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PER UN PRIMO MAGGIO DI LOTTA !
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Battaglia Comunista Saturday, Apr. 29, 2006 at 3:48 PM |
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Contro la guerra, contro il capitale, proletari di tutti il mondo, unitevi!
Primo Maggio 2006
Tra fragili riprese e profonde recessioni, la crisi mondiale del capitalismo continua ad avvitarsi su se stessa. Per questo, anno dopo anno, il proletariato internazionale, le masse diseredate, sono strette nella morsa della guerra, della miseria e dello sfruttamento: i margini di amministrazione della crisi si riducono e per la borghesia non ci sono alternative.
Una guerra non è ancora finita, che già ci si prepara ad una nuova aggressione, naturalmente col pretesto di portare libertà e democrazia. La belva imperialista USA, che ha trasformato l’Iraq in un macello per difendere la supremazia del dollaro negli scambi internazionali, assicurarsi il controllo della più importante materia prima – il petrolio – e continuare a vivere di debiti a spese del proletariato internazionale, agita lo spettro dell’attacco al regime clerico-fascista dell’Iran. Ma il vero nemico non sono tanto le borghesie fondamentaliste islamiche, a loro volta affamate di profitti e rendite, bensì gli imperialismi nemici che, oggi troppo deboli sul piano politico-militare, possono diventare una temibile minaccia allo strapotere USA. Dietro la guerra per il controllo del petrolio mediorientale c’è anche l’euro, ci sono la Cina e la Russia; così come dietro i Chavez e i Morales ci sono le immense riserve di materie prime dell’America Latina, spudoratamente saccheggiate dalle multinazionali nordamericane e dalle borghesie locali.
In questo fosco quadro, il proletariato ha recitato, finora, per lo più la parte del pugile “suonato”. Licenziamenti, precarietà, disoccupazione si aggiungono all’attacco del salario diretto e al furto di quello indiretto – lo stato sociale – là dove esisteva. Governi di qualsiasi colore e di qualunque paese mettono in atto le stesse politiche di aggressione al lavoro salariato, perché tutti rappresentano, in definitiva, gli interessi complessivi della borghesia.
E dappertutto, il sindacato, con la scusa del “male minore”, fa ingoiare ai lavoratori e ai disoccupati più sfruttamento, giornate lavorative più lunghe e meno salario, più insicurezza: è il padronato che bastona, ma è il sindacato che tiene fermi i lavoratori!
Qui e là, nel mondo, qualche notevole manifestazione di rabbia e di lotta sociale ha lacerato questo cupo scenario: dalle banlieues francesi alla battaglia contro il CPE, dagli scioperi in qualche grande fabbrica tedesca alle oceaniche manifestazioni contro le reazionarie leggi anti-immigrati negli USA, settori di proletariato – e anche di piccola borghesia minacciata dalla proletarizzazione - si sono ribellati contro una vita di umiliazioni, di precarietà, di miseria. Ma sono rimasti episodi, spesso molto confusi politicamente, limitati nelle prospettive oppure alla fine recuperati dalle tradizionali forze della sinistra borghese, quando non sono nati con l’apporto decisivo di una parte della borghesia più “lungimirante”.
E dove non arriva la sinistra tradizionale, c’è il radical-riformismo a seminare illusioni in un “altro mondo possibile”, cioè in un capitalismo “diverso”, con le sue infantili ricette magiche, preludio di sicure sconfitte demoralizzatrici. Come, da chi, in che nodo si prenderebbero i soldi per il “reddito di cittadinanza”? E poi, solo per i precari/disoccupati? E gli altri, giù a sgobbare come muli a produrre il plusvalore per tutti? Via, andiamo…siate seri!
Questo però non significa che non c’è niente da fare, al contrario. Oggi più che mai è drammaticamente necessaria la ripresa della lotta di classe proletaria, ma una lotta vera, oltre e contro la logica del sindacalismo, anche di quello sedicente “di base”. Una lotta autorganizzata, diretta dalle assemblee dei lavoratori, che vada oltre l’orizzonte dell’azienda e/o del comparto per collegarsi al resto della classe.
Non meno necessaria è la ricostruzione di un autentico partito comunista, internazionale e internazionalista, che, avendo da gran tempo fatto criticamente i conti con lo stalinismo e le sue eredità storiche, possa dare continuità e prospettive politiche coerentemente anticapitalistiche, per farla finita, una volta per tutte, con guerra, miseria, sfruttamento. Cioè, con il capitalismo in tutte le sue possibili versioni, una più forcaiola dell'altra.
Partito Comunista Internazionalista - Battaglia Comunista
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IL PRIMO MAGGIO DEI PRECARI D'EUROPA IN RIVOLTA
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CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE Saturday, Apr. 29, 2006 at 4:28 PM |
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LA EURO MAYDAY 006 IL PRIMO MAGGIO DEI PRECARI D'EUROPA IN RIVOLTA
La MayDay intende manifestare, agire, protestare contro la precarietà, la questione sociale più bruciante in Europa oggi, come dimostrano le gigantesche agitazioni contro la precarietà e il CPE a Parigi e in tutte le città della Francia.
Per il sesto anno consecutivo il Primo Maggio sarà la MayDay dei giovani precari, intermittenti, interinali, a tempo determinato..., recuperando e rinnovando, il significato originario di giorno di lotta per tutte le lavoratrici e lavoratori del mondo.
La MayDay sarà il primo maggio di festa e di lotta in oltre 20 città europee e a Parigi il giorno successivo si terrà una assemblea europea convocata dagli studenti e precari del movimento francese.
Si rivendica equità sociale per tutte/i, la fine della precarizzazione del lavoro, libertà di movimento per i migranti, sicurezza e garanzia di reddito, diritto generalizzato alla casa, alla mobilità, alla formazione, al libero scambio e compartecipazione della cultura e dei saperi.
Da noi in Italia, dobbiamo sempre ricordare che la precarietà è stata introdotta in modo massiccio dal governo di centrosinistra col pacchetto Treu, rafforzata dalla Legge 30 e avallata in tutti i modi da CGIL-CISL-UIL, con accordi firmati in tutte le sedi.
La lotta alla precarietà lavorativa e sociale, che costituisce elemento centrale della May Day, si salda alle nostre iniziative di lotta, alle piattaforme contrattuali, alle proposte di legge per la stabilizzazione dei precari e dei lavoratori in appalto, per il reddito sociale, per una nuova scala mobile salariale.
Lavoratori intermittenti, studenti, interinali, a termine, LSU, stagisti, migranti, appredisti, cococo e cocopro...
Partecipiamo tutte/i alle EuroMayDay
Milano - Porta Ticinese, ore 15.00 Firenze - P.zza S. Marco, ore 10.30 Napoli - P.zza Garibaldi. ore 15.00
e ancora... Amsterdam-Barcelona-Berlin-Copenhagen-Hamburg-Helsinki-L'Aquila-Leon-Liege-London-Maribor-Marseille-Palermo-Paris-Sevilla-Stockholm-Torino-Tornio-Wien
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TORINO EUROMAYDAY 2006
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Rete delle Nuove Forme di Vita Monday, May. 01, 2006 at 3:21 PM |
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TORINO EUROMAYDAY 2006
PRECARI/E ALZIAMO LA VOCE… IL MOMENTO E’ PROPIZIO, PASSIAMO ALL’AZIONE !!!!
Visto che la precarietà è sulla bocca di tutti… Preso atto che la precarietà è una condizione diffusa e non solo lavorativa… Tenuto in conto che la precarietà tutti la schifano ma nessuno la abroga… Considerato che la precarietà la conoscono bene solo i PRECARI e le PRECARIE…
Sbarca a TORINO LA EUROMAYDAY PARADE 2006!
Per manifestare, agitare, protestare contro la precarietà, la questione sociale più bruciante in Europa oggi, come dimostrano le gigantesche mobilitazioni contro la precarietà e il CPE a Parigi e in tutte le città della Francia. Siamo la nuova realtà del lavoro europeo, le nostre vite esprimono la generalizzazione della precarietà e delle nuove forme di sfruttamento. Siamo giovani e meno giovani, disoccupati/e, lavoratori intermittenti, studenti/esse, stagisti, migranti, lavoratori/trici a contratto, co.co.co, co.co.pro, partite iva, interinali, ricercatori/trici, laureati/e, impiegati/e a tempo parziale, salariati/e dell'impiego discontinuo, artisti senza statuto, lavoratori/trici del sesso e talvolta siamo tutto questo allo stesso tempo. La precarietà è la condizione di lavoro e di vita che più si è diffusa tra milioni e milioni di europei. Vogliamo organizzarci per lottare, vivere, realizzarci. Nessuno vuole essere condannato allo stesso lavoro a vita. Ma nessuno vuole passare tutto il tempo a preoccuparsi di come sbarcare il lunario, quando già sta facendo un tot di lavori contemporaneamente. Vogliamo uguaglianza sociale che ci permetta di scegliere come soggetti liberi, in grado di determinare progetti e desideri, senza ricatti e discriminazioni di alcun tipo, basate su orientamento sessuale e identità di genere, provenienza geografica, età, classe sociale, capacità fisica. Abbiamo bisogni e necessità che devono essere sganciati dal tipo di contratto di lavoro ed estesi a tutte le persone, indipendentemente dalla nazionalità, dall’identità di genere e dalla loro spendibilità nel mondo del lavoro. Esigiamo libertà di movimento per i migranti, garanzia di servizi e continuità di reddito per tutti/e come risposte concrete dopo due decenni di imbarbarimento dello stato sociale. Lottiamo per il diritto generalizzato alla casa, alla mobilità, alla formazione, al libero scambio e compartecipazione della cultura e dei saperi. Pratichiamo la libertà di espressione e di dissenso, siamo coinvolti negli attuali conflitti sociali e del lavoro, costruiamo nuovi media per smascherare e dissacrare le veline di stato e/o delle grandi corporations. Vogliamo prendere, vogliamo avere ed essere.
Torino non è immune dal virus distruttivo della precarietà Torino ha subito, con la scusa dell’innovazione e del cambiamento, un inasprirsi delle condizioni di vita. Solo i chiamparini pensano che la Torino post olimpica abbia un futuro radioso… E allora, se tutto ciò è trippa per i nostri gatti… Lanciamoci (e non facciamoci lanciare) per un 1 MAGGIO contro la precarietà di LorSignori!
INVITIAMO TUTTI E TUTTE AD UNIRSI ALLA PARADE DEL POMERIGGIO, LA PARATA DEL 1 MAGGIO QUEER, PRECARIO, TEMPORANEO, INTERMITTENTE, MIGRANTE, FLESSIBILE, NOMADE, IN PIENA ESPANSIONE! UNA MODO DI INCONTRARSI E PARTECIPARE CHE ESISTE GIÀ IN VARIE CITTÀ D’ITALIA, GERMANIA, BELGIO, DANIMARCA, SPAGNA, SVEZIA, OLANDA, FINLANDIA, FRANCIA, SLOVENIA, INGHILTERRA, GRECIA... UNA CHIAMATA CREATIVA E VISIBILE PER GLI EROI ED EROINE DELLA PRECARIETÀ, CON MUSICA ED ASSOLI, SAMBE CHE SCUOTONO CORPI DI BALLO E BALLO DI CORPI, MASSE CRITICHE, PIANTINE VERDI, PERFORMANCES, PALLONCINI, GIOCOLIERI ED EQUILIBRISTI DEL VIVERE PRECARIO. SCENDIAMO PER STRADA E INCONTRIAMOCI PER INVADERE E COSPIRARE, PER INSORGERE ATTRAVERSO LE NOSTRE VITE E I NOSTRI DESIDERI CONTRO CHI TRATTA I NOSTRI CORPI E LE NOSTRE MENTI COME PEZZI DI RICAMBIO E SOSPENDE I DIRITTI DI ESISTENZA IN BASE A CALCOLI DI PROFITTO FLESSIBILE. LE NUOVE FORME DI VITA STANNO INIZIANDO A INVADERE LA CITTÀ!
TORINO EUROMAYDAY 2006
LUNEDI’ 1 MAGGIO PARTENZA PIAZZA CASTELLO ORE 16 FESTA FINALE Parco del VALENTINO
Rete delle Nuove Forme di Vita – TORINO verso LA EUROMAYDAY 2006
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terni: carro precario
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contro le precarietà - terni Tuesday, May. 02, 2006 at 3:34 PM |
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apparizione di san precario
voci contrastanti segnalano l'apparizione del famoso santo per le vie di terni. decine di migliaia di persone accorse per il cantamaggio, festa folkloristica ternana con carri allegorici, hanno omaggiato il santo. dentro la città e le sua vita da precari, in decine hanno recitato la preghiera scritta sul retro del santino distribuito dagli adepti. fra canti e balli e bicchieri di vino (santo), il carro degli adepti precari sfilava protetto dall'alto dal precario in balia delle maree del mercato, ma costantemente assistito dal santo. nella piazza centrale di terni, piazza tacito, il santo ha dato prova dei suoi poteri miracolosi. in men che non si dica, le bandierine di un famoso fast food, tempio della dea precarietà, venivano ricoperte da decine di adesivi, sotto lo sguardo incredulo di centinaia di ternani. dopo la recita della preghiera ed un ringraziamento al grande santo, il carro ha continuato il suo percorso, seminando discordia tra gli ignavi e sentimenti di umanità condivisa tra i presenti.
san precario proteggici tu! mayday.
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