Messaggero Veneto 12 ottobre
La firma sarebbe prevista per domani mattina alle 11.00 chi può venga davanti al Comune di Cervignano del Friuli
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GIOVEDÌ, 12 OTTOBRE 2006 Pagina 18 - Udine Cervignano. Il documento è stato inviato anche alla Procura della repubblica In settimana è previsto un incontro fra i primi cittadini e l’assessore regionale Sonego Tav, i comitati “diffidano” i sindaci della Bassa: non firmate il protocollo CERVIGNANO. I Comitati “No Tav Friuli”, “No Tav Bagnaria Arsa”, “CCC5” e il “Coordinamento regionale No Tav” hanno inviato una diffida ai sindaci di Bagnaria Arsa, Palmanova, Cervignano, Muzzana, Porpettp, Aiello, Ruda, Fiumicello, Villa Vicentina, Ronchis, Gonars, Palazzolo e Pocenia affinché non firmino il Protocollo d'Intesa con Provincia e Regione, «finalizzato alla realizzazione di una struttura ferroviaria denominata Nuova linea Av/Ac Venezia - Trieste”. Nel contempo la diffida è stata trasmessa, per quanto di competenza, alla Procura della Repubblica di Udine. Si stringono i tempi per la firma del Protocollo d'Intesa relativo al Tracciato Alta Velocità, prevista in settimana secondo i Comitati, e si inaspriscono le posizioni. Il documento criticato dai Comitati, così come si legge nella diffida, è composto da quattro parti: una premessa, una presa d'atto, un giudizio congiunto e una decisione finale. Scontate le premesse che riguardano le “decisioni” a livello europeo, i Comitati colgono nella “Presa d'atto” un'affermazione ritenuta non vera: viene messa in dubbio, infatti, l'affermazione secondo la quale la Regione, in data 11 maggio scorso, «ha informato i Comuni interessati dell'avvenuto deposito degli elaborati (relativi al Tav, ndr) e trasmesso ai sindaci copia dei medesimi». Per smentire tale affermazione i Comitati fanno riferimento all'inesistenza delle «formali comunicazioni di rito ed a quanto dichiarato da quegli stessi Sindaci che oggi vengono chiamati a sottoscrivere siffatta mendace dichiarazione». E, come se non bastasse, c'è da ricordare che nella serata del 24 maggio, fissata per illustrare ai cittadini il progetto Tav, lo schermo del Teatro Pasolini restò bianco e le circa 800 persone non poterono prendere visione, così come era stato fatto credere, dell’elaborato. Ma il Comitato criotica anche la terza parte del Protocollo, quella realtiva al “giudizio congiunto”: il tracciato nella tratta Villa Vicentina - Bagnaria Arsa non può essere accettato come previsto dal progetto preliminare di Rfi. Sotto la lente dei Comitati è la parte quarta del protocollo con la quale «le parti convengono di allestire un Gruppo Tecnico di lavoro (Gti) Regione, Provincia e Comuni per individuare le soluzioni progettuali alternative al preliminare di Rfi, con l'ausilio di tecnici...»: per i comitati anti Tav, il Gti è un'entità politica e non spetta ad esso l'identificazione di soluzioni progettuali mentre il progetto preliminare, gravato come il Protocollo stesso afferma, da “difetti strutturali”, non è stato sottoposto «ad istruttoria che ne giustifichi l'esborso di nuove risorse economiche pubbliche». Da qui la diffida a non firmare. Alberto Landi
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