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ULTRAS NAPOLETANO IN COMA DOPO GLI INCIDENTI A PESCARA
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ACAB Monday, Nov. 27, 2006 at 12:12 PM |
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Questo è l'articolo di Repubblica, ovviamente sarà pieno di cazzate, chi c'era parla di diversi lacrimogeni sparati ad altezza uomo durante gli scontri tra napoletani e forze dell'ordine.
Forza ultras non mollare! _____________
Un tifoso napoletano di 25 anni, G.C., è in coma farmacologico all'ospedale di Pescara dopo un delicato intervento subito la scorsa notte: il giovane era rimasto gravemente ferito alla testa prima della gara tra Pescara e Napoli.
E' ancora incerta la dinamica dell'accaduto: la polizia sta cercando di capire se il giovane sia caduto dalla gradinata battendo la testa o se la ferita gli sia stata procurata dallo scoppio di un petardo lanciato da altri tifosi partenopei nella concitazione degli incidenti che hanno preceduto l'inizio della gara.
Il giovane era stato trasportato d'urgenza in ospedale dove i medici gli avevano riscontrato la frattura dell'osso temporale con emorragia cerebrale; nella notte il tifoso è stato sottoposto ad un intervento chirurgico ed è ora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione.
Negli incidenti che hanno fatto da contorno alla partita due tifosi pescaresi sono denunciati, quattro auto bruciate, di cui una della polizia, e otto poliziotti e un finanziere sono rimasti contusi. I due supporter biancazzurri, con precedenti specifici, sono stati denunciati per possesso di armi improprie.
Intanto proseguono le indagini per individuare le persone che hanno provocato l'incendio di tre autovetture di tifosi napoletani e di un'auto della Polizia stradale: quest'ultima è stata bersagliata da vandali partenopei che hanno prima minacciato i due agenti presenti a bordo, e dopo averli messi in fuga hanno buttato all'interno dell'abitacolo una bomba carta.
Non si escludono altri provvedimenti nei prossimi giorni dopo la verifica dei filmati in possesso della Questura.
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ACAB Monday, Nov. 27, 2006 at 12:16 PM |
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2 auto ed 1 pulmino napoletani bruciati, un mezzo della polizia esploso. Undici feriti; un tifoso napoletano in coma. è il bilancio di un pomeriggio di guerriglia urbana a Portanuova tra lo stadio e la zona del tribunale. Per cinque ore, prima e dopo la partita tra Pescara e Napoli, gruppi di ultras si sono fronteggiati ed hanno cercato di regolare i conti per strada ed a pagarne le conseguenze sono stati anche poliziotti e finanzieri. PESCARESI protagonisti in negativo : alle fiamme tre auto di cui una Volante della polizia. Distrutta un'altra macchina targata Napoli. Gruppi pescaresi muniti di spranghe hanno dato vita a momenti di tensione. Piazza Santa Lucia, dietro la Curva Sud, presso il distributore Agip e nelle vicinanze dell'Ex Aurum, il teatro degli episodi di violenza che hanno segnato il dopo partita. I primi segnali di tensione si percepiscono già in mattinata. Un gruppo di ultrà partenopei arriva davanti allo stadio intorno alle 12.30, con largo anticipo rispetto all'orario d'inzio della gara e trovano gli ultras adriatici presenti sin dalla mattina pronti a dar loro il benvenuto muniti di spranghe, bombe carta ed ardimenti rudimentali. Intanto in città si accendono vari focolai di risse ed il tutto assume le parvenze di una vera e propria caccia al tifoso partenopeo. In particolare segnaliamo un'aggressione degli ultras locali ai danni di un gruppo di supporters napoletani dentro un supermercato nei pressi dello stadio ed in via D'Avalos invece a pagarne le spese è stato un operaio senegalese intervenuto a difendere un gruppo di napoletani malmenati nei pressi di un cantiere. Manca un'ora all'ingresso delle squadre in campo quando parte l'assalto ai cancelli della curva sud di 700 tifosi napoletani senza biglietto. Si trovano davanti un cordone di poliziotti, carabinieri e finanzieri che gli sbarra il passo. Lo scontro è violento: lanciano bombe carta e pietre. Le forze dell'ordine rispondono con lacrimogeni, uno dei quali finisce anche dentro lo stadio, ma alla fine devono cedere all'urto degli ultrà. TIFOSO IN FIN DI VITA è all'interno dello stadio che si consuma l'episodio più grave. Uno dei tifosi appena entrati in curva su si accascia a terra. Sono i suoi stessi compagni a richiamare l'attenzione degli operatori di Misericordia e 118. L'ultrà di 25 anni, ha una vistosa ferita alla testa. Secondo la ricostruzione fornita dalla questura, a provocare la lacerazione è stata una caduta dagli spalti o l'esplosione di una bomba carta, lanciata da altri tifosi del Napoli, che l'ha investito in pieno. Il tifoso viene trasportato d'urgenza in ospedale, dove i medici gli riscontrano la frattura dell'osso temporale, con emorrargia cerebrale. Il giovane è sottoposto d'urgenza ad un delicato intervento chirurgico e nella tarda serata viene ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione. La tensione non accenna a diminuire durante la partita scontri ai distinti al gol su rigore del Napoli; sono volati calci e pugni da parte dei sostenitori pescaresi ai danni di alcuni tifosi napoletani, rei solo di aver esultato al gol su rigore di Calaiò, uno di loro è uscito in barella e diversi tifosi partenopei sono stati cacciati violentemente dall'impianto di gioco. Nella curva di casa intanto è in atto lo sciopero del tifo e gli ultras di casa rimangono fuori per protesta contro la presidenza. Alcuni gruppi cercano di avvicinarsi alla zona occupata dagli ultrà partenopei, rimasti fuori. Lo scontro vieni in parte evitato grazie al cordone delle forze dell'ordine, ma 4 tifosi 1 pescarese e 3 napoletani rimangono feriti. Il caos esplode a fine gara. Nella zona immediatamente a ridosso dell'Adriatico una settantina di ultrà napoletani intercetta una pattuglia della polizia stradale isolata e con passamontagna, cappucci e sciarpe sul viso, circondano il mezzo e lo colpiscono con spranghe e bastoni. Sfondano i vetri e lanciano nell'abitacolo una bomba carta. I due poliziotti fanno appena in tempo a buttarsi fuori: l'esplosione sventra e brucia il mezzo. Tutto questo mentre un esercito di 3-400 ultras pescaresi si scatena in una serie di aggressioni e roghi che coinvolgono diverzi mezzi napoletani rimasti carbonizzati.
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Bene...
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Porco Allah Monday, Nov. 27, 2006 at 1:06 PM |
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Bene... si spera uno in meno!!! Sì, la gente che va allo stadio solo per combinare casini, o peggio ancora già con l'idea di scatenare risse e fare danni, sono solo animali!!! Peccato ne muoiano ancora troppo pochi!!!
Tanto faccio il tifo!!!
Marodò accattattevillo
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porco allah,sei un idiota
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minchiosauro Monday, Nov. 27, 2006 at 1:26 PM |
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primo:lo stadio è sempre servito a questo,almeno in italia.cioè,valvola di sfogo per i peggiori elementi.con la tua inutile morale,esercizio retorico per imbecilli,ci rendi edotti del fatto che non hai mai capito una ceppa su ste cose.secondo:idiota te lo meriti,perchè sono tifoso doc napoletano.e mi sa che sei o romanista o leghista...
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qualcosa spunta anche sulla stampa
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ACAB Tuesday, Nov. 28, 2006 at 3:13 PM |
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Finalmente si fa riferimento anche sui giornali al lacrimogeno che ha colpito il ragazzo napoletano, anche se solo come ipotesi, ovviamente però grossa enfasi a quello che in teoria avrebbero fatto i napoletani e ciò che avrebbe dovuto subire la polizia prima della reazione. Pare però sia stato raccolto da altri ultras il lacrimogeno incriminato, ecco comunque un video, 500 tifosi di fuori e una porticina di un metro per entrare.
http://www.youtube.com/watch?v=meK-MHJew80
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Sara' effettuato nel primo pomeriggio un tentativo per risvegliare dal coma farmacologico il tifoso napoletano di 25 anni, G.C., sottoposto sabato sera a intervento chirurgico all'ospedale di Pescara per una grave ferita alla testa riportata prima dell'incontro di calcio tra Pescara e Napoli. I medici del reparto di Rianimazione tenteranno di alleggerire la dose di sedativi che da due giorni tengono il giovane in stato di incoscienza. Un tentativo simile era stato effettuato anche ieri, ma la reazione del paziente non e' stata positiva, provocando l'innalzamento della pressione cranica. La dinamica dei fatti rimane ancora incerta anche se la Polizia ha escluso l'ipotesi della caduta: il giovane e' stato colpito alla testa o da un petardo lanciato da altri tifosi partenopei o da un lacrimogeno nel corso degli incidenti in curva sud che hanno preceduto l'inizio della gara. Gli incidenti sono iniziati quando un gruppo di circa 600 tifosi del Napoli, tutti sprovvisti del biglietto di ingresso - tra i quali anche il giovane ferito -, e' arrivato compatto davanti alla biglietteria. All'interno c'erano gia' 2.500 supporter della squadra partenopea: contro la Polizia sono stati lanciati razzi di segnalazione, bombe carta, bastoni, bottiglie, un attacco al quale gli agenti hanno risposto esplodendo lacrimogeni. Il giovane era stato trasportato d'urgenza nel nosocomio pescarese dove i medici gli avevano riscontrato lo sfondamento della zona parietale sinistra, con frattura dell'osso temporale ed emorragia cerebrale; nella notte era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
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