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don marco,padre germano e padre emilio, hanno violentato più di 200 bimbi
by basta col clero pedofilo Friday, Apr. 07, 2006 at 9:44 AM mail:

In galera, i preti pedofili devono andare in galera come tutti, ad assaggiare il trattamento speciale che il comitato di accoglienza del popolo carcerario riserva ai pedofili, stupratori e sasassini di bambini, IN GALERA SUBITO!!!L'unica giustizia è quella proletaria!!!! KLORO AL KLERO PORCO DIO BASTARDO!!!!!


CRONACHE
A METTERLO NEI GUAI GLI ADOLESCENTI CHE FACEVANO PARTE DEI GRUPPI FONDATI DAL SACERDOTE TRA IL ’93 E IL 2004
Pedofilia, arrestato il viceparroco
Gli episodi a Pomezia e Tor Vajanica. Altri due religiosi accusati di favoreggiamento
6/4/2006
Francesco Grignetti



POMEZIA. Sacerdote e pedofilo. L’accusa è terribile per don Marco Agostini, 43 anni, dell’ordine degli Oblati di San Francesco di Sales, viceparroco prima a Torvajanica e poi a Pomezia, tra il 1993 e il 2004. L’hanno arrestato gli agenti della squadra mobile di Roma, dopo 18 mesi d’indagine, ad Assisi,
Don Marco Agostini
dove era stato discretamente trasferito dalle gerarchie cattoliche, lontano dai ragazzi, messo a occuparsi di un ostello per pellegrini. Un caso che fa scalpore, quello di don Marco.

Un caso doloroso, si parla di duecento episodi. Dopo una giornata trascorsa in questura il sacerdote è stato condotto agli arresti domiciliari in un’abitazione riservata. Altri due anziani parroci di Pomezia, padre Germano e padre Ennio, sono stati condotti negli uffici di polizia, indagati per favoreggiamento e si sono ritrovati sul capo un divieto di dimora valido per tutta la provincia di Roma. In questura stanno analizzando computer e altro materiale sequestrati sia ad Assisi sia a Pomezia.

Il giovane seminarista Secondo quanto ha ricostruito la polizia, questa di Pomezia è una storia brutta che viene da lontano. Comincia non appena un giovane prete, anzi addirittura un seminarista che non ha preso tutti i voti, arriva sul litorale romano. Si chiama don Marco. Comincia a occuparsi dei giovani che frequentano l’oratorio e si fa presto notare. E’ ruvido, brusco, ma carismatico. Usa un linguaggio sconveniente, che fa arricciare il naso a più di qualche mamma. Si difende: «I giovani parlano così. E se voglio essere ascoltato devo farmi capire».

E’ un ragazzone alto e grosso, che gioca al calcio, suona la chitarra, organizza gite, gestisce i campi estivi. Intorno a lui si coagula un forte nucleo di adolescenti. E così volano via cinque anni, vissuti intensamente a Torvajanica, il borgo cresciuto forte e disordinato attorno a una spiaggia famosa per il delittaccio di Wilma Montesi. Più altri cinque trascorsi a Pomezia, paesone fondato da Mussolini. Le prime voci Non tutto fila liscio, però, come sembrerebbe in apparenza.

Qualche voce comincia a circolare: attenti a don Marco. E’ una voce che cresce lentissimamente perché pare troppo incredibile. Gli investigatori impiegheranno diciotto mesi per scardinare lo stereotipo del prete volitivo ma bravissimo. Mica tanto, a giudicare da quanto racconta un primo testimone, poi seguito da un secondo, e da un terzo. Tutti tra i quindici e i ventitré anni. Gli strani riti «Faceva strani riti. Diceva che è normale. Ma ci faceva stendere sulla croce. Altre volte diceva che avevamo il demonio dentro e ci faceva l’esorcismo». Si scoprirà che erano riti un po’ veri e un po’ no. Segni della croce misti a formule incomprensibili.

E si scoprirà anche che gli «indemoniati» erano proprio quei ragazzi che subivano le sue attenzioni e magari avrebbero voluto andarsene dall’oratorio, o si vergognavano talmente che si rinchiudevano in sé stessi, o che davano evidenti segni di nervosismo. Abile psicologo «Non c’è stato nessun atto di costrizione - spiega chi ha investigato - ma una fortissima capacità di persuasione, un gioco sottile di psicologie, un carisma esercitato su bambini e ragazzi che gli erano stati affidati dalle famiglie». Don Marco, che si faceva chiamare Il Cabana, e che era il leader di un quasi movimento che aveva battezzato I Ragazzi Nuovi, si era circondato da una prima schiera di assistenti detti I Cabaniti.

E poi c’era la Cupola: cinque o sei più grandi, sui venticinque anni, che lo seguivano ciecamente da dieci, e che ieri sono stati tutti portati in questura per sentire meglio la loro versione. «Abbiamo l’impressione - dice il vecchio poliziotto - che persino qualcuno dei ragazzi di cui ha abusato lo difenda ancora».


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cloro al clero
by ivansenzaterra Friday, Apr. 07, 2006 at 10:11 AM mail:

+CASE -CHIESE
BRIGATE NERONE

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I PRETI PEDOFILI DEVONO ANDARE IN GALERA
by IN GALERA PRETI PORCI Friday, Apr. 07, 2006 at 10:20 AM mail:

Psicologi e preghiere. La clinica per preti pedofili. Brasile, nel centro aperto in segreto da italiani. "Curiamo i fratelli, senza scandali". I sacerdoti della Congregazione di Gesù Sacerdote sono arrivati 40 anni fa: in Italia si chiamano padri Venturini. di Rocco Cutroneo da il "Corriere della Sera" del 28 novembre 2005


BARRETOS (Brasile) - Luis, Jaime, Felipe e gli altri pranzano in dieci minuti, scambiando poche parole. Sulla tavola riso e fagioli, carne, manghi e banane del giardino. Fa caldo a Barretos, come tutti i giorni dell'anno. Padre Mario si alza e tutti fanno il segno della croce, sparecchiano, Felipe corre in cucina a lavare i piatti, è il suo turno, poi tutti salgono in camera. Iniziano le attività del pomeriggio, lettura, preghiera, computer, qualche lavoretto. Qualcuno ha appuntamento con Nilda, la psichiatra. Luis e gli altri hanno tra i 30 e i 40 anni, vestono maglietta e jeans, sono di pelle olivastra. Accenti del Sud, ma anche del lontano Nordest. L'accordo per passare una giornata con loro è stato chiaro: niente nomi veri, niente dettagli sul motivo della permanenza qui, in una casa parrocchiale qualunque, in una cittadina qualunque del Brasile. Questo posto è come se non esistesse, non ha un nome, le sue attività non sono mai apparse nei documenti ecclesiastici. Ma i vescovi brasiliani con qualche gatta da pelare lo conoscono, o ne hanno sentito parlare, hanno il numero di telefono sull'agendina. Esiste da qualche anno, è gestito da sacerdoti italiani. La loro caparbia discrezione si allenta a fatica, ma con grande cortesia. "Nemmeno noi sappiamo bene come chiamarlo - spiega padre Angelo Fornari, cremonese -. Diciamo centro di accompagnamento di sacerdoti in difficoltà? Ma anche piccola clinica di provincia va bene...". Suona malissimo, invece, clinica dei preti con devianze sessuali, peggio ancora pedofili. Ma è una parte importante di questa storia. In quello che è tuttora il più grande Paese cattolico del mondo, i casi di abusi sui minori si ripetono. Squarci che rivelano una realtà tenuta quasi sempre sotto silenzio. Proprio come è discretissima l'esistenza di centri specializzati come questo. Barretos, a 400 chilometri da San Paolo, è un Brasile poco brasiliano, non ci sono spiagge, favelas e al posto del samba risuonano le ballate sertanejas , il country dei cowboy che parlano portoghese. Attorno alla cittadina solo distese di canna da zucchero e aranceti. I sacerdoti della Congregazione di Gesù Sacerdote sono arrivati 40 anni fa: in Italia si chiamano padri Venturini, dal nome del fondatore, un sacerdote trentino che istituì il gruppo nel 1926. In Brasile hanno portato la missione per cui sono nati, preti che aiutano altri preti, quando le vocazioni barcollano sotto il peso delle debolezze umane, o i comportamenti sono fuori dalle regole. A Barretos siamo giunti seguendo le indicazioni di alcuni esperti sui problemi della pedofilia nella Chiesa brasiliana, ma anche di famiglie colpite dalla tragedia. Queste ultime urlano spesso contro le gerarchie del clero: nascondono i preti, dicono, li sottraggono alla giustizia, li fanno sparire nelle "cliniche"... I sacerdoti italiani negano con forza. "Non ci sono latitanti qui", dice padre Angelo, il superiore della Congregazione. Ma allo stesso tempo sostiene che la questione esula dagli obiettivi del centro. "Riceviamo le segnalazioni dai vescovi, richieste per accogliere sacerdoti con problemi seri. Non conosciamo e non vogliamo conoscere la loro posizione con la giustizia. La Chiesa copre? Non vuole far scandalo, questo sì. È giusto che il recupero della persona venga prima di ogni altra cosa. Crede che il carcere serva a qualcosa?". Padre Angelo cita il caso di un uomo, un laico, la cui moglie ha scoperto dopo 20 anni di matrimonio che violentava regolarmente le figlie. "Siamo venuti a saperlo, non abbiamo chiamato la polizia, ma uno psicologo". La "clinica" dei preti è una casetta a due piani, a due passi dalla chiesa di Nossa Senhora do Rosario. Nessuno a Barretos ne conosce le attività, solo la normale vita parrocchiale. Gli ospiti vengono accolti solo dopo un periodo di prova e un test. Padre Mario Revolti, 70 anni, trentino, è il responsabile-psicologo. La permanenza non supera mai i 6-7 mesi. Negli ultimi tre anni sono passati da qui una ottantina di sacerdoti, mai più di 5 o 6 alla volta, e i risultati sono buoni. Una minoranza ha deciso di abbandonare il sacerdozio, gli altri si sono in qualche modo reinseriti nella Chiesa, magari cambiando città. Difficile strappare dettagli, ma padre Mario ammette che varie decine avevano "scompensi nella vita sessuale". Comuni anche i problemi legati al denaro: debiti, gioco, cleptomania. Il settimanale brasiliano Istoè ha pubblicato qualche giorno fa un articolo nel quale si sostiene che una commissione del Vaticano è in giro per il Brasile, a causa dell'allarme pedofilia. I preti di Barretos dicono di non avere contatti con gli emissari di Roma. Il loro lavoro è totalmente sganciato dalle gerarchie. Segreto assoluto anche in un'altra struttura nata negli ultimi tempi a San Paolo, l'Istituto Terapeutico Acolher (accogliere, in portoghese). Responsabile è un religioso con un curriculum di rispetto, padre Edenio Valle, teologo, psicologo e già vicerettore della locale Università Cattolica. Acolher è in una palazzina nel centro della metropoli, e a differenza di Barretos i sacerdoti non vivono qui, ma vengono solo per la terapia. Gli psicologi che ci lavorano non sono autorizzati a parlare. Padre Edenio accetta invece un colloquio al telefono. Ammette di aver ricevuto richiesta di assistenza per almeno 500 casi, oggi ne segue una ottantina. Il sistema è analogo a quello di Barretos, i vescovi con problemi nella diocesi entrano in contatto con lui. Se il sacerdote è disposto a curarsi, si trova un posto dove può vivere a San Paolo e inizia la terapia. Anche padre Edenio nega di "nascondere" preti, ma ammette di non avere il controllo delle singole situazioni. I casi di pedofilia sono parecchi, dice, ma i casi criminali, "quelli su cui i giornali fanno tanto scandalo", non sono più di una decina in tutto il Brasile. Rocco Cotroneo.


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Liberi tutti!
by Anarcopedofilo Friday, Apr. 07, 2006 at 11:09 AM mail:

LIBERI TUTTI !

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don Aldo Bonaiuti è sotto processo per pedofilia
by e bravi i nostri preti di sinistra Friday, Apr. 07, 2006 at 11:11 AM mail:

Un convegno di studio all’Emiliani
Sette, arriva il sacerdote delle «Bestie di Satana»
In proiezione anche cartoni animati "maledetti"

Treviso
Ci sarà anche don Aldo Bonaiuti, il sacerdote che sta seguendo in carcere le "bestie di satana", alla ventiseiesima Giornata di studio sulle sette, domenica all'istituto Emiliani di via Venier. L'incontro è promosso dal Gris provinciale di Treviso (il Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa). È un modo per entrare dentro il mondo oscuro delle sette, per svelarne i segreti, smontare le costruzioni pseudo-religiose, imparare a conoscere i meccanismi di "reclutamento" per difendersi.Il Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa presieduto da Mario Zambon, ha invitato nomi illustri, a partire da quello di don Aldo Bonaiuti, responsabile di questo settore presso il Movimento Papa Giovanni XXIII. È il sacerdote dei ragazzi, le "bestie di satana", accusati di aver compiuto nel varesotto efferati delitti che hanno suscitato scalpore nell'opinione pubblica. Incontrando gli adepti è possibile capire perché una persona decide di entrare in una setta. Don Aldo percorrerà un viaggio nell'occultismo, spiegando i reali motivi di tante adesioni, soprattutto fra i giovani. Il problema, emerso a livello nazionale, c'è anche nel nostro territorio dove il Gris ha individuato alcuni rappresentanti di circoli oscuri.Il convegno, che vedrà la partecipazione del consigliere nazionale Gris Ida Bellina, affronterà anche un'altra spinosa questione: i messaggi subliminali dei cartoni animati. Ivo Cerboni, noto in Italia e all'estero per le sue ricerche sui messaggi satanisti nella musica rock, ipotizza che tali intrusioni potrebbero costituire un tentativo di pre-affiliare i giovanissimi alle sette. Alcuni fotogrammi a sfondo erotico potrebbero preparare il terreno alla diffusione di sette "specializzate" nell'aggancio tramite il sesso. È il caso dei "bambini di Dio" di cui parlerà l'ex affiliata Cristina Caparesi responsabile del Cesap in Friuli (Consulenza e studi sugli abusi psicologici). I cartoni animati sono stati messi più volte sotto accusa, poiché ci sono messaggi pubblicitari nascosti. «Questa però è una questione più grave perché mina la crescita dei ragazzi. Può creare terreno fertile per i pedofili», commenta Giuseppe Bisetto consigliere nazionale del Gris. Alle 11 e 15 sarà possibile visionare alcuni dei fotogrammi sotto accusa, che coinvolgono principalmente i film Disney, dalla Sirenetta al Re Leone. Secondo il Gris la società americana, dopo la morte del fondatore Walt, avrebbe imboccato una china pericolosa, molto più inquietante dei tanti cartoons giapponesi. «Quelli - aggiunge Bisetto - possono definirsi di cattivo gusto ma non con finalità occulte come i cartoons disneyani».

L'ingresso al convegno è libero, ma si consiglia di prenotare al numero 0422/579716 tra le 15 e le 18 oppure al cell. 339/3121325. La conclusione è prevista alle 16 ad opera dell'arciprete di Riese mons. Giovanni Bordin, mentre alle 15.30 si potranno ascoltare i consigli dell'avv. Luciano Faraon in merito all'affiliazione e alla fuoriuscita dalla diverse sette religiose.

Laura Simeoni



Edizione del 30/3

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un prete pedofilo impegnato contro il male
by kloro al klero Friday, Apr. 07, 2006 at 11:13 AM mail:

Venerdi 27/06/2003
Pedofilia, don Aldo Bonaiuto:' Credo nella giustizia'
Il religioso, responsabile della comunità Papa Giovanni XXII e braccio destro di don Oreste Benzi, è accusato da un bimbo di 5 anni per presunta violenza sessuale
Don Aldo Bonaiuti è indagato per presunta violenza sessuale nei confronti di un bimbo di 5 anni (609/bis del codice penale forma più lieve). Sul braccio destro di Don Oreste Benzi, e prete responsabile della comunità di Papa Giovanni XIII di Fabriano c'è un accusa infamante.
Il religioso, parroco di tre frazioni di Fabriano e testimonial della Cei nello spot della Cei sull’otto per mille, ha salvato centinaia di prostitute dalla strada. Ora sul suo nome c'è l'ombra di un'accusa pesante .
A chiamarlo in causa sono state le parole di un bimbo di 5 anni, figlio di una “lucciola” dell’ex Jugoslavia che don Bonaiuto aveva sottratto dal marciapiede ed ospitato nella sua casa-famiglia "Papa Giovanni XXIII".
Secondo quanto ipotizza il pubblico ministero di Ancona, Marco Pupilli, nella sua richiesta di incidente probatorio, il bimbo sarebbe stato attirato dal religioso e da un collaboratore croato del parroco( di cui non sono state rese note le generalità), in una stanza e poi molestato.
I fatti si sarebbero verificati fino all'ottobre del 2002, quando il bambino venne trasferito dalla comunità fabrianese in un'altra struttura sociale. Lì avrebbe raccontato ai dirigenti del servizio sociale, le presunte attenzioni da parte di don Bonaiuto e da un suo collaboratore.
La posizione del bimbo è garantita da un curatore speciale nominato dall’autorità giudiziaria.
Nel fascicolo aperto dal pm Pupilli, sarebbero state raccolte decine di disegni del minore, la cui interpretazione verrà sottoposta ad una perizia psico-sociologica.
Don Bonaiuto, il parroco inquisito si cela su questa vicenda infamante in un no comment. Le poche parole che riusciamo a strappare al religioso sono:"Non avrei nulla di concreto da dire visto che su alcuni punti dell’accusa che mi viene imputata sono completamente all’oscuro. Tutti mi conoscono, sanno cosa faccio e come vivo e credo fortemente nella giustizia".
Per il legale romano del sacerdote, Daniela De Zordo, "la notifica dell’atto da parte della procura di Ancona è stata una bruttissima sorpresa. Tuttavia è ancora presto per esprimere una qualsiasi replica".
Ma c’è un episodio nel passato di don Aldo Bonaiuti che merita di esser ricordato. Il parroco cercò di aiutare la prostituta nigeriana Evelyn Okodua, uccisa a Senigallia il 26 febbraio del 2000, mettendosi contro i suoi presunti sfruttatori. Denunciati dalla polizia, non sono mai stati arrestati. La causa del delitto della nigeriana fu la volontà di uscire dal giro della prostituzione , a cui i suoi sfruttatori si sono opposti ferocemente. Evelyn dieci giorni prima della sua uccisione chiese aiuto a don Bonaiuto e a don Benzi. Il suo corpo straziato fu ritrovato in mezzo ad una sterpata di Passo di Ripe dove si prostituiva.
Forse quell’accusa infamante di pedofilia potrebbe essere un segno di ritorsione dei sfruttatori danneggiati dall’impegno sociale del parroco. E la procura sta seguendo indagini anche verso questa ipotesi, quella della malavita organizzata sul racket delle prostitute.
(tratto da http://www.vivacity.it - scritto da Anna Germoni)
.
...

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per non dimenticare DON PAOLO TURTURRO
by PRETI PEDOFILI DA RECORD Friday, Apr. 07, 2006 at 11:19 AM mail:

1991. Napoli - ...don Giuseppe Rassello, il parroco napoletano condannato nel 1991 a tre anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale su Antonio B., un minorenne che frequentava la sua chiesa. Rassello, 49 anni, dopo la condanna, confermata nel '96 dalla corte d'Appello (che ridusse la pena a due anni e un mese), il prete si era trasferito nell'isola di Procida, dove era nato, continuando a svolgere attività pastorale e culturale. (da Quotidiano.net, 23 gennaio 2000, l'articolo è consultabile in Internet qui).
10 gennaio 2000. Foggia - ...don Giorgio Mazzoccato, 62 anni, originario della provincia di Treviso, ex-parroco di Castelluccio dei Sauri (Foggia) è stato condannato a sei anni e mezzo di reclusione (il pm aveva chiesto una condanna a 7 anni) per molestie sessuali nei confronti di alcuni ragazzini che all'epoca dei fatti avevano dai 7 ai 12 anni. (Quotidiano.net, 10 gennaio 2000. L'articolo è consultabile qui, sul caso si veda anche Daniela Camboni, Abusi sui bimbi, arrestato il parroco, in "l'Unità", 3 aprile 1998, p. 14. e Anonimo, Sacerdote a giudizio per violenza sessuale, in "Il Manifesto", 22 aprile 1999).
febbraio 2000. Chiusa San Michele - Condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione don Marco Gamba, parroco di Chiusa San Michele accusato di violenza sessuale ai danni di minori. (in "luna nuova", n. 53 martedì 11 luglio 2000, l'articolo è consultabile qui. Sul caso si veda: "Il Giornale", 11 luglio 2000 e "La Stampa", 11 luglio 2000).
26 giugno 2001. Milano - Quattro anni di reclusione sono stati inflitti a don Renato Mariani, il parroco di San Giuliano Milanese accusato di violenza sessuale su giovani, violenza privata e appropriazione indebita. (Anonimo, Violenza sessuale parroco condannato, in "La Repubblica", 26 giugno 2001, p 6, sezione Milano).
27 maggio 2003. Milano - Un frate, ex insegnante di un noto istituto privato di Milano e' stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per aver molestato cinque bambine di scuola elementare 11 anni fa. (Ansa, 27 maggio 2003).
1 ottobre 2003. Cuneo - ...La Corte d'appello di Torino ha confermato la condanna inflitta in primo grado a don Luciano Michelotti, ex parroco di una frazione di Vicoforte (Cuneo) per detenzione di materiale pedo-pornografico con minori... (Ansa, 1 ottobre 2003).
10 aprile 2004. Gavirate - Tre anni e quattro mesi di carcere sono stati inflitti al sacerdote di Gavirate accusato di pedofilia su dodici ragazzi del paese. Al prete è stata riconosciuta la seminfermità mentale ed è per questo che non è stata accolta la richiesta avanzata dalla Procura, che era di dieci anni. don Roberto Mornati, era arrivato negli anni '80 a Gavirate, trasferito dalla curia dopo che aveva già subito un processo per molestie. (da VareseNews.it, 12 ottobre 2004. L'articolo è consultabile qui. V. anche Agi, Rifiuta patteggiamento prete accusato di pedofilia, 10 aprile 2004).
17 gennaio 2004. Forlì - Il prete accusato di pedofilia ha ammesso alcune responsabilità. E il giudice lo ha condannato a una pena di due anni. Si è chiuso in Tribunale il caso di pedofilia che aveva coinvolto la parrocchia dei Romiti di Forlì... aveva abusato sessualmente di alcuni bambini. (Anonimo, Pedofilia, condannato il parroco, in "Corriere Romagna", 17 gennaio 2004.)
20 aprile 2004. Nuoro - Ha patteggiato una condanna a 4.600 euro di multa don Pietro Sabatini, 46 anni, rettore del seminario vescovile di Lanusei, accusato di aver scaricato da Internet, pagandole con la carta di credito, immagini a contenuto pedopornografico. (Ansa, 20 aprile 2004).
7 luglio 2004. Palermo - ...La vicenda ebbe inizio nel 1994, a Favara, quando il seminarista aveva 12 anni. Il 7 luglio scorso, dopo l' esposto del seminarista, il sacerdote, don Bruno Puleo, ha patteggiato la pena: gli sono stati inflitti 2 anni e 6 mesi di reclusione. (Ansa, 12 luglio 2004).
11 giugno 2004. Roma - Sei anni di reclusione sono stati inflitti dal gup Marcello Liotta al sacerdote Paolo Pellegrini di 52 anni di Colleferro accusato di violenza sessuale e istigazione all'uso di stupefacenti. Al centro della vicenda processuale i suoi rapporti durati dal 2000 fino a pochi mesi fa con due ragazzi che oggi hanno rispettivamente 12 e 18 anni di età. (Adnkronos, 11 giugno 2004; v. anche Anonimo, Prete pedofilo blitz per incastrarlo, in "l'Unità" - Roma. 26 febbraio 2004, p. 2).
29 giugno 2004. Teramo - E' stato condannato a sei anni di carcere [poi ridotti a 4 per patteggiamento, ndr.] don Bruno Tancredi, 54 anni, ex parroco della frazione Monticelli di Teramo. L'uomo e' accusato di abusi sessuali nei confronti di cinque ragazzi tra i 14 e i 16 anni. (Agenzia stampa Agir, 29 giugno 2004).
1 luglio 2004. Grosseto - Due anni e sei mesi per don Felice Cini, sacerdote accusato di aver molestato sessualmente alcuni bambini nella parrocchia di Arcille, in provincia di Grosseto. Il processo e' durato due anni, alla fine l'imputato ha patteggiato davanti al gup Armando Mammone. Durante l'inchiesta sono stati ascoltati 17 bambini tra i 10 e i 14 anni. (da Agenzia Stampa Agir, 1 luglio 2004).
14 luglio 2004. Alessandria - Ha patteggiato una condanna a poco più di tre anni padre Domenico Marcanti di 48 anni, l'orionino che era stato arrestato nel gennaio scorso con l'accusa di violenza sessuale su minori e circa un mese dopo, a metà febbraio, trasferito dal carcere di Biella in una comunità di preghiera del Pavese agli arresti domiciliari. (Ansa, 14 luglio 2004).
22 settembre 2004. Pavia - C'è anche un giovane parroco di un piccolo centro della diocesi di Pavia tra quattro persone accusate di detenzione di materiale pedopornografico. I quattro imputati sono stati tutti identificati grazie ad un'indagine condotta su internet. Due di loro oggi hanno già patteggiato. Uno di questi e' il prete che ha concordato una pena (sospesa) di 3 mesi e venti giorni. (da Ansa, 22 settembre 2004).
22 luglio 2005. Pinerolo - Un anno e otto mesi con la condizionale: con questa condanna "patteggiata" si è conclusa ieri nel tribunale di Pinerolo la scabrosa storia di don Roberto Volaterra, ex parroco di Castagnole Piemonte, arrestato l' anno scorso con l' accusa di violenza sessuale nei confronti di una bambina di 11 anni. (Meo Ponte, Patteggia un anno e otto mesi il prete che insidiò la ragazzina, in "La Repubblica", 22 luglio 2005, sezione Torino).
26 ottobre 2005. Lugano - Sei mesi di reclusione, con la sospensione condizionale: è la pena inflitta dalla Corte delle Assise Correzionale di Locarno (Ticino) a don Italo Casiraghi, ex parroco di Gordola, finito sotto inchiesta per aver prestato attenzioni morbose contro alcuni ragazzini che frequentavano la sua parrocchia e l'oratorio. (AGI, 26 ottobre 2005).
25 marzo 1994. Catania - “Andate via, don [Antonino] Visalli non ha nulla da dire”. Davanti alla chiesa di Santa Bernadette, a Lineri, da ieri mattina c’è un nugolo di ragazzini che fa la guardia per proteggere il parroco. Una donna lo accusa: “Quando avevo quindici anni mi costringeva a sedermi sulle sue gambe, mi abbracciava fino a farmi male e poi mi baciava”. (Alfio Sciacca, Il parroco difeso dai ragazzini, in “Il Correre della Sera”, 25 marzo 1994).
5 febbraio 1994. Vidizzolo Predabissi - Quanti erano i corvi che volavano attorno al campanile della parrocchia di San Pietro, retta fino a metà gennaio da don Luciano Pesavento?… non sono comunque state le loro sanguinose beccate a convincere don Luciano ad andarsene la sera di tre domeniche fa, per raggiungere un lontano e segreto... A decidere la sorte del religioso, 45 anni, è stata una denuncia per atti di libidine presentata alla Procura dai genitori di un minorenne, che avrebbe raccontato di aver subito dal parroco attenzioni particolari all'oratorio. (Siro Marziali, Sono guai grossi per Don Luciano, in “Il Corriere della Sera”, 5 febbraio 1994).
27 ottobre 1996. Genova – Un parroco denunciato per atti di libidine violenta su una minorenne e un paese che, incredulo, difende il suo sacerdote. “Giallo” a Santa Margherita Ligure. Il parroco di una delle chiese del paese, T.C., cinquantenne, sarebbe stato raggiunto anche da un avviso di garanzia e interrogato dai carabinieri. (Anonimo, Parroco accusato di atti di libidine, in “Il Corriere della Sera”, 27 ottobre 1996.)
8 agosto 1997. Massa – Su don Roberto Marianelli, 47 anni, da cinque parroco di Santa Maria della Rosa, è caduta un'accusa odiosa: atti di libidine violenti nei confronti di ragazzini fra gli otto e i dodici anni. (Claudia Fusani, Toccava i bambini: arrestato il parroco, in “La Repubblica”, 8 agosto 1997).
29 aprile 1998. Trapani - Ora tocca a monsignor Angelo Mustazza, 63 anni, parroco della chiesa di Sant'Andrea in contrada Bonagia a Valderice, nel Trapanese. Il religioso, che sembra si sia dichiarato innocente, è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di San Giuliano. Avrebbe avuto rapporti sessuali con bambine di 12 anni e con alcune ragazze. (Anonimo, Parroco in carcere accusa di pedofilia, in “l’Unità”, 29 aprile 1998).
17 giugno 1998. Viterbo – I parrocchiani di don Giuliano Medori, 59 anni, non saranno ricevuti per un bel pezzo… E’ stato arrestato ieri mattina all’alba con un’accusa che ha fatto piangere qualche devota fedele: violenza sessuale continuata ed aggravata su una ragazza minorenne… (Giovanna Cavalli, Violenze a una ragazzina, in cella parroco e professore del liceo, in “Il Corriere della Sera, 17 giugno 1998).
21 novembre 2002. Firenze - Il cardinale Silvano Piovanelli, 78 anni, al processo per presunti atti di libidine violenti che un parroco del Chianti di 65 anni avrebbe compiuto ai danni di un minorato, in cambio di alcune camicie. (Anonimo, Piovanelli depone in aula “Quel prete era estroverso”, La Nazione 21 novembre 2002).
31 maggio 2003. Due preti, alcuni professionisti (fra cui un primario di clinica psichiatrica e un ingegnere), impiegati, operai, studenti. Sono alcune delle 102 persone indagate nell'operazione condotta dalla polizia postale di Lombardia e Campania per contrastare il fenomeno della diffusione di materiale pedo-pornografico attraverso internet. (Anonimo, Pedofilia, tra indagati anche minori, preti e professionisti, in “La Repubblica”, 31 maggio 2003).
16 giugno 2003. Napoli - Il sacerdote cattolico messicano Edgar Gaudencio Hidalgo Dominguez è stato estradato in Italia dove è ricercato per una serie di abusi compiuti su alcuni minorenni quando era parroco di San Castrense, nel napoletano. (Ansa, 16 giugno 2003).
19 luglio 2003. Bergamo – Suicida il prete accusato di pedofilia… . Il parroco non aveva mai voluto fornire una sua versione dei fatti. Proclamava la sua innocenza, ma si è poi sempre avvalso della facoltà di non rispondere alle domande degli inquirenti. Don [Vittorio] Damiani era coinvolto in una vicenda di pedofilia on line. Bambini e bambine, da pochi mesi ai 14 anni, utilizzati per immagini agghiaccianti… (Anonimo, Suicida in cella il prete accusato di abusi sessuali, in “La Repubblica”, 19 luglio 2003, p. 21).
8 novembre 2003. Oristano - Tre parole: divieto di dimora. E un’accusa pesantissima: pedofilia. Da giovedì sera don Giuseppe Cuccu, parroco della chiesetta di San Lorenzo Martire, per alcuni anni vice parroco di Sant’Efisio a Oristano, non può più tornare a Mogorella… Tutto sarebbe partito da due denunce alla Procura presentata dai genitori di alcuni bambini. Coinvolta ci sarebbe anche una minorenne. (Anonimo, Allontanato il parroco denunciato per pedofilia, in "L'Unione Sarda", 8 novembre 2003.
8 gennaio 2003. Bari - La procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari ha inviato una lettera alla curia arcivescovile di Milano nella quale comunica di aver eseguito un' ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del parroco della provincia di Milano G.C., di 37 anni, arrestato assieme ad altre sei persone il 30 dicembre scorso nell' ambito di un' inchiesta sulla pedofilia via Internet. (Ansa, 8 gennaio 2003).
15 novembre 2003. Piacenza - Un sacerdote piacentino di circa 50 anni e' accusato di abusi sessuali su minorenni. I ragazzi frequentano l'istituto professionale nel quale insegnava il prete. (Ansa, 15 novembre 2003).
1 marzo 2004. Varese - Su don Vincenzo, 63 anni, pende un'indagine per abusi sessuali su minorenni della procura di Varese: per anni avrebbe prodotto in proprio quel materiale pornografico con adolescenti trovato dalla polizia, diligentemente catalogato, nella canonica di un paesino sul lago Maggiore dove il sacerdote ha svolto il suo compito di pastore di anime fino a un paio di settimane fa. (Anonimo, Pedofilia in canonica - Sacerdote indagato, in "Corriere della sera", 1 marzo 2004).
3 marzo 2004. Bari - Piccoli e smarriti. Bambini dai sei mesi ai sei anni, in tutte le pose, da soli, con altri coetanei o durante giochi involontari con adulti mascherati. Lo squallido book fotografico era conservato nell'abitazione di un padre domenicano, Giancarlo Locatelli, di 44 anni, segretario dell'Istituto di teologia ecumenica "San Nicola" di Bari, uno dei referenti della Parrocchia di San Nicola, presso l'omonima Basilica. (Anonimo, Frate domenicano collezionava foto pedofile, in "La Repubblica", 3 marzo 2004).
25 maggio 2005 – Siracusa. Avrebbe cancellato tutti i file scaricati da Internet. Ma poi, per non lasciare traccia di quei filmati che ritraevano bambine che subivano abusi sessuali, avrebbe cancellato l' intera memoria del computer. Prima però avrebbe riversato tutto il materiale scaricato da Internet su diversi cd: un piccolo archivio, tenuto ben nascosto, da rivedere in qualunque momento. è questa l' accusa per un sacerdote del palermitano impegnato in attività di coinvolgimento e recupero dei minori. Il prete è uno dei 186 denunciati… si tratta di insospettabili, stimati professionisti, pubblici funzionari, insegnanti, imprenditori, ma ci sono anche quattro sacerdoti, un sindaco… (Michele Giuffrida, Pedofili, Preti e politici nella rete, in "La Repubblica", 25 maggio 2005, p. 27).
8 luglio 2004 Caserta - Titolare dell'indagine è il pubblico ministero Donato Ceglie che ha indagato un centinaio di persone tra cui professionisti, avvocati, studenti. Nel registro degli indagati risulta iscritto anche il nominativo di un sacerdote di Alife, nel Casertano… La procura di Santa Maria Capua Vetere ha ordinato nei giorni scorsi decine di perquisizioni, trovando, secondo quanto si è appreso, riscontro in merito all'acquisto di materiale pedopornografico tramite un sito internet. Tra le perquisizioni effettuate c'e' anche quella fatta in una casa discografica di Rieti, che, secondo gli investigatori sarebbe una sorta di 'crocevia' del traffico di materiale pedopornografico. (da Ansa, 8 luglio 2004).
27 dicembre 2004. Pavia - E' accusato di violenza sessuale nei confronti di tre ragazzini (due di 14 ed uno di 13 anni) un sacerdote di 62 anni, parroco di un piccolo comune alle porte di Pavia, che da alcuni giorni si trova agli arresti domiciliari. (da Ansa, 27 dicembre 2004).
5 luglio 2005. Cuneo - Don Renato Giaccardi, 42 anni, sacerdote monregalese, originario di Magliano Alpi (Cuneo), responsabile della preparazione religiosa, in qualità di "vicario moniale", di alcuni Istituti della diocesi di Imperia e di Albenga, è agli arresti domiciliari con una serie di accuse gravissime: induzione alla prostituzione, favoreggiamento e sfruttamento di minorenni. (Ansa, 5 luglio 2005).
5 ottobre 2005. Ferrara - Tre dipendenti di un asilo parrocchiale sono state licenziate dopo aver accusato un sacerdote di atti sessuali su una decina di bambine… La vicenda è esplosa nel marzo scorso con l'arresto del sacerdote, di fatto gestore dell'asilo nonché rappresentante legale, che venne accusato di comportamenti, atteggiamenti e gesti ambigui che penalmente, dopo un'indagine durata mesi, si sono trasformati in un'accusa di violenza sessuale: per il prete. (Anonimo, Prete arrestato per atti sessuali licenzia tre dipendenti dell'asilo, in “La Repubblica”, 5 ottobre 2005).
5 ottobre 2005. Palermo. Il procuratore generale di Torino Gian Carlo Caselli, l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando ed uno dei sacerdoti più noti a Palermo per il suo impegno civile, Padre Ribaudo entrano in scena al processo ad un altro parroco “antimafia” accusato di pedofilia: Don Paolo Turturro. (AGI, 5 ottobre 2005).
10 novembre 2005. Como - Si e' sempre difeso respingendo ogni ipotesi di violenza sessuale. Lo ha fatto anche davanti al gup di Como, Nicoletta Cremona, che pero' lo ha rinviato a giudizio con l'accusa di essere un prete pedofilo. Il suo processo iniziera' davanti ai giudici di Como il 28 marzo. Da quel giorno si cercherà di capire se effettivamente Don Mauro Stefanoni, parroco 38enne ora sospeso, di Laglio… abbia indotto un ragazzino di 14 anni disabile ad avere con lui rapporti di tipo sessuale nella casa parrocchiale. (AGI, 10 novembre 2005).
15 novembre 2005. Napoli - La Curia arcivescovile di Napoli è stata citata in giudizio da un ragazzo che sei anni fa si costituì parte civile in un procedimento penale contro un religioso accusato di aver compiuto abusi sessuali su di lui. (Anonimo, Prete accusato di pedofilia Ragazzo chiede i danni alla curia di Napoli, in “La Stampa”, 15 novembre 2005).
26 novembre 2005. Arezzo - Rischia di configurarsi come il più grave scandalo di pedofilia che abbia mai colpito la Chiesa italiana quello che vede coinvolto don Pierangelo Bertagna, il sacerdote dell'abbazia di Farneta (Arezzo) già sotto inchiesta per un caso di pedofilia e che ieri ha confessato agli inquirenti di aver abusato di 30 bambini… Preso dai rimorsi, in una sola giornata don Pierangelo avrebbe confidato agli inquirenti la lunga serie di abusi sessuali da lui commessi a partire dagli anni '90, quando era ancora un laico, su una trentina di ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 15anni. (Adnkronos, 26 novembre 2005).

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Suora crocifissa in convento
by GODETE MAIALONI Friday, Apr. 07, 2006 at 11:31 AM mail:

Romania, la vittima aveva 23 anni e soffriva di schizofrenia
è stata lasciata senza acqua e cibo poi è morta soffocata


Suora crocifissa in convento
Il prete: "Posseduta dal demonio"


Sommossa nel villaggio per difendere il padre superiore barricato in chiesa
Aggredito il rappresentante del patriarca ortodosso andato a rimuoverlo





BUCAREST - Una suora di 23 anni crocifissa e lasciata morire nel suo stesso convento perché "posseduta dal demonio". Un padre superiore che ha dato l'ordine e le consorelle della vittima che lo hanno eseguito. Una rivolta sfociata in una sommossa quando gli alti rappresentanti della chiesa hanno cercato di entrare nell'edificio per capire che cosa era avvenuto. Una storia che viene dalla Romania quasi a voler confermare le cupe atmosfere di quelle terre.

Ma non è letteratura, la vicenda di suor Maricica Irina Cornici, probabilmente malata di schizofrenia, e uccisa nel tentativo di scacciare quello che Daniel Corogeanu, il padre superiore del convento ortodosso, era certo si trattasse del demonio.

Secondo le prime indegini avviate sul caso, il pope del convento della Santa Trinità di Tanaco, nella Romania orientale, e le quattro religiose avrebbero legato suor Irina e l'avrebbero rinchiusa nella sua cella, lasciandola senza acqua e senza cibo. Poi, stanchi delle sue proteste, l'avrebbero imbavagliata e crocifissa, lasciandola morire. E' accaduto il 15 giugno scorso e sia il patriarca della Chiesa ortodossa che la magistratura hanno avviato le indagini che si sono concluse per il momento con un'incriminazione per sequestro e omicidio per i cinque religiosi.

Ma quando ieri i rappresentanti della Chiesa ortodossa sono arrivati al convento per privare padre Corogeanu del diritto di officiare, è scoppiata una sommossa. Il pope e alcuni cittadini del villaggio - riferisce oggi in prima pagina il quotidiano romeno Evenimentul Zilei - hanno aggredito i religiosi e si sono barricati all'interno del convento.
"Abbiamo a che fare con una persona molto malata, il pope Corogeanu. Eravamo venuti a comunicargli che non può più servire nel monastero fino a quando la Procura non avrà espresso il suo verdetto su questo caso, ma egli ha chiamato in suo aiuto gli uomini del villaggio e ci hanno aggredito. Questa è la triste realta", ha raccontato Corneliu, vicario di Husi, mandato dal patriarcato per condurre l'inchiesta.

Secondo i primi risultati medici, suor Irina è morta per "insufficienza cardio-respiratoria" dopo essere rimasta per tre giorni legata a una croce di legno senza bere e senza mangiare e con un asciugamano legato intorno alla bocca come bavaglio. Suor Irina era malata di schizofrenia, secondo i medici. La ragazza era cresciuta in un orfanotrofio ed era arrivata nel convento tre mesi prima per trovare un'amica. Poi aveva deciso di restare.

Gli episodi schizofrenici sono apparsi al pope e alle altre suore come comportamento da persona posseduta da spiriti maligni, scrive Evenimentul Zilei citando fonti mediche. Il patriarcato ortodosso romeno ha giudicato "orrendo e un grande peccato" quanto avvenuto al monastero di Tanacu.

"Si tratta del gesto di un pope instabile dal punto di vista psicologico, che ha compiuto atti barbari pensando di curare la suora dagli spiriti maligni. E' un gesto che non ha niente a che fare con la tradizione e la spiritualità ortodossa", ha dichiarato il portavoce del patriarcato, il pope Costel Stoica.

Padre Daniel la pensa in tutt'altro modo e nei giorni scorsi ha detto di essere sorpreso dell'attenzione della stampa riguardo a questo caso visto che "l'esorcismo è una pratica comune nel cuore della Chiesa ortodossa romena: i miei metodi sono perfettamente noti agli altri preti".

( 19 giugno 2005)

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ieri
by frida Friday, Apr. 07, 2006 at 11:35 AM mail:

ieri quando ho postato io la notizia mi è stato risposto "tutte stronzate"
thank you

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la fonte del godimento
by Spagna 1936 Friday, Apr. 07, 2006 at 11:35 AM mail:

http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/esteri/romania/romania/romania.html

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