Né col califfo, né col sultano: a fianco della resistenza del popolo curdo!

 

Lunedì 14 settembre corteo a Milano contro la presenza di Erdoğan a Expo

Proprio mentre il governo turco sta scatenando in tutto il paese una guerra senza quartiere contro il popolo curdo, con migliaia di morti e centinaia di attacchi alle sedi delle organizzazioni curde, un’alta delegazione capeggiata dal presidente Erdoğan è attesa in questi giorni a Milano per una settimana di iniziative dedicate da Expo 2015 alla Turchia: sappiano che non sono i benvenuti, se non tra i padiglioni dell’Esposizione del debito e della crisi, della predazione dei territori e della precarietà a tempo indeterminato.
Nelle strade di Milano, invece, il 14 settembre scenderà la comunità curda e i solidali con la resistenza del popolo curdo. Noi saremo al loro fianco perché pensiamo che l’esperimento dell’autonomia del Rojava basato sul confederalismo democratico sia non solo l’incubatore della resistenza di Kobane o un esempio di convivenza democratica per il Medio Oriente, ma perchè crediamo che parli in qualche modo anche a noi europei, come modello di autogoverno egualitario dal basso. Sosteniamo quindi la resistenza popolare curda come antidoto sia al fondamentalismo dell’autoproclamatosi Stato Islamico, sia all’oppressivo autoritarismo di Erdoğan e Davutoğlu, migliori amici di Daesh.

Lunedì 14 settembre – Corteo cittadino
Noi siamo Kobane! Basta massacri di civili, basta Erdogan!
Milano – Piazza San Babila – h. 18:30

Lunedì 14 settembre – Corteo cittadino
Noi siamo Kobane! Basta massacri di civili, basta Erdogan!
Milano – Piazza San Babila – h. 18:30

In vista della settimana dedicata alla Turchia da Expo, in un momento in cui l’offensiva repressiva del governo turco sta colpendo duramente la popolazione kurda in Turchia e nel Rojava, lanciamo un corteo che denunci le politiche del governo Erdogan.
In Turchia sono ormai più di mille gli attivisti kurdi, che sono stati arrestati, torturati o uccisi in queste settimane, migliaia i civili massacrati e tra gli arrestati ci sono anche diversi sindaci.
Questi attacchi sono conseguenza voluta della sconfitta elettorale di Erdogan, che nelle elezioni del giugno scorso non ha ottenuto la maggioranza assoluta a causa dell’importante affermazione dell’Hdp (Partito democratico dei popoli), che con il suo 13% ha superato lo sbarramento e portato la voce dei kurdi e della sinistra nel parlamento.
In questo contesto, Erdogan ha deciso a tavolino di usare l’attentato di Suruç per scatenare una nuova guerra contro la popolazione e le forze politiche kurde e il Pkk, che per 2 anni avevano invece investito nella soluzione pacifica e nel processo di dialogo.
Nel frattempo l’Isis, responsabile del massacro di Suruç e pretesto ufficiale dell’offensiva turca, continua ad agire indisturbato nel Rojava e sul confine turco-siriano nella zona di Kobane.
Per l’apertura di un corridoio umanitario a Kobane.
Per la cessazione immediata della repressione e della guerra nei confronti dell’Hdp in Turchia.
Sosteniamo il processo democratico, di cambiamento dal basso e fermiamo l’oppressione del popolo kurdo.
Siete tutti/e invitati/e a partecipare alla mobilitazione cittadina del 14 settembre. Ore 18.30 Piazza San Babila.

Si prevede l’arrivo di Erdogan e della delegazione dello stato turco ad Expo.

ERDOGAN=ISIS. Basta massacri di civili, basta Erdogan!

- APERTURA DI UN CORRIDOIO UMANITARIO
– STOP ALLA GUERRA E ALLA REPRESSIONE DEL GOVERNO TURCO
– OCALAN LIBERO

Promuovono:
Comunità curda milanese
Rete Kurdistan Italia

Lunedì 14 settembre – Corteo cittadino
Noi siamo Kobane! Basta massacri di civili, basta Erdogan!
Milano – Piazza San Babila – h. 18:30

 

 

 

Articoli Correlati:

  1. [cronache di resistenza] Partigiani in ogni quartiere @ Quarto Oggiaro
  2. Ponte di Passirana: le responsabilità della chiusura sono tutte della politica
  3. Queens of Chaos Degender night: presentazione di “Da Kobane a noi” + concerto HC/Stoner/Sludge/Screamo con Carne (FR), Frana (D), Dendrophilia, selvə