Il muro illegale
Con un voto quasi
unanime, solo sei voti contrari, l'Onu ha dichiarato illegale il
muro che Israele sta costruendo ormai da tempo con il fine dichiarato
di fermare le rappresaglie portate dagli attentatori
palestinesi.
Il Muro, costruito con il silenzioso
placet degli Usa, è stato giudicato parte di una strategia israeliana
volta a reprimere illegalmente i territori occupati.In particolare è stata
giudicata molto grave l'annessione, nei fatti, di
vaste porzioni dei Territori occupati (il 20%), e l'uso del muro come arma
di pulizia etnica. Interi abitati palestinesi, molto lontani dai confini
israeliani, verranno infatti completamente circondati dal muro,
costringendo gli abitanti ad abbandonarli, e rendendo possibile ad altri
rivendicarle grazie ad un'ancora vigente legge risalente all'Impero
Ottomano.
Nonostante il Segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan, abbia
sottolineato come il voto non sia vincolante per Israele e si sia limitato
ad invitare il governo a tenerne conto, Il governo di Sharon ha
immediatamente scatenato
una vasta offensiva diplomatica, accusando il mondo intero di essere
accanto a chi vuole la distruzione del suo paese, mettendo così oltre 150
paesi nella lista nera degli stati pervasi dall'antisemitismo.
Sharon continua così nel solco delle precedenti reazioni israeliane alle
risoluzioni Onu, andate tutte inesorabilmente ignorate dal piccolo paese
mediorientale.
Un espediente tattico, quasi obbligato per tutti i leader che vogliono
mantenere in guerra i propri popoli: "Si puo' portare in guerra un popolo
solo creando un nemico ed isolando i propri cittadini dai nemici, al fine
di ingenerare la convinzione che essi siano esseri disumani" (Etologia
Umana: Eibl Eibelsfeldt).
Una tattica che trova una ferma opposizione degli europei di
religione ebraica e di quelli francesi in
particolare.
Ancora una volta Israele si fa beffe delle decisioni della comunità
internazionale, non riconoscendo alcuna onestà ideale al resto del mondo
che protesta per
la costruzione del muro dell'Apartheid. E contro gli attivisti
internazionale la politica di Israele non è da meno: è di pochi giorni fa,
infatti, la decisione di incarcerare ed
espellere un volontario del Servizio Civile Internazionale, nonchè di
sparare su di
una macchina di una ONG che si trova a Gaza.
Aggiornamenti:
15 agosto: Sciopero della fame detenuti palestinesi
05 agosto: Ancora ISM fermata
03 agosto: Azione contro il muro
Feature precedenti: Strage a Rafah
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