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« Mercoledì Aprile 02, 2008 »
Mer
Start: 19:00
End: 23:59

che se ne vadano tutti
per uno sciopero elettorale generale

Per confrontarci su come mettere in pratica e diffondere l’'idea dello sciopero generale elettorale, vi invitiamo a quattro lunedì di discussioni e proiezioni.

3 marzo - Todo Modo, di Elio Petri (1976)
10 marzo - Il portaborse, di Daniele Luchetti (1991)
17 marzo - Diario del saccheggio, di Fernando Solanas (2004)
31 marzo - Gli onorevoli, di Sergio Corbucci (1963)

Dalle 19,00 Aperitivo benefit
Dalle 20,30 Confronto e discussione sullo Sciopero Elettorale
Ore 22,00 Inizio proiezioni

Spazio di Documentazione Fuoriluogo

Start: 19:00
End: 23:59

Piola benefit inguaiati con la legge.

Giochi di carte, scacchi, calcetto, socialità e bella gente.

Alla Boccia squat
Via Giacomo Medici 121
Parella
Torino

Start: 13:00
End: 14:10

Penultima udienza Marco Martorana

Mercoledì 2 Aprile 2008
h 13:00
aula 54 ingresso 21

Palazzo "giustizia" di Torino.
C.so Vittorio Emanuele,300 Angolo Via Falcone Borsellino.

mezzi che passano in zona:
Bus 55, 56, 68.
Tram 9 e 16
Metrò Fermata Principi D'acaja

info processo/comunicati Marco Martorana

http://www.inventati.org/fenix/links.php

Start: 19:00
End: 23:59

Assemblea Torino Squatter

A Seguire Cena BellaVita

Porta da Bere e da mangiare e Vieni a cucinare

Senza soldi

Mezcal squat Island
Corso Pastrengo Parco Della certosa
Collegno To

COME ARRIVARE:

BUS 33 E 33 BARRATO DA TORINO C.SO VITTORIO EMANUELE ANGOLO V.ARSENALE
BUS 37 PARTENZE DALL'UNIVERSITA' DI GRUGLIASCO E DA PIANEZZA ALTRI BUS CHE PASSANO IN ZONA:36,38,87,44 ANCHE DA ALMESE,
CONDOVE,RUBIANA,VALDELLATORRE GIVOLETTO-LA CASSA
SE ARRIVI IN TRENO:
DA PORTANUOVA C'E' IL TRENO PER BUSSOLENO/SUSA/BARDONECCHIA,LA PRIMA FERMATA E' COLLEGNO, LA STAZIONE E' A POCHI PASSI DALL'ENTRATA DELLA CERTOSA…

Start: 21:00
End: 23:59

Per il ciclo: "Per un mondo senza galere"

Incontriamo i compagni del progetto FILIARMONICI

Interverrà paolo Ranieri

VERSO UN MONDO SENZA CHIAVI: STRADE, SCORCIATOIE E VICOLI CIECHI

“Se non esistessero le prigioni sapremmo di essere tutti in catene”(Maurice Blanchot)

Anche se a ciascuno, dalla prima infanzia, la minaccia dei cancelli edelle catene, viene presentata come un archetipo,come un fondamento eternodella condizione umana, il carcere non esiste da sempre e non esisterà persempre. La storia della segregazione, intesa non più come misura cautelarein attesa della sentenza, ma come pena in sé, e, ormai, come unica pena,è la storia della società urbana, fondata sulla libertà virtuale e sullaprigionia reale di chi è obbligato a liberamente vendere la propria vitasul mercato sociale, per poter comprare la vita altrui. Il carcere nasce ecresce a fianco di questa pseudolibertà, precisamente come indice dellimite di quella libertà. La sua presenza si frammenta e si insinua inogni angolo della vita sociale.……. La libertà, che si fondava su unospazio intangibile di vita intima, e uno spazio condiviso di vita pubblica,è stata una volta per tutte sostituita dal suo sacrificio ritualenell’adesione alla socialità totale delle merci e delle norme.

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