Dal 1 febbraio è scattata la prima tranche di aumento delle tariffe dei treni imposta in tutta la Lombardia e a maggio è previsto un altro aumento altrettanto pesante.
A Rho il biglietto ordinario per Milano passa da 1.90 euro a 2.15 euro, dunque con aumento di 25 centesimi pari al 13%.
A questo provvedimento non corrisponde nessun miglioramento della gestione del trasporto su rotaia, che per le nostre linee S5 e S6, rimane caratterizzato da costanti ritardi, soppressioni, sovraffollamento e disagi che tutti conosciamo, a cui bisogna aggiungere il grande disservizio causato lo scorso anno con la soppressione delle 30 fermate scippate dalla Fiera, 10 delle quali sono state riconquistate grazie alle mobilitazioni.
L’aumento delle tariffe è ancora più ingiustificato se si considera che per tutto il mese di gennaio l’inquinamento da PM 10 è rimasto costantemente oltre le soglie di rischio per la salute e la risposta più stupida che si potesse dare era proprio quella di disincentivare l’uso del mezzo pubblico.
Ci opponiamo a questi aumenti perchè sono ingiustificati rispetto alla qualità del servizio offerto e perchè sono una scelta miope rispetto all’ambiente e alla qualità della vita nella metropoli.
Un primo stupido esempio di federalismo applicato da Lega e Pdl, che dal Governo operano tagli ai trasferimenti alle Regioni, che a loro volta scaricano il deficit sui pendolari, cioè sui cittadini, andando a colpire come sempre le fasce sociali più deboli.
Ricordiamo inoltre che da Rho i biglietti li abbiamo sempre pagati troppo cari, perchè viene applicata una tariffa di una fascia chilometrica superiore a quella che realmente si percorre. Ma di questa iniquità a chi governa la Regione non frega nulla, anzi l’importante è spremere i pendolari il più possibile. Nei prossimi giorni saremo presenti in stazione a Rho e decideremo con i pendolari quali forme di protesta, anche radicali, mettere in atto, perchè gli aumenti delle tariffe sono inaccettabili.
Tariffe dei treni alle stelle. Regione Lombardia contro i pendolari.
– 1 febbraio 2011Posted in: NOTIZIE, Territorio / beni comuni
