SOMMARIO: Metalmeccanici, Star, Vanetta-Stoppani,
Tabacchine, Ferrovie, Ims, Fiat, Itca, Componenti,
Quadrifoglio
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11 gennaio 2006
METALMECCANICI: SCIOPERI http://www.lapadania.com
Per giungere al rinnovo del contratto delle tute blu federmeccanica e sindacati si incontreranno nuovamente oggi per continuare la trattativa. Ieri le riunioni sono durate sei ore. Nel corso della mattinata è stato affrontato il tema dell’apprendistato mentre invece durante il pomeriggio c’è stata una riunione ristretta dei vertici di fiom, fim e uilm e di federmeccanica per un esame della situazione. In merito invece all’affermazione di federmeccanica secondo cui i margini di aumento ormai sono ristretti oltre alla proposta già fatta di 94,5 euro con un prolungamento della durata del contratto di 7 mesi Regazzi ha invece affermato che "i margini dovrebbero essere larghi". Ieri mattina sono state bloccate dai metalmeccanici le autostrade in tutto il nord con conseguenti disagi per migliaia di automobilisti. Alcune centinaia di lavoratori hanno bloccato un tratto della tangenziale di Bologna, in zona fiera. Si sono concentrati davanti alla manifattura tabacchi in via Stalingrado a Bologna e hanno composto un corteo. Di lì hanno raggiunto la sede regionale della rai, percorrendo la tangenziale. Un’altra manifestazione ha provocato la chiusura, in entrambe le direzioni, dell’uscita di Reggio Emilia sull’autostrada del sole. Nel bergamasco un gruppo di manifestanti ha attuato un presidio e la polstrada di Treviglio ha così chiuso l’autostrada in tutt’e due i sensi di marcia obbligando gli automobilisti diretti a Milano ad uscire a Bergamo mentre quelli diretti a Venezia sono stati fati uscire a Capriate San Gervasio. Anche l’autostrada Torino-Milano, all’altezza dello svincolo di Chivasso è stata bloccata ieri mattina da circa 200 metalmeccanici che manifestano per il contratto. In Campania lo sciopero indetto da fim, fiom e uilm, ha portato le tute blu a manifestare sia per le strade sia davanti alle stesse aziende. A protestare gli operai della whirpool, della fiat, della fincantieri, dell’alenia e della magnaghi. Numerosi i blocchi stradali che hanno interessato via Argine alla periferia nord di Napoli, nei pressi dello stabilimento whirlpool. Bloccata anche la statale sorrentina. In diverse fabbriche si sono tenuti incontri dinanzi gli ingressi.
STAR: OCCUPATA http://www.ilmanifesto.it/
I lavoratori della Star di Corcagnano (Parma) hanno occupato lo stabilimento per protestare contro la decisione della direzione aziendale di chiudere le lavorazioni. L'impianto, che produce sughi e derivati del pomodoro, conta un centinaio di dipendenti fissi e 130 stagionali. Secondo Flai, Fai e Uila si tratta di una realtà produttiva che non risente di crisi di mercato o finanziarie. L'azienda ha comunicato di volere cominciare lo smantellamento degli impianti da lunedì 16. La decisione di occupare lo stabilimento è stata presa dall'assemblea tenuta ieri.
VANETTA-STOPPANI: OPERAI SI INCATENANO CONTRO LA CIG http://ilmattino.caltanet.it/
La lunga pausa nella trattativa non ha giovato alla vertenza dei lavoratori della Vanetta-Stoppani di Marcianise tornati, ieri, in agitazione. Ancora una volta con una protesta "estrema", come l'hanno definita, per richiamare l'attenzione sui problemi di una classe operaia di nuovo alle strette: incatenati ai cancelli dello stabilimento in zona industriale a Marcianise, in attesa di un vertice in Prefettura. Ad inscenare la manifestazione di protesta, Nicola Elia delegato provinciale della Uilcem e dipendente della ditta chimica ritrovatosi, come gli altri lavoratori, in cassa integrazione per un altro mese dopo la prolungata cigs a ridosso delle festività. Le Rsu avevano proposto che la cigs fosse applicata su base settimanale in modo da non penalizzare troppo i dipendenti e che per alcuni di essi fosse previsto un'integrazione salariale a fronte della presenza di ditte esterne che tuttora lavorano alla Stoppani. Nulla di tutto ciò è stato fatto. Tradotto in cifre, la cassa integrazione significa poco più di 700 euro in busta paga. Secondo quanto si è appreso dopo l'intervento delle forze dell'ordine che hanno rimosso il blocco ed invitato le parti alla collaborazione, il vertice sarà convocato dal Prefetto già in settimana.
TABACCHINE DELLA VALLE CAUDINA: 70 POSTI A RISCHIO http://ilmattino.caltanet.it
Fino ad ora le loro istanza non sono state accolte da nessuno. Provincia e Regione sono rimaste sorde e completamente assenti, col risultato che settanta lavoratrici del tabacco, alle quali mancano pochi anni per tagliare il traguardo della pensione, stanno correndo il rischio di perdere lavoro, reddito e contribuzione. Si tratta di donne di San Martino Valle Caudina, Cervinara e Rotondi, molte delle quali rappresentano per le loro famiglie l'unica fonte di reddito. Operaie stagionali, che l'imprenditore che ha rilevato lo stabilimento Ati di Santa Maria Capua Vetere, non vuole riassumere perché ha deciso di chiudere per sempre l'opificio entro il 28 di gennaio e trasferire la produzione a Battipaglia in provincia di Salerno. Anzi, sembra che abbia addirittura anticipato la chiusura visto che i pochi operai fissi in forza allo stabilimento hanno trovato i cancelli chiusi, ritrovandosi in ferie pur non avendole richieste. Le operaie si sono ritrovate in assemblea ieri sera nell'aula consiliare del comune di Rotondi, messa a disposizione dell'amministrazione, per decidere nuove forme di lotta anche in vista di un incontro che si terrà domani pomeriggio con il prefetto di Caserta. Queste donne dieci anni fa lavoravano a pochi passi da casa, presso lo stabilimento Ati di Campizze di Rotondi, che, nonostante, fosse uno dei più moderni della catena, fu chiuso. Ed allora dopo una lunghissima vertenza accetteranno il trasferimento a Santa Maria Capua Vetere, sacrificandosi con orari impossibili. Ma ora anche questa opportunità sembra sfumare nel silenzio assordante di chi dovrebbe tutelare i loro diritti.
12 gennaio 2006
FERROVIE: 2 GIORNI DI SCIOPERO http://www.ilmanifesto.it/
Scatta oggi la protesta dei sindacati di base del Comitato 12 gennaio: a un anno dalla storica assemblea di Bologna e sull'onda del disastro ferroviario di Crevalcore, i lavoratori tornano a bloccare i treni per protestare sulle condizioni di sicurezza. Lo sciopero sarà di otto ore, dalle 9 alle 17, in tutta Italia tranne che nel Lazio, dove è invece in programma per domani uno sciopero regionale, sempre dalle 9 alle 17, dei confederali. L'autorità garante ha bollato come "irregolare" lo sciopero di oggi, ha inviato al ministro Lunardi la segnalazione di "fondato pericolo" relativo alla protesta, chiedendo la precettazione dei lavoratori. I confederali stanno trattando per revocare lo sciopero di domani (quello dei ferrovieri laziali), che diverrebbe a sua volta irregolare dopo quello di oggi.
METALMECCANICI: IN IRPINIA VENERDÌ LA MOBILITAZIONE http://ilmattino.caltanet.it IMS: TAGLI AL PERSONALE
Continua la battaglia dei lavoratori del comparto metalmeccanico nell'ambito della vertenza per il rinnovo del contratto. Venerdì le maestranze di tutte le aziende metalmeccaniche incroceranno le braccia per quattro ore al termine di ogni turno. La decisione è arrivata nella mattinata di ieri, nel corso di un vertice tra i segretari dei confederali di categoria. Ieri è stato affrontato anche il nodo Ims, l'azienda di Morra de Sanctis i cui vertici societari sono intenzionati ad operare una serie di tagli sul personale. L'incontro si è concluso, però, con un verbale di mancata conciliazione. I vertici societari hanno rifiutato qualsiasi controproposta dei sindacati, confermando la necessità di aprire una procedura di mobilità per almeno 15 dipendenti sui circa 120 attualmente in organico. I tagli dovrebbero interessare i lavoratori delle postazioni singole soppresse nell'ultimo periodo. A questo punto la pratica passa all'ufficio regionale del lavoro. Nella mattinata di ieri, nel frattempo, alcuni operai della Ims, non appartenenti al sindacato confederale, hanno manifestato il proprio dissenso in una manifestazione di protesta nei pressi degli uffici dell'ispettorato del lavoro.
FIAT: SCIOPERO VENERDI' PER IL CONTRATTO http://ilmessaggero.caltanet.it
Le tute blu della Fiat di nuovo in sciopero per il contratto. Proclamato per venerdi prossimo 8 ore di sciopero nello stabilimento Fiat di Cassino e nelle altre fabbriche metalmeccaniche del comprensorio a sostegno del rinnovo del contratto. La protesta, indetta a livello nazionale, si terra a livello locale venerdi nel territorio cassinate dove sono concentrate le più grosse aziende metalmeccaniche della provincia con circa diecimila lavoratori.
ITCA E COMPONENTI: SCIOPERO http://ilmessaggero.caltanet.it
Sciopero in due aziende dell’indotto Fiat di Cassino. Alla Itca (250 dipendenti) tre ore a turno e alla società Componenti (118 addetti) quattro ore per ogni turno per sollecitare il rispetto degli accordi sindacali. Negli stabilimenti Itca 6 e 7 i sindacati hanno chiesto,invano, riunioni periodiche per la verifica degli accordi stipulati l’estate scorsa. In queste due aziende 70 su 250 lavoratori a rotazione sono in cassa integrazione straordinaria, periodo che terminerà il prossimo agosto.
QUADRIFOGLIO http://ilmessaggero.caltanet.it/
Tornano in piazza i ceramisti del distretto industriale di Civita Castellana. Gli oltre 400 dipendenti del gruppo Quadrifoglio manifesteranno lunedi,davanti alla sede dell'agenzia Sviluppo Lazio, per protestare contro i ritardi del finanziamento che deve dare il via al piano di sostegno e rilancio della ceramica Quadrifoglio. Si tratta di un accordo sottoscritto alla Regione Lazio sette mesi fa. La decisione è scaturita al termine di un assemblea in cui i dipendenti hanno severamente bocciato il comportamento dell'ente regionale che sta ritardando oltremisura l'operazione salvataggio, non avendo ancora messo a disposizione il primo finanziamento di 900 mila euro. I notevoli sacrifici fatti dai lavoratori non hanno trovato da parte di Sviluppo Lazio un adeguato sostegno. «Di fronte a questa situazione - hanno fatto sapere le rappresentanze sindacali - la protesta si è resa necessaria per far emergere i veri responsabili di questa complicata vicenda». I sindacati di categoria Filcem-Cgil e Femca-Cisl hanno chiesto un incontro urgente ai vertici di Sviluppo Lazio e informato della situazione sia il presidente della Regione Lazio che l'assessore al Bilancio.
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