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SCUOLA: 24 TELECAMERE IN ISTITUTO BERGAMASCO,ANCHE IN BAGNO (ANSA) - BERGAMO, 9 SET - Una rete di 24 telecamere per sorvegliare ogni angolo della scuola. E' molto piu' di una semplice sperimentazione quella adottata dall'Istituto Omnicomprensivo Capitanio di Bergamo che ieri ha aperto i battenti di una nuova sede. La scuola comprende l'intero ciclo dalle materne al liceo linguistico e per il momento la sorveglianza riguarda l'area che ospita elementari e medie. I 450 alunni, ma di conseguenza anche il personale docente e non docente, saranno tenuti sotto l'occhio delle telecamere ovunque: nei corridoi, sulle scale, all'esterno e persino in alcune aule e all'ingresso dei bagni. ''Si tratta di un sistema operativo 24 ore su 24, che ci consentira' di potenziare la sorveglianza in caso di qualsiasi problema þ ha spiegato il preside Giovanni Quartini - . Certo, sara' un deterrente per chi, magari con la scusa di andare in bagno, ne approfitta per chiacchierare in corridoio o fare scherzi ai compagni''. Soddisfatti i genitori. Un po' meno gli studenti, soprattutto quelli piu' a grandi che frequentano le medie.(ANSA). RED-AA/GT 09-SET-04 15:34 NNNN
SCUOLA: ISTITUTO BERGAMO, TELECAMERE SOLO PER SICUREZZA (V.'SCUOLA: 24 TELECAMERE IN ISTITUTO BERGAMASCO...'DELLE 15.34) (ANSA) - MILANO, 9 SET - Non c'e' nessuna telecamera nei bagni alla scuola Capitanio di Bergamo: la precisazione arriva da don Paolo Rossi, presidente del comitato di gestione dell'istituto scolastico, dove sono state installate una serie di telecamere. ''Il servizio di video sorveglianza a circuito chiuso - precisa don Rossi in un comunicato - e' in regola con la vigente normativa''. ''Non si tratta di un 'grande fratello' - aggiunge -, bensi' di un valore aggiunto a tutela della sicurezza. Le telecamere hanno quindi come unico scopo l'incolumita' degli allievi e del personale. Sono posizionate fuori dalla scuola per controllare l'ingresso della scuola, i cancelli, il parcheggio sotterraneo, mentre all'interno si trovano nei corridoi, negli sbarchi dei due ascensori e sulle scale dove ci sono le vie di fuga, quindi sono legate alla sicurezza''. ''Esistono telecamere posizionabili nelle classi - conclude don Rossi -, ma solo a beneficio di studenti costretti a prolungate assenze e su richiesta dei genitori degli stessi, previa autorizzazione della scuola e dei genitori degli altri alunni''.(ANSA). KUK 09-SET-04 22:55 NNNN
SCUOLA: IN CLASSE SEGUITI DA OCCHIO GRANDE FRATELLO/ ANSA A BERGAMO 24 TELECAMERE PER GARANTIRE MASSIMA SICUREZZA (ANSA) - BERGAMO, 9 SET - Telecamere ovunque. Nei corridoi, sulle scale, all'esterno e in alcune aule, persino all'ingresso dei bagni. Pronte a riprendere le marachelle dei piu' piccoli, come lo scambio di cappotti negli armadietti, e le prime astuzie dei piu' grandi, come la scusa di un bisogno improvviso per un giretto fuori classe dopo l'intervallo, per la sigaretta o il bacio con l'amica,. E' molto piu' di una semplice sperimentazione quella adottata dall'Istituto Capitanio di Bergamo, un complesso omnicomprensivo (dalle materne alle superiori) che ieri ha aperto una nuova sede di via Sant'Antonino, per le classi elementari e medie. E proprio nella nuova struttura e' entrato in funzione il sistema di sorveglianza, una rete di 24 telecamere che controlleranno ogni angolo e ogni momento della vita dei 450 alunni. Ovviamente il vero obiettivo e' la massima sicurezza in un luogo che purtroppo la garantisce sempre meno. Senza tirare in ballo la tragica evenienza di Beslam, dai vandalismi agli episodi di bullismo, fino ai piccoli furti, le scuole da anni non sono piu' templi di tranquillita'. ''Si tratta di un sistema operativo 24 ore su 24 þ ha spiegato il preside Giovanni Quartini þ Ci consentira' di potenziare la sorveglianza in caso di qualsiasi problema. Certo, sara' anche un deterrente per chi, magari con la scusa di andare in bagno, ne approfitta per chiacchierare in corridoio o fare scherzi ai compagni''. A controllare l'intero sistema, attraverso una serie di video, il bidello o il portiere in un locale nell'atrio di ingresso. Ieri primo giorno di scuola l'iniziativa e' stata illustrata anche ai genitori, che pare abbiano accettato di buon grado l'idea che i figli saranno d'ora in poi controllati non soltanto da maestre, bidelli e professori, ma anche da un occhio che assomiglia tanto a quello del Grande Fratello. ''Servira' per problemi logistici e soprattutto di notte þ ha insistito il preside þ nel pieno rispetto della privacy dei ragazzi''. Gli alunni delle elementari hanno accolto con curiosita' la novita'. Piu' dubbiosi i ragazzi delle medie. Piu' smaliziati hanno intuito immediatamente che ingannare l'occhio del Grande Fratello sara' molto piu' difficile che prendere sottogamba l'occhialuta professoressa di lettere. Naturalmente anche il personale docente e non docente finira' nel circuito delle telecamere. Al momento, ma la scuola e' cominciata solo ieri, nessuno ha avuto da ridire. Loro comunque erano al corrente dell'iniziativa e si sono volentieri assoggettati a questo ulteriore controllo per il benessere e la sicurezza dei ragazzi. Le telecamere fanno parte di un piu' complesso sistema informatico che controlla, anche a distanza, riscaldamento, finestre e quant'altro possa essere regolato attraverso i computer. ''Su richiesta dei genitori e con il parere favorevole di alunni ed insegnanti þ ha aggiunto il preside þ si potranno registrare le lezioni su cassetta o dvd con una telecamera portatile, per gli alunni costretti a casa da lunghe assenze''. Cosi' neppure stando a casa con la scusa di un raffreddore, si riuscira' ad evitare anche la piu' noiosa delle ore di insegnamento.(ANSA). RED-AA 09-SET-04 17:49 NNNN
Documento: 20040909 02630 ZCZC0487/SXB R CRO S0B S41 QBXB SCUOLA: DA GARANTE SI' A TELECAMERE SOLO QUANDO E' CHIUSA V. 'SCUOLA: IN CLASSE SEGUITI DA OCCHIO...' DELLE 17:49 (ANSA) - ROMA, 9 SET - Nelle scuole l' installazione di sistemi di videosorveglianza e' ammissibile solo quando strettamente indispensabile (per esempio nel caso di atti vandalici) e solo negli orari di chiusura: e' questa in sintesi l'indicazione contenuta nel provvedimento generale sulla videosorveglianza del garante della Privacy del maggio scorso che stabiliva regole piu' precise rispetto alle Linee guida del 2000 e che sembra essere violata dall'iniziativa dell' Istituto Capitanio di Bergamo. Si' all'installazione di videocamere solo quando non possano essere utilizzati dati anonimi per perseguire gli scopi di sicurezza prefissati. E' questo il principio generale alla base delle regole per l'installazione di telecamere emanate dall' l'Autorita' Garante (Stefano Rodota', Giuseppe Santaniello, Gaetano Rasi, Mauro Paissan) in quell'occasione. Dopo aver rilevato che ''la tutela dei diritti si concilia con una efficace azione di sicurezza e prevenzione'', il Garante aveva sottolineato che ''la proliferazione di questi sistemi rischia di rendere meno efficace la tutela della sicurezza dei cittadini'' e aveva ricordato che ''numerosi sono stati i reclami e le segnalazioni al Garante che lamentano un utilizzo crescente e non conforme alla legge di apparecchiature che rilevano immagini e suoni relative a persone identificabili'' In particolare, rilevava il Garante, ''prima di installare un impianto di videosorveglianza occorre valutare se la sua utilizzazione sia realmente proporzionata agli scopi perseguiti o se non sia invece superflua. Gli impianti devono cioe' essere attivati solo quando altre misure (sistemi d' allarme, altri controlli fisici o logistici, misure di protezione agli ingressi ecc.) siano realmente insufficienti o inattuabili''. (ANSA). SB 09-SET-04 18:39 NNNN ZCZC0537/SXB R CRO S0B QBXB SCUOLA: DA GARANTE SI' A TELECAMERE SOLO QUANDO E' CHIUSA (2) (ANSA) - ROMA, 9 SET - Nel Provvedimento generale sulla videosorveglianza, per quanto riguarda gli istituti scolastici, il Garante precisa che ''l'eventuale installazione di sistemi di videosorveglianza presso istituti scolastici deve garantire 'il diritto dello studente alla riservatezza' (art.þ2, comma 2, d.P.R. n. 249/1998)þe tenere conto della delicatezza dell' eventuale trattamento di dati relativi a minori''. Per questa ragione, spiega il Garante, ''se puo' risultare ammissibile il loro utilizzo in casi di stretta indispensabilita' (ad esempio, a causa del protrarsi di atti vandalici), gli stessi devono essere circoscritti alle sole aree interessate ed attivati negli orari di chiusura degli istituti, regolando rigorosamente l' eventuale accesso ai dati. Restano di competenza dell' autorita' giudiziaria o di polizia - conclude il Garante - le iniziative intraprese a fini di tutela dell' ordine pubblico o di individuazione di autori di atti criminali (per es. spacciatori di stupefacenti, adescatori, ecc.)''. (ANSA). SB 09-SET-04 19:22 NNNN
SCUOLA: PEDAGOGISTA, E' FOLLIA TELECAMERE IN CLASSE E BAGNI (V. SCUOLA: 24 TELECAMERE IN ISTITUTO....''DELLE 15.34) (ANSA) - ROMA, 9 SET - Una ''follia'', ''una palese dichiarazione di impotenza'': il pedagogista Piero Lucisano boccia senza appello l'iniziativa del preside di un istituto di Bergamo che, con il consenso di insegnanti e genitori, ha fatto installare 24 telecamere che controlleranno ogni momento della vita di 450 alunni, dalle materne alle superiori, al fine di garantire una maggiore sicurezza. ''Mi sembra una follia, una cosa di una tale gravita' da auspicare - afferma Lucisano - che qualche autorita' intervenga per tutelare i ragazzi. E il consenso dei genitori non mi sembra affatto una ragione sufficiente per dare il via libera all'iniziativa''. Secondo il pedagogista il ricorso alle telecamere ''e' una palese dichiarazione di impotenza dal punto di vista educativo oltre a essere lesiva dei diritti della persona, degli studenti e degli insegnanti. L'idea che si debba crescere osservati da qualcuno che valuta continuamente i nostri comportamenti, senza un minimo spazio di liberta', che puo' anche essere quello di mettersi le dita nel naso - spiega Lucisano - mi sembra terribile. Non e' cosi' che si contrastano episodi di bullismo o vandalismo. Funziona molto di piu' il controllo sociale da parte del gruppo, della comunita' scolastica che non quello delle telecamere e, naturalmente, i buoni risultati si ottengono con buoni insegnamenti''. ''Decisioni come questa, che di fatto riducono i margini della liberta' personale negando il libero arbitrio, sono purtroppo il frutto della societa' del 'Grande Fratello''' constata il pedagogista per il quale gia' i telefonini hanno inferto un bel colpo alla liberta' dei ragazzi. Ma anche per gli insegnanti l'operazione potrebbe rivelarsi un boomerang. ''In classe puo' scappare una battuta, magari anche di carattere politico, e allora - si chiede Lucisano - siamo sicuri che non avrebbe conseguenze?''. L'unico esito di questa iniziativa, secondo Lucisano, e' che i ragazzi acquisiranno l'abilita' di sfuggire ai controlli. Le ragioni di preoccupazione, per il pedagogista, non riguardano soltanto la limitazione della liberta' personale. ''Per i ragazzi in eta' evolutiva - conclude - sono possibili danni psicologici di rilievo. Sapere di essere a ritmo continuo sotto l'occhio di una telecamera puo' provocare un senso di oppressione e per i bambini che hanno, ad esempio, problemi di immagine corporea il disagio puo' diventare grave''. (ANSA). CLL 09-SET-04 19:24 NNNN
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SCUOLA: PROTESTA CUB TORINO,DELIRIO DI CONTROLLO IN ISTITUTI CONTRO CARTELLINI E TELECAMERE PRONTI A DARE BATTAGLIA (ANSA) - TORINO, 14 SET - Nelle scuole italiane si sta manifestando ''un delirio di controllo'': lo sostengono i Cub Scuola che protestano contro la decisione di un istituto tecnico torinese, il Peano, di dotare gli studenti di un cartellino con un codice a barre, consentendo di rilevare le presenze e i ritardi. Un'altra scuola, l'istituto professionale ''8 marzo'' di Settimo Torinese, vorrebbe introdurre un analogo badge per gli insegnanti e, secondo Cosimo Carinzi, coordinatore provinciale dei Cub Scuola, ''c'e' forte tensione fra i docenti. Si sta diffondendo l'abitudine di installare telecamere per controllare cio' che avviene negli edifici. Si tenta di esportare il 'Grande Fratello' nelle scuole''. I Cub sono pronti a dare battaglia e ad aprire contenziosi in tutte le scuole che prenderanno provvedimenti del genere. Il progetto dell'istituto Peano - sostengono in un comunicato - e' stato finanziato con fondi privati, gestiti in modo poco trasparente e al di fuori di ogni reale controllo da parte del collegio docenti. La rappresentanza sindacale unitaria dell'istituto ha ricevuto informazioni tardive e lacunose. E sull'efficacia del progetto c'e' da discutere: stupisce che si sia seguita una strada cosi' tortuosa quando, con la cifra a disposizione (42.000 euro) si sarebbe potuto dotare ogni aula di un terminale per la rilevazione delle assenze, velocizzando davvero sia il lavoro dell'insegnante sia quello della segreteria. La scuola si modella sulla fabbrica.(ANSA). ANG 14-SET-04 19:30 NNNN
SCUOLA: UNIONE STUDENTI, AL BANDO TELECAMERE E CARTELLINI NON SIAMO IN PRIGIONE E NEPPURE IN AZIENDA (ANSA) - ROMA, 14 SET - Le scuole non sono prigioni e neppure aziende. Lo ricorda l'Unione degli studenti che boccia senza appello il ricorso di alcuni istituti a telecamere, cartellini da timbrare e agenti di sorveglianza. ''Invece di essere il luogo in cui si impara a essere cittadini, la scuola - rileva l'Unione degli studenti in una nota - sembra diventata un piccola prigione. Come se gli studenti fossero tutti potenziali delinquenti da tenere sotto controllo, e l'effetto deterrente del 'Grande fratello' tra le aule sia l'unico mezzo da utilizzare per mantenere l'ordine. Come puo' una scuola dirsi davvero luogo in cui si educa, in cui si insegnano i valori della liberta', si incoraggia la creativita', si insegna l'educazione civica - si chiedono gli studenti - se si adottano misure come le telecamere a circuito chiuso o i cartellini da timbrare? Obbligare gli studenti a timbrare un cartellino all'ingresso della scuola e controllarli con le telecamere - affermano - trasmette con netta evidenza l'idea che la scuola e l'educazione siano un 'servizio' che viene 'consumato' dalle famiglie. Eþ a esse che si bada, non certo a cio' che pensano gli studenti, ai disagi che loro vivono, alla pressione di sentirsi sempre osservati''. Secondo l'Uds la scuola e' ''un luogo di crescita in cui gli studenti (e non le famiglie) possano sentirsi protagonisti e non numeri da tenere sotto controllo''. ''Condanniamo l'idea che sull'altare della sicurezza e dell'efficienza - conclude l'Uds - si possano sacrificare la liberta' e i valori che la scuola dovrebbe insegnare''. (ANSA). COM-CLL 14-SET-04 18:20 NNNN
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