I sindacati di base: vigileremo contro i vandalismi, ma qualche vetrina imbrattata non conta. Cub: no al precariato. Cgil, Cisl e Uil in piazza Duomo: diritti e sicurezza nel lavoro.
Con centomila persone in piazza quest’anno (40-50 mila l’anno scorso) la Mayday Parade del sindacato di base punta a oscurare il Primo Maggio del sindacato confederale. La manifestazione è alla sua quinta edizione. Altri cortei si terranno in contemporanea a Milano, Londra, Parigi, Barcellona, Amsterdam. In Italia, oltre a Milano, saranno coinvolte Palermo e Napoli. La sfilata - organizzata da Cub (Confederazione unità di base) e Chainworkers, con il seguito di centri sociali, collettivi studenteschi e degli altri sindacati di base, compresi i Cobas - partirà alle 15 da piazza XXIV Maggio e risalirà per corso di Porta Ticinese. La maratona dei seguaci di San Precario continuerà in via De Amicis, piazza Resistenza partigiana, via Cesare Correnti, via Torino, piazza del Duomo, via Orefici, piazza Cordusio, via Broletto, Ponte Vetero, via Mercato, via Tivoli, foro Bonaparte, viale Gadio. E terminerà in piazza Castello intorno alle 19. «Cgil, Cisl e Uil, concertando, hanno portato al disastro, noi siamo alternativi», dice Walter Montagnoli, coordinatore nazionale della Cub. L’obiettivo della Mayday Parade è attirare l’attenzione sui disagi causati dalla precarietà del lavoro. «Chiediamo continuità di reddito per tutti, salario minimo europeo per arrestare il dumping sociale, accesso universale alle prestazioni sociali fondamentali come maternità, ferie, malattia e infortunio, accesso gratuito o fortemente sussidiato a casa, trasporti, cultura, conoscenza». L’anno scorso la Mayday Parade ha lasciato qualche traccia: graffiti, vetrine imbrattate. La manifestazione rischia di creare disagi per i cittadini? «Certo, ci poniamo anche questo problema - dice Walter Montagnoli -. Ma qualche vetrina imbrattata non è nulla quando si portano in piazza migliaia di giovani». Intanto, per il Primo Maggio Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato una manifestazione classica: partenza alle 9.30 da porta Venezia e arrivo in piazza del Duomo. Dal palco parleranno i segretari milanesi di Cgil, Cisl e Uil. Rispettivamente Giorgio Roilo, Fulvio Giacomassi e Roberto Monticelli. Lo slogan: «Contro la precarietà, per lo sviluppo, i diritti, la sicurezza del lavoro». Chi restasse in città nel fine settimane, dovrà fare i conti con la riduzione del trasporto pubblico. Tram, autobus e metropolitana funzioneranno dalle 7 alle 20. Per quanto riguarda il metrò, in particolare, al mattino le prime corse sono posticipate di circa un’ora rispetto alla programmazione festiva. Le ultime partenze dai capolinea del metrò sono previsti intorno alle 19. Per informazioni, chiamare il numero verde 800.808.181.
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