Il Bel Paese dei lager
Un altro lager, un altro luogo di negazione di diritti e di liberta'. A pochi chilometri dal tristemente famoso "Serraino Vulpitta" di Trapani apre il nuovo centro di permanenza temporanea di Salina Grande. 400 posti (180 per la stampa ufficiale) destinati ad essere occupati da altrettanti migranti clandestini, se non di piu'.
L'apertura di un novo centro di detenzione, che le fonti ufficiali continuano a definire "centro d'accoglienza per richiedenti asilo", e' stata decisa sull'onda dei numerosissimi sbarchi delle ultime settimane sulle coste siciliane. C'e' voluto poco a renderlo operativo: un cantiere in fretta e furia, qualche sbarra alle finestre, la recinzione ed il gioco e' fatto. I primi clandestini ad arrivare a Salina Grande, il 21 luglio scorso, sono stati 52 somali (uomini e donne) richiedenti asilo, seguiti da 79 tra nordafricani, iracheni e palestinesi, in attesa di identificazione e rimpatrio. La notizia dei preparativi e' arrivata presto insieme alle prime azioni di boicotaggio.
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Andate e moltiplicatevi, anzi no
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