Votare sotto occupazione militare
30 gennaio, giorno di elezioni in Iraq. Mentre la devastazione causata
dall'occupazione continua e le torture
escono dai confini di Abu Ghraib. I candidati
sono la dimostrazione delle manovre
degli Usa nella transazione politica.
Le misure di
sicurezza verranno intensificate: esteso il coprifuoco, vietati gli
spostamenti fra citta, la rete telefonica verra'interrotta.
Tutto questo mentre la violenza si
intensifica. Si rischia dunque la guerra
civile:la maggioranza dei sunniti – fino al 30% della popolazione –
boicotterà le elezioni e le denuncerà come illegittime, mentre gli sciiti,
per la prima volta in Iraq, potrebbero andare al potere.
Approfondimenti:
-osservatorioiraq
-occupationwatch
-da
warnews.it
-electroniciraq
-streamtime.org
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