Avevamo preparato per il corteo del 3 luglio contro camp darby questo volantino da distribuire non potendo fisicamente partecipare al corteo a lucca. ( siamo tra i/le promotori/trici del campeggio di lotta contro la base). Visto che il corteo è stato spostato al 9 luglio, ribadiamo la nostra adesione e partecipazione. Così come intendiamo renderci disponibili per qualsiasi altra iniziativa.
un abbraccio forte a cinzia.
collettivo peppinabausch pisa (collettivo@peppinabausch.org)
spazio antagonista newroz pisa (spazioantagonista@inventati.org)
VOLANTINO: --------------------------- Stai punita! (uno stupro è uno stupro è uno stupro) E’ successo a Lucca, ma lo sanno in poch*. È successo che una ragazza è stata violentata perché lesbica. Punita di una sessualità irregolare, punita con un contrappasso fisico e simbolico teso a straziare corpo e pensieri, punita e avvisata che non c’è spazio per le differenze, non c’è pace per chi viola i sacri patti dell’eterosessualità e della rispettabilità. Chi viola sarà violato, verrà fatta giustizia e non basteranno le leggi discriminatorie di un governo fascista, anche i privati cittadini si faranno garanti dell’ordine e a suon di cazzo e cazzotti. In una città che si smista tra omelie e saluti romani non c’è spazio per chi trasgredisce apertamente l’ordine costituito. In una città che si smista tra omelie e saluti romani gli stupratori restano ignoti, protetti da famiglie che contano. Chiesa, fascisti e polizia stringono le maglie compatte del disciplinamento, stabilendo le regole, muovendo attacchi congiunti che a vari livelli normalizzino il tessuto sociale. Una ragazza a Lucca è stata stuprata. Si è trattato di uno stupro punitivo (sempre che esistano stupri non-punitivi) premeditato, organizzato. Non se ne è saputo molto in giro, la notizia è stata contenuta inizialmente per non intralciare le indagini, ma anche una volta diffusa non ha suscitato clamori. Forse perché il piano simbolico della violenza compiuta non costituisce scarto rispetto all’immaginario della cultura patriarcale. Forse perché l’idea del dominio del corpo (dell’uomo) sul corpo (della donna), dello stupro atto a ristabilire gerarchie e supremazie, permea in maniera strisciante la forma mentis occidentale. Forse perché le pratiche (come l’economia e la logica) di guerra e le pratiche (come l’economia e la logica) di pace su cui si basa la società del capitale sono le stesse, per quanto da parte del potere si cerchi di sancire, a diversi livelli, l’eccezionalità dello stato di guerra. Ma a Lucca, come in Bosnia, come in Iraq, come in Somalia, l’oppressione e la sopraffazione sull’alterità sono perpetrate anche attraverso la violenza sessuale. È successo a Lucca, ma lo sanno in poch*.
Succede ogni giorno e tacere è essere complici COLLETTIVO PEPPINABAUSCH PISA SPAZIO ANTAGONISTA NEWROZ PISA
www.peppinabausch.org
|