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Storia di E.T.A.
by jackpunk Tuesday, May. 13, 2003 at 11:33 PM mail:

Storia di E.T.A., storia della lotta armata e "Guerra sucia" del GAL.

Nascita e ideologia di Euskadi Ta Askatasuna.

Colloqui fra ETA e governo spagnolo ad Algeri (1989)

Altenativa democratica (proposta di pace di ETA 1995)

PNV-EA-ETA: patto segreto dell'agosto 1998

Patto fra EJA-EA-ETA (1999)

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ETA=MAFIA
by her Thursday, Jul. 22, 2004 at 10:18 AM mail:

Perchè non si parla anche del metodo di finanziamento del movimento?
Chiedetelo ai baschi come funziona!
Con un metodo assolutamente mafioso, con minacce e ricatti ad intellettuali, piccoli e grandi imprenditori, artigiani, alberghi, varie attività.
O paghi il pizzo per sostenere l'ETA (che tu la condividi o meno è indifferente) o subirai piccoli attentati e svariate minacce.
Ad esempio il calciatore basco francese Lizarazou ha dovuto vivere sotto scorta per lungo tempo proprio perche si rifiutava di dare i soldi all'organizzazione terroristica.
Molti imprenditori hanno spostato l'attività in altri luoghi del paese proprio per sfuggire al clima mafioso imposto in euskadi.
Anche questa è storia, non nascondetela.

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Si chiama imposta rivoluzionaria
by him Wednesday, Aug. 24, 2005 at 9:00 PM mail:

Io non approvo la tendenza di ETA a colpire i propri obiettivi anche in presenza di civili mietendo un sacco di vittime collaterali, ma ciò che dici tu è una minchiata: come credi che si finanziasse il movimento cubano del "che" guevara di cui hai probabilmente una maglietta nel guardaroba. te lo dico io: con l'imposta rivoluzionaria chiesta ai latifondisti cubani oppure rapendo e chiedendo un riscatto a quelli che si rifiutavano di pagare.
Il pizzo, come lo chiami tu, viene chiamato imposta rivoluzionaria proprio per la natura dell'organizzazione che lo richiede. Infatti ETA utilizza i soldi per scopi politici e non per comprare, come invece fa la mafia, ville cocaina e Ferrari ai propri militanti. Essendo ETA un gruppo di tendenza sicialista è assolutamente naturale che l'imposta venga chiesta a ricconi e capitalisti che, sono convinto, non verranno certo rovinati da qualche migliaio di Euro dati al movimento basco.
Hai mai sentito dire di un capitalista basco che si sia rifiutato di dare al fisco la parte di tasse che serve a finanziare esercito e polizia spagnola.
Se essi fossero davvero apolitici rivendicherebbero il diritto a non finanziare tanto il fronte dello stato quanto quello dei rivoluzionari, ma ciò non avviene.


"La rivoluzione non è un invito a nozze o a un pranzo di gala, è un atto di violenza" mao tze tung.

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Non è proprio così
by Tetuan Tuesday, Dec. 06, 2005 at 11:01 PM mail:

Non è proprio come tu dici. E' vero che le "imposte rivoluzionarie" si sono sempre applicate, però nei paesi baschi la situazione è diversa. Infatti non sono solo i ricconi, come tu dici, a pagare questa "tassa" sono quasi tutti quelli che hanno un'attività commerciale, anche piccoli artigiani o bottegai. E non sempre lo fanno volentieri.

Non conta come eta spenda i soldi (che, sicuramente, verranno spesi meglio di quanto possa fare la mafia), conta il fatto che eta si finanzi anche attraverso i contributi imposti a povera gente che vive del proprio lavoro. E questo perché eta ha smesso da tempo, molto tempo, di essere un'organizzazione socialista. I suoi "attentati" lo dimostrano chiaramente. L'8 dicembre scorso (2004) ci sono stati attentati un po' in tutta la Spagna, anche in posti come la Plaza Mayor di Valladolid, dove c'erano le giostre e i bambini che pattinavano sul ghiaccio artificiale.
Beh, a me non sembrano questi i veri obiettivi di un movimento socialista, o sbaglio?
La svolta di eta, o meglio le svolte, prima quella militarista e poi l'abbandono completo delle posizioni socialiste per abbracciare pienamente quelle nazionaliste hanno portato ad un calo di consensi in Spagna e all'estero di questa organizzazione.
Che poi è un'organizzazione, il popolo basco è altra cosa

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operaio
by incazzato Saturday, Mar. 11, 2006 at 9:34 AM mail:

il calciatore di cui parli è un borghese nemico della mia classe"la classe Operaia".Io pago il pizzo tutti i giorni alla borghesia che me lo detrae dalla busta paga e mi fa credere di togliermi i "picci" per pagare Sanità Scuola Sociale Trasporti ecc. ecc. in realtà paga coi soldi del Proletariato una guerra di conquista che se avrà benefici (?)saranno a favore delle multinazionali.Sono contro la guerra ma a favore della Resistenza Incondizionata. WWW Il Popolo Basco.WWW La Resistenza Irachena Morte alla borghesia

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terrorismo
by io Monday, Jun. 26, 2006 at 2:43 PM mail:

Ho vissuto in spagna e, almeno per quanto riguarda la mia esperienza personale, non ho visto nessuna violazione dei diritti della popolazioni Basca. E non sono solo io a dirlo, ma anche i miei amici nati e cresciuti in Euskadi, di genitori e nonni Baschi etc.
Certo si sente ancora l'ombra dell'oppressione perpetuata durante il regime di Franco, ma nessuna negazione della cultura Basca e soprattutto nulla che giustifichi l'uccisione di centinaia se di innocenti e atti di terrorismo in generale.
Come detto prima questa è stata la mia esperienza, avvalorata dai commenti di Baschi, certamente non appartenenti ad un ceto privelegiato, e spero vivamente che le cose siano così.

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