Il segretario di Rifondazione Comunista chiede un tavolo di confronto. Realacci (Margherita): "Il governo riferisca in Parlamento". Follini: "L'Alta velocità è un progetto europeo che va promosso". La Cgil: "Atto grave, pessimo segnale in direzione del dialogo".
ROMA - Se il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti definisce il blitz contro i manifestanti contrari alla Tav "un fatto di gravità inaudita", l'ex segretario dell'Udc Marco Follini critica invece i comitati cittadini della Val di Susa: "Con franchezza io credo che l'Alta velocità sia un progetto europeo che aiuta la modernizzazione del nostro Paese e lo inserisce in un circuito più ampio e credo quindi che vada promosso".
"La Repubblica italiana mostra alle polazioni della Valle un volto che contrasta con la sua ispirazione democratica e con l'anima della Costituzione'', osserva Bertinotti, chiedendo pertanto "l'immediato ritiro delle forze dell'ordine" e "l'attivazione immediata di un tavolo di confronto e negoziato tra il governo e la regione da un lato e i rappresentanti della Val di Susa dall'altro".
"Il governo si è comportato da fomentatore, determinando una situazione estremamente critica sotto il profilo dell'ordine pubblico, di cui occorre chiedere conto al ministro Pisanu - denuncia Francesco Ferrante, direttore nazionale di Legambiente - Ora capiamo i motivi del tormentone con cui il ministro è intervenuto sulla stampa per esprimere preoccupazioni circa il rischio di esiti violenti o addirittura eversivi della protesta in Valsusa: dal momento che i manifestanti proprio non ne volevano sapere di assumere comportamenti che corrispondessero a queste aspettative, ci ha pensato il governo a ordinare violenza e devastazione".
Di atto illegittimo delle forze dell'ordine parla anche il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio: ''Considero irresponsabile il ricorso alla violenza contro manifestanti civili e pacifici, amministratori locali e cittadini, in Val di Susa. Il blitz di questa notte è un atto grave che va condannato", conclude.
Fortemente critica anche la Cgil, che "depreca quanto avvenuto stamani all'alba in Val di Susa: non è mai l'uso della forza che dà soluzione ai problemi. Oltre ad essere grave in sè, è un pessimo segnale in direzione del dialogo".
E così Ermente Realacci, dell'esecutivo della Margherita e presidente onorario di Legambiente, che definisce l'atto di forza di stanotte "un'accelerazione incomprensibile, ora che sembravano aprirsi spiragli di dialogo. E' necessario che il governo riferisca presto in Parlamento".
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