Manca il numero legale, l’aula è semideserta, il consiglio comunale, voluto dal Sindaco Zucchetti per sostituire la consigliera Pdl dimissionaria Borghetti, salta. Sotto Palazzo Visconti, lo striscione del presidio dell’opposizione sociale
recita “Fora di ball”, nella speranza che in dialetto il messaggio sia più chiaro a tutte le componenti politiche del centrodestra.
Si è consumato ieri sera un altro passo di una crisi irreversibile dell’amministrazione della città di Rho, in cui il Sindaco è sempre più solo, ma buona parte della maggioranza che lo sosteneva ancora non trova il coraggio di staccare la spina e decretare la fine anticipata del mandato.
E se l’amministrazione è ferma ormai da tempo, la città che ospiterà Expo 2015 è invece in movimento. Lo dice la vertenza dei pendolari dello scorso anno contro il taglio dei treni spostati alla nuova fermata Fiera Expo, lo dice la vertenza contro il Piano Alfa in cui lavoratori, commercianti e cittadini hanno costituito un’inedita vincente alleanza per fermare un progetto faraonico che avrebbe devastato occupazione, commercio locale e territorio. Se il Sindaco è sempre più solo nel Palazzo, in città la situazione è ancora peggiore per il delfino di Formigoni, perché rappresenta la controparte delle vertenze che sorgono e non il portavoce dei bisogni dei cittadini. Le pressioni dall’alto, dalle segreterie dei partiti e dalla Regione
Lombardia per trascinare ancora questa amministrazione, sono sicuramente molto forti e stanno rallentando la fine di una crisi da cui non si vedono vie d’uscita, mentre ogni giorno che trascorre in questo vuoto è un giorno perso per rilanciare una discussione sul futuro di questa città, che ha bisogno di prepararsi a difendersi dalle colate di cemento di Expo 2015.
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