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Costruiamo insieme questa nuova sinistra europea
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Leoncavallo Monday, Feb. 06, 2006 at 2:25 PM |
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COSTRUIAMO INSIEME QUESTA NUOVA SINISTRA EUROPEA
COSTRUIAMO INSIEME QUESTA NUOVA SINISTRA EUROPEA
In questi anni stiamo assistendo a un impatto su scala mondiale dei movimenti e ad una crescita delle loro relazioni di rete con partiti, associazioni, sindacati che in parte contribuiscono a costituirli. Si sono aperte nuove forme di partecipazione ai conflitti che rendono più concreto e vicino quel altro mondo possibile che auspichiamo. Siamo dunque parte di una moltitudine che si oppone ai poteri che governano il pianeta per rivendicare spazi pubblici, pace, libertà, giustizia sociale, eguaglianza di genere e razza, che rifiuta la violenza oggi applicata su tutta la materia vivente e le risorse naturali.
Siamo cittadini d’Europa Un continente nel quale si sta compiendo un attacco generalizzato a tutto ciò che è pubblico, ai sistemi pensionistici, alla sanità, all’istruzione, alla cultura. In cui la sottomissione totale alle logiche di mercato si nutre della deregolamentazione del lavoro e dello sfruttamento dei flussi migratori. È un continente dove il populismo, il razzismo, l’antisemitismo si allargano sull’onda di conflitti tra culture, tra popoli, tra generi, tra genitori e figli, che rappresentano il prodotto del neoliberismo applicato. Europa ancora incapace di affrancarsi dalle politiche fallimentari di “tolleranza zero” e di imboccare decisamente strategie alternative.
Viviamo in Italia Un paese governato da una destra regressiva ed aggressiva. Che sta smantellando ciò che rimane dello stato sociale. Che ha trascinato il paese in guerra, che ha reso il nostro lavoro precario, che vuole comprimere i diritti sociali quanto le libertà personali, che imprigiona migliaia di uomini e donne senza permesso di soggiorno in moderni lager come dilata progressivamente l’umanità nelle carceri. Una destra avvezza all’uso della cosa pubblica come proprietà personale.
Abitiamo a Milano Una metropoli in cui, in linea con l’amministrazione condominiale che la governa, l’opinione di un cittadino vale in funzione dei millesimi di cui è proprietario. Laboratorio dove le destre hanno dato il peggio di sè insensibili ai bisogni di cultura, di casa, di spazi di aggregazione, di lavoro in un quotidiano esercizio di arroganza.
Sognamo di vivere in un mondo rovesciato in cui la libera circolazione della moneta e delle merci sia strumento di una generale e libera circolazione delle persone e dei saperi. Dove la capacità di costruire equità e diritti cancelli definitivamente la parola guerra dal vocabolario di tutti. Dove sia estinta la precarietà del lavoro e della vita. Dove gli spazi e i beni pubblici siano difesi e incentivati. Dove l’uso delle sostanze sia legalizzato e le scelte personali in materia di salute, di religione, di appartenenza culturale e di genere tutelate.
Costruire questo mondo possibile in Europa, così come nella città in cui viviamo è il nostro obiettivo, difendere gli spazi che abbiamo fin qui conquistato una necessità.
Maria Angela Angarano Giulio Astengo Giuliano Barbieri Giuseppe Bruti Fabio Casiroli Enrica Ceppi Luciana Castellini Stefano Chiesa Marta Cirani Emilio Daniele Carmen De Min Livianna Didio Anna Dimitolo Luca Ghezzi Corrado Gioia Elena Jannuzzi Enzo Jannuzzi Edda Marchesini Melina Miele Brunetta Pedrazzoli Laura Riccardi Alessandro Rozza Margherita Schachter Elisa Silva Danila Tinelli Stefano Tullii Paolo Volpato
Gennaio 2006, Europa, Milano, Leoncavallo
www.leoncavallo.org/spip/article.php3?id_article=758
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Divisioni?
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Maude Monday, Feb. 06, 2006 at 3:16 PM |
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Ma quali divisioni? il leo ha deciso la sua strada e ha fatto anche bene, se si guarda solo al suo tornaconto, ma questa scelta è al di fuori del movimento e all'interno di un partito politico. Quindi va hiddato, se no ogni luogo o persona che hanno fatto questa scelta saranno autorizzati a usare indy per la propria pubblicità elettorale.
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Due pesi e due misure
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link Monday, Feb. 06, 2006 at 3:45 PM |
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Nonostante la politica di Indy, e già la terza volta che comunicati elettorali del leoncavallo non vengono hiddati e mi chiedo perchè visto che; - la sinistra europea al quale aderisce rifondazione e il leoncavallo, appare anche sul logo di partito presente sulla scheda elettorale. - il leoncavallo si candida all'interno delle liste di rifondazione nella dizione di nome cognome portavoce del leocavallo
----- 2. I messaggi che contengono palese spamming pubblicitario vengono occultati, ma non eliminati. Sono inclusi in questa categoria lo spamming elettorale e la propaganda di partiti e strutture istituzionali. http://italy.indymedia.org/news/2002/07/64468.php
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Come mai
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io Monday, Feb. 06, 2006 at 4:15 PM |
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Non vi sbattete allo stesso modo per i post di Maurizio Blondet?
Cos'è Farina è peggio di Blondet?
E poi chi si può permettere di parlare a nome del movimento. Nè il leo nè voi. Nessuno ha l'autorevolezza per farlo.
Siete solo dei moralisti. Se avete un 'alternativa politica di massa e di movimento siete benvenuti. se no vivete buttando merda sul lavoro altrui...
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ce poco da dire..
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wam Monday, Feb. 06, 2006 at 5:32 PM |
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Non chiamateci indipendenti da Liberazione 28 gennaio 2006 http://liberazione06.rifondazione.co.uk/Notizie06/01gennaio06/0601N545.htm
Quattordici candidati "esterni" che Rifondazione presenta come teste di lista alle prossime elezioni del 9 aprile. Sono iscritti alla Sinistra europea, e si candidano per dare voce alle istanze del mondo del lavoro e dei movimenti. Bertinotti: «Sono componenti essenziali nel processo di costruzione di una sinistra di alternativa, radicale, anticapitalista»
Boccia: «Da sempre femminista e di sinistra» Sono Maria Luisa Boccia, nata il 20 giugno 1945 a Roma. Insegno Filosofia politica all'Università di Siena da trent'anni. Il mio percorso politico inizia nel Pci dal '64, dove ricopro ruoli di responsabilità nella Direzione nazionale, ma soprattutto nelle strutture locali e sociali, concentrandomi sul tema delle questioni di genere. Negli anni '70, nel movimento femminista, insieme alle donne del Pci, fondiamo la rivista femminista "Reti". Dal '92 collaboro al Centro studi e iniziative per la Riforma dello Stato diretto da Pietro Ingrao e alla rivista "Democrazia e Diritto" mettendo in relazione le politiche del movimento femminista con la cultura politica dello Stato e della sinistra. Sono nel movimento pacifista, contro la guerra a cominciare da quella in Kosovo. Sono candidata al Senato in Lombardia.
Caruso: «Porto la voce del Sud ribelle» Sono nato 31 anni fa a Benevento. Sono un no-global: da sempre combatto la globalizzazione neoliberista, con il suo portato di disuguaglianza tra i Nord e i Sud del mondo, tra coloro che hanno in mano il potere e chi invece subisce la povertà e la precarietà. Sono stato tra i protagonisti della manifestazioni contro il G8 di Genova. Con la rete "Sud ribelle" sono tra i protagonisti di molte battaglie contro la colonizzazione del Mezzogiorno: da Scanzano a Melfi, da Acerra a Cosenza, dove sono stato anche arrestato con l'accusa di "attentato all'ordine economico costituito nello Stato". Sono candidato alla Camera in Calabria.
Falomi: «C'è bisogno di sinistra» Sono nato il 12 agosto 1943 a Roma. Dopo una lunghissima esperienza politica nel Pci, come capogruppo al Consiglio comunale e assessore al Bilancio nel Comune di Roma, proseguita poi nel Pds come segretario regionale del Lazio, e successivamente come senatore Ds, nel 2004 ho abbandonato il partito. Una scelta necessaria a seguito della deriva moderata che i Ds hanno assunto negli ultimi anni. Oggi scelgo la Sinistra Europea per rimettere in campo la prospettiva di una nuova sinistra nel nostro Paese, una sinistra che sappia parlare agli ultimi, ai lavoratori, ai giovani, agli emarginati e che non rinunci ad un mondo diverso, più giusto di quello di oggi. Sono candidato alla Camera in Calabria.
Farina: «La parola ai movimenti» Sono nato a Milano il 23 settembre 1964, laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano. Nel 2001 sono stato eletto nel consiglio comunale di Milano nelle liste di Rifondazione. Nel corso di 25 anni di attività dentro e fuori il Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito e di 5 anni da consigliere comunale, ho avuto più volte modo di constatare come le politiche della libertà e dei diritti sociali siano più efficaci di quelle di proibizione e di esclusione. Ovvero che i movimenti e la loro disobbedienza alle leggi ingiuste, contengono già oggi le tracce evidenti di quel mondo diverso di cui spesso noi tutti parliamo. Sono candidato alla Camera nella circoscrizione Lombardia 1.
Sindacalista: «Contro la precarietà» Sono un esponente della Fiom, il mio nome ancora non è noto. La lunga vertenza dei metalmeccanici ha rappresentato una delle lotte sindacali più significative degli ultimi anni nel nostro Paese. La sua conclusione costituisce un risultato molto positivo, frutto delle lotte dei lavoratori e del metodo democratico di contrattazione che le organizzazioni sindacali hanno scelto. Questo risultato sconfigge il tentativo di introdurre flessibilità, chiude la stagione degli accordi separati e mette una parola fine al tentativo di superare il Contratto nazionale di lavoro. Il modo in cui è stata costruita la vittoria dei metalmeccanici costituisce una indicazione per tutto il mondo del lavoro che in questi anni è stato colpevolmente oscurato. Da qui la scelta della mia candidatura nelle liste di Rifondazione comunista-Sinistra Europea. Sono candidato alla Camera nella circoscrizione
Folena: «Più uniti a sinistra» Sono uscito dai Ds, dopo esserne stato uno dei principali dirigenti, nell'aprile del 2005, aderendo come indipendente al gruppo parlamentare del Prc. Mi ha spinto a questa scelta il cammino fatto col "correntone Ds" e nei movimenti da Genova in poi, e la proposta di Fausto Bertinotti che ha lanciato il progetto di una nuova soggettività della sinistra di alternativa. Sono tra i promotori di "Uniti a sinistra" e della Sezione Italiana della Sinistra Europea. Sono stato segretario della Fgci promovendo una sua profonda riforma e portando per la prima volta in parlamento i giovani comunisti. In questa legislatura mi sono occupato particolarmente di acqua, beni comuni e software libero. Mi candido alla Camera in Puglia.
Frias: «Un altro mondo è possibile»
Sono nata il 28 ottobre '62 a Santo Domingo dove sono cresciuta. Ho lavorato nei progetti di cooperazione rivolti verso gli immigrati haitiani, partecipando ai movimenti delle donne e in sostegno dei diritti umani. Dal 1990 vivo e lavoro in Italia, dove mi occupo di formazione interculturale e con l'associazione "Punto di partenza" mi impegno in interventi contro il razzismo e le discriminazioni, per i diritti di cittadinanza degli immigrati. Sono stata capolista di "Un'altra città-un altro mondo" alle elezioni comunali di Firenze. Attualmente sono assessora all'Ambiente-Pari Opportunità-Diritti Cittadinanza al Comune di Empoli. Sono candidata alla Camera
Giuliani: «Un percorso che parte da Genova»
Sono nata a Sant'Ambrogio di Valpolicella, in provincia di Verona nel 1944. La mia storia professionale è segnata dall'insegnamento elementare, dagli anni delle lotte per ottenere il tempo pieno. Sono molto legata al movimento che ha sfilato per le vie di Genova, alla sua generazione, ai suoi fatti. Mi sono decisa ad accogliere l'invito di candidarmi nelle liste di Rifondazione Comunista/Sinistra Europea, per affrontare meglio i problemi in cui mi dibatto, a cominciare da quanto accaduto a luglio 2001, durante il G8, che è solo la punta dell'iceberg di una più generale repressione del dissenso. Ma sarà mia premura occuparmi delle condizioni di vita nelle carceri, del superamento dei cpt, più in generale del pieno reintegro dei diritti democratici e di cittadinanza. Sono candidata al Senato in Liguria.
Martone: «I movimenti nella politica»
Sono nato il 10 maggio 1961 a Roma. Da diciotto anni sono impegnato nel mondo non-governativo ed ambientalista. Ho lavorato per Greenpeace International, di cui sono stato il presidente. Ho fondato e coordinato per 6 anni la Campagna per la Riforma della Banca mondiale e sono stato tra i promotori della rete di Lilliput. Dopo un lungo periodo di militanza nei movimenti ambientalisti e altromondisti, sono stato eletto come indipendente dei Verdi in Liguria. Ho deciso di aderire al progetto della Sinistra Europea perché lo ritengo più coerente rispetto al mio percorso di impegno politico e di costruzione di un nuovo rapporto tra politica istituzionale e movimenti. Sono candidato al Senato in Sardegna.
Molinari: «Per l'acqua e i beni comuni»
Sono nato a Milano 66 anni fa, e qui vivo e lavoro. Sono stato tra i fondatori di Avanguardia Operaia e di Democrazia Proletaria e ho ricoperto diversi incarichi istituzionali, da consigliere regionale, a senatore, a parlamentare europeo. Da anni lavoro nel movimento dei movimenti, partecipando al direttivo di Punto Rosso, ma soprattutto sono impegnato nella battaglia mondiale per l'acqua come bene comune. Con Riccardo Petrella ho contribuito a costruire il Comitato Italiano per l'Acqua, di cui ora sono presidente. Sono candidato al Senato in Lombardia.
Rashid: «La pace prima di tutto»
Sono Ali Rashid palestinese di Gerusalemme, nato il 5 aprile 1953. In tutta la mia vita ho viaggiato tra l'Italia e il Medio Oriente lottando per la libertà del mio popolo. Sono stato segretario nazionale dell'Unione degli Studenti palestinesi. Ho fatto parte dell'Unione Generale degli scrittori e giornalisti palestinesi. Dal 1987 sono il primo segretario della Delegazione generale palestinese in Italia. Ho fondato il movimento palestinese per la cultura e la democrazia. Aderisco alla costruzione della SE perché insegue e difende il progetto di libertà, giustizia, democrazia, diritto e pace che rappresentano il punto più alto e nobile dell'evoluzione del pensiero umano. Sono candidato alla Camera in Umbria.
Siniscalchi: «Contro ogni sfruttamento»
Sono nata a Caronno Pertusella (Varese) il 17 luglio 1952. La mia storia è caratterizzata dall'impegno sociale in Italia e nelle aree povere del mondo. Dopo la laurea in Scienze Politiche nel 1975 ho passato la selezione per la carriera diplomatica, ma ho scelto di rimanere nel mondo non governativo. Ho lavorato a Mani Tese dal 1978 al 2002, negli ultimi dieci anni come segretaria nazionale. Oggi sono direttrice della Fondazione Culturale di Banca Etica. Ho partecipato ai vertici Onu sullo sviluppo, ai Social Forum e a reti e progetti internazionali contro la povertà, per l'abolizione del lavoro minorile e la giustizia sociale. Sono sposata e ho quattro figli. Sono candidata alla Camera in Friuli Venezia Giulia.
Luxuria: «La diversità è un valore»
Sono nata a Foggia quaranta anni fa. A venti anni mi sono trasferita a Roma dove mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne. Dal 1993 partecipo alla vita del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli e divento art director di Muccassassina, serata di autofinanziamento. Nel 1994 prendo parte all’organizzazione del primo GayPride di Roma. Aderisco alla Sezione italiana della Sinistra Europea perché credo nella sinistra e credo in un’Europa che non sia solo un fatto squisitamente economico, ma anche riconoscimento giuridico e della dignità di tutti i suoi abitanti, gay, lesbiche, transessuali compresi. Sono convinta che la diversità sia un valore e che gli unici tabù dovrebbero essere guerra e pregiudizio. Sono candidata alla Camera nella circoscrizione Lazio 1.
Menapace: «Per la pace, senza se e senza ma»
Sono nata a Novara il 3 aprile del 1924, ho passato i primi vent'anni della mia vita tra una dittatura e una guerra mondiale. Ho partecipato alla Resistenza. I maschi dicono che la Resistenza è stata soprattutto guerriglia, io credo che fu un grande movimento politico, di presa di coscienza. Sono stata nella sinistra Dc (negli anni '40), nella lotta per l'emancipazione della donna, nel sessantotto, nel femminismo, nel pacifismo. Qual è il mio impegno fondamentale, oggi? Quello di scacciare la guerra dalla storia. Sono candidata al senato in Friuli Venezia Giulia
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aritmetico
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Telefono Monday, Feb. 06, 2006 at 6:12 PM |
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farina dixit: Sono nato a Milano il 23 settembre 1964 (...) Nel corso di 25 anni di attività dentro e fuori il Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito (...)
1964 - 2006 = 42 anni 42 anni - 25 = 17 anni
suvvia, consiglere, avrò capito male... non sono 25 anni che stai al leoncavallo, vero? ci sei entrato (manu militari) nel 1986, mica nel 1981! nell'81 stavi ancora a roma.
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