Analisi PGT di Milano – Alcune brevi considerazioni politiche e alcune proposte

 

Entro il 14 febbraio il Sindaco Moratti vuole approvare il PGT, strumento urbanistico che pensa e disegna la Milano dei prossimi venti anni, con pesanti impatti sui destini di un’ampia porzione di territorio lombardo. Il PGT toglie vincoli, prevede enormi interventi edilizi a vantaggio d’immobiliari e speculatori, Ligresti in primis. Migliaia di nuovi uffici e appartamenti, grattacieli in una città già devastata dal cemento e piena di alloggi sfitti.
Edilizia privata e non case popolari. Servizi pubblici privatizzati a vantaggio degli amici della Compagnia delle Opere, il concetto di bene comune, di pubblico, d’interesse collettivo che sparisce. E’ il trionfo del privato in ogni ambito, della sussidiarietà, della città vetrina dei non luoghi, della gentrificazione. Il PGT è il disegno di una città sempre più precaria dal lavoro, ai servizi, ai tempi di vita, alla qualità ambientale e al diritto alla salute. Anche ASL e ARPA l’hanno ricordato, ma chissenefrega per chi ha superattici, elicotteri e ville in ogni dove. E chissenefrega della democrazia, della partecipazione, delle osservazioni di cittadini, comitati, associazioni. Business is business.
Una città pensata contro i bisogni, i diritti, le priorità di chi la vive, ma solo funzionale al massimo del profitto e della speculazione. Una città che sacrificherà scali ferroviari e caserme per gli appetiti immobiliari. Una Milano che rinuncia alla mobilità sostenibile in nome delle grandi infrastrutture . Una Milano che consuma il territorio agricolo circostante, svende il patrimonio pubblico, sgombera chi non può permettersi affitti o mutui rapina, riduce i bisogni a problemi di ordine pubblico, scambia la socialità per sicurezza. Un PGT che regala la città a chi negli anni l’ha devastata, a chi ci genera le bolle immobiliari.

Scarica l’analisi del PGT di Milano in formato .pdf: analisi pgt Milano

 

 

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