Cineforno: “Forza bruta” (1947) di J. Dassin #cinevasione

 

Venerdì 17 giugno – dalle 20:00
Cineforno presenta #cinevasione pt. 01
“Forza bruta” (1947) di J. Dassin
SOS Fornace – Rho, via Moscova 5

Il Cineforno è tornato, “redivivo come Jon Snow”! :)
Con la bella stagione “I professionisti della violenza” ™ tornano con proiezioni rigorosamente outdoor nella suggestiva location del giardino della Fornace (e, nel malaugurato caso di pioggia, all’interno dello spazio).

A giugno l’“unità cinefila” della Fornace propone la rassegna #cinevasione, tre film “belli come una prigione che brucia” dedicati alla fuga dal carcere, tema a suo modo “classico” a cui il cinema ha dedicato chilometri e chilometri di pellicola. Si tratta di coraggiosi, spettacolari, a volte archetipici e comunque vitali tentativi di evasione dalla reclusione in istituzioni totali, oltre le mura (apparentemente) invalicabili che separano una vita in catene da un’esistenza da liberi ed eguali, e che testimoniano l’insopprimibile brama di libertà in una rassegna dai chiari significati anticarcerari.

I nostri venerdì iniziano alle 20:00 con “Cinefornello”, lo sfizioso aperitivo a tema per iniziare a stomaco pieno la serata e la visione.

Dalle 21:30 è invece Cineforno con la proiezione di:

FORZA BRUTA
(Brute force, USA, 1947)
Regia di Jules Dassin
Con Burt Lancaster e Hume Cronyn

Il film
L’impenetrabile carcere di Westgate, nelle cui celle viene ricondotto il detenuto Joe Collins (Burt Lancaster) dopo l’isolamento seguito a un fallito tentativo di fuga, è in balìa del sadico capo secondino Munsey (Hume Cronyn) che spadroneggia anche grazie a una ben oliato meccanismo di divide et impera tra i prigionieri. La situazione è però prossima alla rivolta, e focolai di ribellione cominciano ad attizzarsi un po’ ovunque. Joe, insieme ai suoi compagni di cella e con l’aiuto dell’influente Gallagher (Charles Bickford), prepara uno spettacolare piano di evasione il cui esito però non è così scontato.
Dramma dalla claustrofobica ambientazione carceraria, ibrido tra cinema d’azione e film di denuncia sociale, esalta lo spirito libertario dei prigionieri contro l’oppressione dei carcerieri. Il “rosso” Dassin, tra i forgiatori del genere noir, segna con la sua cifra stilistica la pellicola facendo incombere tragedia e fallimento sul destino dei personaggi. Burt Lancaster tratteggia un eroe tragico che sarà d’ispirazione per i grandi personaggi ribelli degli anni Sessanta e Settanta. Primo capolavoro diretto da Dassin e opera imprescindibile, “Forza bruta” è ancora oggi fonte di ispirazione per il cinema d’ambientazione carceraria.

Il regista
Jules Dassin (1911-2008), tra i più influenti registi americani del secondo dopoguerra, contribuì a codificare con pietre miliari come “La città nuda” (The naked city, USA, 1948) il genere noir. Finito nella “Hollywood blacklist” maccartista per le sue simpatie comuniste, fu costretto a riparare in Francia dove girò “I trafficanti della notte” (Night and the city, USA-Gran Bretagna, 1950), riscoperto dalla Nouvelle Vague, e il celeberrimo “Rififi” (Du rififi chez les hommes, Francia, 1955), film su un “colpo grosso” che per decenni sarà modello degli heist movies. Dopo la caduta della dittatura dei colonnelli in Grecia seguì la compagna Melina Merkourī, con la quale aveva già girato “Mai di domenica” (Pote tin kyriaki, Grecia-USA, 1960), ad Atene, dove visse fino alla morte.

Gli altri appuntamenti della rassegna:

Venerdì 24 giugno: “Fuga da Alcatraz” (1979) di Don Siegel, con Clint Eastwood (Evento FB: https://www.facebook.com/events/1101946006537048/)

Venerdì 1 luglio: “1997 – Fuga da New York” (1981) di John Carpenter, con Kurt Russell (Evento FB: https://www.facebook.com/events/1637995893191201/)

 

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