Oggi il Libano vuole ritrovare la sua democrazia e la sua indipendenza, il suo popolo è unito contro i crimini di guerra israeliani
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“Il divino comandamento “Non Ucciderai!” riguarda ogni essere umani ed è obbligatorio per ciascuno di noi. Dobbiamo proclamare il diritto alla vita ed intervenire contro il razzismo, contro ogni forma di violenza, contro la guerra” Gian Paolo II
Anche io, dal mio punto di vista, non vedo una grossa differenza tra la politica nefasta di Berlusconi, e quella dell’attuale governo Prodi. Sono solo un misero lavoratore attualmente disoccupato (come tanti altri), e non vedo nessuna novità sociale e politica nel Bel Paese per tutti quelli come alla ricerca di un lavoro, e per i milioni di precari sotto pagati, per gli extra comunitari sfruttati ecc... Nel campo della politica internazionale è cambiata più la forma che la sostanza, finiti i proclami di guerra santa per la democrazia classista e razzista di Fini-Casini-Bossi-Beluska, anche se controllano sempre i principali mezzi di comunicazione, è tutto più “soft”, il ritiro dall’Iraq è stato anticipato solo di pochi mesi, ma è stato riconfermata la missione in Afghanistan, e sappiamo perfettamente di che cosa si tratta. La missione di pace in a Afghanistan non è mai stata una missione di pace, in queste ore il contingento italiano partecipa ad un’offensiva nella parte occidentale del paese! In Afghanistan, la pseudo-democrazia, voluta da Bush non ha fatto altro che portare al potere un branco di criminali di guerra e di trafficanti di droga che prendono gli ordini dalla Nato, C.I.A. e banca mondiale! Questa missione di guerra non potrà fare altro che condannare questo paese ad una guerra civile perpetua, come in Iraq, senza parlare dei diritti delle donne che sono sempre di più ignorati come prima l’invasione e via della guerra-civile perpetua peggio di prima! Per quando riguardo il Libano, dal mio modesto punto di vista, la missione d’interposizione nel Paese del Cedro, è qualcosa di nuovo e di molto differente. La situazione è cambiata dai tempi dell’invasione sionista del 1982 svolta, in piena guerra civile interlibanese, quando le truppe di Tsahal attraversarono le postazione di difese dalla Finul, sorpassandole le 40 chilometri al nord com’era stato annunciato da Ariel Sharon, (il famoso pacifista israeliano), raggiungendo Beirut e mettendola sotto assedio per unificarsi con le falange libanese di Bechir Gemayel (…) Oggi il Libano vuole ritrovare la sua democrazia e la sua indipendenza, il suo popolo è unito contro i crimini di guerra israeliani, sanno perfettamente chi è il nemico e sopra di tutto non vogliono per colpa dei sionisti vivere un’altra guerra civile! Le regole d’ingaggio di questa MISSIONE DI PACE sono molto chiare, è UNA FORZA DI INTERPOZIZIONE CHE DEVE PROTEGGERE LE POPOLAZIONI CIVILI SIA LIBANESE CHE ISRAELIANE. Il disarmo degli Hezbollah è il compito del parlamento, dove lo hezbollah conta alcuni deputati e dell’esercito libanese che appoggia oggi la resistenza, senza dimenticare la presenza di mille soldati cinesi, e di un numero imprecisato di soldati Russi. Senza questa tregua quante altre migliaia di civili libanesi, israeliani e palestinesi sarebbero stati uccisi dal 15 agosto ad oggi? Senza la tregua, bloccata nella sua offensiva terrestre, i terroristi che governano lo stato d’Israel, avrebbero continuato a bombardare ed a massacrare i cittadini libanesi e lo hezbollah di colpire città israeliane con i suoi missili! Bisogna anche sottolineare che i numerosi, cittadini israeliani arabi sono non solo vittime dai crimini di resistenza del movimento sciita, ma anche dal segregazionismo dello stato israeliano che non protegga i cittadini non ebrei, di fatto nei quartieri palestinesi d’Israel, i rifugi sono scarsi e non è attivata la protezione civile durante le allarme!. Il conflitto rischiava di degenerare e di coinvolgere l’Iran e la Siria e chi lo sa chi altro??? La situazione è piena di rischi, Israel potrebbe giocare sporco, il terrorismo di gruppuscoli islamici misteriosi anche, ma adesso, la battaglia si svolge sul versante politico che oggi è molto meno favorevole ad Israel che ha un margine di manovra molto ristretto, personalmente, ma so di non contare nulla, proporrei di scendere per strada per chiedere alle Nazioni unite di mandare una forza d’interposizione anche nei territori occupati in Palestina…per fermare il genocidio in atto contro il popolo Palestinese, per difendere la sua democrazia presa in ostaggio dallo stato sionista! Una manifestazione dove bisognerebbe insistere per la richiesta di allargare l’embargo sugli armamenti anche a Israel, per la fine del segregazionismo e la fine di tutte le azione degli Hezbollah, di Hamas o di Tsahal che colpiscono le popolazione civile! Riconosco di essere un misero sognatore, fuori dalla politica seria, ma sono per la pace prima di tutto e sopra di tutto per la Pace…….Non credo d’essere l’unico a pensarla cosi!
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