Mercoledì 8 dicembre, ore 21.00
Milano trema: la polizia vuole giustizia, Sergio Martino (Italia, 1973, 104’) con Luc Merenda
Pre & After, Funky Dj Set by Xian
Sos Fornace – Rho, via S.Martino – h 21.00
MILANO CALIBRO ZERO
L’attuale crisi della metropoli milanese ha come effetti più evidenti il pasticcio Expo, la cementificazione selvaggia e l’oramai insopportabile precarizzazione della vita. Non solo la realtà politica e sociale di quest’area subisce però questo periodo: come spesso accade, anche il mondo culturale di riflesso soffre di depressione, nello specifico il cinema meneghino pare in coma profondo da diverso tempo. La fuga dei capitali (pubblici e privati) dalle attività culturali, già evidente nel cinema lombardo almeno da trent’anni, ha praticamente azzerato i titoli prodotti in loco, negando ai milanesi una narrazione cinematografica di questi tempi (di Milano in pellicola da un ventennio non c’è una rappresentazione minima nemmeno a livello urbanistico).
Questo non è l’ennesimo appello nostalgico che vuole far emergere il gap culturale di quest’epoca, qui ci si riferisce non ad un’idea di scomparsa del cinema d’autore bensì di vera e propria morte di quella forma più popolare detta cinema di genere che tanto nel passato ha accompagnato Milano, i fenomeni sociali che vi si imponevano e la vitalità di una città che vantava una (abbondantemente persa) leadership creativa e morale. Zeru tituli possiede la metropoli di oggi in cui la voglia di ieri di vivere e di ribellarsi dei film poliziotteschi, la stravaganza stilistica degli horror e l’ilarità viscerale della commedia sono confluite in passivi e feticistici spot pubblicitari. Gente che vuole riproporre forme cinematografiche in città non manca, il problema è il rigetto da parte di chi governa la città nei confronti di qualsiasi tipo di narrazione che non preveda l’appiattimento totale ed irreversibile all’ideologia del profitto massimo nel minor tempo possibile.
“Milano Calibro 0”, zero come i colpi in canna del cinema di genere in città di questi tempi, zero come l’investimento della città sul cinema, zero come gli spazi indipendenti che la città offre ai cinefili o più semplicemente agli appassionati, è la rassegna cinematografica che Fornace vi propone ogni mercoledì sera per riproporre alla metropoli l’ultimo periodo in cui a Milano si faceva cinema, gli anni 70: un periodo culturalmente fertile in cui il conflitto sociale che soggiaceva ed alimentava una vivacità tout court trovava in pellicola un’espressione feroce e selvaggia degna metafora di un’animosità sociale che ha dettato la crescita in tutti gli ambiti della Milano di quegli anni.
