FIRENZE ATTIVO 444 DOTT CESARE GOLFARI GALBIATE ATTIVO 817 PROF EGONE GOLIMARI TRIESTE ALTRA LOGGIA 443 COL UMBERTO GRANATI SIENA ATTIVO 248 DOTT OSVALDO GRANDI MASSA ATTIVO 37 DOTT PIETRO PAOLO GRASSI POTENZA ATTIVO 319 GEN GIULIO GRASSINI ROMA ATTIVO 515 DOTT GIANFRANCO GRAZIADEI ROMA ATTIVO 679 GEN GIULIO CESARE GRAZIANI ROMA ATTIVO 503 DOTT GIUSEPPE GRAZIANO PALERMO ATTIVO 320 SIG MARIO GRAZZINI FIRENZE ATTIVO 445 SIG MARIO LUIGI GREGORATTI FIRENZE ATTIVO 858 DOTT FRANCESCO GREGORIO ROMA ATTIVO 803 DOTT ANGELO GRIECO NOVARA ATTIVO 446 DOTT MATTEO GRILLO LIVORNO ATTIVO 439 CAP ERNESTO GROSSI FIRENZE ATTIVO 636 TEN COL SANTO GUCCIARDO SIENA ATTIVO 867 DOTT FERDINANDO GUCCIONE MONROY PAVIA ATTIVO 136 DOTT GIOVANNI GUIDI ROMA ATTIVO 830 DOTT PAOLO GUNGUI CAGLIARI ATTIVO 859 GEN GIUSEPPE GUZZARDI ROMA ATTIVO 694 DOTT EVER HAGGIAG ROMA ATTIVO 137 DOTT JULIO HARATZ BRASILE ATTIVO 604 COL RUBENS IANNUZZI ROMA ATTIVO 138 DOTT GIUSEPPE IMPALLOMENI PALERMO ATTIVO 920 SIG FRANCESCO IMPERATO GENOVA ATTIVO 865 DOTT WALDEMAR INCROCCI TORINO MORTO 97 DOTT ORESTE INNOCENTI MILANO IN SONNO 355 DOTT ANTONIO IOLI TORINO ATTIVO 852 DOTT FRANCESCO IOLI TORINO ATTIVO 572 DOTT CARMELO ISAIA CAGLIARI ATTIVO 38 DOTT LUIGI IVALDI ROMA ATTIVO 230 DOTT JOSE' ISAAC KATZ BUENOS AIRES ATTIVO 688 DOTT GUIDO KESSLER VERONA IN SONNO 39 GEN GIUSEPPE KUNDERFRANCO PALERMO ATTIVO 372 DOTT ADOLFO KUNZ FIRENZE ATTIVO 766 ON SILVANO LABRIOLA ROMA ATTIVO 782 CAP ANTONIO LA BRUNA ROMA ATTIVO 502 DOTT LUCIANO LAFFRANCO PERUGIA IN SONNO 232 DOTT IPPOLITO LA MEDICA ROMA ATTIVO 121 TEN COL MICHELE LA MEDICA FIRENZE ATTIVO 447 COMM REMO LANDINI VERONA ATTIVO 109 DOTT CLAUDIO LANTI ROMA ATTIVO 914 DOTT GIOVANNI LA ROCCA PERUGIA ATTIVO 672 DOTT RAUL ALBERTO LASTIRI ARGENTINA ATTIVO 621 SIG GENNARO GINO LATILLA FIRENZE ATTIVO 41 DOTT ARMANDO LAURI FIRENZE ATTIVO 588 DOTT SILVIO LAURITI ROMA ATTIVO 952 COL FULBERTO LAURO ROMA ATTIVO 542 DOTT PABLO LAVAGETTO BUENOS AIRES ATTIVO 480 CAV LAV MARIO LEBOLE AREZZO ATTIVO 139 DOTT ANTONIO LECCISOTTI ROMA ATTIVO 662 DOTT GIOVANNI LEDDA NUORO ATTIVO 42 COL FEDERICO LENCI BUENOS AIRES ATTIVO 558 AVV VITO LENOCI BARI MORTO 231 SIG LUIGI LENZI PISTOIA SOSPESO 236 AVV LEONARDO LEONARDI ROMA IN SONNO 373 DOTT EMILIO LEONELLI ROMA ATTIVO 448 DOTT VINCENZO LEPORATI TORINO MORTO 324 DOTT ENZO LERARIO FIRENZE ATTIVO 405 DOTT WALTER LEVITUS TRIESTE IN SONNO 325 CAP MATTEO LEX FIRENZE ATTIVO 724 DOTT ANTONINO LI CAUSI ROMA ATTIVO 526 CAP SERAFINO LIBERATI ROMA ATTIVO 389 DOTT VITTORIO LIBERATORE ANCONA ATTIVO 804 ON GAETANO LICCARDO NAPOLI ATTIVO 557 DOTT BRUNO LIPARI ROMA ATTIVO 693 DOTT VINCENZO LIPARI ROMA ATTIVO 326 GEN VITTORIO LIPARI BOLOGNA ATTIVO 449 PROF GIANFRANCO LIZZA ROMA ATTIVO 233 ING GLAUCO LOLLI GHETTI GENOVA ATTIVO 539 MAGG GIOVANNI LONGO ROMA ATTIVO 234 PROF PASQUALE LONGO ALBEROBELLO ATTIVO 165 ON PIETRO LONGO ROMA ATTIVO 926 DOTT GAETANO NINO LONGOBARDI ROMA ATTIVO 368 DOTT COPPEDE' FIRENZE ATTIVO 278 AVV GAETANO LO PASSO MESSINA ATTIVO 43 DOTT ANTONIO LOPES BRASILE ATTIVO 598 DOTT JOSE' LOPEZ REGA ARGENTINA ATTIVO 591 GEN DONATO LO PRETE ROMA ATTIVO 482 COL GIANCARLO LORENZETTI ROMA ATTIVO 44 SIG GIANCARLO LORENZINI ROMA ATTIVO 855 PROF MASSIMO LOSAPPIO SIENA ATTIVO 697 DOTT DOMENICO LO SCHIAVO AUSTRALIA ATTIVO 247 CAP MARIO LOTTA UDINE IN SONNO 377 COL GIUSEPPE LO VECCHIO ROMA ATTIVO 514 AVV ROCCO LO VERDE PALERMO ATTIVO 328 DOTT ALVARO LUCIANI ROMA ATTIVO 329 ING LUCIANO LUCIANI TRIESTE ATTIVO 451 DOTT OTELLO MACCHIONI DI SELA ROMA ATTIVO 45 DOTT GIUSEPPE MACINA AREZZO ATTIVO 868 DOTT LUIGI MADIA MILANO IN SONNO 46 STT VASC FULVIO MAFERA PISA ATTIVO 725 GEN GIANADELIO MALETTI ROMA ATTIVO 499 DOTT FRANCESCO MALFATTI DI MONTETRETTO ROMA ATTIVO 812 PROF GIANCARLO MALTONI FIRENZE ATTIVO 415 ON ENRICO MANCA ROMA ATTIVO 864 COL PIERLUIGI MANCUSO PIACENZA ATTIVO 206 DOTT ANDRE' MANDI ROMA ATTIVO 363 TEN COL ROBERTO MANNIELLO FIRENZE IN SONNO 249 DOTT GIUSEPPE MANNINO PALERMO ATTIVO 452 DOTT DARIO MANZINI FIRENZE ATTIVO 407 CAP FR VITO MARANO LIVORNO ATTIVO 369 GEOM GUGLIELMO MARCACCIO ROMA ATTIVO 160 COL CARLO MARCHI REGGIO EMILIA ATTIVO 241 ARCH ANTONIO MARCHITELLI ROMA ATTIVO 862 SIG MARESCO MARINI FIRENZE ATTIVO 408 DOTT PASQUALE MARINO ROMA ATTIVO 566 ON LUIGI MARIOTTI FIRENZE IN SONNO 489 DOTT RENATO MARNETTO ROMA ATTIVO 677 DOTT GIOVANNI MARRAS CAGLIARI ATTIVO 737 DOTT OSVALDO MARRAS FIRENZE ATTIVO 453 CAP FR MARIANO MARRONE ANCONA ATTIVO 840 SIG FRANCO MARSILI FIRENZE IN SONNO 753 SIG MARIO MARSILI AREZZO IN SONNO 506 DOTT CARLO MARTINO TORINO ATTIVO 252 ON ANSELMO MARTONI MOLINELLA IN SONNO 123 CAP ANTONIO MARTURANO ATTIVO 948 DOTT MASSIMO MASCOLO ROMA ATTIVO 781 DOTT MARCO MASINI ROMA ATTIVO 237 ON RENATO MASSARI MILANO ATTIVO 889 AMM ALDO MASSARINI ROMA ATTIVO 695 DOTT SERGIO MASSENTI PISA ATTIVO 253 GEN EMILIO EDUARDO MASSERA BUENOS AIRES ATTIVO 478 DOTT CARLO MASSIMO FIRENZE ATTIVO 409 PROF PAOLO MATASSA MARCHISOTTO PALERMO ATTIVO 943 DOTT CARLO MAURO ROMA ATTIVO 565 DOTT GIACOMO MAYER ROMA ATTIVO 47 DOTT GIORGIO MAZZANTI ROMA ATTIVO 826 COL ROCCO MAZZEI MILANO MORTO 386 SEN LUIGI MAZZEI ROMA ATTIVO 48 COL GIUSEPPE MAZZOTTA LIVORNO ATTIVO 818 DOTT GIUSEPPE MAZZOTTI ROMA ATTIVO 454 DOTT ROBERTO MEMMO ROMA ATTIVO 564 TEN COL GAETANO MENDOLIA ROMA ATTIVO 550 DOTT GIANNI MERCATALI FIRENZE ATTIVO 778 GEN FRANCESCO MEREU ROMA MORTO 490 DOTT GIORGIO MERLI ROMA IN SONNO 49 CAP PIETRO MERTOLI LIVORNO ATTIVO 734 PROF RENZO MERUSI ROMA ATTIVO 240 DOTT MARCO MESSENI ROMA IN SONNO 50 DOTT ANTONIO MESSINA COSENZA ATTIVO 250 PROF MICHELE MESSINA FIRENZE ATTIVO 414 RAG ELIO MESSURI LA SPEZIA ATTIVO 51 DOTT ROBERTO ROMERO MEZA GENOVA ATTIVO 686 DOTT LEO MICACCHI ROMA ATTIVO 330 GEN VITO MICELI ROMA ATTIVO 491 GEN GIULIANO MICHELI PADOVA ATTIVO 653 DOTT FRANCO MICHELINI TOCCI ROMA IN SONNO 331 RAG ENRICO MICHELOTTI MESSINA ATTIVO 52 COL GIUSEPPE MIDILI ROMA ATTIVO 244 ARCH ALADINO MINCIARONI ROMA ATTIVO 931 COL GIOVANNI MINERVA ROMA ATTIVO 517 AVV SERGIO MINERVINI LIVORNO ATTIVO 513 GEN OSVALDO MINGHELLI ROMA ATTIVO 142 AVV PIETRO MINNINI BARI PASSATO AL G.O.I 456 GEN IGINO MISSORI ROMA ATTIVO 559 GEOM ROBERTO MISURI PISA ATTIVO 962 DOTT ARRIGO MOLINARI GENOVA ATTIVO 767 ON PROF OTTORINO MONACO ROMA ATTIVO 53 CAP GIUSEPPE MONGO FIRENZE ATTIVO 684 ON AMLETO MONSELLATO LECCE ATTIVO 54 COL GIUSEPPE MONTANARO BRESCIA ATTIVO 906 TEN COL ANSELMO MONTEFREDDO PAVIA ATTIVO 246 SIG RIZIERO MONTI RAVENNA ATTIVO 55 DOTT FLAVIO MONTISCI CAGLIARI ATTIVO 823 GEN OTELLO MONTORSI ROMA ATTIVO 144 TEN COL FRANCO MORELLI REGGIO CALABRIA ATTIVO 918 DOTT MARIO MORETTI ROMA ATTIVO 932 CAP CARLO MORI ROMA ATTIVO 841 DOTT GAETANO MORREALE FIRENZE ATTIVO 56 DOTT FLAVIANO MORRI FORLI' ATTIVO 674 DOTT PANFILO MORRONI VENEZIA ATTIVO 239 DOTT PAOLO MOSCA ROMA ATTIVO 813 DOTT FRANCESCO MOSCIARO PALERMO ALTRA LOGGIA 245 COMM BRUNO MOSCONI FIRENZE ATTIVO 392 DOTT GIOVANNI MOTZO CAGLIARI ATTIVO 57 CAP FR ANGELO MURRU SAVONA ATTIVO 58 MAGG FRANCO MURTAS NUORO ATTIVO 930 DOTT ARRIGO MUSIANI SIENA ATTIVO 59 GEN FAUSTO MUSTO BOLZANO ATTIVO 457 COL PIETRO MUSUMECI ROMA ATTIVO 487 DOTT FRANCO NACCI ROMA ATTIVO 759 DOTT PAOLO NANNARONE CORTONA ATTIVO 536 ON VITO NAPOLI ROMA ATTIVO 887 DOTT LUIGI NEBIOLO ROMA ATTIVO 810 ARCH MARIO NEGRI FIRENZE ATTIVO 713 PROF ROSARIO NICOLETTI ROMA ATTIVO 950 TEN COL RENATO NICOLI FIRENZE ATTIVO 455 DOTT EDILIO NICOLINI GENOVA ATTIVO 916 COL DOMENICO NIRO TORINO ATTIVO 458 DOTT GIOVANNI NISTICO' ROMA ATTIVO 675 MAR MAGG ENRICO NOCILLI LIVORNO ATTIVO 923 SIG ALIGHIERO NOSCHESE ROMA MORTO 343 SIG ALBERTO NOSIGLIA LIVORNO ATTIVO 869 COL FRANCO NOVO AREZZO ATTIVO 459 PROF ANGELO NUNZIANTE MESSINA ATTIVO 460 SIG ANTONIO NUNZIATI FIRENZE ATTIVO 885 TEN COL SALVATORE ODDO ROMA ATTIVO 937 PROF GIANLUIGI OGGIONI FIRENZE ATTIVO 637 DOTT LUIGI OLIVA RAPALLO ATTIVO 770 SIG CARLO ONNIS ORISTANO ATTIVO 898 DOTT GIOVANNI ORGANO PADOVA IN SONNO 332 DOTT GIAMPIERO ORSELLO ROMA ATTIVO 60 AVV UMBERTO ORTOLANI ROMA ATTIVO 4 DOTT ANTONIO PACELLA LIVORNO ATTIVO 671 DOTT GIAN CARLO PAGANO TORINO MORTO 202 DOTT ANTONIO PALADINI ROMA IN SONNO 61 DOTT GIOVANNI PALAIA ROMA ATTIVO 792 DOTT CLAUDIO PALAZZO CAGLIARI ATTIVO 821 AVV GIAMPAOLO PALLOTTA FIRENZE ATTIVO 258 DOTT BRUNO PALMIOTTI ROMA ATTIVO 220 GEN GIOVAMBATTISTA PALUMBO FIRENZE ATTIVO 135 ING PASQUALE PALUMBO ROMA IN SONNO 62 COMM COSTANTINO PANARESE TORINO ATTIVO 461 DOTT ROBERTO PANDOLFINI FIRENZE ATTIVO 900 TEN COL GIANCARLO PANELLA MILANO ATTIVO 371 DOTT ANDREA PANNO GENOVA ATTIVO 802 DOTT SERGIO PANZACCHI ROMA ATTIVO 290 COL MARCO PAOLA BOLOGNA ALTRA LOGGIA 462 AVV MARIO PAOLA FIRENZE ATTIVO 257 DOTT ENRICO PAOLETTI FIRENZE ATTIVO 254 PROF IVAN PAPADIA BARI ATTIVO 922 RAG NICOLINO PAPPALEPORE PAGANICA IN SONNO 382 SIG ANGELO PARACUCCHI LA SPEZIA ATTIVO 769 DOTT MAURIZIO PARASASSI ROMA ATTIVO 582 CAP DOTT GIUSEPPE PARATORE AREZZO ATTIVO 845 DOTT ANGELO PARISI PESARO ATTIVO 806 SIG PIERUGGERO PARTINI ROMA ATTIVO 255 DOTT TITO PASQUALIGO TORINO ATTIVO 874 DOTT ANDREA PASQUALIN FIRENZE ATTIVO 683 DOTT BRUNO PASSARELLI ROMA SOSPESO 141 DOTT VITO PASSERO TORINO ATTIVO 63 DOTT FERDINANDO PASTINA LA SPEZIA ATTIVO 801 TEN COL FRANCO PASTORE NUORO ATTIVO 370 CAP GIOVANNI PASTORE TIRRENIA ATTIVO 894 DOTT SALVATORE PASTORE ROMA ATTIVO 960 SIG MARCELLO PASTORELLI LIVORNO ATTIVO 833 DOTT GIOVANNI PATTUMELLI ROMA ATTIVO 64 SIG ALVARO PAZZAGLI FIRENZE PASSATO AL G.O.I. 259 DOTT FRANCO PECO MILANO ATTIVO 110 AVV CARMINE MINO PECORELLI ROMA MORTO 235 ON MARIO PEDINI BRESCIA ATTIVO 570 DOTT VITALIANO PEDUZZI MILANO ATTIVO 111 DOTT DAVIDE PELLEGRINI ROMA ATTIVO 387 DOTT OLIVO PELLI ROMA ATTIVO 107 PROF RENATO PELLIZZER SIENA ATTIVO 682 DOTT WALTER PELOSI ROMA ATTIVO 754 DOTT FRANCESCO PENNACCHIETTI ROMA ATTIVO 65 DOTT CORRADO PENSA ROMA IN SONNO 333 DOTT MAURIZIO PEPE TORINO ATTIVO 263 SIG CLAUDIO PEREZ BARRUNA COSTA RICA ATTIVO 594 DOTT ALDO PERITORE ROMA PASSATO AL G.O.I. 261 DOTT ALBERTO PERNA TORINO ATTIVO 796 DOTT CESARE PERUZZI FIRENZE ATTIVO 716 DOTT CARLO PESARESI FORLI' ATTIVO 172 RAG LAMBERTO PETRI ANCONA ATTIVO 567 CAP GIANFRANCO PETRICCA LIVORNO ATTIVO 627 SIG ANTONIO PETRUCCI FIRENZE ATTIVO 715 ON SERGIO PEZZATI FIRENZE ATTIVO 528 SIG CLAUDIO PICA ROMA IN SONNO 262 ON ROLANDO PICCHIONI TORINO ATTIVO 808 GEN FRANCO PICCHIOTTI ROMA ATTIVO 495 TEN COL ANTONIO PICCIRILLO COMO ATTIVO 264 MAR CAV ROMANO PICCOLOMINI FIRENZE ATTIVO 256 PROF CLAUDIO PIERANGELI SIENA ATTIVO 463 DOTT GIUSEPPE PIERI ROMA ATTIVO 530 SIG ROBERTO PIERI FIRENZE ATTIVO 756 SIG GIOVANNI PIERONI FIRENZE ATTIVO 714 ON GIULIO PIETROSANTI ROMA ATTIVO 66 DOTT MICHELE PIGNATELLI ROMA ATTIVO 334 DOTT WALDIMIRO PINTO BRASILE ATTIVO 602 MAGG FRANCESCO PIROLO ROMA ATTIVO 260 GEN LUIGI PIROZZI ROMA ATTIVO 854 CAP GINO PISANI GENOVA ATTIVO 40 DOTT GIORGIO PISANO CAGLIARI ATTIVO 642 DOTT SERGIO PISCITELLO ROMA ATTIVO 507 DOTT ALBERTO PISTOLESI FIRENZE ATTIVO 749 DOTT GIUSEPPE PIZZETTI FIRENZE MORTO 410 DOTT GIULIO PIZZOCCHERI MILANO ALTRA LOGGIA 242 DOTT MICHELE PIZZULLO ROMA ATTIVO 145 DOTT GIOVAN VINCENZO PLACCO ROMA ATTIVO 947 PROF CARLO POGLAYEN MACERATA ATTIVO 267 DOTT GIUSEPPE PLUCHINO RAGUSA ATTIVO 957 CAP FR GIULIANO POGGI CARACAS ATTIVO 464 CAP FR OSVALDO POGGI PADOVA ALTRA LOGGIA 161 DOTT MARCELLO POGGINI ROMA ATTIVO 388 DOTT DUILIO POGGIOLINI ROMA ATTIVO 961 COL ITALO POGGIOLINI LIVORNO ATTIVO 575 AVV WOLFANGO POLVERELLI ROMA ATTIVO 162 DOTT DOMENICO PONE ROMA ATTIVO 421 PROF LEONELLO PONTI ROMA ATTIVO 660 DOTT SAVERIO PORCARI LI DESTRI CUBA ATTIVO 831 CAP FAUSTO PORCHEDDU ATTIVO 67 CAP ROBERTO PORCHEDDU ATTIVO 68 DOTT PASQUALE PORPORA MILANO ATTIVO 70 DOTT MICHELE PRINCIPE ROMA ATTIVO 829 DOTT MASSIMO PUGLIESE ROMA ATTIVO 266 PROF CLEMENTE PULLE' MESSINA ATTIVO 955 PROF PIETRO PULSONI ROMA ATTIVO 69 CAP GIUSEPPE PUTIGNANO FIRENZE ATTIVO 764 TEN COL GIUSEPPINO QUARTARARO LIVORNO ATTIVO 577 AMM GIOVANNI JUAN QUESTA ARGENTINA ATTIVO 617 DOTT DOMENICO RABINO MODENA ATTIVO 825 DOTT GIORGIO RAMELLA GENOVA ATTIVO 771 PROF VINCENZO RANDI RAVENNA MORTO 71 DOTT GIACOMO RANDON ROMA ATTIVO 146 SIG BRUNO RANIERI ROMA MORTO 465 DOTT DOMENICO RASPINI RAVENNA ATTIVO 72 GEN OSVALDO RASTELL BOLOGNA ATTIVO 105 MAESTRO GIULIO RAZZI ROMA MORTO 466 DOTT ANGELO REGA ROMA ATTIVO 73 CAP ALDO RENAI FIRENZE ATTIVO 268 AVV LUCIO RICCARDI BARI ATTIVO 74 AVV EMILIO RICCARDI TORINO MORTO 95 DOTT GIUSEPPE RICCI VITERBO ATTIVO 467 GEN GIOVANNI RIFFERO TORINO ATTIVO 486 DOTT RENATO RIGHI FIRENZE ATTIVO 122 DOTT GIOVANNI RIZZI VERONA ATTIVO 760 DOTT ANGELO RIZZOLI MILANO ATTIVO 532 COL VINCENZO RIZZUTI ROMA ATTIVO 811 DOTT ENRICO ROCCA CAGLIARI ATTIVO 884 COL FAUSTO RODINO' OSTIA ATTIVO 269 SIG CARLO ROLLA GENOVA ATTIVO 881 DOTT FRANCESCO ROMANELLI ROMA ATTIVO 75 DOTT OVIDIO ROMANELLI ROMA ATTIVO 335 TEN COL ANTONIO ROMANO ROMA ATTIVO 549 DOTT WILLIAM ROSATI GENOVA ATTIVO 673 CAP ANDREA ROSELLI POTENZA ATTIVO 585 GEN ROBERTO ROSELLI ROMA ATTIVO 99 PROF EDMONDO ROSSI ROMA ATTIVO 805 DOTT GIORGIO ROSSI MILANO ATTIVO 323 SIG MARIO ROSSI FROSINONE ATTIVO 730 DOTT BRUNO ROZERA ROMA PASSATO AL G.O.I. 76 ING MARIO RUBINO PALERMO ATTIVO 336 DOTT CARLO RUFFO DELLA SCALETTA FIRENZE ATTIVO 717 DOTT FELICE RUGGIERO ROMA ATTIVO 847 DOTT DOMENICO RUSSO LA SPEZIA ATTIVO 846 DOTT FRANCESCO RUSSO AGRIGENTO ATTIVO 196 CAP GUIDO RUTA STATI UNITI ATTIVO 628 DOTT CLAUDIO SABATINI ROMA ATTIVO 783 TEN COL GIANFRANCO SABATINI AOSTA ATTIVO 953 DOTT ELIO SACCHETTO ROMA ATTIVO 634 ARCH AMBROGIO SALA TORINO ATTIVO 228 MAGG MARIO SALACONE ROMA ATTIVO 163 ING SIMONPIETRO SALINI ROMA IN SONNO 531 DOTT FRANCESCO SALOMONE ROMA ATTIVO 678 ARCH FRANCESCO SANGUINETTI ROMA MORTO 337 SIG ERMIDO SANTI GENOVA ATTIVO 772 GEOM FERRUCCIO SANTINI ROMA ATTIVO 775 DOTT MARIO SANTORO BOLOGNA ATTIVO 77 GEN GIUSEPPE SANTOVITO ROMA ATTIVO 527 DOTT ROBERTO SARRACINO L'AQUILA ATTIVO 383 GEOM STEFANO SASSOROSSI FIRENZE ATTIVO 719 CAV CARLO SATIRA REGGIO CALABRIA ATTIVO 78 DOTT VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA GINEVRA ATTIVO 516 DOTT VITTORIO SBARBARO ROMA ATTIVO 934 DOTT FRANCESCO SCALABRINO MESSINA MORTO 469 DOTT LEONARDO SCALI ROMA ATTIVO 958 TEN COL PASQUALE SCARANO ORISTANO ATTIVO 839 TEN COL MICHELE SCHETTINO TORINO ATTIVO 761 DOTT DARCY SCHETTINO ROCHA BRASILE ATTIVO 607 SIG ALDO SCHIASSI BOLOGNA ATTIVO 924 AVV GIULIO SCHILLER PADOVA ATTIVO 654 TEN COL MARIO SCIALDONE FIRENZE ATTIVO 147 DOTT SANTO SCIARRONE MILANO ATTIVO 635 GEN SALVATORE SCIBETTA ROMA ATTIVO 124 COL DOMENICO SCOPPIO ROMA ATTIVO 274 ING ALBERTO SCRIBANI PARIGI ATTIVO 198 ON LORIS SCRICCIOLO CHIUSI ATTIVO 125 DOTT PIERO SCRICCIOLO AREZZO PASSATO AL G.O.I. 149 PROF ALBINO SECCHI FIRENZE ATTIVO 411 DOTT GUSTAVO SELVA ROMA ATTIVO 623 DOTT MARIO SEMPRINI ROMA ATTIVO 544 DOTT PASQUALE SETARI PADOVA ATTIVO 106 ING LUCIEN SICOURI GENOVA ATTIVO 580 DOTT ELIO SIGGIA ROMA ATTIVO 656 TEN VASC GIUSEPPE SILANOS ROMA ATTIVO 271 DOTT ENRICO SILVIO GENOVA ATTIVO 338 PROF AUGUSTO SINAGRA ROMA ATTIVO 946 AVV MICHELE SINDONA ATTIVO 501 MAGG GIOVANNI SINI LIVORNO ATTIVO 578 DOTT RAFFAELE SINISI AREZZO ATTIVO 297 GEN GIUSEPPE SIRACUSANO ROMA ATTIVO 496 DOTT FIORELLO SODI FIRENZE ATTIVO 34 DOTT EDGARDO SOGNO DEL VALLINO TORINO ATTIVO 786 SIG UGO SOLDANI DOTT ANGELO RAFFAELE SOLDANO ROMA ATTIVO 272 DOTT GEROLAMO SOMMO AOSTA ATTIVO 912 DOTT GIROLAMO SORRENTI ROMA ATTIVO 339 DOTT FRANCO SORRENTINO CAGLIARI ATTIVO 79 TEN COL LINO SOVDAT FIRENZE ATTIVO 471 GEN PIETRO SPACCAMONTI ROMA ATTIVO 472 DOTT ETTORE SPAGLIARDI AOSTA ATTIVO 915 DOTT CARMELO SPAGNUOLO ROMA IN SONNO 545 DOTT PIERO SPALLUTO MILANO ATTIVO 872 DOTT PAOLO SPARAGANA LOSANNA ATTIVO 537 DOTT ALDO SPINELLI MILANO IN SONNO 80 ON GAETANO STAMMATI ROMA ATTIVO 543 DOTT ANTONIO STANZIONE FORLI' ATTIVO 793 TEN COL STELLA FIRENZE ATTIVO 722 DOTT DOMENICO STELLINI TREVISO IN SONNO 81 MAGG MARCELLO STELLINI ROMA ATTIVO 273 DOTT GIORGIO STERNINI VENEZIA ATTIVO 82 DOTT GIORGIO FLORIO STILLI FIRENZE ATTIVO 648 DOTT RANDOLPH K. STONE LOS ANGELES ATTIVO 899 DOTT BRUNO STRAPPA ANCONA ATTIVO 584 CAP DOTT GIUSEPPE STRATI REGGIO CALABRIA ATTIVO 959 DOTT FRANCESCO STURZO PALERMO ATTIVO 340 GEN CARLOS SUAREZ MASON ARGENTINA ATTIVO 609 DOTT GIUSEPPE SZALL MILANO ATTIVO 524 SIG LEANDRO TACCONI ROMA ATTIVO 632 CAP EZIO TALONE NAPOLI ATTIVO 276 ING GENNARO TAMPONE FIRENZE ATTIVO 750 DOTT VITTORIO TANASSI ROMA ATTIVO 473 MAGG GIACOMO TARSI ROMA ATTIVO 151 AVV PAOLO TARTAGLIA ROMA ATTIVO 842 DOTT BRUNO TASSAN DIN MILANO ATTIVO 534 SIG GIOVANNI TASSITANO PISA ATTIVO 925 DOTT ELIJAK TAYLOR LIBERIA ATTIVO 619 DOTT ALBERTO TEARDO ALBISSOLA ATTIVO 341 DOTT MARIO TEDESCHI ROMA ATTIVO 853 ON EMANUELE TERRANA ROMA MORTO 356 CAP CORRADO TERRANOVA TARANTO ATTIVO 83 PROF CARLO TERZOLO TORINO MORTO 342 GEN GUIDO TESI FIRENZE IN SONNO 587 SIG AUGUSTO TIBALDI ROMA SOSPESO 100 DOTT MARIO TILGHER ROMA PASSATO AL G.O.I. 84 DOTT ALESSANDRO TIZZANI TORINO ATTIVO 795 COL MARIO TOGNAZZI FIRENZE MORTO 412 DOTT WILLIAM TOLBERT LIBERIA MORTO 618 DOTT EMANUELE TOMASINO PALERMO ATTIVO 669 SIG OSVALDO TONINI BRASILE ATTIVO 614 AMM GIOVANNI TORRISI ROMA ATTIVO 631 CAP MENOTTI TORTORA FIRENZE ATTIVO 275 SIG SILVANO TOSI AREZZO ATTIVO 477 SIG MASSIMO TOSTI ROMA ATTIVO 929 DOTT GAETANO TRAPANI MILANO ATTIVO 779 TEN COL MARIO TRAVERSA BRINDISI ATTIVO 758 DOTT ROBERTO TREBBI TIRRENIA ATTIVO 685 PROF FABRIZIO TRECCA TRIFONE ROMA ATTIVO 327 COMM LORENZO TRICERRI TORINO IN SONNO 85 CAV AURELIO TRIPEPI REGGIO CALABRIA MORTO 474 COL GIUSEPPE TRISOLINI ROMA MORTO 547 AVV FRANCESCO TROCCOLI BARI ATTIVO 86 DOTT FRANCESCO TROIS CAGLIARI ATTIVO 820 TEN COL DOMENICO TUMINELLO PERUGIA ATTIVO 148 GEN MAURO TURINI ROMA ATTIVO 740 DOTT VINCENZO TUSA PALERMO ATTIVO 344 COM PAOLO UBERTI ROMA ATTIVO 280 DOTT ASDRUBALE UGOLINI FIRENZE ATTIVO 413 GEOM MAURO UGOLINI FIRENZE ATTIVO 720 TEN COL GIACOMO UNGANIA ROMA ATTIVO 901 PROF ANTONIO URBANO CATANIA ATTIVO 279 TEN COL OTTAVIO URCIUOLO FIRENZE ATTIVO 126 DOTT FERNANDES WILSON DE VALLE BUENOS AIRES ATTIVO 687 DOTT SALVATORE VAGNONI ROMA ATTIVO 468 AVV MARIO VALENTI AREZZO MORTO 644 DOTT ROBERTO VALENZA ROMA ATTIVO 757 DOTT VINCENZO VALENZA ROMA ATTIVO 243 GEN ENZO VALLATI ROMA ATTIVO 508 DOTT CESARE VALOBRA MILANO IN SONNO 87 DOTT GIANCARLO ELIA VALORI ROMA ESPULSO 283 PROF WALTER VANNELLI ROMA ATTIVO 88 PROF CESARE VANNOCCI LIVORNO ATTIVO 89 DOTT GIUSEPPE VARCHI TRAPANI ATTIVO 908 GEN DANTE VENTURI PALERMO MORTO 346 DOTT ALDO VESTRI GENOVA ATTIVO 90 DOTT GIOVANNI VIARENGO TORINO ATTIVO 91 CAP MASSIMO VICARD ROMA ATTIVO 866 COL MARIO POMPEO VICINI ROMA ATTIVO 127 COL ANTONIO VIEZZER ROMA ATTIVO 509 DOTT ALBERTO VIGNES ARGENTINA MORTO 592 DOTT LUIGI NELLO VILLA TORINO ATTIVO 374 DOTT VINCENZO VILLATA ROMA ATTIVO 391 DOTT MARIA JOSE' VILLONE BUENOS AIRES ATTIVO 690 AVV ENRICO VINCI ROMA ATTIVO 282 DOTT FRANCESCO VIOLA TORINO ATTIVO 375 MAGG ENRICO VIOLANTE LIVORNO ATTIVO 284 DOTT FERDINANDO VISCIANI FIRENZE MORTO 281 DOTT ANNIBALE VISCOMI MONTECATINI ATTIVO 647 SIG ROBERTO VISCONTI FIRENZE ATTIVO 751 DOTT ANGELO VISOCCHI ROMA ATTIVO 791 DOTT GAETANO VITA ROMA ATTIVO 390 DOTT FABIO VITALI TORINO IN SONNO 347 DOTT VINCENZO VITALI SIENA ATTIVO 348 AVV MARIO VITELLIO ROMA ATTIVO 666 GEN AMBROGIO VIVIANI NOVARA ATTIVO 828 AVV CARLO VOCCIA ROMA ATTIVO 667 AVV GAETANO VULLO MILANO ATTIVO 856 DOTT MARIO ZACCAGNINI ROMA ATTIVO 92 CAP MAURIZIO ZAFFINO LA SPEZIA ATTIVO 285 DOTT LEONIDA ZANARIA MILANO ATTIVO 896 DOTT MARIO ZANELLA ROMA ATTIVO 476 DOTT LELIO ZAPPALA' ROMA ATTIVO 475 ING LUCIO ZAPPULLA PALERMO ATTIVO 349 DOTT ALDO ZECCA ROMA ATTIVO 350 DOTT SERGIO ZERBINI MODENA ATTIVO 93 DOTT GIORGIO ZICARI ROMA ATTIVO 844 DOTT ALFREDO ZIPARI ROMA ATTIVO 470 PROF AMONASRO ZOCCHI ROMA ATTIVO 571 SIG ELIE ZOCHEIB MODENA ATTIVO 893 ON MICHELE ZUCCALA' ROMA ATTIVO 492 COMM ANTONIO ZUCCHI AREZZO ATTIVO 128 DOTT PAOLO ZUCCHINI ROMA ATTIVO COM PAOLO UBERTI ROMAATTIVO 280 DOTT ASDRUBALE UGOLINI FIRENZE ATTIVO 413 GEOM MAURO UGOLINI FIRENZE ATTIVO 720 TEN COL GIACOMO UNGANIA ROMA ATTIVO 901 PROF ANTONIO URBANO CATANIA ATTIVO 279 TEN COL OTTAVIO URCIUOLO FIRENZE ATTIVO 126 DOTT FERNANDES WILSON DE VALLE BUENOS AIRES ATTIVO 687 DOTT SALVATORE VAGNONI ROMA ATTIVO 468 AVV MARIO VALENTI AREZZO MORTO 644 DOTT ROBERTO VALENZA ROMA ATTIVO 757 DOTT VINCENZO VALENZA ROMA ATTIVO 243 GEN ENZO VALLATI ROMA ATTIVO 508 DOTT CESARE VALOBRA MILANO IN SONNO 87 DOTT GIANCARLO ELIA VALORI ROMA ESPULSO 283 PROF WALTER VANNELLI ROMA ATTIVO 88 PROF CESARE VANNOCCI LIVORNO ATTIVO 89 DOTT GIUSEPPE VARCHI TRAPANI ATTIVO 908 GEN DANTE VENTURI PALERMO MORTO 346 DOTT ALDO VESTRI GENOVA ATTIVO 90 DOTT GIOVANNI VIARENGO TORINO ATTIVO 91 CAP MASSIMO VICARD ROMA ATTIVO 866 COL MARIO POMPEO VICINI ROMA ATTIVO 127 COL ANTONIO VIEZZER ROMA ATTIVO 509 DOTT ALBERTO VIGNES ARGENTINA MORTO 592 DOTT LUIGI NELLO VILLA TORINO ATTIVO 374 DOTT VINCENZO VILLATA ROMA ATTIVO 391 DOTT MARIA JOSE' VILLONE BUENOS AIRES ATTIVO 690 AVV ENRICO VINCI ROMA ATTIVO 282 DOTT FRANCESCO VIOLA TORINO ATTIVO 375 MAGG ENRICO VIOLANTE LIVORNO ATTIVO 284 DOTT FERDINANDO VISCIANI FIRENZE MORTO 281 DOTT ANNIBALE VISCOMI MONTECATINI ATTIVO 647 SIG ROBERTO VISCONTI FIRENZE ATTIVO 751 DOTT ANGELO VISOCCHI ROMA ATTIVO 791 DOTT GAETANO VITA ROMA ATTIVO 390 DOTT FABIO VITALI TORINO IN SONNO 347 DOTT VINCENZO VITALI SIENA ATTIVO 348 AVV MARIO VITELLIO ROMA ATTIVO 666 GEN AMBROGIO VIVIANI NOVARA ATTIVO 828 AVV CARLO VOCCIA ROMA ATTIVO 667 AVV GAETANO VULLO MILANO ATTIVO 856 DOTT MARIO ZACCAGNINI ROMA ATTIVO 92 CAP MAURIZIO ZAFFINO LA SPEZIA ATTIVO 285 DOTT LEONIDA ZANARIA MILANO ATTIVO 896 DOTT MARIO ZANELLA ROMA ATTIVO 476 DOTT LELIO ZAPPALA' ROMA ATTIVO 475 ING LUCIO ZAPPULLA PALERMO ATTIVO 349 DOTT ALDO ZECCA ROMA ATTIVO 350 DOTT SERGIO ZERBINI MODENA ATTIVO 93 DOTT GIORGIO ZICARI ROMA ATTIVO 844 DOTT ALFREDO ZIPARI ROMA ATTIVO 470 PROF AMONASRO ZOCCHI ROMA ATTIVO 571 SIG ELIE ZOCHEIB MODENA ATTIVO 893 ON MICHELE ZUCCALA' ROMA ATTIVO 492 COMM ANTONIO ZUCCHI AREZZO ATTIVO 128 DOTT PAOLO ZUCCHINI ROMA ATTIVO
http://www.italy.indymedia.org/news/2002/10/92831_comment.php#92842
italy.indymedia.org/news/2004/05/544680_comment.php#562090
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satanismo,P2,magia nera,occultismo in vaticano?
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x Child Monday, Jun. 07, 2004 at 1:53 AM |
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http://italy.indymedia.org/news/2003/05/286153_comment.php#286435
Leggi questo e poi mi dirai,mi saprai dire se ancora ti potrá sembrare incredibbile che un papa possa crepare! Colpa del suo avverso karma ?
Emanuela Orlandi è scomparsa il 22 giugno 1983 dopo le 19.00. Figlia di Ercole Orlandi, un dipendente del Vaticano, al momento della scomparsa Emanuela aveva 15 anni, frequentava il liceo scientifico e, nel pomeriggio, la scuola di musica Ludovico Da Victoria in Piazza santa Apollinare. Il pomeriggio del 22 giugno Emanuela arrivò a lezione di flauto in ritardo; un ritardo spiegato in seguito, alle ore 19, con una telefonata alla sorella, nella quale Emanuela riferisce di aver ricevuto un'offerta di lavoro da un rappresentante della ditta di cosmetici Avon per promuovere i prodotti in occasione di una sfilata. La sorella le suggerisce di parlarne con i genitori prima di prendere qualsiasi decisione in merito. Emanuela avrebbe incontrato il sedicente rappresentante poco prima di recarsi alla lezione di musica. Al termine della lezione Emanuela si confida della questione anche con l'amica Raffaella Monzi, che si congeda da Emanuela alla fermata dell'autobus, lasciandola con una ragazza sconosciuta e mai in seguito identificata. Qualcuno l'avrebbe poi vista salire su una grossa auto scura. Da questo momento in Emanuela si perdono le tracce. I familiari lanciano subito appelli sui giornali. La città viene tappezzata dai manifesti con le foto di Emanuela. Comincia così un mistero che coinvolgerà anche il Vaticano e che è rimasto tuttora senza soluzione.
Il 14 maggio 2001, padre Giovanni Ranieri Lucci, il parroco della chiesa di San Gregorio VII a Roma, ha ritrovato nel confessionale un teschio chiuso in due buste; tra la prima e la seconda busta c'era un santino di Padre Pio. Il parroco, convinto che si trattasse di un macabro scherzo, si è rivolto comunque ai carabinieri. Si trattava di un teschio piccolo, privo della mandibola, con i denti dell'arcata superiore mancanti. Il teschio, con ogni probabilità, era stato lasciato nella chiesa il giorno prima, il 13 maggio. Proprio quel giorno, a poche decine di metri, in piazza San Pietro, il Papa stava parlando alla folla di fedeli dell'attentato avvenuto esattamente vent'anni prima. Una semplice coincidenza o un segnale? Probabilmente un messaggio inviato a chi sa interpretare il linguaggio dei simboli nella vicenda che da vent'anni vede protagonista il Papa. Il primo simbolo è nella data: il 13 maggio 1917 è il giorno dell'apparizione di Fatima. In uno dei segreti di Fatima c'è la visione del vescovo vestito di bianco colpito a morte in una grande piazza. Chi ha ordinato l'attentato contro Carol Wojtyla - un Papa particolarmente devoto alla Madonna - proprio il 13 maggio 1981 doveva conoscere molto bene questi simboli. Il rapimento di Emanuela Orlandi, unica cittadina minorenne del Vaticano, è stata probabilmente la più potente arma di ricatto che ignoti interlocutori potessero mettere in campo contro il Papa. Quello di Emanuela diventò presto un caso internazionale: messaggi, rivendicazioni e segnali lasciati soprattutto all'interno di diverse chiese romane, collegavano la vicenda al Papa e al suo attentatore. E ora c'è chi pensa che quel teschio ritrovato a San Gregorio potrebbe essere proprio quello della ragazza scomparsa diciotto anni fa, la cui abitazione, tra l'altro, si trova a poche decine di metri dalla chiesa.
Gli studi effettuati dal professor Francesco Bruno, criminologo, sulla vicenda Orlandi, portano a conclusioni allarmanti: "Penso che la ragazza sia morta allora - spiega il professore -. Quelli che sono arrivati al punto di rapirla, non hanno avuto certo alcuno scrupolo ad ucciderla. Non potevano rischiare di avere un testimone così importante e pericoloso. Non l'hanno rapita per avere in cambio dei soldi, ma per realizzare un ricatto morale potentissimo. Quasi tutti quelli che hanno agito in questa spedizione, sono poi morti, uccisi a loro volta: non potevano restare testimoni".
Dalla prima perizia effettuata sul cranio, viste le piccole dimensioni, si è supposto che potrebbe essere quello di una ragazza, forse morta quindici o venti anni fa. "Una data compatibile con l'eventuale morte di Emanuela - spiega Bruno -; il teschio sarebbe rimasto sepolto nella terra durante questi anni. I denti potrebbero essere stati estratti quando la ragazza era ancora in vita, o successivamente, nell'intento di non rendere possibile il suo riconoscimento. Il teschio potrebbe aver subìto dei colpi che forse hanno tramortito la vittima. Si tratta sicuramente di un corpo di reato: quella persona non è morta naturalmente". Da un primo tentativo di comparazione tra la foto del teschio e quella del viso di Emanuela Orlandi risulterebbe una straordinaria coincidenza di caratteristiche. E' stato disposto l'esame del Dna e i genitori della giovane scomparsa, anche se sono convinti che non si tratti di loro figlia, si sono resi disponibili alla comparazione.
"Il teschio è stato scelto con attenzione - aggiunge il professore -: perché o si tratta di quello di Emanuela, oppure deve ricordarlo. Dietro a un'operazione apparentemente semplice c'è un'organizzazione complessa, di servizi segreti capaci di svolgere azioni come questa, con modalità che lasciano dei dubbi per sempre".
Una vicenda dunque volutamente ambigua: si è trattato di un macabro scherzo - come pensa padre Giovanni - o di un segnale molto serio?
http://www.chilhavisto.rai.it/CLV/Misteri/2001-2002/OrlandiE.htm
http://italy.indymedia.org/news/2002/12/132442.php
Opus Dei/La nomenklatura in Italia Visto nel sito http://www.informationguerrilla.org
A cura del sito http://www.lavocedellacampania.it
In margine a fasti & polemiche per la consacrazione di Escrivà, la Voce porta alla luce gli scenari di un'Italia parallela, con gli opusdeisti nazionali che da tempo estendono la loro presenza dalle sfere vaticane a quelle delle massime istituzioni nel Paese. Ricostruiamo per la prima volta l'attuale organigramma di vertice, pubblicando anche nomi e cognomi di frequentatori, simpatizzanti, ex alunni eccellenti, assidui convegnisti & dintorni. A cominciare da insospettabili vip di casa Ulivo. DI RITA PENNAROLA .
Prove generali di franchismo in Italia. A lanciare l'allarme giusto due anni fa era stata Filorosso, associazione antirazzista veronese collegata col gruppo nazionale di Peacelink. Una grande manifestazione contro l'integralismo cattolico alla base di violenze e razzismo: era questa la proposta di Filorosso, che denunciava apertamente la presenza di un "laboratorio avanzato delle destre", per mettere a punto le strategie del "nuovo blocco di consenso che va dalla Lega a Forza Italia, da Alleanza Nazionale a Forza Nuova fino agli integralisti cattolici". "Vogliamo dire con fermezza che oggi nella nostra città - aggiungevano i pacifisti - il fascismo è cosa reale e che a questa educazione al razzismo non sono estranee neppure le alte gerarchie ecclesiastiche, legate ai potentati dell'Opus Dei, che a Verona controlla la maggior parte dell'economia". Un modello "esportabile in breve tempo anche al di fuori del nostro territorio". A maggio 2001 quello stesso blocco di potere avrebbe trionfato alle politiche in Italia. A ottobre 2002 il fondatore dell'Opus Dei Josemaria Escrivà de Balaguer, amico e consigliere del dittatore fascista Francisco Franco, viene proclamato santo. Quanto ha contato e quanto conta oggi la corazzata religiosa di origine spagnola negli assetti di potere del Paese? Ma, soprattutto, fino a che punto arriva la sua trasversalità? Fanno ancora rumore, ad esempio, gli strali lanciati su Massimo D'Alema nelle scorse settimane per la sua partecipazione ufficiale alla santificazione di Escrivà in piazza San Pietro. Una presenza duramente stigmatizzata da Gianni Vattimo e Paolo Flores d'Arcais, e ancor più dallo scrittore Antonio Tabucchi, il quale ricorda in un articolo sul Paìs che proprio quest'anno nelle Asturie sono ricominciate le ricerche delle fosse comuni in cui giacciono i resti di oltre trentamila dissidenti franchisti. E che D'Alema "non poteva non sapere". Quella del lider maximo, comunque, è stata una partecipazione tutt'altro che occasionale. L'8 gennaio di quest'anno, infatti, ai festeggiamenti per il centenario dalla nascita del neosanto erano in prima fila pezzi da novanta dell'opposizione come Francesco Rutelli e Cesare Salvi. Con loro, il presidente Rai Antonio Baldassarre, l'opusdeista 'confesso' Alberto Michelini, e poi Rocco Buttiglione, Giulio Andreotti, Alfredo Mantovano e il leader della Cisl Savino Pezzotta, tutti habitué di analoghi appuntamenti. Niente di nuovo sotto il sole, comunque, per la famiglia Rutelli, dal momento che il 21 novembre del 2000 - in pieno clima preelettorale - Barbara Palombelli aveva tenuto banco all'Università Santa Croce dell'Opus Dei, nella capitale, per la presentazione del libro di Marta Brancatisano Il Vangelo spiegato a mio figlio. Nessun problema, visto che lo stesso leader della Margherita aveva partecipato all' inaugurazione in pompa magna di un colosso universitario dell'Opus alle porte di Roma nel giugno dello stesso anno, quando era ancora sindaco della capitale. MAI DIRE RUI Fondata nel 1928 a Madrid da monsignor Escrivà ed assurta a prelatura personale (vale a dire che risponde esclusivamente a Giovanni Paolo II) nel 1982, l'Opus Dei rappresenta la più potente multinazionale dell'educazione religiosa e fattura - secondo stime della stampa cattolica dissidente - non meno di 30 milioni di dollari al mese. Lungo l'asse Spagna-Italia si muove la teoria occulta (sui nomi degli iscritti vige la consegna rigida del segreto) dei circa 84 mila aderenti all'Opus, ripercorrendo così il cammino del fondatore, che dal 1946 si era trasferito nella capitale italiana fino alla morte, avvenuta nel 1975. Suo successore nell'imponente sede pariolina di Palazzo Tevere, in viale Bruno Buozzi, era stato monsignor Alvarez del Portillo, scomparso nel '94, cui è succeduto l'attuale prelato Javier Echevarria, 70 anni, madrileno, grande protagonista delle celebrazioni del 6 ottobre scorso per la santificazione di Escrivà. E al gemellaggio tra le due nazioni si deve anche la presenza costante accanto al pontefice, in qualità di portavoce vaticano, del leader opusdeista spagnolo Joaquin Navarro Valls, ex torero, ex medico, poi giornalista, attraverso cui filtra qualsiasi notizia in arrivo dalla Santa Sede. Autentico business core dell'Opus è la Fondazione Rui (Residenze Universitarie Internazionali), con le numerose ramificazioni imprenditoriali ad essa connesse nei cinque continenti (dal Faes, la potente associazione di genitori cattolici che gestisce ovunque scuole private per fanciulle, fino ad Elis e Safi, cui fanno capo centinaia di istituti di formazione professionale riconosciuti dal ministero). Con quartier generale in via Ventuno Aprile, sempre nella capitale, ed una seconda roccaforte a Milano in via Mascheroni, Rui è attualmente diretta da un ingegnere, Alfredo Razzano, opusdeista della prima ora. Fondata a maggio 1959 su iniziativa di imprenditori italiani di grosso calibro, da Piero Lucchini a Fausto Moneta, Rui ha potuto contare fin dall'inizio su centinaia di sostenitori ufficiali tanto nelle fila del Rotary che in quelle dell'Ucid, colosso associativo di imprenditori cattolici che vede attualmente ai suoi vertici i simpatizzanti dell'Opus Alberto Falck e Pierferdinando Casini, presidente della Camera. Sempre nel '59, a settembre, la Rui viene già eretta ad ente morale su proposta del ministero della Pubblica Istruzione con il quale, da allora e fino a tutt'oggi, intrattiene uno strettissimo rapporto. Al punto che lo Stato italiano nel 1986 emana un apposito provvedimento per dichiarare deducibili dalle tasse i contributi versati dai privati cittadini alla Rui. Sono 12 i collegi universitari che promanano direttamente dalla fondazione opusdeista: tre nella capitale (Valle delle Palme, Celimontano ed il recentissimo Porta Nevia sulla Laurentina, che offre alle studentesse bene servizi alberghieri e di tutoraggio in un complesso residenziale dotato di aula magna da 150 posti, cinque sale studi, music room e cappella da 120 posti), due nella postazione strategica di Verona (dove ha sede anche la dinasty dei Blasi, cofondatrice della Rui ed attualmente ai vertici di Cariverona, con Paolo Blasi appena entrato nel cda di Mediobanca), uno a Palermo e Bologna, due a Genova e tre a Milano. Sono le residenze Viscontea, Torrione e, soprattutto, la famosa Torrescalla, mitico tempio del primo sodalizio fra Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi. "Ho visto Silvio la prima volta all'università Statale di Milano nel '61", raccontava il senatore forzista qualche anno fa. A farli incontrare era stato "un amico comune, Bruno Padula, oggi sacerdote dell'Opus Dei". Primo organismo nato dall'intesa fu una squadra di calcio: "Silvio era il presidente, io allenavo - ricorda ancora Dell'Utri - e suo fratello Paolo giocava da centravanti". "Si chiamava - conclude - Torrescalla, dal nome della residenza universitaria dell'Opus dove io vivevo, e dove avevamo messo la sede della squadra".
SILVIO VORREI CHE TU, Direttore di Torrescalla, che sorge in un parco e dispone di piscina, campi da tennis e palestra, è attualmente Renzo Arborea, coadiuvato da Marco Giorgino ed Antonio Torello. Fra le presenze ricorrenti in occasione di convegni organizzati dalla residenza milanese, spiccano quelle di Umberto Di Capua, numero due di Assolombarda nonché general manager di ABB Italia, ed Ettore Barnabei, ex patron della Rai ed attuale presidente di Lux Video. In prima fila per la santificazione di Escrivà, ma presenza fissa anche in occasione di analoghi appuntamenti per celebrare il fondatore, Bernabei avrebbe già in tasca l'autorizzazione per girare un film sulla vita di Giovanni Paolo II all'indomani della sua scomparsa, grazie alla perfetta intesa con le gerarchie dell'Opus: quelle stesse alte sfere che avrebbero designato da tempo alla successione di Wojtyla il neo cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi, altra figura carismatica per i seguaci di Escrivà. Intanto, chi non dimentica i tempi di Torrescalla è proprio lui, il premier Berlusconi, che all'inaugurazione dell'anno accademico 2001-2002 dell'elitaria location meneghina ha inviato il suo braccio destro Fedele Confalonieri, autore di un lungo intervento sul ruolo della tv privata nella formazione dei giovani all'interno della famiglia. Con lui, al tavolo dei relatori, anche l'ex presidente della Ras Assicurazioni Umberto Zanni e la senatrice Ombretta Fumagalli Carulli, entrambi presenze assidue alle convention opusdeiste da un capo all'altro della penisola. Assente "giustificato" Marcello Dell'Utri, alle prese con i postumi della condanna definitiva (2 anni e 3 mesi di carcere) per false fatturazioni e frode fiscale continuata, e soprattutto invischiato nel processo di Palermo, che lo vede imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. Di "santa mafia" ha parlato il quotidiano il manifesto a proposito della santificazione di Escrivà, riferendosi al lobbismo della struttura ed in particolare alla segretezza sulle affiliazioni, di cui esiste traccia solo nel sancta sanctorum di Palazzo Tevere, con tanto di schede, foto, qualifica (si va dai numerari, celibi ma laici, ai soprannumerari, fedelissimi sposati e con prole, fino ai soci cooperatori, professionisti di provata fede nell'Opus). In realtà, secondo attenti osservatori, il paragone più calzante sarebbe quello con una "santa massoneria", dal momento che assai simili, soprattutto dal punto di vista dell'elitarismo di cui è permeato il loro credo, appaiono gli ideali delle due diverse consorterie. Una riprova arriva dalle dichiarazioni del Gran Maestro della Gran Loggia Regolare d'Italia Fabio Venzi, secondo il quale "alcuni massoni sono nell'Opus Dei e alcuni membri dell'Opus Dei sono in Massoneria", anche perché "queste organizzazioni si propongono di raggiungere pressappoco le stesse finalità". E conclude ammettendo che "esiste un dialogo tra i membri delle due organizzazioni vuoi per semplice amicizia, vuoi per questioni professionali". Niente intrecci precostituiti, dunque, ma forti affinità, con percorsi che molto spesso s'incontrano. Nelle segrete stanze del potere. E qualche volta anche alla luce del sole. Succede, ad esempio, durante le kermesse mondano-religiose che costellano la vita dell'Opus e delle sue attività imprenditoriali targate Rui. Fra le quali spiccano altri due incrociatori: il Campus Biomedico e la Pontificia Università della Santa Croce, entrambi nella capitale.
FRATELLO EURO, SORELLA LIRA Partiamo dal Campus e torniamo subito alla Fondazione Rui nel segno di Vincenzo Lorenzelli, contemporaneamente rettore del primo e presidente della seconda. Chi è Lorenzelli? Il suo nome è rimbalzato in sede parlamentare a fine dello scorso anno, quando è stato nominato presidente di Carige Nuova Vita spa. Al centro della polemica, una questione di incompatibilità all'interno dell'omonimo gruppo bancario, in cui Lorenzelli rivestiva già un'altra importante carica, quella di presidente della Fondazione Carige. Dell'affiliazione all'Opus Lorenzelli non fa mistero "ma - tiene a precisare in un'intervista a Repubblica - la Prelatura non gestisce il Campus", anche se "vigila su di esso - aggiunge - offrendo l'assistenza pastorale e l'orientamento dottrinale delle attività formative". Senza contare la messe di convegni cultural-mondani, in cui spiccano alcuni fra i più bei nomi dell'imprenditoria nazionale: dal già citato Alberto Falck all'editore Leonardo Mondadori, entrambi presenti al Gran Galà di Villa Sormani Marzorati, organizzato due anni fa dalla contessa Maria Teresa Parea Uva per finanziare le attività universitarie dell'Opus. E ancora, Giancarlo Elia Valori (negli archivi della Loggia P2 fu ritrovato un intero schedario dedicato all'Opus), il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Enrico Garaci, il numero uno Farmindustria Giampiero Leoni e Carlo Caruso, direttore dell'ospedale San Raffaele, tutti partecipanti alla giornata della ricerca, organizzata nel marzo scorso presso la sede del Campus Biomedico. E poi l'ex presidente della struttura, il già nominato Umberto Zanni (cui è succeduto Paolo Arullani, attualmente in carica), il direttore del Tg1 Alberto Del Noce, corso a moderare, giusto un anno fa, il convegno dall'emblematico titolo "Il significato nel dolore nell'insegnamento del Beato Josemaria Escrivà", e perfino Alberto Sordi che, sfatando la proverbiale fama di tirchio, ha donato parte del terreno su cui è stata edificata una nuova ala del Campus in zona Trigoria, nei dintorni della capitale. A un passo dal quartier generale della Roma presieduta dall'amico Franco Sensi. Personaggio chiave dell'establishment opusdeista nazionale, Lorenzelli siede anche nel comitato scientifico della Pontificia Università della Santa Croce, sede a Roma in Palazzo dell'Apollinare. Suo Gran Cancelliere è lo stesso prelato dell'Opus Di Javier Echevarria autore, nel luglio scorso, della nomina del reverendo Mariano Fazio, origini argentine, quarantadue anni, a nuovo rettore dell'ateneo. Nelle cui sale, intanto, cresce l'attesa per il prossimo 26 novembre, quando verrà conferita la laurea honoris causa in Teologia al 'papabile' per eccellenza: il cardinale Dionigi Tettamanzi.
LA COMPAGINE PARTENOPEA "Escrivà ci insegnò che la povertà cristiana non coincide con lo squallore e che si può, si deve essere devoti, ma non guasta esserlo con la cravatta giusta, se laici; e, se preti, con eleganti gemelli ai polsini, come sempre fece egli stesso". Parola di Vittorio Messore, tra i biografi del fondatore più accreditati nelle alte sfere della Prelatura. Un dettato preso alla lettera dai seguaci partenopei, tutti appartenenti alle classi borghesi maggiormente elitarie e facoltose. Noncuranti delle maldicenze sul santo (che, secondo quanto pubblicato di recente da Le Monde Diplomatique, amava "farsi trasportare in una cadillac nera" ed "aveva ottenuto dall'amico Francisco Franco il titolo di marchese di Peralta"), gli adepti nostrani continuano a flagellarsi periodicamente nell'intimo delle mura domestiche. Non è ancora del tutto scomparso dalle loro case il cilicio: una sorta di busto metallico chiodato da applicare di tanto in tanto nel corso della settimana, a fini di mortificazione della carne, come spiegava a fine anni '80 il giornalista Maurizio Di Giacomo nel libro choc Opus Dei edito da Tullio Pironti. Altro precetto in primo piano, l'assoluta esclusione di qualsiasi pratica anticoncezionale, compresi i pochi metodi ammessi dalla chiesa ufficiale. Le loro famiglie sono generalmente popolate da un gran numero di figli, tutti pronti a frequentare, naturalmente, le centinaia di residenze, scuole ed università dell'Opus sparse nel mondo. Partiamo dai centri scolastici che vedono in prima fila l'Istituto Belforte di corso Europa, "l'unica scuola a Napoli pensata e realizzata per la donna", recita lo slogan. Con elementari, medie e liceo linguistico riconosciuti dallo Stato, la Belforte aderisce al Faes, la già ricordata filiazione delle Residenze Rui, ed è diretta dall'opusdeista doc Maria Ruju. Nell'organigramma figurava, fino a metà anni novanta, anche Nober Manoukian. Rotariano, ex Ucid e direttore di un'industria di smalti nella zona di Ponte Chiasso, Manoukian rappresenta una figura mitica dell'opusdeismo nazionale, più volte celebrato anche a Torrescalla e al Campus romano. Fedele alla tradizionale 'attenzione' per il mondo dell'informazione ("l'Opus - fanno sapere i portavoce ufficiali - controlla nel mondo 630 giornali e 52 catene tv"), anche la Belforte organizza corsi di giornalismo, cui prendono parte esponenti delle principali testate partenopee. E naturalmente, ogni anno, lo stand dell'istituto di corso Europa giganteggia in occasione di Euripe, la kermesse a carattere nazionale che si svolge in primavera a Napoli con fini ufficiali di orientamento universitario ("ma in realtà - dicono negli ambienti laici - per reclutare quanti più giovani è possibile nelle residenze della Rui o in altre strutture dell'Opus"). Ideatore di Euripe e fondatore dell'IPE, l'Istituto per le attività educative con sede al Vomero in via Luca Giordano, è l'ex presidente del Consiglio regionale della Campania, il forzista Raffaele Calabrò. Cardiologo all'ospedale Pausilipon, amico personale e collega di Paolo Cirino Pomicino (il quale, non a caso, nella sua veste di ministro del Bilancio andò ad inaugurare una struttura dell'Opus Dei a Napoli nel 1991), Calabrò può contare su una famiglia che condivide da sempre il suo ferreo credo. A partire dalla moglie Giovanna Perrone, che insegna alla Belforte, e poi la madre Elisa Calabrò, decana della compagine partenopea, la sorella Lea, insegnante e sposata col magistrato Salvatore Iovene, anche lui devotissimo: tutti uniti nel verbo di Escrivà ed impegnati a vario titolo nel promuovere l'attività delle due residenze napoletane. La Monterone, più antica, ha sede nel cuore della Napoli chic, in un antico palazzo di via Crispi, ed è riservata ai maschi. Diretta da Lorenzo Burdo, può ospitare fino a cinquanta studenti, in grado di pagare una retta pari a circa 13 milioni di vecchie lire l'anno. All'inaugurazione dell'anno accademico 1999-2000 era intervenuto come relatore, accanto a Raffaele Calabrò, l'allora ministro della Pubblica istruzione Ortensio Zecchino. Alle fanciulle è riservata invece la Residenza Villalta, poco distante dalla Monterone (è in via Martucci), inaugurata a novembre del 2001 alla presenza di autorità cittadine e simpatizzanti assidui dell'Opus, come il giudice minorile Maria Lidia De Luca, fervente seguace di Escrivà da sempre, così come il marito Raffaele Raimondi, altro magistrato, inserito nel comitato ristretto dei saggi per il Giubileo 2000. Anche Villalta, sessanta posti letto e rette analoghe alla Monterone, è gestita dall'IPE, che attualmente è presieduto da Luigi Coccurullo e diretto da Mario Spasiano. Intanto cresce, anche nel capoluogo partenopeo, il numero degli adepti che, dal mondo delle professioni, riescono a spiccare il volo verso quello delle istituzioni. E' il caso di Mario Delfino, dermatologo, che dal 2001 siede in consiglio comunale a Napoli sotto le insegne, naturalmente, di Forza Italia. A distinguersi nella schiera degli opusdeisti era stata anche sua sorella Giovanna Delfino, numero uno delle Edizioni Scientifiche Italiane, per i cui tipi era uscito qualche anno fa un libello agiografico di grande tiratura sulla vita del beato. Restando in zona Palazzo Sangiacomo incontriamo poi un altro fervente: si tratta di Gianni Pomicino, parente dell'ex ministro ed ingegnere, che più volte ha ospitato nella sua casa del Vomero incontri aventi ad oggetto le beatitudini di Escrivà. All'università prestava invece la sua opera Roberto Marrama, l'economista partenopeo scomparso qualche anno fa, cui recentemente l'IPE ha intitolato un concorso per borse di studio finalizzate all'accesso nel Campus Biomedico. Considerato un ideologo del pensiero di Escrivà, Marrama apparteneva infatti alla stretta nomenklatura partenopea dell'Opus. Assai più variegato, in zona, il panorama dei simpatizzanti, che comprende anche grandi firme dell'edilizia locale come Bruno Brancaccio e Bruno Capaldo, entrambi proprietari ad Ischia di appartamenti in un complesso residenziale che ospita anche magioni estive della famiglia Calabrò. Il nome di Capaldo, notoriamente vicino a Forza Italia, è finito nell'occhio del ciclone per una fra le più recenti tangentopoli all'italiana: quella per il tourbillon di mazzette intorno all'affare Inail di Potenza.
BOX In principio fu Susanna C'è anche lei, Susanna Tamaro, la reginetta del connubio tra spiritualità & business editoriali, nel novero delle grandi firme che scrivono per Ares, la casa editrice milanese dell' Opus Dei votata a diffondere il Verbo del neo santo Escrivà de Balaguer, di cui edita l'opera omnia in un'apposita collana. Per i tipi di Ares la Tamaro ha pubblicato il suo libro più intimo, una sorta di autobiografia dell'anima intitolata Verso Casa. Fondata nel 1956 in contemporanea col decollo, in Italia, di moloch educativi coma la Fondazione Rui, anche Ares riceve subito l'imprimatur ufficiale con l'erezione ad ente morale avvenuta per decreto del capo dello Stato nel 1966. Scorrendo la lista di coloro che hanno affidato in questi anni all'editrice dell'Opus i propri manoscritti si incontrano griffe prevedibili ed altisonanti - come quelle dei cardinali Giacomo Biffi e Joseph Ratzinger, o di Rocco Buttiglione - accanto a nomi finora mai inseriti fra i cantori delle lodi di Escrivà. Cominciamo da Massimo Caprara. Proprio lui, l'uomo che un tempo sussurrava a Togliatti. Il passaggio nelle fila del Polo deve aver coinciso con la scoperta di un cuore opusdeista, sulle note del quale il Nostro si abbandona a due libri in odor di pentimento: le duecento e passa pagine di Gramsci e i suoi carcerieri e, poco dopo, Paesaggi con figure, destinato a purgare il lettore d' ogni residuo di "totalitarismo comunista". Restiamo sulla sponda ex marxista e precisamente nella fu Telekabul, il Tg3: il suo vaticanista di punta, Aldo Maria Valli, pubblica per Ares ben due volumi: Affetti speciali e A noi la linea, destinati a mostrare come sia possibile trasformare la tv in un mezzo educazionale per famiglie. Per completare l'opera, Ares pubblica il lungo racconto confessione di Leonardo Marino Così uccidemmo il commissario Calabresi: questo l'esplicito titolo "per far comprendere - scrivono gli editori nella presentazione - le ragioni della condanna di Adriano Sofri ed Ovidio Bompressi". Le corazzate di Ares restano comunque Studi Cattolici e Fogli, massime esternazioni del pensiero opusdeista contemporaneo. Al primo, con cadenza mensile e diretto da Cesare Cavalleri, hanno collaborato, tra gli altri, Gianni Baget Bozzo, Ombretta Fumagalli Carulli, Vittorio Mathieu, nonché gli stessi Aldo Maria Valli e Susanna Tamaro.
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FERDINANDO - SIMPATIZZANTE - PRESIDENTE CAMERA CAVALLIERI CESARE - MILITANTE - DIRETTORE 'STUDI CATTOLICI' CERVO ARNALDO - MILITANTE - DOCENTE UNIV. CESARINI FRANCESCO - OSPITE - PRESIDENTE UNICREDITO CIABATTONI AMOS - MILITANTE - COFONDATORE RUI COCCURULLO LUIGI - MILITANTE - PRESIDENTE IPE NAPOLI COLAO VITTORIO - OSPITE - AMMINISTRATORE DELEGATO OMNITEL CONFALONIERI FEDELE - SIMPATIZZANTE - PRESIDENTE MEDIASET CORIGLIANO GIUSEPPE - MILITANTE - UFFICIO STAMPA PRELATURA CORTESE ARDIAS AMELIA - SIMPATIZZANTE - PARTITO LIBERALE NAPOLI CORTESINI RAFFAELLO - MILITANTE - CHIRURGO COSSIGA FRANCESCO - SIMPATIZZANTE - SENATORE A VITA CURCI BEATRICE - OSPITE - GIORNALISTA NEWSITALIA D'AGOSTINO FRANCESCO - OSPITE - UNIV. TOR VERGATA D'ALEMA MASSIMO - SIMPATIZZANTE - PRESIDENTE DS D'ANGELO GUIDO - SIMPATIZZANTE - DOCENTE UNIV. NAPOLI D'IPPOLITO SERGIO - SOSTENITORE - STAFF EURIPE NAPOLI DE BENEDETTI CARLO - OSPITE - IMPRENDITORE DE GIOVANNI ASTRID - SOSTENITORE - UNIVERSITA' SANTA CROCE DE LUCA M. LIDIA - SOSTENITORE - MAGISTRATO TRIB. MINORI NAPOLI DE MAIO ADRIANO - OSPITE - RETTORE POLITECNICO MILANO DEL NOCE ALBERTO - SIMPATIZZANTE - GIORNALISTA DELFINO GIOVANNA - SOSTENITORE - DIRETTORE - EDIZIONI SCIENTIFICHE IT. DELFINO MARIO - MILITANTE - CONSIGLIERE COMUNALE NA DELL'UTRI MARCELLO - MILITANTE - SENATORE FORZA ITALIA DI BARI MICHELE - MILITANTE - TESORIERE - ASSOCIAZIONE TORRESCALLA DI CAPUA UMBERTO - SIMPATIZZANTE - PRESIDENTE ABB ITALIA DI PALMA MARIO - MILITANTE - GIORNALISTA DIANZANI FERDINANDO - SOSTENITORE - PRESIDE FAC. MEDICINA C. BIOMEDICO DINA' MARIO - MILITANTE - GIORNALISTA DONATI PIERPAOLO - SOSTENITORE - COMITATO SCIENTIFICO UNIV. SANTA CROCE ETCHEGARAY ROGER - SOSTENITORE - CARDINALE FALCK ALBERTO - MILITANTE - IMPRENDITORE FARRI UMBERTO - MILITANTE - PRESIDENTE IST. COOPERAZ. UNIVERSITARIA FAZIO ANTONIO - SIMPATIZZANTE GOVERNATORE BANKITALIA FAZIO MARIANO - MILITANTE - RETTORE UNIVERSITA' DELLA SANTA CROCE FENU CARLO MARIA - MILITANTE - ASSOCIAZIONE TORRESCALLA FINAMORE ROSANNA - SOSTENITORE - UNIV. GREGORIANA ROMA FONTANA MASSIMO - - SOSTENITORE - UNIVERSITA' SANTA CROCE FONTANAROSA ALDO - OSPITE - GIORNALISTA LA REPUBBLICA FORLANI ARNALDO - SIMPATIZZANTE - EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO FUMAGALLI ARMANDO - SOSTENITORE - UNIV. CATTOLICA MILANO FUMAGALLI C. OMBRETTA - MILITANTE - SENATORE FUSCAGNI STEFANIA - SOSTENITORE PRORETTORE UNIV. FIRENZE GARACI ENRICO - SOSTENITORE - DIR. IST. SUPERIORE SANITA' GAROFANO MICHELE - MILITANTE - EX PRESIDENTE MONTEDISON GAVAZZI FRANCESCO - OSPITE - EDITORIALISTA GELAO SAVERIO - COLLABORATORE - EDIZIONI ARES GHINI GIUSEPPE - OSPITE - DOCENTE UNIV. URBINO GIACOBINI STEFANIA - OSPITE - GIORNALISTA TG3 GIORGINO MARCO - MILITANTE - COLLEGIO TORRESCALLA GIRONE GIOVANNI - SIMPATIZZANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS GROSSI GRONDI STEFANO - SIMPATIZZANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS GUICCIARDI C. GIOVANNI - MILITANTE - PRESIDENTE ASS. TORRESCALLA GUIDI ANTONIO - OSPITE - SOTTOSEGR. SANITA' IOVENE SALVATORE - MILITANTE - MAGISTRATO ISIDORI ALDO - OSPITE - UNIVERSITA' LA SAPIENZA LEONI GIAMPIERO - SOSTENITORE - PRESIDENTE FARMINDUSTRIA LO CICERO MASSIMO - OSPITE - ECONOMISTA LOJODICE ALDO - MILITANTE - DOCENTE DIRITTO COSTITUZ. BARI LORENZELLI VINCENZO - MILITANTE PRESIDENTE CARIGE LUCCHINI PIERO - MILITANTE - IMPRENDITORE MANOUKIAN NOBER - MILITANTE - EX PRESIDENTE IST. BELFORTE NAPOLI MANTOVANO ALFREDO - SOSTENITORE - SOTTOSEGRETARIO GIUSTIZIA MARINI CLARELLI M. VITTORIA - SOSTENITORE - UNIVERSITA' SANTA CROCE MARRAMA TITTI - MILITANTE - INSEGNANTE MARRELLI LUIGI - SOSTENITORE - COMITATO SCIENTIFICO UNIV. SANTA CROCE MARZANO ANTONIO - OSPITE - MINISTRO ATTIVITA' PRODUTTIVE MASSA CARLO - MILITANTE - DOCENTE UNIV. NA MAURO MARIO - SOSTENITORE - EUROPARLAMENTO MAZZETTI DI PIETRALATA CARLO - SOSTENITORE - UNIVERSITA' SANTA CROCE MESSORE VITTORIO - SOSTENITORE - GIORNALISTA MEZZAROMA ROBERTO - SIMPATIZZANTE - COSTRUTTORE MICHELINI ALBERTO - MILITANTE - GIORNALISTA MICOSSI PIERO - OSPITE - ASSESSORE SANITA' REGIONE LIGURIA MINOLI GIANNI - OSPITE - GIORNALISTA MONDADORI LEONARDO - SOSTENITORE - EDITORE MONETA FAUSTO - MILITANTE - IMPRENDITORE MONTANARI BRUNO - SOSTENITORE - UNIVERSITA' CATANIA MUSTO MARINA - MILITANTE - UNIV. PARTHENOPE NATALE ROBERTO - OSPITE - GIORNALISTA TG3 NAVARRO JOAQUIN - MILITANTE - PORTAVOCE SANTA SEDE OTRANTO GIORGIO - SIMPATIZZANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS PADULA BRUNO - MILITANTE - SACERDOTE PRELATURA OPUS DEI SICILIA PALLA PIER GIOVANNI - MILITANTE - DIRETTORE RIVISTA UNIVERSITAS PALMIERI MANUELA - SOSTENITORE - STAFF EURIPE NAPOLI PALOMBELLI BARBARA - OSPITE - GIORNALISTA PALUMBO GIUSEPPE - OSPITE - PRES. COMM. AFFARI SOCIALI CAMERA PANSARELLA MICHELE - OSPITE - AVVOCATO PAOLINI FEDERICA - SOSTENITORE - UNIVERSITA' SANTA CROCE PEROCCO ERMINIO - OSPITE - PUBBLICITARIO PERRONE GIOVANNA - MILITANTE - INSEGNANTE PETRUCCI LUIGI - MAGISTRATO PEZZOTTA SAVINO - SOSTENITORE - LEADER CISL PINCHERA ALDO - SIMPATIZZANTE - ENDOCRINOLOGO POLESE NELLO - SIMPATIZZANTE - EX SINDACO NAPOLI POMICINO C. PAOLO - SIMPATIZZANTE - EX MINISTRO POMICINO GIANNI - SOSTENITORE - INGEGNERE PORFIRIONE M. ANTONIETTA - SIMPATIZZANTE - CAMPUS BIOMEDICO PREDA STEFANO - OSPITE - PRESIDENTE BORSA ITLIANA SPA PRODI ROMANO - OSPITE - PRESIDENTE UE PUPPI GIGLIOLA - SOSTENITORE - COMITATO SCIENTIFICO UNIV. SANTA CROCE RAIMONDI RAFFAELE - SOSTENITORE - MAGISTRATO RASCHIELLI PAOLA - SOSTENITORE - CAMPUS BIOMEDICO RATZINGER JOSEPH - SOSTENITORE - CARDINALE RAZZANO ALFREDO - MILITANTE - DIRETTORE RUI RAZZANO GUIDO - MILITANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS RICCIARDI ANTONIO - MILITANTE - EURIPE ROCCA AGOSTINO - MILITANTE - INDUSTRIALE ACCIAIO ROMANO GIUSEPPE - MILITANTE - GIORNALISTA MI ROMITI CESARE - OSPITE - PRESIDENTE RCS ROVERATO GIANMARIA - MILITANTE - AMM. DELEGATO AKROS MILANO RUGGERI COSTANZA - OSPITE - GIORNALISTA RUINI CAMILLO - SOSTENITORE - CARDINALE RUJU MARIA - MILITANTE - DIRETTRICE IST. BELFORTE NAPOLI RUMI GIORGIO - MILITANTE - DOCENTE UNIV. CATTOLICA MILANO RUTELLI FRANCESCO - SIMPATIZZANTE - LEADER ULIVO SALVI CESARE - SIMPATIZZANTE - ESPONENTE DS SARACENI VINCENZO - OSPITE - ASSASSORE SANITA' REGIONE LAZIO SCAZZOCCHIO BRUNO - SIMPATIZZANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS SCUDIERO MICHELE - MILITANTE - PRESIDE GIURISPRUDENZA NAPOLI SILVESTRI LINO - MILITANTE - TRIB. ECCLES. SENSI FRANCO - SIMPATIZZANTE - PRESIDENTE ROMA SODANO ANGELO - SOSTENITORE - CARDINALE SOMALO M. EDUARDO - SOSTENITORE - CARDINALE SORDI ALBERTO - SOSTENITORE - ATTORE SPASIANO MARIO - MILITANTE - DIRETTORE IPE NAPOLI SPINA LUCIO - SOSTENITORE - EURIPE NAPOLI SUNSERI NINO - OSPITE - GIORNALISTA EUROFINANZA TAMARO SUSANNA - SOSTENITORE - SCRITTRICE TOMMASINI ANTONIO - OSPITE - PRES. COMMISSIONE SANITA' SENATO TONON GIANCARLO - OSPITE - VICEPRESIDENTE KERIOS TORELLO ANTONIO - MILITANTE - COLLEGIO TORRESCALLA TRAPATTONI GIOVANNI - SIMPATIZZANTE - CT NAZIONALE CALCIO TRAVAGLINI ANTONIO - MILITANTE - ASSOCIAZIONE TORRESCALLA URBANI LEONARDO - SOSTENITORE - UNIVERSITA' PALERMO UVA ALBERTO - SOSTENITORE - IMPRENDITORE VALITUTTI RAFFAELE - OSPITE - MINISTERO TRASPORTI VALLI A. MARIA - SOSTENITORE - GIORNALISTA TG 3 VALLI RENATO - SIMPATIZZANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS VALORI G. ELIA - SOSTENITORE - MANAGER VANZINI GIANFRANCO - OSPITE - AMM. DELEGATO AEFFE VESCOVI ANGELO - SOSTENITORE - RICERCATORE VILLANI PAOLA - MILITANTE - PUBBLICISTA VODOLA LILIANA - MILITANTE - INSEGNANTE ZAMAGNI STEFANO - OSPITE - UNIV. BOLOGNA ZANNI UMBERTO - MILITANTE - EX PRESIDENTE RAS ZECCHINO ORTENSIO - OSPITE - EX MINISTRO ZERMAN P. MARIA - OSPITE - GIORNALISTA SOLE 24 ORE
LEGENDA: MILITANTE iscritto o comunque appartenente alla nomenklatura dell'Opus Dei SOSTENITORE molto vicino alle iniziative dell'Opus Dei SIMPATIZZANTE assiduo alle manifestazioni organizzate dall'Opus Dei OSPITE presente anche in forma occasionale ad iniziative organizzate dall'Opus Dei o da sigle ad essa notoriamente collegate
Tratta dal sito http://www.lavocedellacampania.it PS: sono un provocatore agnostico-- dimenticatevi quello che ho scritto
http://www.lavocedellacampania.it http://italy.indymedia.org/news/2003/12/436257.php http://italy.indymedia.org/news/2003/12/449432.php http://italy.indymedia.org/news/2003/10/410107.php http://italy.indymedia.org/news/2003/10/410104.php http://italy.indymedia.org/news/2003/07/338641_comment.php#342234 http://italy.indymedia.org/news/2003/07/332049.php http://italy.indymedia.org/news/2003/07/329321_comment.php#329365 http://italy.indymedia.org/news/2003/07/326158_comment.php#329339 http://italy.indymedia.org/news/2003/05/286153_comment.php#286435 http://italy.indymedia.org/news/2003/05/283123_comment.php#283235 http://italy.indymedia.org/news/2003/05/283123_comment.php#283200 http://italy.indymedia.org/news/2003/05/277762_comment.php#281080 http://italy.indymedia.org/news/2002/12/134725_comment.php#280579 http://italy.indymedia.org/news/2002/12/132462_comment.php#280562 http://italy.indymedia.org/news/2002/12/132462_comment.php#280546 http://italy.indymedia.org/news/2002/12/132340_comment.php#280542 http://italy.indymedia.org/news/2003/04/272395_comment.php#273278 http://italy.indymedia.org/news/2003/04/266300_comment.php#267933 http://italy.indymedia.org/news/2003/04/266300_comment.php#267924 http://italy.indymedia.org/news/2003/04/266870.php http://italy.indymedia.org/news/2003/04/266300.php http://italy.indymedia.org/news/2003/04/262538_comment.php#266230 http://italy.indymedia.org/news/2003/04/262538_comment.php#262690 http://italy.indymedia.org/news/2003/04/262538_comment.php#262584 http://italy.indymedia.org/news/2003/04/256167.php http://italy.indymedia.org/news/2003/02/167711_comment.php#167795 http://italy.indymedia.org/news/2003/04/255831.php http://italy.indymedia.org/news/2003/02/167711_comment.php#167775 http://italy.indymedia.org/news/2003/02/167711_comment.php#167774
italy.indymedia.org/news/2004/05/544680_comment.php#562090
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Satanismo, P2, magia nera ecc.
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Chiara Cazzoli Saturday, Oct. 07, 2006 at 12:01 PM |
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Un breve commento all'articolo: satanismo, P2 ecc... Si vede che certe cose vanno di moda e certe menti sono molto fantasiose... Ho letto l'articolo con simpatia, ma mi ha fatto un po' ridere soprattutto scoprire che San Escrivà fosse amico di Franco...visto che è fuggito dalla Spagna proprio per scampare alla persecuzione che il dittatore aveva innescato contro la Chiesa Cattolica (suggerisco il libro: Al di là dei sogni più audaci, di Pedro casciaro, edizioni Ares). E poi...l'autore dovrebbe aggiornare le sue conoscenze sui "militanti, simpatizzanti e ospiti dell'Opus Dei", perchè ha messo molte inesattezze a riguardo (parlo di ospiti che conosco personalmente)!! Con simpatia!
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