A quasi 1.000 giorni dall’assegnazione dell’Expo 2015 a Milano, avvenuta nel lontano marzo 2008, si è passato gran parte del tempo a litigare per le poltrone dei consigli di amministrazione e a discutere di speculazione edilizia, e così oggi ci sono molti aspetti progettuali ancora indefiniti.
Erano state indicate 4 aree di parcheggio per Expo tra le opere da finanziare per realizzare l’Esposizione Universale, per un totale complessivo di 17.000 posti auto e 1.000 posti bus, così dislocate: 1 parcheggio da 3.000 posti ad Arese, un parcheggio da 3.000 posti a Baranzate, un parcheggio da 4.000 posti a Rho e un altro da 7.000 posti auto e 1.000 posti bus sempre a Rho.
A parte il parcheggio di Arese, su cui si è chiarita subito l’intenzione di farlo nell’Area Alfa Romeo, sulla dislocazione degli altri parcheggi nessuno ha mai indicato dove farli. Recentemente però siamo entrati in possesso di alcuni documenti risalenti a gennaio 2010 che individuano le aree verdi da cementificare per i parcheggi di Expo e abbiamo scoperto che una possibile allocazione del parcheggio da 7.000 posti auto e 1.000 posti bus è a Mazzo, nel prato tra via Morandi, via Ospiate e l’Autostrada dei Laghi. Poiché ad oggi nessuno è in grado di dire dove si faranno i parcheggi di Expo 2015, l’unica certezza che abbiamo è che l’area di Mazzo è uno dei possibili luoghi in cui si è pensato di collocarli.
Perciò, questa mattina gli attivisti del centro sociale Fornace e del comitato No Expo hanno incasellato nelle case di più di 500 famiglie della frazione di Mazzo di Rho dei volantini dove si spiega che cosa potrebbe accadere nella loro zona. Se ancora non si è presa una decisione definitiva, pensiamo che sia utile che coloro che vivono nella zona di Mazzo facciano sentire il proprio dissenso per questa possibile soluzione, che andrebbe a cementificare un’area verde, rendendo la vita impossibile ai cittadini, ai lavoratori e alle imprese della zona industriale.
Nei prossimi giorni promuoveremo una petizione e un’assemblea pubblica su questo tema.
