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Intercettazioni no-global: telelapidazione in fiction giudiziaria
by ansa Sunday, Feb. 27, 2005 at 3:07 AM mail:

NO GLOBAL: INTERCETTAZIONI; IMPUTATI, E' TELELAPIDAZIONE IN FICTION GIUDIZIARIA NON SEGUITA CONSEQUENZIALITA' EVENTI (ANSA) - COSENZA, 25 FEB

''Ieri si e' consumato il primo caso di teleprocesso ai tredici attivisti
del movimento no global sotto inchiesta a Cosenza per cospirazione e
sovversione, ed in particolare la telelapidazione di due di loro, Francesco
Caruso e Luca Casarini, secondo il teorema portato avanti da pezzi dei Ros
e dei servizi segreti e che vuole ridurre le contestazioni politiche contro
il G8 ad un' enorme e verticistica macchinazione criminale''. A sostenerlo
sono i 13 imputati in un comunicato diffuso dai disobbedienti di Napoli.
''In questa fiction giudiziaria - sostengono - gli eventi non seguivano la
consequenzialita' logica della realta', ma quella della 'sceneggiatura' ed
i collegamenti erano arbitrariamente partoriti dalla fantasia del
montatore. Completamente rimosse ovviamente le violenze delle forze dell'
ordine, le sevizie di Bolzaneto, i pestaggi della Diaz, le cariche gratuite
e indiscriminate, l' uso delle armi da fuoco fino all' assassinio del
nostro fratello Carlo Giuliani. Ne esce fuori un clamoroso ribaltamento
sulle responsabilita' giuridiche, politiche e morali sui fatti di Genova.
Questo messaggio, prima ancora che la miseria degli attacchi personali, e'
per noi inaccettabile. Ed ancor piu' le miserabili logiche per cui si e'
consumato: una strumentalizzazione pre-elettorale di An e del governo,
tramite il ministro Gasparri, contro il centrosinistra''. ''Anche quest'
informazione di regime - sostengono gli imputati - e' il frutto dello stato
di guerra permanente in cui viviamo, una guerra che dispone dell'
informazione a suo piacimento: in Iraq non c' e' piu' nessun giornalista
indipendente e in Italia in regia della Tv pubblica o delle Tv
presidenziali Mediaset siedono i Ros dei Carabinieri''. Entrando nel
dettaglio, gli imputati sostengono che ''sul piano giuridico le
intercettazioni audio sono ancora oggetto di perizia e non sono state
acquisite nel fascicolo dibattimentale perche' ancora non e' stato escusso
il perito. Gli atti non sono percio' pubblici''. Le immagini, inoltre,
aggiungono, ''sono tratte da materiale video depositato nella segreteria
del pm questa estate e oggetto di attivita' integrative di indagine ex art
430 cpp e quindi allo stato affidate alla custodia e all' autorita' del pm;
quindi non ancora nella disponibilita' del giudice terzo, atteso anche che
la fase dell' acquisizione delle prove nel processo non e' nemmeno
cominciata (ancora deve concludersi la parte delle eccezioni preliminari).
Anche queste immagini quindi non sono pubbliche e si pone il problema di
come siano state acquisite dalla tv''. ''Molto piu' grave'', pero', viene
considerata la ''sostanza politica sul piano della correttezza delle
informazioni di quello che dovrebbe essere un servizio pubblico, il tutto
alla presenza del ministro delle telecomunicazioni. La trasmissione -
affermano gli imputati nel comunicato - ha dimenticato di dire che il
materiale audio prodotto era stato intercettato dal Ros di Benevento su
mandato della procura di Napoli, ma che la stessa procura aveva ritenuto
del tutto insignificante, procedendo all' archiviazione. Che questo
materiale e' stato a sua volta archiviato dalla procura di Genova finche'
il nostro 'biografo' Domenico Fiordalisi lo ha raccattato dai cestini dei
rifiuti delle varie procure per assemblarlo e presentarlo a Cosenza''. ''C'
e' inoltre - prosegue la nota - un uso del tutto tendenzioso del materiale
video proposto che viene tagliato e montato ad hoc. Ad esempio si vede
Caruso che dichiara in corteo 'rispettiamo tutte le forme di lotta, Genova
e' grande', ma non quelle in cui dice che pero' 'questo e' il corteo della
disobbedienza civile' e quelle in cui dalle amplificazioni si dice che la
disobbedienza richiede ai manifestanti di non portare con se oggetti atti
ad offendere. Invece si mostra subito dopo la scena del furgone dei
carabinieri, anche quella espunta dal contesto in cui e' nata e cioe' la
carica violenta, gratuita ed in zona autorizzata del corteo, e una persona
che prende un fucile, di cui per altro esistono anche immagini in cui si
vede che viene distrutto, tentando evidentemente di accreditare le parole
di Caruso come una 'preparazione' a quegli avvenimenti. Vengono in generale
mostrati atti di cui non e' dato capire la consequenzialita' logica ne' il
rapporto con gli imputati in una trasmissione comunque presentata come un
approfondimento sul processo di Cosenza e sulle responsabilita' delle 13
persone che vi sono imputate''. (ANSA). SGH/MED 25-FEB-05 17:28

G8: INTERCETTAZIONI - LEGALE CARUSO, SIAMO ARRIVATI A CRIMINALIZZAZIONE
MEDIATICA = Napoli, 25 feb. (Adnkronos) - ''Siamo arrivati al punto piu'
basso e pericoloso di criminalizzazione mediatica di liberi cittadini
sottoposti a procedimenti giudiziari''. E' quanto ha dichiarato, in una
nota, l'avvocato Annalisa Senese, uno dei difensori di Francesco Caruso nel
processo di Cosenza in merito alla trasmissione ''Punto e a capo'' durante
la quale sono state trasmessi video e intercettazioni riguardanti i
no-global. ''Stiamo valutando la possibilita' di querelare i responsabili
della trasmissione laddove ne ravvisassimo gli estremi di legge -ha
aggiunto- certamente presenteremo un esposto all'autorita' giudiziaria
competente per capire come sia stato possibile che, a dibattimento non
ancora iniziato, atti a disposizione solo delle parti siano finiti nelle
mani di giornalisti televisivi''. ''E' una gravissima violazione delle
garanzie processuali e mette in discussione la credibilita' stessa della
giustizia- ha continuato l'avvocato Annalisa Senese- Peraltro le
intercettazioni ed i video sono stati trasmessi in maniera parziale e
decontestualizzata''

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