Quanto ci costa il razzismo della lega?

 

Abbiamo appreso la notizia dello sgombero del campo rom di via Sesia. Un campo regolare voluto dalla precedente amministrazione di centrosinistra per trovare una sistemazione abitativa a delle famiglie rom che avevano acquistato dei terreni sul territorio comunale da dei rhodensi, dove però erano state costruite delle case abusive.
Da anni la Fornace è stata al fianco di queste famiglie nella loro battaglia per rivendicare diritti e dignità per una delle etnie più di discriminate d’Europa (in particolare in Italia). In passato alcune di queste battaglie sono state vinte – come per Jovica Jovic, il fisarmonicista rom a cui Maroni in persona aveva concesso un permesso di soggiorno – riuscendo a far sentire in città una voce critica alle politiche razziste dell’amministrazione comunale su un tema spinoso sul quale si specula per ottenere consenso elettorale e sul quale qualsiasi forza politica difficilmente prende posizione per sostenere argomentazioni solidali e antirazziste.
Arrivati all’epilogo di questa vicenda, però, ci chiediamo una cosa: quanto ci costa il razzismo della Lega? In tempi di crisi, dove ogni finanziaria è una mannaia che si scaglia contro i comuni, i servizi sociali e il welfare; dove si preferisce spendere miliardi di euro per un evento devastante come Expo 2015 che porterà disagi (per usare un eufemismo) alla città di Rho, si scopre che più di un milione di euro è stato speso per sgomberare complessivamente un centinaio di persone (il due per mille della popolazione rhodense). Un finanziamento del ministro leghista Maroni finalizzato a portare avanti gli sgomberi.
La Lega sente odore di elezioni e quindi è normale che si prepari a fare campagna elettorale, ma perché devono essere i cittadini a pagare il razzismo della Lega? A Rho non esiste (e non esisteva) alcuna emergenza rom. Piuttosto, esiste un’emergenza ‘Ndrangheta legata agli appalti per Expo 2015 come ampiamente documentato da inchieste della magistratura. Questo dovrebbe essere il problema all’ordine del giorno dell’agenda politica delle forze politiche di maggioranza di questa città. Se non altro per smentire quelle voci che dicono che la nostra città è controllata dalla mafia, che nei fatti non vengono smentite visto le priorità che si dà la giunta comunale. Perché il Sindaco non dimostra lo stesso zelo che ha avuto nei riguardi dei rom nei confronti delle infiltrazioni mafiose nella nostra città? Perché non costituisce una “task force” all’interno della polizia locale che abbia proprio il compito di vigilare sui cantieri che sputeranno (e che già stanno spuntando) come funghi sul nostro territorio?

 

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