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DISASTRI AMBIENTALI |
03/01/2005 |
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Omicidio colposo per 5 dirigenti Montedison
Continua la tragica storia del petrolchimico di Marghera (VE), di 157 operai morti di tumore e dei processi istituiti a carico dei responsabili degli impianti.
A metà dicembre la Montedison è stata considerata responsabile civile delle morti per Cvm registrate tra il 1973 e il 1980. Sono stati condannati per omicidio colposo
Alberto Grandi, prima amministratore delegato di Montedison e poi presidente dell'Eni; Emilio Bartalini, resposabile del servizio sanitario della Montedison; Renato Calvi, direttore della divisione petrolchimica della Montedison; Giovanni Monforte, ex vicepresidente Montefibre; Piergiorgio Gatti, altro ex amministratore delegato della Montedison.
Per i reati ambientali e i relativi risarcimenti inizieranno altri processi in sede civile: le stime dei danni per la laguna di Venezia arrivano sino a 10 mila miliardi di lire. Ma altre 20 imputazioni sono cadute: tuttora, i reati ambientali vanno in prescrizione dopo 4 anni, e questo fa il gioco di chi si puo' permettere di sostenere lunghi processi. Va sottolineato che l'ammontare del rimborso che i condannati
dovranno risarcire alla famiglia di Tullio Faggian (deceduto nel 1999 per
angiosarcoma, l'unico per cui non e' scattata la prescrizione) e' di appena 50.000
euro a ciascuno dei due figli e 8.000 euro a ogni fratello del deceduto
costituitosi parte civile - una cifra ridicola, pensando ai costi sanitari e legali che queste famiglie hanno sostenuto.
Fino al 1973-74 la cancerogenicità del cloruro di vinile non era nota: ma neppure dopo quella data la Montedison ha realizzato gli impianti
necessari, indugiando almeno fino al 1980. L'inefficienza dei controlli
sulle emissioni e il disinteresse dei dirigenti alla tutela della
salute di chi lavora hanno causato le numerose morti e malattie che hanno colpito i lavoratori di quell'azienda. Contro l'Enichem (ex Montedison) ci sono vari processi in corso in varie
parti d'Italia, visto che, ovunque si sia insediata, ha causato disastri
ambientali e morte sul lavoro. Negli archivi degli altri IMC locali,
approfondimenti sul polo petrolchimico di Augusta,
su quello di Manfredonia,
e sulla Maremma contaminata dall'attività estrattiva dell'Eni ( 1 | 2 | 3 )
; inoltre, su Falconara Marittima e
su Mantova ( 1
| 2 |
3 )
Gli atti del processo: http://www.petrolchimico.it
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VOCI SCOMODE SOTTO ATTACCO |
13/11/2004 |
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Fascisti e magistratura contro il Gramigna
Ci risiamo e il problema è che rischiamo di farci l'abitudine. Nella
notte di sabato 30 ottobre, alcuni "ignoti" hanno lanciato
delle molotov contro il Centro Popolare Occupato Gramigna di
Padova, fortunatamente senza provocare danni alla struttura e senza che
nessuno rimanesse ferito. Una settimana dopo in quattro hanno violentemente aggredito un ragazzo che tornava dal CPO.
Ma non ci sono solo i fascisti con i loro pestaggi e i loro gesti intimidatori.
Anche la magistratura, sempre solerte nel colpire i compagni, ha
deciso di continuare l'attacco contro il Gramigna condannando
due compagni del centro per gli scontri
del 5 giugno, avvenuti durante un presidio contro i continui
attacchi portati avanti dalla giunta Destro.
Comunicato
di solidarieta' del Collettivo Valle Giulia
Violenza dalle fogne | Indymedia Italia Antifa
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VIA DA TRIESTE |
28/10/2004 |
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Contro i fogli di via e per la libertà di movimento
Mentre si celebra il cosiddetto ritorno di Trieste all'Italia e il
comune è impegnato a riempire di tricolori la città, per l'ennesima
volta il questore cerca di liberarsi di tutti coloro che mettono in
discussione il sistema sociale in cui viviamo. Sono stati infatti dati
3 fogli di via ad altrettanti compagni a seguito della protesta
organizzata sotto il consolato inglese di Trieste contro gli
arresti avvenuti a Londra durante il Social Forum Europeo.
Ricordiamo che Trieste non è nuova ad iniziative di questo genere: nel
2003 furono dati fogli di via ad alcuni compagni di Rivoluzione a
seguito dell'aggressione da parte di alcuni fascisti durante un concerto
antifascista organizzato in piazza Goldoni il 12 settembre 2003
(martedi' 19/10/2004 e' iniziato il processo
contro i compagni coinvolti).
Sabato 30 ottobre si terra' una manifestazione per
protestare contro i fogli di via e a sostegno delle richieste per il
permesso di soggiorno degli immigrati:
appuntamento ore 10 Piazza della Borsa (Trieste)
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ARRESTI A ROVERETO |
20/07/04 |
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La guerra è anche qui
A Trento, il 20 Luglio,
dopo averne perquisito le abitazioni la polizia ha tratto in arresto, prelevandoli con il pretesto di firmare i verbali, sei anarchici roveretani: Tibo, Massimo, Lorenzo, Mattia, Gigi, Marco.
Verranno rilasciati solamente dopo otto giorni.
L'accusa è quella di aver partecipato a una rissa con nazifascisti.
Ma è chiaro l'intento di repressione politica di militanti attivi sul territorio, con accuse relative a fatti successi due anni fa e con l'applicazione di misure speciali, come il divieto di comunicare con il proprio avvocato prima dell'incontro con il gip.
Dall'esito delle perquisizioni, inoltre, il materiale sequestrato non ha nulla a che vedere con il reato contestato.
In tempi di guerra, al massacro esportato come “scuola di democrazia” corrisponde sempre un accanimento repressivo nei confronti dei nemici interni.
[ Iniziative di solidarieta' :
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