Uno dei primi provvedimenti della giunta Zucchetti è stato quello di tagliare i fondi per interventi diretti all’inserimento e al sostegno scolastico per i ragazzi rom del campo di via Sesia che frequentano le scuole medie della città. Probabilmente, il sindaco e l’assessore Giovanatti ignorano che quello all’istruzione è un diritto universale che prescinde dallo status di cittadino e che non sono legittimati in alcun modo ad agire in maniera discriminatoria e razzista nei confronti di una minoranza etnica.
Queste politiche perverse tutte improntate in modo ossessivo sulla sicurezza invece di dare risposte a problematiche sociali con interventi adeguati che mirano all’integrazione e all’accoglienza, portano alla creazione di un “nemico pubblico” che facendo direttamente presa sull’insicurezza delle persone, paga certamente di più in termini elettorali. Anche perché abbandonare la strategia repressiva metterebbe a nudo l’inefficienza dei servizi sociali a Rho che, pur conoscendo da tempo tutte le specifiche situazioni di disagio e precarietà familiare presenti all’interno del campo, non hanno mai fatto niente.
Siamo convinti che l’obiettivo di politiche di integrazione deve essere quello di facilitare l’accesso ai servizi e la partecipazione dei rom alla vita sociale della città e per questo, insieme ai rom del campo di via Sesia e Opera nomadi, abbiamo organizzato per sabato 5 aprile una “cena balcanica” che serva a raccogliere fondi per l’acquisto di un pulmino utile ad accompagnare i ragazzini rom a scuola. Ci auguriamo che questa iniziativa getti le basi per un altro modello di città fondato sulla solidarietà e l’accoglienza e che associazioni, partiti, oratori e realtà sociali raccolgano il nostro appello e si mobilitino organizzando iniziative per finanziare l’acquisto del pulmino e diffondere una cultura che si opponga alla deriva xenofoba che sta assumendo il discorso politico qui a Rho.
Festa balcanica in Fornace per una Rho solidale
– 2 aprile 2008Posted in: Culture / Migranti
