La questione "spazi" è nodo
prioritario a Pisa, città
dominata dalla logica affarista che trasforma quarantamila studenti in
semplice merce stretta fra caro-vita,
caro-affitti,
precarietà del lavoro.
In città sono diverse le realtà che,
con percorsi e
pratiche differenti, portano avanti istanze di liberazione di
spazi per la socialità, di spazi abitativi
accessibili a tutti, di luoghi di dibattito e di scambio culturale non
mercificati.
Ma tutti quelli finora conquistati sono, per vari motivi, precari:
il
Chicco di Senape,
il cui progetto di sviluppo sociale
ed economico rischia di terminare a causa della speculazione che il suo
proprietario pubblico, l'INAIL, intende attuare; lo
S. A. Newroz, i cui
locali di
proprietà del
Comune sono in procinto di essere svenduti, come tanti altri
immobili pubblici in città; lo spazio socio-abitativo
San Lorenzo, occupato a
ottobre, che la Scuola S. Anna vuole libero da gennaio per presunti
"lavori";
Rebeldía,
al
quale l'Università sembra
intenzionata a
non
rinnovare la concessione.
Fuori dai tecnicismi, il sindaco
Fontanelli taglia sport e cultura, appoggia la
crescita del patrimonio immobiliare di
istituzioni come l'Università, il S. Anna, la Normale, svende la
città al miglior offerente. Dietro ai
tagli economici del governo lamentati dal sindaco si nasconde una
precisa scelta: costruire una città vetrina, dove le relazioni
sociali sono inscindibilmente legate a rapporti commerciali.
Oltre la chiusura e il restringimento degli spazi
sociali, gli attacchi al movimento passano
attraverso meccanismi come le multe e i decreti penali
di condanna, ai quali è difficilissimo rispondere, da un lato
per l'enormità delle cifre comminate, dall'altro per la
lesione del diritto di difesa e della presunzione di
innocenza.
Il tutto mentre fascisti più o meno in doppiopetto declinano
a
livello locale la campagna contro i centri sociali lanciata dal
gerarca Fini.
La conquista e la difesa degli spazi hanno un alto costo
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ma trovano forza nella ricchezza
delle forme di lotta e
dei percorsi: sabato 20 novembre
un'assemblea
ha avviato un percorso comune sul tema "spazi sociali", per comunicare
le attuali difficoltà, creare una
campagna
di mobilitazione, preparare un calendario di iniziative, una
manifestazione cittadina, e come evento
finale una assemblea pubblica.
Il
comunicato
unitario -
Le prime
mobilitazioni -
Babbo Natale
Sovversivo -
Appuntamenti
e attività Università Antagonista -
18/12
@ Rebeldía: scarta il codice a barre!
-
31/12:
occupata l'ex-Piaggio per il Capodanno di movimento in
solidarietà con il Chiapas -
26
febbraio 2005 * piazza tematica sugli spazi sociali -
Sabato
12 marzo: manifestazione cittadina
Il Comune vorrebbe deportare i "clandestini" romeni senza casa... ma
la
lotta paga! [1]
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