Una storiella di Natale per tutti i paladini della legalità, razzisti e affini…

 

In vista del Natale ci rivolgiamo a tutti coloro che si ergono a paladini della legalità e difensori integerrimi della cristianità rhodense. Proprio sabato scorso la Lega Nord ha distribuito presepi alla cittadinanza in aperta critica con il vescovo di Milano che, secondo i crociati leghisti, «in nome dell’ecumenismo, è pronto ad accettare la costruzione di una moschea in ogni quartiere di Milano. Senza poi in alcun modo reagire, quando dalle scuole e dagli edifici pubblici vengono tolti gli emblemi della cristianità». Più che difendere Tettamanzi, in grado di farlo benissimo da sé, preferiamo prendere spunto da queste affermazioni dedicando la storiella che segue a tutti i paladini della legalità, razzisti e affini.
“Giuseppe era un uomo ormai assai vecchio, marito della giovanissima Maria (in gravidanza). Dopo una lunga e faticosa giornata di cammino, arrivarono stanchi al villaggio e girarono a lungo per cercare un luogo dove alloggiare. Purtroppo non riuscirono a trovare nulla: pare fosse in corso uno dei primi Expo che all’epoca avevano un carattere molto meno universale. Andarono, allora, fuori dall’abitato e trovarono rifugio in una stalla dove nacque Gesù. Il presepe rappresenta quell’evento. Ora, se a gestire Betlemme e Nazareth, ci fosse stata l’attuale giunta di Rho ed in particolare la Lega Nord, Giuseppe e Maria sarebbero stati immediatamente sgomberati e la legalità sarebbe stata ripristinata, visto che la stalla – capanna era stata evidentemente occupata, mentre i pastori accorsi avrebbero subìto lo stesso trattamento per violazione dell’art. 633 del codice penale (“invasione di terreni ed edifici”).
Quindi, il presepe è proprio il luogo dove si è compiuta “un’illegalità”, anche se in palese stato di bisogno. Ed è proprio questa “illegalità” che ha dato vita al Nuovo Testamento.
Proviamo a pensare se i due avessero insistito, disperati, nel girovagare per il villaggio e dintorni: in base alle ordinanze del sindaco Zucchetti, varate grazie al decreto del ministro leghista Maroni, li avrebbero multati ed allontanati per accattonaggio molesto; se poi avessero chiesto informazioni a qualche prostituta gli avrebbero appioppato un’altra bella multa e, infine, se il loro permesso di soggiorno fosse scaduto li avrebbero spediti in un CIE (gli ex CPT) o direttamente al loro Paese.
Per riepilogare la presenza di Giuseppe e Maria in quel di Rho, città vetrina dell’Expo, avrebbe comportato:
- una denuncia per invasione di terreni ed edifici;
- una multa per accattonaggio molesto;
- una multa per essersi trattenuti con una prostituta;
- un’espulsione per immigrazione clandestina;
Se poi avessero protestato per un simile trattamento, si sarebbero presi pure una denuncia per manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale.”
Un consiglio alla Lega: invece di distribuire presepi, andate a leggervi quello che sta scritto nei Vangeli. Sarebbe molto meglio per tutti.

 

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  1. Expo 2015, ma quale occasione per tutti??!! Casa, diritti, spazi sociali!