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Paese basco:detenuto in sciopero della fame fino alla fine.
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io Monday, Sep. 11, 2006 at 3:01 PM |
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Dopo 18 anni di carcere, e dopo aversi fatto tutta la condana che lo stato spagnolo li condeno. Il governo spagnolo (per voca del suo fiscale generale)li presenta una nuova causa penale e li chiedono altri 98 anni di carcere. L'accusa dice che qualche anno fa, lui scrisse al giornale independentista Gara, segnalando le pessime condizioni delle carceri spagnole (morte stranne, pestaggi, torture,...) Ora il fiscale dice che in quelle due lettere scritte a quel girnale, c'erano delle minacie ai carcerieri e le accusano di minacie e banda armata. Dire che non è l'unico ex detenuto nel quale se le vuole tenere più tempo della condanna che loro stessi le hanno dato, ma il governo spagnolo ha fatto di più, ha fatto una legge apposta proprio perche questo rivoluzionario basco non esca più del carcere.
Chiamata di Askapena (gruppo di amici e familiari dei detenuti) in solidarità con il detenuto Inaki de Juana Chaos in sciopero della fame. Ora con più di 20 giorni in sciopero.
Faciamo un chiamata a tutti i gruppi e persone solidarie per fare arrivare la protesta a tutti i corpi consulari ed embassate spagnole, così come l'invío massivo di messaggi a le segueenti direzzioni dei risponsabili diretti della situazióne di Iñaki de Juana Chaos. ¡SALVIAMO LA VITA DI IÑAKI!
José Luís Rodríguez Zapatero Presidente del Gobierno Español Palacio de la Moncloa, Avda. Puerta de Hierro, s/n. 28071 Madrid España jlrzapatero (at) presidencia.gob.es Fax: 0034 913900217
Carlos Divar Blanco Presidente Audiencia Nacional C/ García Gutiérrez, 1 28004 Madrid España Fax: 0034 913973381
Mercedes Gallizo Llamas Directora General de Instituciones Penitenciarias C/ Alcalá, 38-40 28014. Madrid España Fax: 91 335 40 52
Iñaki de Juana Chaos, preso político vasco, in sciopero della fame indefinita per i soiu deritto alla libertà
Il detenuto basco Iñaki de Juana Chaos inició il passato 7 di Agosto uno sciopero della fame illimitato per esigere il rispetto del suo diritto alla libertà.
Iñaki de Juana doveva avere tenuto accesso alla libertà il 25 de ottubre del 2004, dopo avere finito la sua condana e dopo di completare 18 años in prigióne. Ma, il Magistrato della Sala Primera del Penale della Audienzia Nacionale, Gómez Bermúdez, emitío un auto di data 22 de octubre per il cuale pretendía impugnare le redenzioni delle quali si era benefiziato Iñaki per evitare la sua carcerazione [1]. Ante la imposibilità di mantenere questa giustificazione il giudice dictó prigione preventiva contro di lui per un presunto delito di appartenenzia a banda armata e minacie terroriste. I fatto per i quali si fanno la petizione erano due artícoli d'opinione che envió il detenuto al giornale Gara[2]. Sería imposibile encontrare in quei due artícoli una base razionale sufficente sui quali sostenere quelle acusazioni. Precisamente, il 14 di Giugno del 2006 si realizo púbblica la sentenza per la quale il giudice della Audienza Nazionale spagnola Santiago Pedraz desestimaba la accusazione al considerare che in quei due artícoli il detenuto mostrava il suo apoggio al Movimiento de Liberazione nazionale Basco -MLNV- lo cuale "non é equiparabile all'ETA". Aggiungeva che "tale movimento non stá qualiaficato come organizazione terrorista" per lo che considerava non probata la essistenza di un delito di minacie. In quel momento si apriva una campagna mediática contra la decisione del giudice. Il titulare del Ministerio di Giustizia, Juan Fernando López Aguilar dichiarò ?construiremo nuove imputazioni per evitare che siano scarcerati!?. Il fiscale generale dello stato, Cándido Conde-Pumpido, asicuró che "continueremmo oponiéndoci alla sua scarcerazione nella misura che sia legalmente possibile" Dopo che recurrió la deccisione. Questa atmósfera impulsa la Sezione Terza della Sala dello Penale dell'Audienza Nazionale a rettificare la decisione del giudice Pedraz considerando che De Juana fece " esaltazione" della sua appartenenza all'ETA negli artícoli pubblicati, il cui contenuto, secun raccoglie l'auto, "segna claramente una possibile minacia terrorista" per la quale si fa una nuova petizione di 96 anni di cárcere.
Los últimos tiempos hemos asistido a una brutal iniciativa amparada por el gobierno español y el tribunal excepcional antiterrorista Audiencia Nacional para, saltándose todos los principios básicos de legalidad, evitar el acceso a la libertad de presos políticos que tendrían acceso a ella de forma inmediata. El estado español considera por razones de venganza política que Iñaki, así como otros presos políticos en similar situación, no ha cumplido su pena. Así, el Ejecutivo de Zapatero pretende impulsar esta situación de 'cadena perpetua' de facto contra el colectivo de presos y presas políticas vascas vulnerando el derecho universal a la libertad de quienes han cumplido íntegramente sus condenas. Más aún, en este delicado momento político en el que se abren posibilidades para una solución del conflicto que ha enfrentado durante años al pueblo vasco con el Estado español el ejecutivo instrumentaliza a los presos y presas, dificultando una solución democrática al conflicto político.
En estas circunstancias Iñaki entiende que no le queda otra salida que emprender una huelga de hambre indefinida, aunque le vaya la vida en ello. Es por eso que pedimos la solidaridad activa con Iñaki y hacemos un llamamiento a la opinión pública internacional para denunciar la inconsistencia de los hechos de que se le acusa y reclamar su derecho a la libertad.
Salvemos la vida de Iñaki!!!
Note: 1. Iñaki fu processato in base al códice penale franquista del 1973 per il cuale il límite di stanza in prigióne è di 30 anni, plazo sul quale si applicano le redenzioni, benefici penitenciari per buon comportamento, rializazzióne di attività, corsi di studi... La riforma del códice penale del 1995 ellimina le redenzioni e posteriormente si amplia il límite di 40 anni per i detenuti accusati di ?terrorismo?, imponendosi nuove difficotà al acceso alla libertà dei detenuti politici. 2. Artículos: http://www.kalera.org/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=495
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Continua lo sciopero della fame
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herriak ez du barkatuko Friday, Sep. 15, 2006 at 12:35 PM |
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Tradotto da Gara 15/9/2006 Il fiscale insta a Garzón a proivire le manifestazioni del sábato Il Fiscale della Audienza Nazi-onale spagnola ha instado oggi al giudice Baltasar Garzón a proivire le manifestazi anunziate per queste próssimo fine settimana in favore dei diritti dei detenuti polítici baschi.
MADRID-. Segondo fonti giurídiche citate per Efe (agenzia informativa), il giudice (che voleva fare il ministro socialista) Garzón ha solicitato alla Polizia spagnola (famosa per le torture ai disidenti) ed alla Guardia Civil (altri torturatori) informi sulle manifestazioni per il prossimo sábato in Donostia, Gasteiz, Iruñea, Baiona y Bilbo sotto le parole d'ordine "Euskal presoak Euskal Herrira, xantaia gehiagorik ez!" e "Biziarteko kartzelaldirik ez! Heriotz zigorrik ez!", e ha chiesto anche il suo parere alla Fiscalía.
La Fiscalía ha enviato a Garzón in uno scritto nel che segnala che non può dare la sua oppinione mentre non riceva gli informi poliziali (cioè,garzon e la polizia decidono se le manifestazioni si possono, o no, fare), però li ricorda che la línea mantenuta fino adesso per il ministerio púbblico è che se di quei informi si separa che le manifestazioni rispondono a una "attuazione istituzionale" di Askatasuna, dovranno essere proivite.
------------------------------------------------------------ Commento: Bisogna dire che Askatatasuna (organizazzione di aiuto ai detenuti politici baschi) nella quale, i famigliari ed amici dei singoli paesini e quartieri delle città, si autoorganizzano, senza essere una struttura gerarchica, ne "professionale" della politica. Quello si, la politica la fa e come, chiama assassini con nome e cognome ai vari Gonzalez, Aznar,Garzòn,ecc., e torturatori alle varie polizie (senza distinzione di colore)perchè è quello che sono (come che il capo dei torturatori è il re, cioè il massimo capo militare spagnolo) non è mai stata legallizata, così che non è mai stata proivita, perche come organizazzione politica legale non è mai essistita. Garzon odia tutto ciò che suona a basco, così impedisce, feste folcloristiche perchè i suoi cani da guarda, li dicono che ci sarà gente che parla il vasco e si diverte, come quando qualsiasi persona decide di convocare una manifestazione, il garzon dice che quella è una manifestazone di un gruppo terorista è la proivisce. TUTTE bugie. Se una persona è un terrorista è convoca una manifestazione, non si capisce perchè la manifestazione non si fa, ma la persona cammina per la strada normalmente. Allora se uno è terrorista (secondo garzòn e la polizia)come mai cammina per la strada e nessùn polizia lo detiene??? . Senplicemente, oltre agli assassinati e torture si vuole umiliare alla popolazione. Basta con il fascismo spagnolo. Libertà per Inaki. Presoak kalera. Zuek faxistak zarete terroristak.
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Proivite le manifestazioni
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. Saturday, Sep. 16, 2006 at 5:43 PM |
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Tutte le manifestazioni che erano state convocate dai famigliari dei detenuti, sono state proivite, prima per il giudice Garzòn e poi anche per il governo basco. I convocanti in una dichiarazione pubblica hanno detto "che non hanno nessuna intenzione di regalare, ai vari inquisitori, la foto con gli scontri delle proteste".
----------------------------------------------------------- Commento: Un'altra volta possiamo vedere come le loro leggi "democratiche" servono solo per alcuni. Non solo stanno facendo leggi ad personam per tenere di por vita in carcere,ai detenuti politici baschi ed è tutto l'arco dei partiti polici a farlo,ma per primi sono i cosi detti centro- sinistra spagnoli (Iu e psoe). Il p..e (Zapatero) sta colpendo i detenuti politici spezialmente perchè crede che i baschi alla fine del procceso (di dialogo) che c'è in atto, cederanno e basterà lasciare(con il contagoccie)liberi i detenuti per avere la tranquilità (pace sociale), ma non ha capito bene come stanno le cose, e sono in molti che prima o poi se lo ricorderano...... La gente nella terra dove si parla l'euskera (Euskalherria) lotta per un paese basco libero,independente ed Euskaldun (che si parle il basco)e non smettera mai di lottare fino a conseguirlo Nessuno decidira per noi ne' in spagna ne' in francia. Foto di solidarietà: http://euskalherria.indymedia.org/eu/2006/09/31947.shtml
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46 giorno in sciopero della fame
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. Thursday, Sep. 21, 2006 at 6:09 PM |
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Dal giornale independentista Gara:
BAIONA-. Askatasuna ha informato che, tra conocersi ieri che il detenuto político vasco Iñaki de Juana stá sendo allimentato per la forza per le autorita spagnole, le movilizacioni si hanno multiplicato oggi in tutta l'Euskal Herria.
Diverse località basche sono state scenario di per la situacióne nella che mantengono al detenuto di Donostia.
Le proteste si sono riflesse amche nelle cárceri.
Nella prigióne delLa Santé (Francia), dal pasato 7, i detenuti polítici baschi stánno rializzando un digiuno a turni che si prolongherá durante 17 giorni.
Nel módulo delle donne della cárcere del Fleury, così, dal giorno 10 le detenute stánno portando a fine un'iniciativa diferente ogni giorno, per denunziare la "política penitenciaria criminale" e, in speciale, la situacióne di Iñaki de Juana.
A Fresnes, anche si hanno movilizato in solidarità con il detenuto donostiarra, dal giorno 18 di settembre. Askatasuna ha informato che rializarono simultáneamente "blocchi di 10 minuti nei cortili di tutta la cárcere".
In queste cárcere si trovano 32 detenuti polítici baschi divisi in sei móduli. I detenuti di questa cárcere dichiarano che s'incontrano in "situazióne di lotta permanente" davanti alla situazióne di De Juana. e anche, in questa stessa prigióne francesa i detenuti baschi portano un manifesto adosso di denunzia di forma abituale.
Anche i detenuti di Muret-Seysses si sono solidarizato con Iñaki de Juana, portando a fine un digiuno di vari gíorni. e anche, nelle ore di cortile hanno rializato proteste. Mediante queste iniciative vogliono dinunziare le stradizioni di Xabier Lareki e Balbino Saenz.
In Albacete (spagna), dal giorno 18 i detenuti polítici baschi stánno rializando uno sciopero della fame. Anche, nelle cárceri di Alacant si hanno rializato chapeos (chiusure dentro della cella e non usciendo nell'ora di cortile), al iguale che in Valencia II.
Nella Cárcere di Valdemoro oggi stánno rializando un digiuno di 24 ore.
----------------------------------------------------------- Mentre, anche nelle strade si movilizzano, e sono vari i posti grandi epiccoli che protestano:
Insieme alla di Donostia (concentrazioni ogni giorno), in Mutriku, nella concentrazióne di ogni giorno che si viene rializzando, si trovarono 58 persone. In Deba, 36 realizarono una catena umana solidaria che non si liberò dalla presenza della Ertzaintza, che fermo e identificó a due persone. In Zarautz si movilizarono 45 persone, in Atarrabia 20, in Lazkao 30, nel quartiere iruindarra (Irun) di Errotxapea 35, ed in Bidebieta si movilizarono 15 persone l'Ertzaintza, anche, acosó a varie persone che estavano facendo scritte, según relatarono testimoni presenti.
Le mostre di apoggio seguono stendiéndosi fuori di Euskal Herria. Dentro del giro che durante questi giorni stánno rializando l'organismo internazionalista Askapena ha incisso nella situazióne che stá vivendo il detenuto donostiarra (di donostia) e il colettivo di prigioneri polítici baschi nel suo insieme.
Nella città argentina delLa Plata, un programma di radio di l'Euskal Etxea si solidarizó en l'emisióne del martedì con il donostiarra De Juana.
In Portugale, mentre tanto, il Comité di Amici di Euskal Herria di Lisboa rializo una concentrazióne (presidio) davanti l'ambasciata spagnola.
Lakua (ministro della giustizia del governo basco)sprime preocupazióne e López dice che « anch'io li voglio vivi»
Il Departimento di (in)giustizia di Lakua mostró ieri, prima della difusióne della notizia che il detenuto era allimentato alla forza, la sua «seria preocupazióne» per la situazióne che sofre Iñaki de Juana. La Consejería che dirige Joseba Azkarraga denunzió l'utilizzo di «strumenti come la chiamata ‘doctrina Parot’ perchè sono contrari al principio di legalità penale» e ggiunse che nel caso particulare di De Juana «se aggiunge il dubbio razonabile che si construierono imputazioni ‘ad hoc’ contro di lui, qualcosa riconosciuta per il proprio Ministro della (in) giustizia»......
Il prigionero donostiarra, in sciopero della fame dal pasato 7 di agosto ieri cumplío 45 giornate senza mangiare, si è mostrato fino ad oggi contrario a questa misura, che si è meso in moto dopo che la Audiencia Nazi-onale emitiese ieri un nuovo atto dando luce verde con caráttere immediato il suministro terapéutico e allimentario.
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Continua lo sciopero, continuano le proteste
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.. Saturday, Sep. 23, 2006 at 12:47 PM |
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interruzione_nel_parlamento_basco_al_psoe..jpg, image/jpeg, 180x119
Intervista fatta dal Giornale independentista gara al detenuto basco: http://www.gara.net/idatzia/20060922/art181401.php
Per più info: http://www.gara.net/ http://www.gaztesarea.net/info/berria.php?id=6363 http://www.gaztesarea.net/info/berria.php?id=6365
Azioni:
ARTEFACTO La Ertzaintza retira un artefacto casero de un repetidor de Zestoa La Ertzaintza ha retirado este mediodía un artefacto de fabricación casera que había sido colocado junto a una antena repetidora, en el barrio de Endoia, en Zestoa, y que no había estallado.
ZESTOA-. Según el Departamento de Interior del Gobierno de Lakua, el dispositivo del artefacto constaba de dos neumáticos, una garrafa con líquido inflamable y un bote con un iniciador químico, que la Policía autonómica se encuentra analizando.
Por causas todavía se desconocen, el dispositivo ha fallado, según Interior
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Azione ad irunea e altre solidarità
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. Sunday, Sep. 24, 2006 at 7:06 PM |
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Foto dell'azione ad Irunea: http://euskalherria.indymedia.org/eu/2006/09/32257.shtml
altri luogi di solidarità:
Mostre di solidarità
Mientras tanto, las muestras en apoyo al huelguista de hambre se han sucedido en distintas partes de Euskal Herria y otros países. Así, un grupo de miembros de los Demos se encerró ayer en la catedral de Baiona para protagonizar un ayuno de 24 horas en apoyo de De Juana. El principal templo de la capital labortana ocupa un lugar especialmente simbólica en la historia de las reivindicaciones populares de Euskal Herria, ya que ha acogido numerosas huelgas de hambre. Así, se denunció el proceso de Burgos, se reclamaron los derechos de los refugiados, se apoyó a Seaska o se exigió el fin de las operaciones de los GAL.
- En Hernani, el pasado viernes otras30 personas protagonizaron un ayuno y encierro de 24 hora en apoyo a DeJuana. Esta protesta se enmarca en una dinámica que se viene desarrollando en lasdos últimas semanas y en la que se realizan concentraciones diarias de dos horas de duración y encierros y ayunos de 24 horas todos los viernes. Estas concentraciones también se desarrollarán la próxima semana, con concentraciones diarias en Zinkoenea, mientras que el viernes, a partir de las 20.00, tendrá lugar una acampada y ayuno en la Plaza del Ayuntamiento
Sabotajes en Markina, Iruñea, Bilbo y Errenteria
IRUÑEA
Durante la noche del viernes al sábado se registraron varios sabotajes en distintos puntos de Euskal Herria. Así, fueron atacados las oficinas de Onda Cero y un cajero de CAN en Iruñea, el Juzgado de Paz de Markina, un vehículo en Errenteria y varios contenedores en Bilbo.
Solidaridad internacionalista con la huelga de hambre de Iñaki de Juana Chaos La Haine , 23.09.2006 21:33 Irlanda, Occitania, MexiCo, Portugal, Argentina y ahora Escocia. El eco de la lucha de Iñaki sigue ampilandose día tras día.
Los amigos de Euskal Herria en Escocia han llamado a una concentración por Iñaki para este Domingo a las 13:30 en Edimburgo.
Además están llevando adelante una camapaña de recogida de firmas tanto en la calle, como por una presentación de Power-Point en Internet, para acompañar a Iñaki y con la intención de entregarlas al consulado que españa tiene en Escocia.
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Bancomat a Donostia e in giro
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. Monday, Sep. 25, 2006 at 12:37 PM |
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continuano le proteste per il detenuto in sciopero della fame:
Irlanda, Occitania, MexiCo, Portugal, Argentina e ora Escocia. l'eco della lotta di Iñaki segue ampliandosi giorno dopo giorno
Gli amici di Euskal Herria en Escocia hanno chiamato ad una concentrazione (presidio) per Iñaki per questa Domenica alle 13:30 in Edimburgo.
Además están llevando adelante una camapaña de recogida de firmas tanto en la calle, como por una presentación de Power-Point en Internet, para acompañar a Iñaki y con la intención de entregarlas al consulado que españa tiene en Escocia.
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51 giorni in sciopero della fame
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. Tuesday, Sep. 26, 2006 at 7:05 PM |
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De Juana continúa nellosciopero della fame dopo l'applicazione di potasio, dopo averle attacato al letto Il detenuto político Iñaki de Juana segue in sciopero della fame nel hospedale di Algeciras. Ieri ha compiuto il 50 giorno senza mangiare. Segun i dati diffusi ieri per Etxerat (associazione di familiari), il mércoledi della scorsa settimana agenti di polizia li legarono i bracci e le ganbe davanti alla sua negativa a che i médici li somministrasero potasio attraverso il suero intravenoso. De Juana presentava un basso livelo di questa sostanza e correva il rischio di sofrire un paro cardiaco. Lo hanno mantenuto legato per 24 ore fino quando il proprio De Juana pidió che lo desatarano. Etxerat ha denunziato «questa cruedeltà» verso il detenuto e il resto del Collettivo.
DONOSTIA
Nella visita che mantuvo il sábato con i suoi familiari, il detenuto político basco Iñaki de Juana, in sciopero della fame nel hospedale Punta Europa di Algeciras, le relató cóme il mercoledì della scorsa settemana agenti di polizia le legarono i bracci e le gambe davanti alla sua negativa a che il suero intravenoso li aggiungerano certa cuantità di potasio. . Prima di inmovilizarlo li mostrarono e fecero entrega del auto della Sezzióne Prima della Audienza Nazionale española per il che si ordinó la sua alimentazione forzata.
«En parole del proprio Iñaki, il suo corpo ‘mai aveva soferto una violenza simigliante’. Quando già era 24 ore in quel stato, stava in una situazione nella che realmente no poteva miu e pidió che lo desatarano, dicendo che no attuaría in contra della lavore dei dottori», trasladarono nella comparecenza di ieri i portavoci di Etxerat Estanis Etxaburu e Argitxu Martínez.
Il giorno 19, De Juana era statoo portato contra la sua voluntà al ospedale di Algeciras, dove le rializarono piu análisi per valorare il su stato e, in compimiento del citato auto (giudiziale), le attacarono il suero per vía intravenosa.
Bisogna segnalare che il detenuto donostiarra no ha comunicazione con il esterno e non puo fare chiamate, per lo che per sapere sulla sua situazióne i suoi parenti dovrano aspettare fino alla próssima visita che, previsibilemente, sará queste sábato.
De acuerdo con estas últimas noticias difundidas por Etxerat, De Juana, en cama, prosigue con la huelga de hambre ayer cumplió 50 días sin comer y mantiene sus reivindicaciones; «que le pongan en libertad en tanto que en su contra hay una presión política, mediática y jurídica y quieren mantenerlo en prisión por dos artículos de opinión», subrayó Etxaburu.
«De vez en cuando le practican nuevas pruebas y en el camino al baño llegó a perder el conocimiento. La situación de nuestro familiar es grave», remarcó.
El personal sanitario del hospital ya advirtió la pasada semana de este hecho. Tal y como le explicó a su abogado un médico, con el suero se nota cierta mejoría pero el riesgo persiste, ya que De Juana se niega a comer y, por tanto, se puede presentar una nueva situación crítica. Etxaburu y Martínez denunciaron «esta crueldad» hacia el prisionero donostiarra y el resto del Colectivo.
«Cada vez son más los que padecen las consecuencias de la desasistencia médica. Cuando los gobiernos de Madrid y París nos hablan de justicia, sin duda, nos están hablando de venganza. Cuando hablan de democracia, legalidad y paz, como lo ha hecho estos días Zapatero, nos muestran un claro chantaje político para tratar de condicionar el acuerdo político y democrático», remarcó Etxaburu, que acusó al presidente español de mantener «una política cruel, criminal, asesina, de secuestro y chantaje».
Dejó claro que esta realidad «no es compatible con sus palabras de paz, democracia y legalidad» y que «no hacen más que causar dolor y extorsión».
Etxerat también criticó con dureza la actitud que han mostrado instituciones como el Ayuntamiento de Donostia que se ha negado a tratar en el pleno municipal una moción en denuncia de la situación del vecino de Donostia y otros presos, la Comisión de Derechos Humanos del Parlamento de Gasteiz que pospuso el debate que a este respecto había propuesto con urgencia Ezker Abertzalea y los parlamentarios de Iruñea y Gasteiz.
Etxaburu no dudó en calificar de «inaceptables» estas posturas. «Están tratando de esconder el terror y se niegan a hacerle frente en tanto que existen intereses de partido».
«Si realmente adoptaran otra postura, Iñaki no estaría en el hospital y ni tan siquiera el Colectivo padecería la violencia de los dos estados», concluyó.
Etxerat apeló a todos los agentes y, en especial, «a las personas del PSOE y UMP que no comparten esta crueldad, y a esas otras que sienten vergüenza de sus dirigentes que miran a otro lado» a que acudan, «por encima de siglas» a las concentraciones del día 29, último viernes de mes.
Protesta dentro de la catedral de Bilbo Unos 80 solidarios con De Juana entraron ayer por la tarde en la catedral de Bilbo durante la celebración de la apertura del curso pastoral que estuvo oficiada por el obispo Ricardo Blázquez. Participantes en la protesta indicaron a GARA que mostraron una pancarta y carteles informativos, y salieron del templo cuando algunos feligreses les increparon, momento en el que lanzaron gritos en favor del preso donostiarra y los derechos humanos. En Donostia, un centenar de personas secundó la concentración de media hora convocada por numerosos agentes ante la negativa del Ayuntamiento a tratar una moción sobre De Juana. También hubo movilizaciones en Santutxu (200), Laudio (68), Leioa (30), Euba (15), Zaldibar (18), Deustua (60), Berango (28), Mutriku (35), Santurtzi (90), Zaldibia (35) y Otxarkoaga (24). Ataun (15), Bermeo (25), Añorga (20), Irun (50) y Altza (22). -
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55 giorno in sciopero della fame
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. Saturday, Sep. 30, 2006 at 12:07 PM |
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Foto: Il foro di Ibaeta, ha fatto un presidio ieri davanti alla representanza del governo spagnolo a Gazteiz (Vitoria).
Dal gionale independentista Gara. http://www.gara.net/ Le dichiarazioni di Etxerat (organismo di familiari dei detenuti baschi).
«Atache brutale»
«Possiamo citare altri 613 casi in più di crudeltà e di sadismo per parte dei partiti polítici UMP e PSOE: l'atache brutale che stá soffrendo il Colettivo dei nostri familiari», proseguía il testo di Etxerat.
Nuovamente, le strade basche si riempiono di cittadini che reclamarono la ripatriazióne, il riconoscimento dello stato di prigioneri polítici per EPPK, il cese delle agresioni ai represaliti e il rispetto a tutti i suoi diritti. Nella Vizkaia, segondo i dati portati per Etxerat, le concentrazioni si succedierono nelle seguenti località: 20 fuorono i encartelati (presidio con dei manifesti adosso) in Berriz, 15 in Mallabia, 50 in Berango, 40 in Urduña, 20 in Gueñes, 70 in Iurreta, 42 in Portugalete, 95 in Barakaldo, 180 in Algorta, 15 in Usansolo, 42 in Arrigorriaga, 30 in Busturia, 40 in Arratia, 75 in Elorrio, oltri 75 in Bakio, 17 in Gatika, 55 in Abadiño, 93 in Aulesti, 20 in Mungia, 55 in Otxandio, 347 in Bilbo (altri 170 davanti al Sabin Etxea), 20 in Mundaka, 112 in Durango, 35 in Erandio, 40 in Erromo, 154 in Galdakao, 43 in Trapagaran, 69 in Leioa, 22 in Bermeo, 50 in Markina, 50 in Murgia, 25 in Altamira, 160 in Lekeitio, 38 in Santurtzi, 80 in Basauri, 60 in Sestao, 17 en Muskiz, 175 en Ondarroa, 20 en Laukiz, 26 en Ortuella, 10 en Lemoiz, 52 en Larrabetzu, 40 en Ugao, 30 en Sopela, 17 en Sondika, 33 en Zaldibar y 115 en Zornotza.
In Araba, 700 persone participarono nella concentrazióne e posteriore cattena umana che si realizó in Gasteiz, mentre che fuorono 20 in Agurain, 50 in Amurrio, 20 in Eskuernaga, 25 in Aramaio e 95 in Laudio.
In Gipuzkoa le movilizazzioni si repitierono in Asteasu (20), Anoeta (30), Elgeta (30), Antzuola (40), Aretxabaleta (60), Arrasate (200), Astigarraga (24), Ataun (30), Azkoitia (65), Azpeitia (118), Elgoibar (45), Bergara (83), Deba (65), Donostia (475), Eibar (75), Lazkao (90), Villabona (50), Hondarribia (50), Hernani (300), Getaria (40), Ibarra (85), Ikaztegieta (20), Lasarte-Oria (110), Mutriku (65), Legorreta (25), Lezo (68), Mendaro (18), Oiartzun (85), Oñati (100), Ordizia (65), Errenteria (350), Orio (35), Segura (30), Tolosa (80), Urnieta (40), Urretxu-Zumarraga (100), Zaldibia (94), Zarautz (145, dove quatro solidari si concentarono davanti la sede del PSE in apoggio a De Juana), Zestoa (65), Zizurkil (26) y Zumaia (40).
In Nafarroa gli atti si realizarono in Goizueta (40), Lizartza (25), Noain (20), Zizur Nagusia (30), Berriobeiti (14), Altsa- su (60), Agoitz (40), Arbizu (103), Barañain (43), Irurtzun (30), Tafalla (70), Etxarri-Aranatz (90), Iruñea (455), Lesaka (52), Bakaiku (15), Elizondo (33), Olazti (62) y Lizarra (44).
Da Panamá
In Hendaia fuorono 50 i movilizati, in Senpere 10, in Azkaine 15, in Baiona 50, in Donibane Lohizune 60, in Biarritz 40 e in Uztaritze 28.
Le mostre di apoggio ad Iñaki de Juana, anche, trascendono più in lá delle frontiere di Euskal Herria. Gli organismi panameños Frenadeso che agruppano, tra altri, a proffesori, agricoltori, médici, pensionati e studianti e Fer29 che conformano il movimento studiantile del paese americano sprimerono la sua solidarità con il donostiarra mediante un comunicato ai giornali.
Alimentazióne forzosa, silenzi forzati Ramón SOLA IRUÑEA Oggi sará il séttimo giorno senza notizie su Iñaki de Juana. Da quando pudo essere visitato il sábado nel ospedale di Algeciras non essiste precisazione alcuna se le sue costanti hanno peggiorato e fino a quale grado, se segue perdendo peso, se ha sofferto alcúna che altra perdita di coscienza, o se, per il contrario, la sua situazióne migliora e le circunstanze della sua protesta sono cambiate di qualche forma.
L'ausenza di notizie non sólo risulta terribile per i suoi familiari e per tutti quelli che si stánno movilizando giorno a giorno in apoggio al detenuto donostiarra, sino che anche va in aumento. Il suo avocato, Alvaro Reizabal, confermava ieri sera a GARA che non tiene risposta della Audienza Nazionale alla petizióne di informazióne médica diretta formulata più di una settimana fa.
Straniamente, il silenzo si è fatto sull'ospedale di Algeciras nel momento nel che più drammática e urgente è la necesità di dati, oggi hanno 55 giorni che De Juana ha lasciato di ingerire alimenti. Dal giorno in cui se le impuso l'alimentazióne forzata (dopo ritirata, secondo si è saputo il sábato, dopo suministrárli dosi di potasio), le agenzie di notizie hanno esmeso d'emitire parti giornaleri sul suo stato, come se in quel giorno il digiuno sarebbe stato conclusso. Però segue, e la situazione di De Juana continúa per tanto deteriorándose giorno dopo giorno.
L'apparato carcerario del Governo Zapatero ripete così l'estrategia impulsata per Felipe González da fronte a le due proteste dei detenuti dei GRAPO e del PCE (r). Dopo imponérli l'alimentazióne forzota, la protesta si cuvrió con una coperta di silenzo. E gran parte dell'opinióne púbblica non si sveglio fino al trágico finale, con la morte di Kepa Crespo e José Manuel Sevillano. Nel cammino, altri scioperanti soffrirono le secuele di por vita, occultate per l'equívoco argomento dell'alimentación forzata.
De Juanarekiko elkartasuna, presoen aldeko herri ekimena
Berrogehi eta hamabost egun bete ditu Iñaki de Juanak gose grebari ekin zionetik. Herri asko dira bere egoera salatzearren etengabean mobilizazioak eta ekimenak egiten ari direnak, eta Hernani horren isla da. Euskal preso politikoen egoera salatzeko eta bereziki De Juanari elkartasuna adierazteko, orain dela hiru astetik hona egunero bi orduko kontzentrazioak egiten ari baitira Zinkoenean, eta horrela jarraituko dute preso donostiarrak berean jarraitu artean. Joan diren astebukaeretan, gainera, itxialdiak eta baraualdiak egin dituzte Hernaniko herritarrek, eta honetan ere berdin ari dira egiten. Gauean kazeroladak, goizean kontzentrazioak, akanpada... -
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Fino alla fine... 58 giorni in sciopero
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. Wednesday, Oct. 04, 2006 at 9:43 AM |
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Il detenuto vuole continuare lo sciopero della fame, nonostante lo abbiano obligato a mangiare già una volta, legato al letto e per mezzo di sonde. http://gara.euskalherria.com/idatzia/20061004/art183045.php
El preso de ETA Iñaki de Juana, quien ha perdido hasta 24 kilos tras 58 días de huelga de hambre, está dispuesto a continuar con su protesta, pese a los evidentes riesgos que corre su salud para no volver a prisión. Así lo han confirmado a Gara representantes del Foro de Ibaeta de apoyo a los presos vascos a , entre los que se encuentra Juan Mari Olano, principal representante de Gestoras Pro Amnistía, que han visitado a De Juana en el hospital de Algeciras en el que se encuentra ingresado y está siendo alimentado a través de suero. Según ha apuntado el mismo Olano "no está dispuesto a permitir, de ninguna manera, el chantaje que supone una petición de cárcel de 96 años por dos artículos de opinión. Ni para él, ni para ningún otro preso". Además, ha insistido que "todo el mundo está hablando ahora de la huelga de hambre y de las consecuencias. Pero habría que hablar de las razones que han motivado esta protesta".
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dopo 63 giorni, De Juana abbandona lo sciopero della fame
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. Wednesday, Oct. 11, 2006 at 1:53 PM |
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abbandono_dello_sciopero.jpg, image/jpeg, 300x195
63 giorni in sciopero della fame http://www.gaztesarea.net/info/berria.php?id=6500
lettera del detenuto politico: Carta pública Haciéndome eco de:
-la lucha que se está desarrollando en Euskal Herria en solidaridad conmigo y con el EPPK.
-las innumerables peticiones que se me han trasladado de no llegar más allá en esta huelga de hambre.
-el compromiso de la sociedad vasca a la hora de reivindicar la vuelta a casa de todos los presos y presas políticos vascos, he tomado la decisión de alimentarme voluntariamente.
Esta decisión no está condicionada a mi estado de salud, que lo considero un asunto secundario en esta lucha.
Dejo en manos de los organismos que ejercen de portavoces de las reivindicaciones de los presos y presas políticos vascos, la valoración de esta lucha y en manos de toda la sociedad vasca el arrancar a todos los presos y presas políticos vascos de las cárceles del Estado español y francés.
Por mi parte, sólo me queda dar mil gracias a la solidaridad y comunicar mi compromiso de seguir luchando por los mismos principios y valores que me llevaron a iniciar la huelga de hambre.
Gora Euskal Herria askatuta! Gora Euskal Herria sozialista! Jotake amnistia lortu arte! Aurrera Bolie!
8 de octubre de 2006 - Hospital 12 de Octubre, Madrid Iñaki de Juana Chaos
http://www.pat-eh.org/articulo.php?p=4384&more=1&c=1
Foto della manifestazione a Donostia: http://euskalherria.indymedia.org/eu/2006/10/33022.shtml http://euskalherria.indymedia.org/eu/2006/10/33003.shtml http://euskalherria.indymedia.org/eu/2006/10/32976.shtml http://euskalherria.indymedia.org/eu/2006/10/32963.shtml http://euskalherria.indymedia.org/eu/2006/10/32913.shtml
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