ILLEGALE!
Il prossimo 23 Febbraio alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) dell'Aja è in discussione l'illegittimità del Muro. La Corte sarà chiamata infatti ad ascoltare interventi e testimonianze contro la legittimità del Muro, denominato muro dell'Apartheid, che Israele sta costruendo nei territori occupati. Le società civili in tutto il mondo si oppongono e la comunità internazionale deve assumersi le sue responsabilità di fronte a un progetto già dichiarato illegale dalle Nazioni Unite. Nei Palestinesi, come in tutte le persone che vogliono giustizia, cresce la preoccupazione per le pressioni sulla Corte tendenti ad ostacolare una decisione rapida e giusta contro il Muro, pressioni che nascono dai timori israeliani per i risultati delle udienze del ICJ.
Nel frattempo, la costruzione del Muro continua giorno dopo giorno (report | mappa).
In occasione della prima udienza sul Muro alla Corte Internazionale dell'Aja, il network di ONG palestinesi PENGON e la Campagna Palestinese contro il Muro dell'Apartheid fanno appello a tutti i gruppi, le reti e i movimenti di solidarietà perché si alzi la voce contro questo crimine e si denunci l'illegalità di questo muro.
Il Muro viola chiaramente i Diritti Umani fondamentali, tra cui il diritto alla liberta' di movimento, il diritto all'educazione, alla salute, al lavoro e alla proprieta'. La costruzione del Muro comporta l'annessione illegale di un territorio gia' occupato e come tale è un Crimine di Guerra, una "grave violazione" della IV Convenzione di Ginevra.
Il governo israeliano infrange continuamente il diritto internazionale per stringere ancora di più la morsa dell'Occupazione in Palestina, attraverso la costruzione del Muro che, una volta completato, sarà lungo circa 730 km e annettersi il 50% della Cisgiordania. Il Muro rafforza un regime di Apartheid, dal momento che il suo percorso va tutto a beneficio dei coloni ebrei e dello stato di Israele, a scapito della popolazione palestinese.
Contro questa politica di occupazione e espansione e contro il progetto del Muro dell'Apartheid da tempo sono in atto lotte e proteste di ogni forma in Palestina, in Italia e in tutto il resto del mondo. A queste Israele risponde internamente con l'incarcerazione di chi rifiuta di combattere, e esternamente con la violenza solita di un'esercito di occupazione: pallottole e granate contro chi si ribella, restrizioni illegali e indiscriminate a chi volesse entrare nei territori per solidarizzare e testimoniare, e infine la solita violenza cieca contro la popolazione palestinese.
Maggiori Info: Campagna contro il Muro
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