“Da Bergamo a Bollate, l’antifascismo non lo arrestate!”

 

Questa notte abbiamo attaccato due striscioni dal chiaro contenuto antifascista sul sottopasso di via Madonna in Campagna a Bollate, a un centinaio di metri dalla Skinhouse, per mandare un messaggio chiaro ai nazisti che la frequentano: “Bollate è antifascista e non tollera la vostra presenza!”. Sono passati troppi mesi dall’inaugurazione della Skinhouse avvenuta il 18 ottobre scorso e non è accettabile che nella città di Claudio Varalli vi sia spazio per chi predica l’odio razziale e usa la violenza contro chiunque non rientri nei loro canoni di “normalità”. Le aggressioni dei naziskin sono ampiamente documentate, eppure questi soggetti vengono protetti dalle forze di polizia quando organizzano le loro parate, nonostante che in questo Paese vi sia una Costituzione nata dalla Resistenza antifascista. Per questo la nostra azione è stata fatta in solidarietà ai compagni di Bergamo – uno striscione è dedicato a loro – che sono stati violentemente assaliti e brutalmente picchiati dalla polizia per essersi opposti al corteo paramilitare di Forza Nuova in città, avvenuto il 28 febbraio, mentre a Milano era in corso il corteo nazionale per la difesa degli spazi autogestiti e contro le logiche securitarie. Anche lo sdoganamento delle forze neofasciste e la copertura normativa fornita – si pensi all’istituzionalizzazione delle “ronde” – a comportamenti squadristi si inserisce nel più generale clima di paranoia securitaria creato ad arte nel Paese, che comprende anche il razzismo istituzionale nei confronti dei migranti, lo sgombero dei centri sociali e la repressione del dissenso, la “caccia alle streghe” nei confronti dei writers, la criminalizzazione di ogni soggetto incompatibili con la “scintillante” città-vetrina che i poteri forti dell’area metrolombarda stanno preparando in vista dell’Expo.
Con l’azione di oggi intendiamo anche rilanciare l’appuntamento del 7 marzo a Lainate: in Villa Litta, dalle 11 in poi, si terrà un ”Sabato antifascista” organizzato dall’ANPI locale e dalla Rete antifascista nord-ovest Milano, con artisti di strada, saltimbanchi, musicisti, giocolieri e materiale informativo, per protestare contro il concerto organizzato dalla Skinhouse alcune settimane fa e per dire che a Lainate, così come a Bollate o a Bergamo, per i fascisti non c’è e non ci sarà mai spazio. La mobilitazione antifascista continua!

 

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