Due attivisti sudafricani ancora in carcere
Il 6 settembre durante uno sciopero contro
la privatizzazione dei servizi idrici, oltre 30 lavoratori sono stati
arrestati (con accuse di "violazione di proprieta' privata, violenza
pubblica, manifestazione non autorizzata"), e il giorno dopo 4 attivisti di indymedia Italia, New york e
Sudafrica minacciati di arresto, sono
riusciti a fuggire in
maniera rocambolesca alle forze dell'ordine che volevano fermarli
senza alcuna ragione legittima.
L'8 settembre i mediattivisti vengono arrestati
mentre stanno portando cibo ai lavoratori in carcere. Grazie al lavoro
del SAMWU e dell'Anti-Eviction Campaign, e alla solidarieta'
internazionale, sia i lavoratori che tutti i media attivisti vengono poi
rilasciati
il 9 settembre.
Due
attivisti della Anti-Eviction Campaign di Mandela Park vengono tuttavia
arrestati nuovamente con accuse confuse (la loro situazione legale non e' ancora
del tutto chiara anche a causa della mancanza dei soldi necessari a pagare un avvocato difensore) legate alla loro attivita' di organizzazione dell'Anti-eviction Campaign.Gli e' stata rifiutata (ma venerdi ci sara' un altro passaggio in corte) la liberta'
provvisoria (su cauzione), cosa che e' invece stata concessa ai
mediattivisti e ai lavoratori arrestati durante lo sciopero.
I lavoratori rilasciati continuano lo
sciopero presso la WSSA, sussidiaria della multinazionale
Suez
Lyonnaise, contro la privatizzazione delle risorse idriche.
Aggiornamenti 12/09: Arrestare tutti e Subito! da CapeTown
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