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ROMA PEDALA - 3 |
23/05/2006 |
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Critical Mass interplanetaria
Per la terza volta, il 26, 27 e 28 maggio 2006, a Roma convergeranno i ciclisti scatenati da ogni parte del globo e non solo.
La Critical mass interplanetaria vuole reinventare un nuovo modo di organizzarsi e stare nel mezzo, senza per questo divenire oggetto di qualche campagna, pre o post elettorale.
Un'idea sulla strada per la strada, dai ciclisti per i ciclisti, ma non solo. La CM-ona vuole strillare contro un sistema ormai al collasso, vuole portare la voce più silenziosa di tutte nel chiacchiericcio metropolitano.
La Critical mass interplanetaria vuole essere sulla bocca di tutti: dal ciclista critico organizzato, alla mamma con seggiolone periferico, dall'associazione per la salvagurdia dei fiumi dei mari e dei laghi alla più piccola realtà territoriale. E' un appuntamento... anzi no! E' qui e ovunque. Ci sarà a maggio come a settembre, o forse c'è sempre stata: chi può saperlo?
Una città libera dall' auto è UNA CITTA!
Appuntamenti::
Venerdì 26/5 Piramide h. 18
Sabato 27/5 Colosseo h. 16
Domenica 28/5 Piramide h. 11 (si va al mare!)
Link:
ciemmona | ciclofficina | criticalmass
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Roma pedala - 3 |
23/05/2006 |
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Critical Mass interplanetaria
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ANCORA SGOMBERI |
11/05/2006 |
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Sgombero della Casa dei Diritti Negati
Nonostante il periodo pre elettorale, la premiata coppia Serra-Veltroni, ha eseguito lo sgombero della Casa Dei Diritti Negati, un'occupazione a pochi metri da Porta Maggiore, che aveva come protagonisti divers* migrant* di nazionalità diverse e completamente autorganizzati.
Una realta', oltretutto, presente nella vita romana con la sua quotidiana attivita' politica.
Uno sgombero improvviso meso in atto con più di 30 blindati, che va a colpire nuovamente decine di famiglie che da mesi vedono sistematicamente represso dalle forze del prefetto Serra ogni tentativo di trovare soluzioni abitative alternative alle *regole del mercato* . Tutto questo, inoltre, ad un giorno di distanza dalla decisione del tribunale del riesame che ha sentenziato per gli arresti domiciliari per 3 attivisti di action.
Nella Roma pacificata e prelettorale di Veltroni, pur di togliere consensi alla destra del suo avversario Alemanno, non ci si preoccupa minimamente della problematica situazione alloggiativa dei migranti. In fondo loro mica votano...
Prossime iniziative: Domenica 14 corteo da piazza Esedra per i diritti dei migranti.
Ftr precedenti:
La via degli sgomberi
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CONTRO IL CARBONE DELL'ENEL |
05/09/2006 |
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Né a Civitavecchia né altrove
Devono essere stati davvero cattivi, a Civitavecchia, se l'Enel insiste con il carbone. Quando i comitati contro il carbone occuparono l'Aurelia a Tarquinia, e obbligarono il presidente del Lazio Marrazzo a bloccare i lavori di riconversione a carbone della centrale dell'ENEL di Torre Valdaliga Nord, qualcuno pensò che il vento cambiasse direzione, e portasse i fumi lontano da Civitavecchia. Ma il Tar del Lazio, il 20 aprile, ha dato ragione all'Enel e i lavori sono ripartiti.
Lo spettro di una centrale a carbone a due passi da casa torna, dunque, più inquietante
che mai. La piovra Enel riallunga i suoi tentacoli sul territorio, da cinquant'anni colonizzato
dalla multinazionale dell'energia. Il ricatto occupazionale funzione, perché l'Enel è il principale datore di lavoro, oltre che di veleno, per gli abitanti di Civitavecchia e dintorni. Non ci si stupisca, dunque, se anche la CGIL è favorevole
al carbone come transizione al metano. Come se il metano non
fosse un compromesso già al ribasso per i comitati che di idrocarburi,
a Civitavecchia, non vogliono più sentir parlare; come se una centrale a metano fosse un mutamento troppo drastico: come mai, allora, dall'altra parte della recinzione, a
Torre Valdaliga Sud, la Tirreno Power brucia metano nell'altra ex-centrale a olio combustibile?
E allora a Civitavecchia si torna in piazza sabato 13 maggio, per l'ennesima volta, contro il carbone né lì né altrove: un'intera giornata di mobilitazione. In zona sono abituati alle battaglie lunghe: a Montalto, a due passi da Civitavecchia, trent'anni fa la centrale nucleare fu scongiurata da un analogo movimento popolare. Allora si combatteva l'atomo, nel terzo millennio il carbone, come a Manchester nell'800: l'avversario è ancora più rozzo. Sarà dura.
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