FIERA MILANO BRINDA AI DATI DI BILANCIO

 

 

Mentre licenzia i lavoratori.

La pubblicazione dei dati del bilancio di Fiera Milano relativo all’esercizio del 2011 confermano l’illegittimità dei licenziamenti intimati ad una trentina di lavoratori lo scorso novembre.

 

 

Fiera Milano, con la scusa della crisi era riuscita ad ottenere dalla Regione nell’ottobre del 2010 l’utilizzo della cassa integrazione in deroga per un’ottantina di lavoratori che, sottoposti a forti pressioni all’interno del posto di lavoro, hanno accettato incentivi all’esodo o hanno trovato lavoro altrove fino all’epilogo mobilità e, quindi, dei licenziamenti.
I dati oggi dicono chiaramente che quei licenziamenti sono assolutamente ingiustificati. I dati ci dicono che Fiera ha chiuso l’anno con ricavi consolidati di 278 milioni di euro (+11,9% rispetto al 2010) e 1,8 milioni di metri quadrati occupati (+7,3%) in netta crescita, oltre ad acquisizioni di operatori immobiliari in India, Russia e Brasile.
Tutto questo è sconcertante.

Con l’arrivo di Fiera Milano erano stati promessi migliaia di posti di lavoro e ricadute economiche positive per il territorio e, invece, fino ad oggi ha portato solo licenziamenti, lavoro nero e precarietà.
Con Expo 2015 è stato ripetuto lo stesso meccanismo mediatico e, intanto, Fondazione Fiera Milano ha portato a casa 66 milioni di euro (a carico della collettività) dalla vendita dei terreni per Expo – nonostante siano inquinati – e la possibilità di decidere sulla destinazione d’uso di quei terreni dopo Expo grazie a una partecipazione del 27% di Arexpo, la società voluta da Formigoni per decidere le sorti di quei terreni dopo l’Esposizione.
La notizia di un avvicendamento ai vertici di Fiera Milano spa di Diana Bracco presidente di Expo 2015 conferma l’intreccio tra interessi pubblici e privati e la gestione da parte di Fiera Milano della speculazione urbanistica post Expo.
In questo quadro, altrettanto grave è l’incapacità delle varie giunte succedutesi in questi anni di portare dei risultati per il territorio.

Per questo chiediamo:
- il reintegro immediato dei lavoratori licenziati con tanto di lettera di scuse ai lavoratori da parte dell’amministratore delegato Pazzali.
- che Fiera Milano spa inserisca nei propri bilanci una voce a titolo di contributo da devolvere al Comune di Rho per finanziare un fondo per garantire un abbassamento del prezzo delle tariffe del trasporto pubblico locale per i precari, i lavoratori e i disoccupati del territorio.

 

 

Centro sociale Sos Fornace
sosfornace@inventati.org
www.sosfornace.org
www.milano-fiera.net

Comitato No Expo
www.noexpo.it

Punto San Precario – Rho
fieramilano@sanprecario.info
rho@sanprecario.info

 

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