gli LSU licenziati non se ne vanno
Omniroma-ALL CLEAN, LSU LICENZIATI OCCUPANO SEDE GRUPPO COMUNE DS
(OMNIROMA) Roma, 09 mag - Una decina di Lsu, in rappresentanza dei 15 addetti alla rimozione di scritte vandaliche dai siti tutelati, licenziati a gennaio dalla società All Clean, hanno «occupato la sede del gruppo capitolino dei Ds, in via delle Vergini e ci resteranno fino a quando non avranno una risposta su quanto accadrà loro dal sindaco o dalla giunta capitolina». Lo riferisce Serenetta Monti, portavoce degli Lsu, che racconta il lungo iter che ha portato a questi «ingiusti licenziamenti, compreso quello di una donna in gravidanza sotto ispettorato». «Da circa cinque anni lavoriamo per la società All Clean, partecipata del gruppo Ama per il 51%. Il gruppo aveva una commessa di cinque anni con il Comune per rimuovere le scritte vandaliche dai siti tutelati - continua Monti - La commessa è scaduta a novembre 2005 e la società, dopo aver dilatato tempi fino a gennaio, ci ha riferito di doverci licenziare per necessità, per il mancato rinnovamento della commessa da parte del Comune. Da gennaio 2006, quindi, siamo senza stipendio». In realtà, spiega Monti, la questione è più complicata. Per esempio il 20 dicembre 2005 ai 15 lavoratori sono arrivate proposte di assunzione da parte della società Sanama, società che si occupa di disinfestazioni: «lettere arrivate a sorpresa che allora non avevamo motivo di prendere in considerazione in quanto non sapevamo di essere a rischio licenziamento - continua Monti - La questione delle proposte di assunzione, inoltre, è stata congelata dall'assessore al Lavoro Carrazza in quanto, in consiglio comunale, erano in corso le procedure per lo spostamento della commessa da All Clean a Zetema». Il 13 gennaio 2006 si è riunita la quinta commissione consiliare permanente, presieduta da Adriana Spera (Prc), ed è stata presa la decisione definitiva di preparare l'affidamento della commessa a Zetema. «Poi più nulla», dice Monti: «c'è stato un rimpallo di competenze tra assessori al Lavoro, alla Cultura, al Bilancio, è stato anche chiesto il parere economico della Regione, poi arrivato. E oggi, ancora nulla: da quattro mesi ci ritroviamo senza lavoro, stipendio o sussidio - racconta - Ora ci siamo anche bruciati la liquidazione per i 5 anni di lavoro, che ci è stata data con procedure accelerate, e non sappiamo più come andare avanti». «Oggi, quindi - conclude - non ci muoveremo da qui fino a quando non avremo una risposta dal sindaco o dalla giunta».
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