Stati generali della Precarietà, la generazione precaria si riunisce alla nuova Fornace Occupata

Il 15 e 16 gennaio presso il centro sociale Fornace di via Moscova 5 a Rho, si terrà la seconda edizione degli Stati generali della precarietà, una due giorni di dibattiti, workshop, proposte su lavoro, precarietà e diritti, che segue le prime animate assemblee dello scorso ottobre. La scelta della data non è casuale. Infatti la domenica seguente è l´ultimo giorno utile per poter impugnare un contratto di lavoro precario davanti ad un giudice e far valere i propri diritti negati. Il 23 gennaio scadono i 60gg stabiliti dal Collegato Lavoro, approvato il 24 novembre scorso, oltre il quale si attua il condono “padronale”. Da questo punto di vista, gli Stati Generali vogliono rappresentare il rilancio finale della campagna di informazione e di azioni legali iniziate in queste settimane.
Anche la scelta del luogo non è casuale. Il centro sociale Fornace in questi anni ha dato vita ad innumerevoli vertenze in difesa del territorio e dei beni comuni dal saccheggio targato Expo 2015: Pgt, Piano Alfa, Fiera e pendolari sono solo alcune delle battaglie portate avanti, che riguardano la trasformazione complessiva del territorio in quella che definiamo “città vetrina”, cioè un’idea di città fortemente precarizzante e impattante sulla qualità della vita e il benessere della popolazione; una città pensata in funzioni di interessi privati particolari spacciati per interesse pubblico generale; una città dove in nome di Expo e di grandi opere si tagliano risorse ai pendolari oppure si trasformano zone industriali in aree residenziali e commerciali cancellando posti di lavoro in un periodo di crisi economica profonda, mentre si fanno sorgere come funghi alberghi che una volta finito Expo non serviranno più a nulla; una città dove le opere pubbliche prioritarie sono il tribunale e il commissariato di polizia, mentre mancano risorse per costruire scuole e chiudono gli ospedali; una città dove la ‘Ndrangheta controlla il territorio tenendo in pugno la quasi totalità del settore delle costruzioni per riciclare denaro sporco e può contare su importanti appoggi politici.
La nostra città è soggetta a trasformazioni che ne stanno radicalmente cambiando il volto non soltanto da un punto di vista urbanistico – cementificazione – ma anche e, soprattutto, da un punto di vista sociale – precarizzazione. Per questo il centro sociale Fornace ospiterà gli Stati generali della precarietà, contribuendo con le lotte noexpo ad arricchire il ragionamento sulla costruzione di un “punto di vista precario”, inteso come orizzonte di valori, immaginario di lotta, insieme di ragionamenti e pratiche condivise dalla cosiddetta “generazione precaria”.