MILANO NOIR: CHIUDERE SUBITO I COVI FASCISTI

 

 

Ancor di più dopo l’accoltellamento del nostro compagno Stefano.

I personaggi truci coinvolti nel fitto intreccio tra politica, crimine e appalti di Expo 2015 ci avevano spinto a colorare di noir il ciclo di workshop attualmente in corso in Fornace intitolandolo appunto “NOirEXPO“.

Non avevamo pensato, nello scegliere una tinta così fosca, al nero dei fascisti fino a quando domenica sera, nei pressi della Stazione Centrale, su un compagno conosciuto per il suo impegno antifascista sono di nuovo calati i fendenti delle infami lame fasciste. A Stefano va il nostro abbraccio, sicuri di poterlo avere al più presto al nostro fianco nelle lotte di ogni giorno.

 

 

A bocce ferme e a ben guardare, però, in questa storia si racconta anche molto della città dell’Esposizione universale del 2015.
Non sfugge infatti ad esempio che la sede di viale Brianza 20 della sedicente “associazione culturale” Lealtà e Azione – copertura dietro la quale agisce il gruppo neonazista Hammerskin – sia di proprietà di Aler, l’ente regionale responsabile dello scempio del patrimonio immobiliare pubblico gestito con spiccata attitudine privatistica, mandante diretto di oltre 700 sfratti e sgomberi nel biennio 2011/2012.
Aler è nota anche per esser stata il feudo clientelar-mafioso dell’ex assessore regionale alla casa Domenico Zambetti, arrestato qualche mese fa con l’accusa di aver comprato i voti dalla ‘ndrangheta, al centro di assunzioni e assegnazioni come scambi di favori, in spregio del diritto all’abitare già svilito dal bilancio vergognoso di 4.000 alloggi popolari vuoti con oltre 23.000 famiglie in graduatoria.

Evidentemente nel reticolo clientelare e mafioso descritto entrano e beneficiano a piene mani anche neofascisti e neonazisti, manovalanza servile buona per ogni occasione. La Milano noir che stiamo descrivendo è il contesto che rende possibile l’assegnazione diretta – con trattativa privata, senza bandi di sorta – e a canone poco più che simbolico di locali di proprietà pubblica a un’associazione di simpatizzanti nazisti, noti per pestaggi e aggressioni perpetrati in nome dell’intolleranza razzista, sessista e omofoba. Non stupisce nemmeno che in questo contesto alcune fonti identifichino il mediatore dell’operazione di assegnazione della sede ai nazisti di Lealtà e Azione nel nostalgico Marco Osnato, dirigente Aler e consigliere comunale Pdl di Milano.

Nel workshop NOirEXPO abbiamo incontrato il nome di Osnato, genero di Romano La Russa, collegato ad alcune presunte irregolarità negli appalti Aler ma anche, in vista delle elezioni del 2008, associato ad emissari della ‘ndrina Barbaro-Papalia ai quali aveva chiesto un endorsement in cambio di appalti sicuri da spartire. Il quadro descritto è decisamente noir, non c’è dubbio.
Al di là dei nomi citati, comunque, lunga a Milano è la lista degli appoggi, delle complicità e dei silenzi che hanno reso possibile l’apertura in città di covi fascisti di odio, razzismo e intolleranza, al cui brodo di coltura quando non alle medesime organizzazioni appartengono gli aggressori di Stefano. E nell’hinterland la situazione non è differente: a Bollate, città di Claudio Varalli, dal 2008 gli stessi Hammerskin hanno a loro disposizione la risorta “Skinhouse“, già a suo tempo denunciata come “centro di diffusione di idee e pratiche ispirate direttamente al nazifascismo, ambito di reclutamento per picchiatori e squadristi e base di partenza per spedizioni punitive ai danni di attivisti politici e di chiunque venisse di volta in volta percepito come “diverso”“.
Come parte della metropoli antifascista e antirazzista siamo mobilitati per liberare le nostre città dai covi fascisti, per smascherare connivenze e chiudere ogni spazio ai rigurgiti autoritari in tempo di crisi.

Anche per questo saremo in piazza a Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, il 12 e il 15 dicembre in occasione dell’anniversario della strage fascista di Piazza Fontana.

 

Centro Sociale Sos Fornace

 

 

 

 

 

 

Articoli Correlati:

  1. Cena Popolare con Presentazione di “Milano Noir e Giald”
  2. La Milano antifascista in mobilitazione permanente contro il corteo di Forza Nuova del 22 maggio. Fuori fascisti e razzisti dalle nostre città!
  3. “Nè a Rho, nè altrove!”: fuori i fascisti dalle nostre città!