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Sopraffazione delle donne
by viviana Sunday, Aug. 28, 2005 at 9:57 AM mail:

Risposta a quei maschilisti che intendono estromettere dal mondo la donna per relegarla in casa a pratiche di accudimento e alla generazione di figli.

Questo scritto nasce in risposta a due allucinanti articoli di uno che si firma Ulisse vietato

http://italy.indymedia.org/news/2005/08/858311.php
http://italy.indymedia.org/news/2005/08/860193.php

I suoi pezzi sono un concentrato di idiozie e come donna me ne sento insultata. Meraviglia che i tempi maturino ma certi idioti restino immutabili. Per difendere una situazione di artificiale privilegio tentano di persuaderci a qualsiasi cosa porti loro profitto o potere, difendendo presunte rendite di posizione biologica. In realta' la biologia qui non c'entra affatto. C'entra solo il tentativo di perpetuare un abuso e una sopraffazione.
Dopo aver paragonato, con linguaggio da stupratore soddisfatto, i popoli a donne deboli che subiscono violenza ma poi ne godono (vedi l'Irak, l'Afganistan o il Congo), e viste le reazioni indignate dei lettori, questo 'Ulisse' se ne esce fuori adesso a dire che la dipendenza femminile e la relegazione delle donne in casa e' uno dei modi a disposizione delle donne per combattere i guasti del neoliberismo. Vedi la contorsione dialettica. Veramente grottesco!! Bella questa teoria nuova per difendere una oppressione vecchia!!? Liberatevi dal neoliberismo tornando alla famiglia patriarcale di stampo confessionalista!!?? Intelligente proprio?!? ... quando e' lo stesso modo perverso con cui le religioni oppressive di tutto il mondo e tutte le ideologie totalitarie e separazioniste hanno preteso e difeso un monopolio di potere illegittimo, basato sul genere, come hanno fatto del resto la religione cattolica o l'ebraismo, che poi si sono trovati a braccetto col capitalismo neoliberista, ma come hanno fatto egualmente religioni come quella induista o islamica che hanno prodotto movimenti antiliberisti, o amici del noliberismo americano come gli emirati arabi, tanto per fare un esempio.
Quanta ipocrisia!
Senza contare le contraddizioni interne di uno che finge aperture verso il mondo femminile per negarle nel rigo successivo, relegando di nuovo la donna alla casa, ai fornelli e all'accudimento dei figli.
"Facciamo violenza ai popoli come alle donne, prima grideranno, poi ne troverannopiacere!" Ma la facciano a lui questa violenza!
La stessa misogonia nel secondo articolo viene nascosta piu' subdolamente sotto una maschera politica, apparendo invariabilmente incredibile e insultante.
Non si preoccupi, Ulisse!
La donna sa benissimo cosa sia gratificante per lei e cosa no, la famiglia o l'amore per il suo uomo, come i figli, come la sua professione, la ricerca, la carriera, la politica, l'arte...
Quello che chiede non e' l'harem, ma di poter scegliere. Non di essere costretta, persuasa o plagiata, ma di avere il diritto di scegliere. Solo la scelta e' 'liberta'', e solo la liberta' insegna cosa e' bene, mentre questi signori che vogliono tanto ipocritamente il suo bene vorebbero solo coercire la sua scelta e obbligarla a binari predeterminati che a loro fanno comodo.
Io sono una di quelle che ha vissuto per la famiglia e che ha sacrificato molte delle sue scelte per il bene della famiglia, sono anche stata gratificata da una bellissima famiglia e non perderei nulla di quello che ho; per la famiglia ho sacrificato lavoro e carriera e l'ho fatto volentieri, ma sentir imporre la famiglia e la generazione di figli come l'unico e il possibile o il migliore scopo di una donna, senza nemmeno chiedere a lei cosa voglia fare di se stessa, lo trovo repellente.
Nulla che sia obbligato e' un bene, e nulla che esiste a questo mondo e' di per se' un bene se devo esserci costretta o convinta con le buone o con le cattive.
Famiglia di per se' non vuol dire bene.
Ci sono famiglie che sono veri incubi e, per parte della mia vita, ho avuto la sciagura di conoscere anche questo inferno.
I peggiori delitti contro la persona sono perpetuati in famiglia: stupri, violenze, molestie, percosse, torture fisiche e psicologiche, atti di arbitrio e di plagio, forme di schiavitu'e di prigionia, pedofilia, prostituzione, sopraffazioni e malvagita' di ogni tipo fino all'uccisione.
Questa 'famiglia dell'Eden', dorato pilastro del fascismo, della chiesa reazionaria e dello strapotere maschilista, e' un mito comodo, non esiste altro che nelle teste bacate di fascisti, preti e mezzi uomini. Nella realta' la famiglia e' piu' spesso un luogo di sofferenza o di orrore che un paradiso di delizie e di realizzazione esistenziale.
Il 95% dei pazienti disturbati che arrivano da un analista ricavano la loro sofferenza umana da disgraziate situazioni famigliari, spesso da incubo, me ne sono sentita raccontare a centinaia. Gli esiti di questi traumi persistono spesso per tutta la vita con sofferenze spaventose.
I tribunali sono pieni di denunce di fatti gravissimi perpetrati soprattutto contro la donna e i figli in famiglia. Voler dimenticare questo e' da folli, vuol dire essere dei mitomani che vivono in un mondo totalmente inventato, a loro comodo.
Inutile relegare la barbarie al terzo mondo, i paesi occidentali non derogano a questa regola di violenze familiari e gli Stati uniti sono in vetta alle statistiche per violenze domestiche sulla donna.
Per questo mi viene proprio da vomitare a leggere articoli come questo, che oltre a essere falsi e negatori della realta' sono anche ipocriti perche' vogliono rivendersi come progressisti e antineoliberisti, aggiungendo una nota crudele in piu'.
In quanto alla generazione dei figli, io sono stata una donna fortunata, ma le donne fortunate non sono la regola. Ci sono donne che vengono condannate dai comandi religiosi o da uomini senza pieta' alla generazione forzata e continuativa e che sono spossate e distrutte da
parti sempre piu' difficili a volte insostenibili per difficolta' fisiologiche, patologiche o famigliari, a volte protratti fino alla morte, e devono subire progressive gravidanze fin da quando sono quasi bambine e anche quando sono povere o malate o indifese. Gran parte dei figli che nascono in questo sciagurato mondo sono frutto di incesto, di violenza, di stupro, cioe' di atti contro la donna. Comandare alla donna la generazione dei figli a tutti i costi e' uno dei reati peggiori dell'umanita', e non diventa piu' degno se a farlo e' un papa o un imam o un rabbino o uno pseudo antiliberista o un dichiarato fascista o un ipocrita cattolico, perche' vuol dire rinnegare la realta' di un'altra persona, la sua dignita', la sua sopravvivenza fisica o morale, il suo diritto all'autorealizzazione, la sua salute fisica e mentale, la sua liberta', la sua emancipazione e anche, in molti casi, il suo stesso diritto alla vita.
Generare non e' una passeggiata, ma e' sempre un rischio per la donna, ed e' un atto di grave responsabilita' verso il suo corpo, la sua mente e il suo destino, e imporre a qualcuna l'obbligo coercitivo di far figli o subdolamente indurla a credere che questa e' la sua sola realizzazione vuol dire aggiogarla a una schiavitu' perpetua in cui essa viene menomata nella sua liberta' di spazio, di tempo e di vita.
Per questo provo un senso di schifo nauseante verso coloro che in modo impositivo, religioso o politico, violento o mielato, fingono di difendere la realizzazione femminile con parole che stavano bene in bocca a un Mussolini qualsiasi ma che oggi sono diventate obsolete e ributtanti.
Quello che c'e' dietro questa mentalita' e' una totale incapacita' di alterita', di compassione e di partecipazione, un egoismo assoluto, cieco e ributtante, una forma di totalitarismo sessista.
Le donne non sono vacche atte a figliare. Sono creature umane atte a vivere. E il riconoscimento di loro come persone avverra' solo quando si dara' loro il diritto di scegliere la loro vita, se lavorare o dedicarsi alla famiglia, se avere figli e quanti o non averne affatto, se unirsi stabilmente a un uomo o no e nel caso affermativo in che forma. Ogni altra cosa sara' pura e semplice sopraffazione. Questi capziosi ragionamenti servono solo a dissuadere ulteriormente le donne da regimi matrimoniali e da gravidanze indesiderate nella scelta della loro autonomia e gia' questa scelta sta avanzando nei sistemi occidentali. Le donne hanno paura del matrimonio, a volte anche della convivenza ed evitano di fare figli. Non si fidano piu' nemmeno dei loro sentimenti. Non vogliono cadere nella trappola. Inutile ammantare i discorsi di religione, di perbenismo, di falsa etica, essi sono criminali.
Pensiamo a quanto e' stupida la frase di questo 'Ulisse' senza Penelope, pronto a navigare gli oceani purche' lei stia fissa in casa a Itaca, che dice: "La Tatcher in Inghilterra, la Ghandi in India, la Albright negli USA, hanno forse cambiato in meglio quello che gli uomini gli avevano lasciato in eredità?"
Beh, e allora? Stalin, o Hitler o Bush hanno forse cambiato in meglio quello che gli uomini avevano lasciato in eredita'? E per questi precedenti dovrei obbligare i maschi a stare in cucina o a occuparsi dei pannolini dei figli? Ma la logica?!
Quando si parla di emancipazione del mondo femminile, della possibilita' di operare per il mondo e nel mondo o anche della liberta' di realizzare se stesse secondo la propria vocazione, non ci sono etichette che contano, non c'e' neoliberismo o religioni occidentali o orientali, esistono solo due grandi categorie: uomini e donne. Ed esistono solo due tipi di uomini; quelli che sono intelligenti, civili e paritari, e quelli maschilisti , retrogradi, illiberali e chiusi nella difesa dei loro stolidi egoismi, fondamentalmente nemici delle donne. Questi spregevoli individui sono presenti in qualsiasi schieramento di destra o di sinistra, marxista o neoliberista, moderno o arcaico, ateo o confessionale.
E' per questo che in parlamento, quando e' in gioco un diritto delle donne, le parlamentari si trovano unite in battaglie trasversali ai partiti, che riguardano il loro sesso e travalicano le etichette e le divisioni tradizionali. Ed e' sempre per questo che gli uomini 'inferiori' le attaccano sempre nei soliti insopportabili due modi:
- quelli che le insultano con oscenita', considerando le donne come femmine che vanno espunte dal potere della parola(come accade in questo newswire dove, quando parla una donna, abbiamo alcuni imbecilli misogni che tentano di cacciarle insultandole, e come e' accaduto troppo spesso in parlamento dove le donne parlamentari sono state insultate con vocaboli da latrina, e in ispecie dalla destra estrema e cattolica)
- e quelli che, come Ulisse vietato, tentano ugualmente di cacciarle dal contesto civile e dal mondo del potere e del lavoro con discorsi ipocriti da apartheid, elogiando subdolamente i valori della famiglia e dei figli.
Se la donna ha spesso rifiutato, e ora lo fa sempre piu' spesso, 'le gioie della famiglia' i motivi ci sono e grossi.
Quando io uscii da quella prigione orrenda che era stata la mia famiglia di origine per un periodo interminabile della mia vita e quando uscii "dalle cosiddette gioie della famiglia" avevo giurato a me stessa che MAI ne avrei avuto un'altra e che, se avessi voluto un figlio, lo avrei fatto senza matrimonio e fuori da ogni convivenza, e senza controllo maschile, per non subire piu' l'orrore che avevo conosciuto, e ho giurato che se avessi avuto un afiglia, le avrei insegnato a difendersi da qualsiasi famiglia e a vivere della sua professione e della sua fede sociale senza essere succube di nessuno, nella piu' grande autonomia e indipendenza.
Poi la sorte ha avuto amore per me e mi ha regalato un amore bellissimo, un matrimonio bellissimo e una figlia bellissima e questi sono i tre tesori della mia vita, ma non me la sentirei in alcun modo di obbligare nessuna donna nemmeno a una convivenza, non me la sentirei di obbligarla proprio a nulla e se lei stessa 'scegliesse' una via famigliare che dovesse dimostrarsi sbagliata e dolorosa, sarei la prima di consigliarla di riprendersi la sua liberta' e andarsene.
Non e' la famiglia la miglior cosa di questo mondo, ne' la generazione, ne' nessuna altra cosa pregiudizialmente, nulla puo' essere imposto a una creatura umana come bene, perche' il solo fatto dell'imposizione atterra qualunque bene e lo trasforma in una condanna.L'unico bene e' la liberta'.
Nella liberta' e' la persona stessa che sceglie cosa sia il suo bene, nella liberta' ci puo' stare un compagno e ci possono stare dei figli o anche no. Senza la liberta' e attraverso l'imposizione non ha senso nulla, abbiamo solo la distruzione di una vita.
Se non si capisce questo, si appartiene a una schiera di schiavisti di comodo, che considerano la liberta' un diritto per se' ma lo negano agli altri.
E che i loro discorsi siano totalitari alla Ruini o subdoli e falsamente convincenti alla 'Ulisse vietato' non fa alcuna differenza. Essi restano angusti e pericolosi, intrinsecamente misogni, egocentrici, egoici, in una parola perversi e negatori dell'identita' e dei diritti femminili.
Ho trovato vergognose le affermazioni di Buttiglione e di un Pera che lo difende, ho trovato vergognose le affermazioni di quasi tutti i preti che ho conosciuto ostili alla mia identita' femminile e pronti a coartarla. E trovo vergognosi qui questi due articoli, e tutta la spaparanzata sulla famiglia difesa come mezzo per lottare contro il neoliberismo mi sembra poi ancora piu' ipocrita e falsa.
L'autore non riesce nemmeno a capire che una donna come un uomo ha pieno diritto di potersi realizzare come crede, nel modo in cui crede, secondo molti modi diversi, in parita' con l'uomo, con la famiglia e i figli se vuole, senza se vuole, o anche insieme se vuole, mettendoci anche la carriera, la politica, la ricerca, lo studio, le esplorazioni, le invenzioni, l'arte, la scienza, la tecnica, il mondo... qualunque cosa se e' portata per quella, qualunque cosa se e' nelle sue corde, nelle sue passioni, nel suo amore, nella sua libera scelta.
Aspasia fu una donna di grande intelligenza ma tutto quello che l'omofilo e maschilista mondo greco le permise fu di essere una sgualdrina di lusso, deprecata perche' era l'amante di Pericle.
A Saffo fu concesso di trattare solo giovinette chiusa in un'isola.
Le monache mistiche del medioevo scrissero poemi di poesia e di filosofia bellissimi ma il loro pastore spirituale li dette alle fiamme come peccato.
Artemisia e Anguissola furono grandi pittrici del Rinascimento, ma la loro arte fu combattuta e distrutta. Lo stesso accadde a Vittoria Colonna e Gaspara Stampa.
La Dickinson scrisse le sue poesie chiusa per 30 anni nella sua camera e venne riconosciuta solo dopo la morte. La donna fu accettata nella scrittura solo ai primi del novecento. E lo stesso nelle scienze o nella politica, Questa accettazione fu difficile, irta di ostacoli, tutti furono sempre pronti a castrare l'emancipazione o la carriera femminile.
E non si va meglio nemmeno ora.
La prima donna italiana che riusci' a entrare in una facolta' di legge e' del 1881. Un giornale femminile del tempo parlo' "del coraggio ch'essa ebbe nel superare tutti quegli ostacoli che ancor si oppongono alla donna, perché ella possa, pari al suo compagno, darsi, quando la vocazione e l'intelligenza superiore ve la chiamino, agli studi scientifici, letterari, a quegli studi in una parola che furono e pur troppo ancora sono riservati esclusivamente all'essere privilegiato che si chiama uomo".
E fino al 1870 in Europa non si permise alle donne di studiare medicina, "perche' le donne non sarebbero state all'altezza del compito di curare", come se le donne non avessero curato i malati fin dagli albori della terra! Allo stesso modo la chiesa cattolica riconosce un'anima alle donne solo nel 1300 e a tutt'oggi le vieta compiti sacerdotali e parita' con l'uomo.
Del fascismo sappiamo ma i marxisti e i comunisti nostrani non sono stati migliori. A parte la lotta per il voto alle donne, non hanno mai brillato per riconoscimento di una effettiva parita' e abbiamo visto il rimergere delle loro posizioni patriarcali o misogine nel referendum del divorzio, dell'aborto e nell'assenteismo per l'ultimo referendum sulla fecondazione assistita, che avrebbe vinto se solo i maschi della sinistra italiana non l'avessero disertato come cosa che non li interessava.
Inutile parlare qui di quale impiccio all'evoluzione femminile sia la chiesa cattolica, ben ferma a impedire il sacerdozio femminile, il matrimonio e la paternita' del prete e la carriera delle donne nella chiesa. Ma e' il maschilismo della sinistra che fa specie.
Eppure "ANNA KULISCIOV, una delle fondatrici del Partito Socialista Italiano, aveva una laurea in medicina, ed esercitò la propria attività in favore dei poveri e dei bisognosi, adiperandosi allo stesso tempo in grandi lotte per l'uguaglianza tra uomo e donne e per fare avere alle donne "pieno diritto di cittadinanza" nel Regno d'Italia parificandole agli uomini cercando, così di incrinare quel grande muro di pregiudizi e di avversità che da parte maschile esisteva verso la componente femminile della società anche nella sinistra.
Fino a pochi decenni fa anche in occidente (e quasi dappertutto nel terzo mondo) la donna e' stata condannata all'analfabetismo, alla relegazione domestica, ai lavori piu' bassi e di servizio, alla sottomissione nella gerarchia familiare, a una posizione subordinata di succubanza perpetua. Questo ha impedito in modo assoluto la sua emancipazione e il mondo e' stato privato del suo apporto in tutti i campi dello scibile e del sociale.
Mao disse che meta' del cielo doveva essere liberato, ma non pare che le sue parole abbiano conseguito molto successo.
Le 'grandi' motivazioni per cui il mondo maschilista ha giustifiato questo atto di sopraffazione e di arbitrio sono le stesse che l'autore di questo scritto ha dichiarato e sono le stesse che vengono propugnate da persone ignobili come Buttiglione, Pera, Ruini e tutti i papi della chiesa cattolica.
E questo Ulisse ha il coraggio di scrivere: "Siete sicure che il ruolo della donna che lascia la famiglia per entrare come un uomo nella vita sociale sia stata una scelta femminile libera e autonoma?"
Potrebbero rispondergli, o ridere di lui come di un minorato, Ipazia di Alessandria, Caroline Herschel, George Sand, Laura Bassi, Marie Curie e la figlia (Nobel per la chimica), Margherita Hack (astrofisica), Rita Levi Montalcini (nobel per l'endocrinologia), Gerty Cori-Radnitz (nobel per la medicina), Maria Goeppert-Mayer (nobel per la fisica), Dorothy Crowfoot Hodgkin (nobel per la chimica), Barbara McClintock (nobel per la medicina o la fisiologia), Gertrude Elion (nobel per la medicina o fisiologia), Cristiane Nüsselein-Volhard (nobel per la medicina o fisiologia),Jocelyn Bell (quasi nobel per l'astrofisica; un uomo, il suo capo le scippo' il merito di aver scoperto le pulsar), Rosalind Franklin (che intui' la struttura del DNA, ma il nobel lo ebbero i due maschi che le scipparono la scoperta), Mileva Marič (moglie di Einstein e brillante matematica e sono in molti a dire che la relativita' fu opera sua), Lise Meitner che arrivo' alla fissione nucleare, Rosa Luxemburg, e, oggi, l'economista Vandana Shiva, la scrittrice impegnata Roy Arundhati, Madre Teresa di Calcutta, e,
in Italia, Nilde Iotti, Maria Montessori, Miriam Mafai, Lidia Ravera, Rosy Bindi, la magistrato Ilda
Boccassino, Elena Paciotti gia' presidente di magistraura democratica, Carla Del Ponte, la teologa Tullia Zevi, la regista Cristina Comencini, la sociologa Chiara Saraceno, l'architetto Gae Aulenti, il critico d'arte Maria Teresa Benedetti, suor Eugenia Bonetti per i migranti, la poetessa Alda Merlini, e poi Karen Blixen, Gertrud Stein, Virginia Woolf, Marguerite Yourcenar.. Non posso citarle tutte.
SI'. La risposta alla stupida domanda se siamo sicure che sia una buona scelta occuparsi di cose diverse del fare figli e' : SI'. Siamo perfettamente sicure. Mai state piu' sicure di qualcosa.
La generazione non avviene solo attraverso i figli, la generazione avviene nelle idee, nelle opere, nelle conquiste sociali, nella filosofia, nell'arte...
Non e' il neoliberismo che ostacola l'emancipazione femminile ma sono questi discorsi che rivendicano una presunta superiorita' biologica quando anche la biologia ne riderebbe per quanto sono assurdi e forzosi.
Si intende elogiare l'inferiorita' femminile come una necessita' naturale che implica finalita' solo riproduttive nella sottomissione all'uomo, in nome della gattata dell'angelo del focolare!? Ma questi discorsi si vada a proporli sulla luna!

viviana




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le tue estarnazioni li avevi già postati
by viviana madre e mogle fortunata doppia Sunday, Aug. 28, 2005 at 10:39 AM mail:

LO HAI GIA POSTATO COME COMMENTO, ADESSO LO POSTI COME NOTIZIA, vai a preparare le lasagne alla tua stupenda , meravigliosa e bellissima famiglia, fai le lasagne che è domenica, mamma, donna e moglie fortunatissima, meravigliosa e stupenda; occupati del tuo bellissimo stupendo e meraviglioso marito, preparagli le lasagne oggi che non sei andata in gita come ci avevi annunciato; ci hai delusi, ci comunichi che parti per un bellissimo stupendo e meraviglioso viaggio con la tua straordinaria famiglia meravigliosa e stupenda e invece eccoci qua a postare come una matta,e anche articoli doppi, ma che ti ha fatto indy perche devi per forza riempirla????

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si ' certo
by viviana Sunday, Aug. 28, 2005 at 12:02 PM mail:

chiedo scusa della postazione doppia
e' stata incidentale
la risposta la trovi sotto l'articolo di Ulisse vietato.
Potrei tranquillamente obiettare che si trova spesso su indy la stessa cosa postata piu' volte e tu non hai mai aperto bocca. Si vede che spari in direzione dell'antipatia, non della giustizia.
Quando qualcuno la smettera' di parlar male di me presentandomi come una repressa e una fallita solo perche' lo e' lui, io la smettero' di elencare le mie gioie e i miei successi.
A provocazione rispondo, non sono una esibizionista ma nemmeno mi va di sentire perfetti estranei parlare di me con insulti e cattiveria raccontando che sono cio' che non sono. Ma che palle!
bye
viviana

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il troppo stroppia
by tonyleung Sunday, Aug. 28, 2005 at 12:06 PM mail:

viviana, effettivamente hai un po' rotto il cazzo.

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sei una contapalle viviana
by sei doppiamente idiota viviana Sunday, Aug. 28, 2005 at 12:48 PM mail:

Sei una cantapalle, non ti è scappato il dito, hai cliccato su "pubblica" lo hai infinocchiato il tuo articolo prima di postaelo sul nw, non prendere per il culo, idiota!!! eppoi nel tuo commento al post di ulisse vietato, avevi già preannunciato che lo avresti postato come articolo, sei una pazza una che non riesce a contenersi, un'incontenibile, ma come fai a prenderti cura della tua meravigliosa stupenda e bellissima famiglia se passi il tempo attaccata alla tastiera, tu non hai niente di meraviglioso sei una sfigata, tra l'altro anche di un banale politicamente corretto, di un perbenismo piccolo borghese di un volemosi bene da parrocchiana, staresti bene in un circolo di cucito a consolare e farti consolare da delle madamine spaventate dal vicino di casa !!!!
Siii coniglio alla cacciatora ma quando ti metti a cucinare indossi il grembiule o hai la donna a ore????
SCRIVI SOLO DELLE MINCHIATE DA PORTINAIA BENPENSANTE

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bleah
by stop allo spamming di viviana Sunday, Aug. 28, 2005 at 1:13 PM mail:

>non sono una esibizionista

lo sei e di tipo compulsivo

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,,
by ak Sunday, Aug. 28, 2005 at 1:42 PM mail:

non sono una esibizionista

lo sei e di tipo compulsivo

ma òa smetti di rom,pere il cazzo?è inutile che vanti le doti della "razza"maschile,perchè tu come maschio non vali nulla,e meriteresti di essere schiaffeggiato fino a perdere in sensi,machista sfigato

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Non c'è da meravigliarsi ...
by ..... Sunday, Aug. 28, 2005 at 2:17 PM mail:

Non c'è da meravigiarsi che salti di nuovo fuori la patetica ideologia 'Dio, patria e famiglia' a carico della donna. Il pensiero unico odierno ha i suoi grotteschi antenati, e questo è uno di essi. Evidentemente le vittime del pensiero unico assuefatte come sono a prendere a prestito opinioni e cervello - dopo averlo debitamente depositato nei centri commerciali - cercano un precedente storico al loro obnubilamento, e lo trovano nel vetero maschilismo goffo e maldestro.

Un maschilismo italiota che dal suo seno ha saputo partorire solo stupri, violenze e sopraffazioni di ogni tipo, salvo poi rifugiarsi nell'impotenza quando era tempo di tirar fuori gli attributi.

Ma tant'è, i soldatini di piombo telecomandati non sanno come sopravvivere quando il burattinaio non li indirizza, e presi dal panico riparano frettolosamente nei flash back.

Non preoccupatevi, bravi soldatini, il burattinaio è sempre li, e vi osserva sorridente: dietro di voi, intanto, milioni di strane creature in carne ed ossa - dette donne - gli preparano la festa.

Come sempre.

....

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part time pagato cento per cento per le donne
by amina salina Sunday, Aug. 28, 2005 at 2:58 PM mail:

cara Viviana se non e' giusto relegare la donna al solo ruolo domestico non e' giusto nemmeno trasformarla in una macchina da produzione strappando la ai figli ed alla casa.
Percio' proporrei per le donne il part time pagato cento per cento perche' le donne non sono schiave che devono lavorare unamedia di 60 ore settimanali quando il marito ne lavora 40.Le donne sono responsabili della trasmissione culturale della cultura e del sapere proprio di ogni cultura.Tirare fuori le donne da casa significa come oggi assistere all'analfabetismo dei giovani che non conoscono le loro radici ed hanno solo una superficiale cultura scolastica.La donna ha il diritto ma non il dovere di llavorare e a mantenere la famiglia deve bastare il salario del marito.Raddoppiate i salari e molti problemi dell'Italia saranno risolti.

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viviana mi hai leggermente rotto i coglioni
by uno stanco Sunday, Aug. 28, 2005 at 3:00 PM mail:

non ne posso piu di queste cagate perche' non vai in ferie per un paio di settimane?

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X Amina
by Una Sunday, Aug. 28, 2005 at 3:32 PM mail:

Come sempre, il peggior nemico delle donne sono ...le donne stesse.

Amina, se a te va di startene a casa senza lavorare, e trovi solo in questo il compimento di una 'missione 'di trasmissione culturale e religiosa, va benissimo, ma parla per te, non a nome delle donne tutte. Non farne un 'principio'...femminile o ancor peggio femminista, perchè NON lo è.

I salari andrebbero aumentati A PRESCINDERE da questo, e A PRESCINDERE dalla distinzione fra uomini e donne.
Ed è ormai fin troppo chiaro che bisogna tornare a lottare per direndere i diritti di tutti i lavoratori .

Insieme a questi ci sono i diritti negati e le libertà negate delle donne.

Non serve a niente confondere l'oggettività di una condizione di sfruttamento (o l'oggettività di diritti e libertà negati) con la soggettività dei propri individualissimi (e legittimi) desideri.

La donne hanno da sempre impostato le battaglie sul diritto all'autodeterminazione sostenendo il principio della libertà per tutte di decidere chi/cosa e come essere.

Libertà di scegliere, dunque, per tutte. Anche per chi segue una religione che gli detta quale missione avere, e dove confinarsi per ademperla. Senza questa libertà, le donne che che hanno fatto la tua scelta oggi non esisterebbero, o quantomeno sicuramente non potrebbero esprimersi.

Ok?



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...
by ak-47 Sunday, Aug. 28, 2005 at 3:38 PM mail:

amina è una nazista,è chiero ormai,lei è pappa e ciccia con quell'altro,dagoberto..

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Non so se Amina sia una nazista...
by Una Sunday, Aug. 28, 2005 at 3:54 PM mail:

...ma di sicuro ha in comune con certe frange la palese intenzione di confondere le acque per poi far passare per rivoluzionarie idee reazionarie e assolutamente illegittime.

Per chi ha un minimo di esperienza in merito,non è certo una novità.

Mestatori e mestatrici ci sono sempre stati. Provocatori/trici pure.
Libertà è anche accettare il confronto, fare chiarezza e impedirgli di fare il gioco sporco.
Il poco terreno conquistato - per giunta a caro prezzo - non può essere svenduto per colpa degli stupidi/e.
Smascherarli è un dovere.

Hasta luego.

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viva la fregna
by w la fregna Sunday, Aug. 28, 2005 at 5:07 PM mail:

w la fregna

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Dico al fascista che rompe le palle a Viviana
by rivoluzionario Sunday, Aug. 28, 2005 at 8:30 PM mail:



Dimmi compare cos'è che ti brucia? Perchè queste critiche velenose, gratuite e forzate?

Dici che Viviana non ha niente da fare. Viviana offre dei contributi, condivisibili o meno ma offre dei contributi. E tu povero mentecatto che fai? Stai li come una iena, ad aspettare che lei scriva, per riversarle addosso la tua frustrazione.

Cos'è una donna intelligente ti ha messo le corna?

O sei un povero mentecatto che non riesce ad avere una donna?

Stai sempre ad ironizzare sulla famiglia di Viviana. Tu c'è l'hai una famiglia? Sei capace di fartela? O ti è andata in frantumi?

O sei buono ad andare solo a puttane? Devi pagare povero mentecatto?

Creca di essere uomo.


X LA COMPAGNA VIVIANA:
Condivido la tua linea di principio: ogni essere umano deve essere libero di svilupparsi; questo è l'ABC del Comunismo.

Ma voi compagne, nei vostri ragionamenti, commettete un errore fondamentale: fate (o lasciate passare questa idea) una difesa d'ufficio del sesso femminile, cosa che non è giusitificata.

Se voi chiedereste al compagno Ak e al compagno Zip (che pure hanno avuto una discussione tra loro), ma ad un comunista qualunque che cosa ne pensano degli uomini, loro riderebbero e direbbero che sono dei gran coglioni, perchè avremmo in mente il fatto che la maggior parte degli uomini sono deficenti che vanno con le prostitute, che si fanno spennare dentro i night, (i più "furbi") vivono una vita meschina fatta di sotterfugi e continue menzogne e non capiscono niente di politica.

Se invece si chiede ad una compagna cosa pensano delle donne, scatta subito tendenzialmente la difesa di ufficio; dimenticando che il modello "vincente" per la maggior parte delle donne è quella della velina e della soubrette; non capiscono un cazzo di politica (meno degli uomini, vedi l'esempio dell'ultimo referendum sulla fecondazione assistita), anzi basta farne un timido accenno che cominciano a sbuffare come locomotive. Argomenti preferiti: l'oroscopo e il gossip; i film porno sono pieni di uomini ma anche di donne; ai centri di bellezza, case di appuntamento camuffate, ci vanno gli uomini ma ad attenderli ci sono donne sposate e non o che vanno la per raccogliere i soldi per il matrimonio(?), studentesse o sempilcemente gente che vuole raccattare soldi. E guarda che nessuno le punta una pistola alla testa; e poi c'è il fenomeno dell'amante, ormai è un fatto diffuso di costume; c'è l'hanno gli uomini ma anche le donne; questo modo di vivere è una loro (degli uomini e delle donne)"libera" scelta indotta dal capitale e resa parossistica dall'ideologia neo-liberale;

NON TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE LO FANNO.

Questo segna la nostra distinzione tra comunisti (e gente sensata)e capitalismo.

...saluti comunisti compagna Viviana...

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Chi va a puttane non è comunista
by rivoluzionario Sunday, Aug. 28, 2005 at 10:12 PM mail:



Chi compra un essere umano e lo trasforma in merce e lo vive come merce, non può essere un comunista. E' in contradizzione con la logica, il buon senso e ovviamente con tutto il marxismo.

Chi non è capace di confrontarsi umanamente, non può essere un comunista.

Deve prima essere uomo o donna, poi viene il comunismo, che ne è (dell'essere umano), la quintessenza e la sublimazione.

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forse avrai pure ragione Rivoluzionario ma
by k.r.r.a. x rivoluzionario Sunday, Aug. 28, 2005 at 10:31 PM mail:

la sostanza non cambia il discorso che dovremmo incominciare ad affrontare su sto sito relativamente allo schiantamento ontologico delle societa' occidentali, ai diritti violati (di tutti, non solo delle donne), dei senza lavoro, dei senza casa e di quanti non arrivano neanche a fine mese perche' c'e' un mutuo da pagare o perche' non bastano mai nemmeno per mangiare. Uomini o donne comunisti o meno che siano stanno ferocemente scannandosi in nome del dio-denaro e degli "ideali" edonistici costruiti dalla Societa' Moderna (...laddove si perde il Valore non rimane che la guerra del tutti contro tutti...e chi ci rimette , alla fine, sono sempre i piu' deboli...). Vedi Rivoluzionario non volevo dirtelo ma parli con chi proprio vivendo tra gli ultimi (i mustadhafin=diseredati) ha imparato ad apprezzare il lato migliore dell'umana condizione di "rappresentanti di Dio in terra" (questa e' l'esatta traduzione della parola araba "khalifa" che designa , nella tradizione islamica, l'essere umano). L'Islam divide la societa' in due: i diseredati (gli oppressi) e gli sfruttatori. Sappiamo che anche dalle vostre "parti" non e' poi cosi' diverso....Iniziamo a confrontarci almeno su questo punto. Noi siamo con i diseredati della terra, con chi soffre quotidianamente perche' il lavoro non c'e' (Libano 40% di disoccupazione e la gente e' costretta a emigrare per sfamare la famiglia), la casa te la sogni e di sposarsi non se ne parla (e chi ce la fa a mantenerla una famiglia). 'Questi' sono i veri problemi...identici in tutto il globo. I comunisti veri come scrivi non andranno a puttane ....pratica assolutamente maschilista che dimostra l'assoluta dipendenza dei poveri "maschietti" cerebrolesi dalla materialita' ....se non hanno realizzato niente di buono nella loro vita e raccattano cosi' una donna (oltretutto alimentando le mafie che circondano questo fenomeno purtroppo vecchio come il mondo) e' un loro problema ....Non preoccuparti Rivoluzionario il problema sara' sempre presente....domanda: come lo eliminiamo? L'Islam qualche risposta ce l'avrebbe... Comunque vorremmo che sto dibattito possa servire...perche', mentre c'e' chi si ingrassa ogni giorno di piu', ci sono anche quelli (e stanno aumentando a causa delle dinamiche neoglobalizzatrici e alle guerre imperialiste) che non hanno neanche un centesimo per sfamare una creatura appena nata. Non e' retorica 'terzomondista' come scriveranno gli intellettuali di ogni colore e bandiera , asserviti ai padroni, e' la dura realta' quotidiana di milioni di persone. Au revoir Rivoluzionario K.R.R.A. da Beirut periferia meridionale.....(mica stiamo ai Parioli ne' a via Montenapoleone....mai 'viste' ...nemmeno in cartolina!).

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team navigator ha ragione
by sasa Sunday, Aug. 28, 2005 at 11:06 PM mail:

pur caricando astio che ritengo puramente personale, t.n. ha ragione nella tesi fondamentale del suo post, e cioè che i detentori del potere economico hanno imposto dall'alto lo scardinamento dell'istituzione familiare, mascherandolo da liberazione sessuale. il capitalista per definizione vuole aumentare sempre di più ciò che accumula e la sua logica di dominio vale in ogni occasione, x cui x esempio, se oggi mi arrikkisco col petrolio e domani andremo tutti a puttane, quello che importa è che oggi continui a guadagnare. la famiglia tradizionale, con la figura paterna a gestire l'economia domestica e gli altri subalterni, è dal punto di vista del consumismo altamente improduttiva. ecco che così si sono creati prima gli strumenti legali (divorzio) e propagandistici (egolatria, antiautoritarismo, culto della libertà personale) per rompere l'istituto familiare. Per cui nel decennio 68-77 si è pompato qualsiasi movimento antiautoritario, stando ben attenti a separare i movimenti per i diritti individuali (divorzio,aborto,libertà sessuale), che venivano incoraggiati, da quelli per i diritti collettivi (lotte operaie), che invece venivano regolarmente represse. vi sembra forse un caso che le stragi di stato in Italia sono sempre state antiproletarie e mai antisessantottine? o che in america mentre la nuova sinistra spopolava, i veri rivoluzionari come i dirigenti della lotta antirazzista nera o della contestazione al partito democratico a chicago venivano falcidiati? il dado era tratto, ormai tutti quelli che sono cresciuti dopo il '68 sono convinti di fare quello che gli pare, compreso non fare figli, avere rapporti sessuali promiscui, fregarsene degli altri inclusi i famigliari perchè "se mi rompi i coglioni ci metto 5 minuti ad andare dall'avvocato, divorziare, lasciarti in mutande e ti scarico pure quei rompicoglioni dei tuoi figli" (discorsi sentiti infinite volte da donne, spesso ancora prima di sposarsi). ovviamente, in un contesto di atomizzazione sociale, non c'è nessuna vera libertà, e il mercato domina incontrastato.
teen-ager (che non hai un parco per giocare o amici vicini con cui incontrarti, grazie a noi che abbiamo smantellato i trasporti pubblici) i tuoi ti rompono i coglioni? manda la nuova suoneria del grande fratello ai tuoi amici e passa tutto il giorno alla playstation!
madre (che non sai neanche dov'è tuo figlio visto ke lavori 20 ore al giorno x tirare avanti visto ke anke se in 2 non avevate neanke gli okki x piangere ti ho convinto a furia di psicologi televisivi ke se tuo marito ti rompe i coglioni lo devi mandare affanculo, per il tuo benessere psicologico, si intende) tuo figlio è vispo? imbottiscilo di ritalin e che vada affanculo.
ragazzo, quel fallito gobbo del prof ti dice ke 6 1 capra xkè ti viene l'orticaria ad aprire un parallelopipedo di carta e ti fa sentire un fallito? ke bastardo, sient' amme: imbottisciti di seroxat, recuxa 20 anni in 1 con cepu, studiati a memoria il grande fratello e dimostra ke 6 il + figo alle selezioni x la prossima edizione, poi di sera fatti di extasy (perchè ti abbiamo tolto ogni fonte di divertimento non artificiale) e via in discoteca, magari dopo aver arrotato 1 di quei negri di merda ke ti ho insegnato ke vengono qui solo x delinquere o x farsi saltare x aria, xkè è kiaro ke se vengono qui vuol dire ke è x spassarsela, se avevano voglia di lavorare se ne stavano a casa loro. (cosa dici? eri così sballato ke 6 uscito di strada e poi in ospedale ti 6 buttato dal 10° piano xkè il seroxat ti fa venire le manie suicide? ke kazzo vuoi da me, c'era scritto in corpo -8 nel foglietto, è colpa tua se non leggi).
donna, dopo ke ti 6 fatta un culo così tutto il giorno tra lavoro di merda pagato la metà dell'uomo, palestra xkè se non hai un bel culo col cazzo ke il prossimo capufficio ke avrai tra 3 mesi ti prende, e puntatina dal kirurgo plastico a farsi dare una pompata alle labbra, il tuo partner vuole x forza un pompino? mandalo affanculo, sei una donna libera, e ke kazzo! vieni nel mio sexyshop dove troverai dei vibratori ke ti ribaltano nel letto, altro ke quegli impotenti. (poi non venire da me a lamentarti ke gli uomini sono tutti suxficiali e pensano solo al calcio e al sesso, io offro quello ke rende di +; se poi a 40 anni ti ricordi ke vorresti anke un figlio ma c'è qualke problema, il referendum c'è stato, kazzi tuoi ke non ti informi, mica è colpa mia se 2 milioni di donne leggono novella 2000 e tv sorrisi e canzoni e 100.000 al max la stampa comunista).
uomo, la donna non tiene + rispetto (anche perchè col lavoro di merda ke ti dò io è difficile arrivare a sera senza sputarsi nello spekkio, ma non è questo ke conta, è la DEPRESSIONE, ke fino a 30 anni fa quasi non esisteva, ma siccome devo vendere lo zoloft TU HAI LA DEPRESSIONE, kiaro?)? vai a mignotte, fatti gli steroidi in palestra e il viagra prima di uscire x rimorkiare, scopati l'ucraina ke hai preso x quella rompicoglioni di tua mamma paralitica, ovviamente a sue spese (ci mankerebbe ke tu faccia qualcosa x lei, visto il trauma infantile ke ti ha creato facendosi vedere nuda col portinaio quando avevi solo 8 anni, povero pupo), e la sera non xderti su mediaset premium tutte le partite di juve e milan, così vinci sempre tu(come dici? ti hanno licenziato in tronco ieri nella tua azienda? e dov'eri quando c'era il referendum x estendere alle piccole aziende lo statuto dei lavoratori? come quando? ho fatto trasmettere ben 100 ore di propaganda del referendum, tutte su rai3 dall'1 alle 6 di notte x ben un mese e hai il coraggio di dire ke non 6 stato informato? comunista!)
questi atomi votati al consumo, incapaci ormai di pensarsi in logica di classe, ma solo come singoli consumatori dotati di diritti borghesi, cosa potranno mai fare contro il capitale, che nelle divisioni artificiose e irrazionali (bianchi-neri, cristiani-musulmani, donne-uomini) ci sguazza, specilamente quando sta per lanciare una guerra mondiale (vedi la stretta correlazione tra la diffusione di filosofie irrazionalistiche e scoppio delle 2 guerre del '900: nazionalismo,futurismo e vitalismo nella Prima e Nietsche,razzismo e antisemitismo nella seconda). il problem a non è la donna o l'uomo il problema è il capitale, che x accrescersi reifica e quindi disumanizza qualsiasi cosa sulla terra, fino alla reificazione della vita stessa, intesa sia come vita affettiva che come vita biologica. cosa conterà + il sesso di ognuno di noi quando saremo tutti come gli automi di Metropolis di Fritz Lang?

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hai ragione ma non vedo la soluzone
by amina salina Monday, Aug. 29, 2005 at 9:19 AM mail:

Hai ragione non esiste ne' liberazione della donna ne' liberazione dell'uomo se sei un proletario.L'ideologia liberatoria made in USA e' una falsa ideologia che hanno messo in testa alle donne per farle sentire liberate ma in realtà sono veri e propri oggetti sessuali.Non solo mi hanno dato della reazionaria perche' dico che l'eguaglianza non esiste.Posto che i salari devono aumentare guardate che il lavoro della donna in casa e' lavoro non pagato e non vedo perche' devo essere pagata 40 ore o costretta al part time quando ne lavoro 60.Prendete atto che la parità non esiste che lavoro fuori casa e lavoro in casa sono inconciliabili e pagate alle donne un salario intero sia che lavorino sia che no.Qesya ideologia procapitalista dell'eguaglianza e' solo una scusa per sfruttarci sessualmente e dal punto di vista lavorativo.

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e chi e' uomo o donna oggi??
by amina salina Monday, Aug. 29, 2005 at 9:23 AM mail:

Oggi uomo o donna e' solo chi ha a grana mio caro rivoluzionario.

Gli altri noi compresi sono monnezza.

Se non hai soldi non puoi avere una casa tua ne' avere dei figli non puoi nemmeno scopare,scusa la volgarità

Questa e' la societàò che ci ritroviamo e che siamo costetti ad ingoiare per forza

saluti comunisti

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società della miseria e dell'oppressione
by amina salina Monday, Aug. 29, 2005 at 9:26 AM mail:

siamo in una società violenta materialista disordinata e razzista
Sta a noi cambiarla comunisti e non

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smascherare
by amina salina Monday, Aug. 29, 2005 at 9:29 AM mail:

che siamo tutto proletari e oppressi

che l'uguaglianza non esiste che e' solo una finzione

che una società squilibrata di individui desideranti e' un completo manicomio

che il caèpitalismo sta distruggendo le famiglie proletarie esattamente come ai tempi di Marx solo che voi non ve ne siete ancora accorti

che questa società e' profondamente violenta ed ingiusta

che la soluzione si trova insieme unendo i proletari e costruendo una reale alternativa all'esistente invece diparlare di utopie

che a donna e' la principale vittima di tutto cio'

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infatti l'Islam non obbliga al lavoro
by amina sdalina Monday, Aug. 29, 2005 at 9:34 AM mail:

L'Islam non obbliga a donna al lavoro e nmmeno ad avere figli se non vuole

Il capitalismo sfrutta la donna come lavoratrice come madre e come sposa

Il socialismo realizzato ha dato i servizi sociali perche' le donne lavorassero fuori casa ma ha distrutto la famiglia perche' i figli d fatto venivano cresciuti dallo Stato.
Inoltre il tenore di vita di quei paesi e' sempre stato basso.
E comunque non ha funzionato

Ora dimmi donna liberata percvhe' lavori 60 ore a settimana e sei pagata per 36.??Oppure hai la filippina che ti ppulisce la casa??) cosa che i proletari non si possono permettere).

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Sempre per la ripetitività di cui prima
by Una Monday, Aug. 29, 2005 at 3:39 PM mail:

[Posto anche qui il commento inviato ad "Eva dacci la mela", perchè risponde a commenti presenti su entrambi gli articoli]

E' la banalità del male, io credo, che porta a tutto questo proliferare di commenti insensati ed articoli contraddittori ad opera di individui che si dicono marxisti-anticapitalisti sensa sapere di cosa parlano.

Lo stesso meccanismo per cui Eichmann, incapace di raggiungere una sua personale grandezza in positivo, divorato dall'ambizione di accedervi ad ogni costo, ha finito col provocare la morte di milioni di esseri umani.

La Arendt, al cui solo nome citato qui si scateneranno le ire di molti, descrisse con puntigliosa precisione nel suo libro la meschinità d'animo, l'assensa di contenuti e - in una parola - il vuoto e l'inconsistenza personale di Eichmann emerso durante il suo processo. Aveva ucciso migliaia di ebrei solo per dimostrare di essere un grande, per dimostrare che esisteva.

Viviana, tu dici che più che la patologia può la stupidità, ed io sono d'accordo, ma poichè la storia dimostra ampiamente quanto la stupidità di pochi possa nuocere a molti, credo doveroso, come lo credi anche tu, ribellarmi ad essa ovunque se ne intraveda l'opera.

Per questo non apprezzo gli slogan pseudorivoluzionari e demagogici che molt* qua usano per coprire il proprio niente, e anzi mi infastidiscono e mi insospettiscono oltremodo. Per chi le lotte le ha fatte, pagando caro, e continua a farle, confrontarsi è un'abitudine,e altrettanto lo è identificare i falsari. Ma se confronto ha da esserci, che sia su un terreno di analisi, lotte ed esperienze, non sul vacuo appoggiarsi a slogan e vessilli inalberati tanto per essere 'qualcun*'.

Alle persone come AMINA ricordo che la possibilità di far scelte anche religiose e di combattere per i propri principi è dovuta alle battaglie fatte per l'autodeterminazione delle donne da altre donne quando loro forse neanche esistevano. Che non ci vengano a raccontare come si lotta e per cosa, se prima non fanno qualcosa di positivamente concreto che dimostri la validità dei loro 'teoremini di slogan'.

Una "libera società di individui desideranti" non è un'utopia irrealizabile che porterebbe al caos ( tant'è che amina stessa - che di confusione ne fa in abbondanza - può desiderare, definirsi e scontrarsi per ciò che vuole ottenere e il mondo va avanti) ma è semmai la miglior impostazione per identificare sul nascere i tentativi autoritari,repressivi e schiavizzanti cui oggi assistiamo praticamente ogni momento, e contrapporre un modello in virtù del quale scardinarli.

Qquanto poi alla faccenda di retribuire le donne per 60 ore anzichè 35/40, è una richiesta vecchia come il cucco, che facemmo fin dall'inizio in Italia, perchè, se non fosse chiaro, nel movimento c'era GIA' ALLORA la consapevolezza dei ritmi massacranti che toccavano alle donne che lavorano. Non foss'altro per il fatto che le molte donne operaie del movimento li avevano già dovuti sostenere e li vivevano sulla propria pelle quotidianamente!!!

Ciò detto, concordo con Viviana e con quanti sostengono che questo è il momento di lottare uniti, perchè la situazione è di una gravità terribile e peggiora di momento in momento. Ma da che mi ricordo, essere uniti non ha mai implicato il perdere di vista le proprie specificità, la propria identità e i propri sacrosanti diritti.

Hasta luego.

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Per sorella Amina
by rivoluzionario Monday, Aug. 29, 2005 at 8:54 PM mail:


In primo luogo saluti.

Passiamo ad analizzare i tuoi commenti.

"Hai ragione non esiste ne' liberazione della donna ne' liberazione dell'uomo se sei un proletario.L'ideologia liberatoria made in USA e' una falsa ideologia che hanno messo in testa alle donne per farle sentire liberate ma in realtà sono veri e propri oggetti sessuali.Non solo mi hanno dato della reazionaria perche' dico che l'eguaglianza non esiste.Posto che i salari devono aumentare guardate che il lavoro della donna in casa e' lavoro non pagato e non vedo perche' devo essere pagata 40 ore o costretta al part time quando ne lavoro 60.Prendete atto che la parità non esiste che lavoro fuori casa e lavoro in casa sono inconciliabili e pagate alle donne un salario intero sia che lavorino sia che no.Qesya ideologia procapitalista dell'eguaglianza e' solo una scusa per sfruttarci sessualmente e dal punto di vista lavorativo".

Condivido. Se da una parte avvicina la donna nel mondo del lavoro, dall'altra, inserito nel ristretto quadro capitalistico, genera tutte quelle contradizzioni a cui tu hai accennato.

"Oggi uomo o donna e' solo chi ha a grana mio caro rivoluzionario. Gli altri noi compresi sono monnezza. Se non hai soldi non puoi avere una casa tua ne' avere dei figli non puoi nemmeno scopare, scusa la volgarità. Questa e' la societàò che ci ritroviamo e che siamo costetti ad ingoiare per forza".

Si. Condivido.

"siamo in una società violenta materialista disordinata e razzista. Sta a noi cambiarla comunisti e non".

Condivido il concetto, ma devo farti una piccola correzione di termini. Materialismo è quella concezione filosofica che tra materia e spirito riconosce come elemento principale, primo, la materia e come prodotto secondario lo spirito. LENIN in "Materialismo ed Empiriocriticismo" indicava che:
"Lo spirito è il prodotto ultimo e più alto della materia", ovvero la materia sviluppandosi, evolvendosi, crea lo spirito.
Dunque, al contrario di ogni idealista e di ogni(lo dico senza offesa) credente in dio, noi diciamo:

E' LA MATERIA CHE CREA LO SPIRITO

Gli idealisti, invece, chi crede in un dio:

E' LO SPIRITO CHE CREA LA MATERIA

Questo è il materialismo. Quello a cui facevi riferimento tu, quel comportamento edonistico fine a se stesso, è la MATERIALITA': e la società imperialista affoga nella sua MATERIALITA' esasperata, nel suo bisogno disperato di risolvere la sua crisi di sovrapproduzione. Le società imperialiste si stanno strozzando con le sue merci che rimangono sempre più invendute.

"che siamo tutto proletari e oppressi; che l'uguaglianza non esiste che e' solo una finzione; che una società squilibrata di individui desideranti e' un completo manicomio; che il capitalismo sta distruggendo le famiglie proletarie esattamente come ai tempi di Marx solo che voi non ve ne siete ancora accorti; che questa società e' profondamente violenta ed ingiusta; che la soluzione si trova insieme unendo i proletari e costruendo una reale alternativa all'esistente invece di parlare di utopie; che a donna e' la principale vittima di tutto cio'".

Condivido. Questo processo di alienazione è ovviamente più approfondito rispetto ai rempi di Marx, perchè più potenti sono le forze produttive. L'unica soluzione, volenti o nolenti, la volontà degli uomini è il Socialismo.

Avere la conoscenza scientifica dei fenomeni non farà che accellerare il processo e risolvere quanto prima le questioni.

"L'Islam non obbliga a donna al lavoro e nmmeno ad avere figli se non vuole; Il capitalismo sfrutta la donna come lavoratrice come madre e come sposa; Il socialismo realizzato ha dato i servizi sociali perche' le donne lavorassero fuori casa ma ha distrutto la famiglia perche' i figli d fatto venivano cresciuti dallo Stato".

Il Socialismo è stato l'unico sistema economico e sociale ad aver effettivamente liberata la donna. Avendola strappata dal focolare e dall'incombenza dell'educare i figli responsabilità che si è preso lo Stato a livello sociale.
Le donne in Unione Sovietica (ai tempi di LENIN e di STALIN)erano davvero libere perchè partecipavano davvero allo sviluppo sociale.
Essere libera in Unione Sovietica(ai tempi di LENIN e di STALIN) non significava mettere su un tanga e far vedere il culo in tv.
Essere libera in Unione Sovietica significava essere scienziate, insegnanti, membri del partito e quadri dirigenti e più tardi astronaute.

Non vedo perchè un bambino deve essere cresciuto in famiglia se è più ottimale crescerlo in socialità, dove può avere una formazione migliore, lontano limiti dei prppri genitori e dove (perdonami) la superstizione religiosa può essere più facilmente battuta. Ciò che non va bene qui da noi in occidente non sono gli asili, ma lo sfruttamento, il regime di sfruttamento esistente.

E'il capitalismo che è un quadro troppo ristretto per l'attuale livello delle forze di produzione a creare tutte quelle distorsioni, che noti giustamente tu.

"Inoltre il tenore di vita di quei paesi e' sempre stato basso".

Sbagliato. Bugia(detta in buona fede).

"E comunque non ha funzionato".

Con LENIN e STALIN ha funzionato perfettamente. Dopo la morte di STALIN c'è stato l'allontanamento dal marxismo, da parte delle dirigenze del momento. L'Unione Sovietica è crollata non perchè non ha funzionato il marxismo, ma perchè c'è stato un allontanamento dal marxismo.

Bene Amina ti saluto, a presto.

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Ammazza che palle Amina!
by x Amina Wednesday, Aug. 31, 2005 at 11:42 PM mail:

hai postato cinque volte in quindici minuti sullo stesso argomento l'altro ieri. Ma sei fuori?

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e allora
by amina salina Wednesday, Aug. 31, 2005 at 11:48 PM mail:

se voglio lo scrivo 15 volte capito testa di cazzo giudocattocomunista di merda che la vendetta islamica ti colga!

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ma viviana com'e' che non si sente piu'?
by Viviana dov'e' finita'? Thursday, Sep. 01, 2005 at 10:28 PM mail:

Com'e' che non ha piu' postato niente nelle ultime 48 ore?

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